Da qualche mese Xiaomi ha annunciato la sua nuova strategia: i prossimi top di gamma non avranno più la sigla “Mi”. Passa un’epoca ma non è detto che questo cambiamento non porti a qualcosa di buono, anzi. Nelle ultime settimane, infatti, l’azienda cinese ha spinto molto sull’acceleratore mostrando al pubblico il suo nuovo flagship, Xiaomi 11 T Pro. Parliamo, quindi, di un telefono in grado di competere con alcuni grandi colossi del mercato, non stravolgendo nulla rispetto al passato ma migliorando alcune criticità dei modelli precedenti. Tanto che ne siamo rimasti colpiti anche noi, non potendone parlare che bene all’interno della nostra recensione. Al di là di tale aspetto, però, c’è da considerare anche un altro aspetto: il brand ha deciso, come sempre, di lanciare contemporaneamente altri device, tra cui Xiaomi 11T. Viste le circostanze, dunque, al momento potreste anche considerarlo come il fratello minore ma, credetemi, è molto più di questo. Restate sintonizzati con noi per scoprirne tutti i dettagli, all’interno di questa recensione completa.
Recensione Xiaomi 11T
Indice
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Da un certo punto di vista, ormai, il packaging dei prodotti targati Xiaomi è abbastanza iconico. Dunque ci troviamo subito di fronte ad un box di colore bianco che mostra, sulla parte superiore, il numero della serie. Nessun riferimento, quindi, alle forme e al design dello smartphone. All’interno di tale prodotto, in ogni caso, trovano spazio i seguenti accessori:
- Xiaomi 11T;
- cavo USB/USB Type-C per il trasferimento dei dati e la ricarica dello smartphone;
- alimentatore da parete, con presa europea;
- spilletta per la rimozione dello slot SIM;
- breve manuale delle istruzioni, anche in lingua italiana;
- cover morbida trasparente in TPU;
- certificato di garanzia.
Design & Materiali
Quasi a confermare le attese, questo device non propone una scocca posteriore in vetro o alluminio. Qui, infatti, predomina il policarbonato che, nonostante tutto, restituisce un ottimo feeling. Xiaomi negli ultimi anni ha lavorato molto sotto tale aspetto, proponendo via via smartphone sempre più solidi e ben costruiti. Questo 11T, dunque, non fa assolutamente eccezione in tal senso, offrendo una scocca ben realizzata e giunture che fanno pensare subito ad un top di gamma. Ad impreziosire il tutto, poi, troviamo cornici laterali in metallo satinato che, però, lungo i bordi superiore ed inferiore rivelano una finitura lucida di pregevole fattura. Con questa colorazione poi, la Celestial Blue, è davvero difficile non innamorarsi. A differenza della Meteorite Gray e della Moonlight White, infatti, offre una varietà di colori ed un effetto cangiante che risaltano subito all’occhio.
A livello di dimensioni siamo più o meno in linea con quanto offerto dal resto dei competitors, misurando 164,1 x 76,9 x 8,8 mm, con un peso complessivo di circa 203 grammi. Dalle sue misure e dal tipo di smartphone ci si attendeva forse un’ingombranza maggiore, ma devo essere sincero con voi: questo smartphone è maneggevole seppur, in determinate situazioni, sia molto difficile da utilzzare con una sola mano. Gli amanti di soluzioni con display più grandi, quindi, saranno sicuramente affascinati da tale prodotto. Andando oltre tale aspetto, in ogni caso, l’azienda non ha voluto farsi mancare quasi nulla a livello di connettività. Qui, perciò, troviamo in basso lo slot SIM, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Sul frame laterale destro, poi, risiedono il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento, mentre in alto abbiamo il secondo speaker stereo ed un ulteriore microfono.
Non manca, ovviamente, il comparto fotografico composto da una vistosa tripla camera posteriore, coadiuvata dalla presenza di ben tre flash LED e dei vari sensori per la messa a fuoco automatica. Diciamo che questa componente sporge complessivamente di un buon millimetro rispetto al profilo del dispositivo. Utilizzando la cover presente in confezione, però, questo “scalino” viene quasi del tutto eliminato.
Sistemi di Sblocco
Ancora non ho avuto modo di accennare ad un aspetto in particolare, ovvero che il tasto di accensione/spegnimento integra al suo interno un sensore per le impronte digitali. Questo permette, quindi, di sbloccare molto velocemente Xiaomi 11T ed in maniera sicura. Molto più sicura della funzione dedicata al face unlock che, in condizioni di scarsa luce, non risulta essere altrettanto fulmineo. Come sempre, quindi, ne sconsiglio l’utilizzo, anche se devo ammettere che, durante le ore diurne, può tornare utile. Vero è, però, che il sensore posizionato a sinistra è alla giusta altezza, coincidendo facilmente con il pollice. Nell’utilizzo quotidiano, quindi, finirete per utilizzare alla fine solo lui. Non è il più veloce della categoria, dato che sul mercato si trovano smartphone che riescono a fare di meglio, ma è comunque più che valido.
Display
Dando un’occhiata al display notiamo una novità, ovvero la presenza di un’unità AMOLED DotDisplay da 6,67″ con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), aspect ratio di 20:9, luminosità massima che arriva fino a 1.000 nits, HDR10+, Corning Gorilla Glass Victus e qualche altra interessante feature. Tra queste, infatti, troviamo anche la frequenza di campionamento del touchscreen pari a 480Hz ed un refresh rate di 120Hz. Cosa chiedere di più a questo telefono?
Forse non è davvero possibile chiedere di più, considerando che comunque sul sito ufficiale la versione meno costosa viene venduta a 549,90 euro. Vi ho svelato già il suo prezzo, è vero. Devo anche dire, però, che è proprio tale parametro che mette maggiormente in luce i pregi di questo smartphone, che a livello di display ha fatto un bel passo in avanti rispetto ai suoi predecessori. Qui, dunque, i colori sono accesi e ben calibrati, con neri finalmente profondi e bianchi che, seppur leggermente, hanno una taratura che vira su tonalità chiare. Malgrado tutto, la reattività del pannello touchscreen è quasi imbarazzante, così come la frequenza di aggiornamento dello schermo che rende tutto ancor più fluido e scattante. Nel caso in cui non vogliate sfruttare i 120Hz, comunque, è possibile impostare stabilmente i classici 60Hz.
Buona la risposta del sensore di luminosità, che fin da subito si è dimostrato veloce. Xiaomi, poi, avrebbe potuto fare qualcosa in più sulle cornici che, ancora una volta, presentano una fastidiosa asimmetria tra la parte alta e quella bassa.
Hardware & Prestazioni
Giusto dare un taglio netto alla partnership con Qualcomm? No, perché di fatto questo taglio non è mai avvenuto. Vi ricordo, infatti, che su Xiaomi 11T Pro trova sede uno Snapdragon 888. Su questo modello, però, il brand ha pensato bene di introdurre un altro tipo di chipset, ovvero il MediaTek Dimensity 1200, dunque una CPU octa-core così composta: 1 x ARM Cortex-A78 da 3,0GHz + 3 x ARM Cortex-A78 da 2,6GHz+ 4 x ARM Cortex-A55 da 2,0GHz. A questo, poi, dobbiamo aggiungere 8GB di RAM LPDDR4X e, nel nostro modello, 128GB di memoria interna (di tipo UFS 3.1). Vi ricordo che, in ogni caso, è disponibile alla vendita anche la versione da 256GB di spazio per l’archiviazione interna dei dati.
Questo processore è realizzato con processo produttivo a 6nm, dunque resta una componente di tutto rispetto. Quello che mostra, infatti, sembra confermare la bontà della sua progettazione, proponendo ottime performance in quasi ogni situazione. Durante il periodo di test, quindi, sono riuscito ad utilizzarlo come mio primo device senza problemi, tanto per lavoro quanto per lo svago. Ottime, dunque, le prestazioni con tutti i vari social come Instagram, Facebook, TikTok ed altro, così come con le applicazioni di chat e quelle rivolte alla produttività. Nulla di quello che fate con il vostro smartphone top di gamma, magari da più di 800 euro, non può essere fatto con Xiaomi 11T. E vale lo stesso discorso anche per ciò che concerne la multimedialità, dato che su applicazioni come Netflix è possibile visualizzare tutti i contenuti alla massima qualità possibile.
Dove veramente il display da 120Hz fa sentire la differenza è in ambito gaming. Da questo punto di vista, infatti, avrete tra le mani un vero smartphone per videogiocatori, senza nulla togliere ad una categoria di telefoni ancora molto richiesta. Poter affrontare qualche partita classificata su Call of Duty Mobile senza la minima incertezza a livello di input lag e di frame-rate è davvero una sensazione incredibile. Anche se non è uno smartphone da gaming ha tutto quello che serve per accontentarvi, anche nei giochi più frenetici.
Software
All’interno di tale dispositivo trova sede l’ultimissimo aggiornamento di Xiaomi, quindi la MIUI 12.5.4 (Android 11) con patch di sicurezza di Android risalenti al 1° agosto 2021. Arriverà anche Android 12, questo è ovvio, ma non è ancora venuto il momento di rivelarlo.
Al netto di tutto ciò che già conosciamo sulla MIUI 12, questo smartphone condivide tutto con il suo fratello maggiore. Come su 11T Pro, quindi, anche qui possiamo utilizzare fin dal primo istante alcune app di base fornite dal brand, così come le principali applicazioni di Google. A differenza di altri brand, infatti, Xiaomi può ancora fregiarsi della presenza dei servizi Google all’interno del proprio ecosistema. Muoversi tra i menu è davvero un piacere, così come interagire con i vari programmi di sistema che, anche solo a livello grafico, sono molto curati. Con le ultime novità ci si è avvicinati ancora di più al mondo Apple ma, considerando il successo della mela morsicata ed i suoi iPhone, la scelta sembra non essere poi così stupida. Malgrado tutto, però, l’azienda cinese mantiene ugualmente una propria identità, proponendo una serie di personalizzazione che forse in casa Cupertino non vedremo mai.
Benchmark
Fotocamere
Oltre che esteticamente, questo telefono non differisce molto dalla variante “Pro” anche in ambito fotografico. Dando un’occhiata alle specifiche, infatti, notiamo proprio la stessa configurazione iniziale: 108MP con apertura f/1.75, 8MP ultra-grandangolare con FOV 120° e apertura f/2.2, 5MP telemacro con apertura f/2.4. Dunque tutto il necessario per spingere davvero al massimo sotto tale aspetto.
Osservando in maniera accurata gli scattidiurni pare chiaro come l’azienda abbia fatto ancora dei passi in avanti in ambito fotografico. A livello cromatico vi è una buona riproduzione dei colori, piuttosto fedele. Vi è, poi, una discreta qualità dei dettagli, non solo quelli dei soggetti in primo piano ma anche di tutto ciò che si trova sullo sfondo, tanto sulla parte centrale quanto negli angoli della foto. Merito sicuramente del sensore principale da ben 108MP che, in tal senso, propone una profondità di campo eccezionale. Sono rimasto soddisfatto, inoltre, anche del sensore grandangolare che tutto sommato, di giorno, riesce a restituire buoni scatti. Non manca, poi, la modalità HDR che in automatico gestisce il bilanciamento del bianco ed evita che alcune zone vengano immancabilmente sovraesposte. Capiterà, però, di dover gestire manualmente tale situazione anche con tale funzione attiva, andando a tappare nei punti più sovraesposti per bilanciare meglio lo scatto. Non sempre, infatti, l’intelligenza artificiale è in grado di modificare correttamente questo parametro. Anche se non la utilizzerete con costanza, poi, vi segnalo la presenza di una lente macro, da 5MP, che vi permette di fotografare alcuni soggetti ad una distanza maggiore rispetto a quanto richiesto da altri smartphone. Come spesso capita, però, questo sensore non gode di un’ottima qualità e non è stabilizzato.
Di notte scende la qualità, sebbene sia possibile utilizzare la Modalità Notte che in determinate situazioni aiuta a salvare lo scatto. Diciamo, però, che da questo punto di vista il device è ancora indietro rispetto ad altri suoi competitor, mostrando un rumore fotografico eccessivo in zone con scarsa illuminazione e colori che, in determinate situazioni, risultano essere un po’ impastati. Da questo punto di vista, quindi, 11T eredita quanto visto sulla versione “Pro” e non ne migliora le performance. Non resta che attendere, dunque, qualche aggiornamento software che in futuro potrebbe migliorare lo smartphone anche dal punto di vista fotografico.
Ovviamente su tale macchina è presente la selfie camera, un’unità da 16MP con apertura f/2.45, che è in grado di restituire buoni scatti durante le ore diurne. Qui, infatti, vediamo come il sensore riesce a gestire bene le luci sullo sfondo mostrando tanti dettagli del soggetto in primo piano. Non siamo ancora al livello di alcuni scatti proposti da device di fascia medio-alta, come quelli di OPPO, ma credo che l’azienda abbia intrapreso il giusto cammino. Quando cala la luce si nota qualche imprecisione in più, aumenta il rumore fotografico ed i colori vengono leggermente impastati. Vi ricordo, però, che anche in questo caso è possibile attivare la Modalità Notte che in determinate circostanze può tornare utile.
A differenza del suo fratello maggiore su questo Xiaomi 11T è possibile registrare, alla massima qualità, solo in 4K a 30fps. Malgrado questo, però, la stabilizzazione è buona ed anche la messa a fuoco automatica risulta essere abbastanza veloce. Ci sono tante novità in tale ambito, riprese anche sul sito ufficiale, come l’introduzione di alcuni filtri ed effetti in stile cinematografico che puntano a rendere l’esperienza con questo smartphone ancora più unica.
Audio & Connettività
Andando sul sito ufficiale Xiaomi si trovano tutte le specifiche del prodotto e, dandogli un’occhiata, pare chiaro come a livello di connettività ci sia tutto. Oltre all’ottimo modulo Wi-Fi ac Dual Band, che prende bene anche nei punti meno coperti della casa, 11T si difende discretamente anche in esterna. Questo grazie alla presenza della rete LTE che con il 4G di Fastweb non mi ha dato nessun problema, perlomeno in città. Trascorrendo del tempo in montagna, invece, ho sofferto come sempre dei soliti buchi di copertura che, però, dipendono in questo caso da un deficit del gestore di rete. Tolto questo, in ogni caso, qui è presente anche il 5G, una feature che in futuro potrebbe tornare utile a molti più utenti di quelli attuali. Come se non bastasse, poi, lo smartphone integra il Wi-Fi 6, il Bluetooth 5.2, l’NFC, il GPS(L1+L5)/A-GPS/Galileo (E1+E5a)/GLONASS (G1)/Beidou.
Come visto all’inizio a bordo di questo device trova sede un sistema audio avanzato, con due speaker stereo posti ai due lati opposti del terminale. Oltre al supporto al Dolby Atmos e a diversi formati per l’ascolto in cuffia, Xiaomi 11T propone una profondità dei suoni accettabile. Diciamo che all’interno della sua fascia di prezzo si difende piuttosto bene, riuscendo a proporre anche qualche basso più marcato ed un miglior bilanciamento delle frequenze. Non siamo ancora al livello di certi top di gamma ma la strada è quella giusta. Vi segnalo, inoltre, che la caspula auricolare incastonata fra scocca e display funziona bene: tutte le chiamate audio sono andate a buon fine, con il nostro interlocutore che ha sempre confermato di sentirci in maniera chiara e precisa, senza alcun disturbo.
Autonomia
Vi dico solo due cose: batteria da 5.000 mAh e ricarica rapida da 67W. Ora unite queste due cose ed otterrete un solo risultato, ovvero nessun tipo di problema a livello di autonomia per almeno i prossimi 10 anni. Anche se questa affermazione è abbastanza provocatoria credo che sia più che chiara per farvi comprendere la realtà di questo smartphone. Con il mio utilizzo standard, quindi, non sono mai andato sotto le 6 ore di schermo acceso, completando in maniera più che soddisfacente la mia giornata lavorativa. Dovrete impegnarvi abbastanza, quindi, per portarlo fino a sera con meno del 15-20% di carica residua. Dalla mia parte, infatti, ho provato a farlo mettendolo sotto stress con YouTube, uno spinto utilizzo social, qualche decina di minuti su Call of Duty Mobile, una puntata su Netflix, Whatsapp, Telegram e poco altro. Ammazzarlo, sotto questo aspetto, è complicato.
Vi parlavo prima della ricarica da 67W per un motivo, ovvero perché questa è una feature che cambia le carte in tavola. Bastano circa 40 minuti per passare dal 10 al 100%, dunque non dovrete più preoccuparvi di avere il telefono scarico.
Prezzo & Conclusioni
Xiaomi 11T attualmente viene venduto su GoBoo al prezzo di circa 450 euro. Per portarselo a casa a questa cifra è necessario preordinare lo smartphone sul sito, lasciando un deposito di 50 euro, e pagare successivamente la somma rimanente di 399 euro. Trovate tutti i dettagli, comunque, nel link qui sotto.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
Al netto di quanto abbiamo visto all’interno di questa recensione credo che questo device abbia colpito nel segno, soprattutto se consideriamo il rapporto qualità-prezzo. Andando più nel dettaglio, infatti, di listino 11T costa solo 100 euro in meno rispetto alla variante “Pro” e non credo, sinceramente, che valga la pena spendere ancora qualcosa in più. Questa volta, infatti, le differenze tra i due modelli sono poche e davvero quasi irrisorie. A livello di design abbiamo lo stesso tipo di approccio e sono solo alcune le funzioni che su questo modello non sono state aggiunte. Pensando a quello che potrebbe capitare tra qualche mese, con il fisiologico ribasso dei prezzi, Xiaomi 11T potrebbe diventare uno dei telefoni migliori nella sua categoria. Ad oggi, infatti, questo dispositivo può già fregiarsi di un software con un’ottimo livello di personalizzazione, di una buona fotocamera e di un design che, seppur non originale, non passa inosservato.