UNISOC cresce e supera Samsung: la Cina avanza nei chip

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Più il tempo passa, più il mercato dei chipmaker si rivela fondamentale per avere una forte voce in capitolo nel mondo tecnologico. Lo dimostra MediaTek, che da piccola realtà low-cost asiatica è divenuta una leader globale ai danni della diretta rivale Qualcomm. Un sorpasso avvenuto un anno fa e che nel corso del 2021 si è acutizzato, rimarcando l’ottimo lavoro svolto dal chipmaker taiwanese. Ma non è tutto: dagli ultimi dati di mercato pubblicati in rete, non solo Taiwan ma anche la Cina sta iniziando a dire la sua in maniera più marcata.

Come discusso in questo editoriale, la Cina è abbastanza indietro rispetto ai paesi leader nel mercato dei chip, cioè Taiwan, USA e Sud Corea. Anche per questo, non si può non vedere nell’avanzata della Cina nei confronti dell’isola di Taiwan un modo per arginare questo limite economico e tecnologico.

L’ultima classifica dei chipmaker dimostra come la Cina stia migliorando nei chip

Nel panorama dei semiconduttori, il settore si divide in due mondi: quello fab, dove è SMIC l’azienda principale della Cina, e quello fabless, dove è invece UNISOC la realtà che porta avanti gli sforzi della nazione. Il chipmaker nasce per opera di Tsinghua Unigroup dalla fusione fra RDA Microelectronics e Spreadtrum. Quest’ultima potrebbe dirvi qualcosa e non a caso, visto che in passato alcuni suoi chip sono stati utilizzati da aziende come Meizu, ZTE e Nokia.

Nonostante non sia un chipmaker sulla bocca di molti, negli ultimi tempi UNISOC ha dimostrato di sapersi espandere nel mondo telefonico. Soltanto negli ultimi 12 mesi, sono stati commercializzati più di 70 modelli di smartphone dotati di chipset UNISOC e non soltanto nei mercati emergenti.

chipmaker classifica q3 2021

Questo trend di crescita è confermato dal centro di ricerca Counterpoint Research, specificando che il Q3 2021 ha visto una crescita del +6% nella vendita di chip. Una crescita che ha riguardato principalmente MediaTek e il suo +7%, con il chipmaker taiwanese che si avvicina ad avere fra le sua mani quasi la metà del settore. Al contrario, la rivale Qualcomm accusa un lieve calo: se MediaTek ha saputo fare meglio è per un portfolio più competitivo, specialmente in termini di costi per i produttori telefonici nella fascia medio/bassa 4G. Tuttavia, se si parla di vendita di modem 5G, è sempre Qualcomm a dettare legge con il 62% delle quote di mercato, dove MediaTek si ferma al 28% e Samsung al 6%.

A tal proposito, è proprio Samsung a registrare il dato più infelice del Q3 2021, con un sonoro -5% che la fa scendere sotto a UNISOC, che dal 4% è passata al 10% con una crescita del +6%. Fra i clienti che maggiormente si sono serviti dei chip dell’azienda cinese ci sono Honor, Realme, Motorola e ZTE. Ma anche la stessa Samsung, che giusto ieri ha presentato il suo nuovo tablet con chip UNISOC e che si trova nel mezzo di una riorganizzazione nella propria strategia di produzione degli smartphone, sempre più affidati in outsourcing a ODM cinesi.

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