Ebbene sì: dopo la piattaforma di streaming Netflix, negli Stati Uniti Amazon ha deciso di aumentare il prezzo del Prime. Come la compagnia ha sottolineato nel suo ultimo comunicato, gli ingenti investimenti nel servizio Prime l’ha portata a questa decisione al rialzo. Secondo i risultati finanziari pubblicati, i guadagni sono in fase calante, con il 2021 che si è chiuso con 3,5 miliardi di dollari nel Q4, un calo considerevole se si pensa che il Q4 2020 segnava 6,9 miliardi. Come ben sappiamo, l’abbonamento Prime include molteplici servizi e non si limita alla sola gestione della consegna rapida. Ne usufruiscono circa 200 milioni di persone in tutto il mondo, di cui più di 100 milioni soltanto negli Stati Uniti. Di conseguenza, il mercato americano è centrale nell’operato del colosso dell’e-commerce e offre opzioni aggiuntive che da noi non sono presenti o lo sono in maniera molto limitata.
Amazon aumenta il prezzo dell’abbonamento Prime negli USA: e in Italia?
Che vantaggi ha un abbonato Amazon Prime in USA?
Negli Stati Uniti, l’abbonamento Amazon Prime venne lanciato nel 2004 a un prezzo pari a 79$ e il primo aumento avvenne nel 2004, salendo a 99$. Un ulteriore aumento è avvenuto nel 2018, passando a 119$, e adesso l’aumento odierno lo fa passare a 139$, a partire dal 18 febbraio. Un costo ben superiore alla cifra che spendono gli abbonati ad Amazon Prime in Italia, ma potendo contare su meno servizi. L’abbonamento statunitense offre vantaggi come consegne in giornata, in 1 giorno o in 2 giorni (a seconda del prodotto), consegna rapida di frutta e verdura e farmaci e l’opzione Try Before You Buy per i vestiti. Nel 2022, poi, aprirà il primo negozio fisico di abbigliamento Amazon Style e ha recentemente aperto il primo Starbacks Pickup con Amazon Go a New York. Ma anche offerte per soli abbonati, offerte del Prime Day, Amazon Music per lo streaming musicale, Prime Gaming per Twitch, Prime Reading per gli e-book, archiviazione cloud con Amazon Foto, Amazon Pantry, Audible e altro ancora.
Ma un grosso contributo per gli aumenti del prezzo dell’abbonamento su Amazon Prime è il servizio di streaming Prime Video. Lanciata nel 2006, ha preso piede soprattutto negli ultimi anni, da quando nel 2013 è nato il programma Amazon Original. Sulla scia di Netflix, anche Amazon ha preso la palla al balzo per investire sulla produzione di film e serie TV. Prodotti come Grand Tour, The Boys, L’Uomo nell’Alto Castello, LOL, Jack Ryan, Modern Love, Good Omens, Homecoming, Sneaky Pete e tanti altri. Per non parlare degli accordi con la UEFA Champions League e la serie TV de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere in arrivo a settembre, i cui costi di produzione ammontano a circa 465 milioni di dollari per la sola prima serie. Inoltre, la crisi dei trasporti, della manodopera, della catena di approvvigionamento e l’inflazione hanno avuto anch’essi una conseguenza in termini economici.
L’abbonamento ad Amazon Prime aumenterà in Italia?
Così come negli Stati Uniti, anche l’abbonamento Amazon Prime in Italia ha visto aumenti nel corso del tempo. Tutto iniziò nel 2011 al costo di soli 9,99€ l’anno, salendo a 19,99€ quattro anni dopo nel 2015 e infine a 36,99€ nel 2018. Una rapida media ci dice che gli aumenti ci sono stati ogni 3/4 anni e ciò coinciderebbe con il 2022, cioè quattro anni dopo l’ultimo aumento in Italia. Per il momento, Amazon Italia non ha commentato l’aumento avvenuto negli Stati Uniti, perciò resta da capire se avverrà anche qua da noi.
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