Recensione Cubot KingKong 7: è lui il vero RE dei rugged phone?

cubot kingkong 7

Diversamente da quello che molte persone potrebbero credere i rugged phone sono ancora piuttosto apprezzati. Questa categoria di smartphone, infatti, ha saputo cogliere nel segno proponendo alcune caratteristiche imprescindibili in ambito lavorativo: muratori, decoratori e direttori dei cantieri sono solo alcuni dei profili che potrebbero trovare interessante tali device. Motivo per cui le aziende, soprattutto quelle di stampo cinese, continuano a progettare questi prodotti. Ci sono alcuni brand che, più di altri, propongono all’interno del proprio listino tanti dispositivi di questo tipo, offrendo diverse opzioni. Tra queste spicca sicuramente Cubot, che nelle ultime settimane ha deciso di lanciare sul mercato il nuovo Cubot KingKong 7. Dal nome, che è tutto un programma, è chiaro come il marchio abbia voluto sviluppare un telefono in grado di resistere praticamente a qualsiasi agente atmosferico e non solo. Sarà anche in grado, però, di offrire buone performance nell’utilizzo quotidiano? Scopritelo insieme a noi, all’interno della nostra recensione completa.

Recensione Cubot KingKong 7

Unboxing

Da un primo sguardo al packaging è chiaro quale sia il design del prodotto. Sulla parte anteriore, infatti, viene mostrata la superficie frontale del prodotto. All’interno della confezione, in ogni caso, troviamo:

  • Cubot KingKong 7;
  • cavo USB/USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei dati;
  • alimentatore da parete, con presa europea;
  • cuffie non in-ear, con cavo;
  • breve manuale delle istruzioni, anche in lingua inglese;
  • certificato di garanzia.

Design & Materiali

Voglio subito dirvi che nel corso di questi pochi anni le cose sono molto cambiate in tale ambito. Ad oggi, dunque, i rugged phone sono meno ingombranti e pesanti rispetto al passato. Anche KingKong 7 si allinea a questo trend, proponendo una scocca in plastica davvero robusta e solida. Non per nulla, infatti, tale dispositivo integra due importanti certificazioni contro acqua ed altri agenti atmosferici: IP68 e IP69K. Immergendo lo smartphone in acqua, quindi, non succede assolutamente nulla anche dopo diverse decine di minuti. Ovviamente, però, tutto ha un prezzo, quindi questo device presenta dimensioni piuttosto generose misurando 166,75 x 83,5 x 14 mm, con un peso di ben 267 grammi. Si tratta di uno dei rugged phone più pesanti tra quelli presenti sul mercato e nel lungo periodo tale caratteristica pone qualche problema. Risulta scomodo, dunque, utilizzare il telefono con una sola mano o per sessioni troppo prolungate.

cubot kingkong 7

Come su altri modelli concorrenti, proposti da altre aziende, anche in questo caso troviamo una qualità costruttiva più che buona. Ogni minimo particolare è stato ben curato, assicurando così la massima protezione possibile a tutte le componenti interne. Se così non fosse, infatti, lo smartphone non avrebbe potuto ricevere alcun tipo di certificazione. Ci sono, poi, tante scanalature e punti, sulla sua superficie, su cui fare presa. Questo aspetto, in particolare, permette di avere una presa sempre salda sul device senza il pericolo che possa cadere da un momento all’altro. Si tratta di una delle unità più grandi, quindi anche leggermente più ingombrante. Credo che i materiali utilizzati, inoltre, siano di ottima fattura dato che in questa settimana di utilizzo non ho riscontrato alcun minimo segno di usura sulla scocca e sul vetro frontale.

Dando un’occhiata al prodotto notiamo la presenza di diversi particolari, come la tripla camera fotografica posta sul retro che è stata sapientemente incastonata all’interno di una solida struttura in metallo. Poco sotto il logo del brand, poi, trovano spazio le due feritoie per gli speaker audio ed il microfono principale. Osservando il frame destro, invece, notiamo il tasto di accensione/spegnimento, il sensore per le impronte digitali ed un tasto programmabile. L’ingresso USB Type-C è posto in basso, mentre a sinistra risiedono il bilanciere del volume e lo slot SIM. Quest’ultimo può contenere una nano SIM ed una microSD o, in alternativa, due nano SIM. Non preoccupatevi per il fatto che ogni singolo portello si apre verso l’esterno, perché al loro interno è comunque presente una guarnizione che ne isola le componenti.

Display

cubot kingkong 7

Dove si risparmia spesso è proprio sul display, dato che a bordo di tale prodotto trova sede un’unità LCD IPS da 6,36″ con risoluzione Full HD+ (1080 x 2300 pixel) con densità di circa 395 ppi. Come sempre, dunque, si tratta di un pannello modesto che, nella maggior parte dei casi, riesce a soddisfare le attese. Ci sono, in ogni caso, alcune precisazioni da fare, soprattutto in merito alla profondità dei colori che non è assolutamente sufficiente. Qui, dunque, i bianchi tendono troppo al giallo ed i neri sono poco profondi. A mitigare la qualità del pannello, però, ci pensa una luminosità massima discreta che riesce quasi sempre a mostrarci tutti i contenuti a schermo. Sotto la luce diretta del sole, infatti, non ho mai avvertito alcun particolare problema con tale prodotto. Attenzione solo alla scarsa oleofobicità del pannello che, dopo poche decine di minuti, lascia sullo schermo diverse ditate.

Avendone provati tanti riesco ad avere un quadro complessivo molto più chiaro, dunque posso dirvi che questo rugged phone presenta un touchscreen mediamente buono. Non eccelle in nessun particolare aspetto, dato che nelle fasi di scrittura più concitate tende a perdere qualche tocco di troppo. Malgrado questo, però, è abbastanza responsivo nello scrolling delle pagine o, più banalmente, nella navigazione all’interno di tutti i vari menu. Con le dita bagnate, in ogni caso, il display non riesce a riconoscere alcun tocco: il device non si rovina con acqua e polvere ma con le dita sporche è ugualmente inutilizzabile. Nonostante tutto, comunque, le cornici laterali non sono troppo accentuate e questo aspetto depone sicuramente a suo favore. Oltre tale caratteristica, però, c’è anche una nota negativa da segnalare: lungo gli angoli laterali si notano fenomeni di light bleeding piuttosto pronunciati.

Sistemi di Sblocco

Questo rugged phone propone due sistemi di sblocco principali: il sensore per le impronte digitali ed il face unlock.

Non vi parlo troppo del primo metodo che, come sapete, sconsiglio di utilizzare per diversi motivi. Oltre a non essere molto sicuro, su questo smartphone risulta essere anche poco veloce e scattante. Di giorno non ci sono mai grossi problemi ma quando cala la luce la sua affidabilità scende drasticamente. Motivo per cui vi esorto a sfruttare molto di più il sensore per le impronte digitali che, sotto tanti aspetti, è molto più utile. Oltre a registrare una velocità maggiore nella rilevazione della nostra impronta, tale metodo risulta essere più efficace contro eventuali intrusioni esterne. Devo anche ammettere, però, che il device non sempre è così fulmineo nello sblocco del telefono tramite tale metodo, dunque talvolta potrebbe diventare frustrante.

Hardware & Prestazioni

KingKong 7 propone un MediaTek Helio P60, dunque una CPU octa-core dotata di tale configurazione: 4 x Cortex-A73 da 2GHz + 4 x Cortex-A53 da 2GHz. Oltre questo, poi, troviamo ben 8GB di RAM e 128GB di memoria interna espandibili fino a 256GB tramite microSD. Abbiamo, inoltre, una GPU Mali-G72 MP da 800MHz.

Questo smartphone gode di una buona autonomia, di cui parleremo in seguito, ma purtroppo deve scendere a qualche compromesso in termini di prestazioni. Nei giorni di test, infatti, sono quasi sempre riuscito a muovermi in maniera piuttosto veloce tra i vari menu solo con qualche piccolo intoppo. Talvolta, infatti, alcune app si sono chiuse inaspettatamente dopo diverse decine di minuti di utilizzo, salvo poi tornare a funzionare come fino a pochi istanti prima. Anche se sono presenti 8GB di RAM, dunque, la gestione di tale spazio è quantomeno controversa: la maggior parte delle applicazioni più comuni non restano in memoria a lungo a causa di una gestione della RAM abbastanza aggressiva. Questo vuol dire dover sforzare l’hardware in continuazione, andando a ricaricare di volta in volta la stessa app. Dipende molto, però, anche dal tipo di stress al quale viene sottoposto lo smartphone. Durante le sessioni più leggere, infatti, il sistema funziona meglio e riesce a mantenere in memoria un numero ben maggiore di informazioni. Utilizzando app come Instagram, Facebook, Telegram, Whatsapp, le app bancarie, YouTube, Netflix e molto altro non ho riscontrato grossi problemi. Cubot KingKong 7 è un rugged phone ma si comporta discretamente bene anche con un utilizzo più improntato alla multimedialità.

Credevo fosse difficile ammetterlo ma questo telefono può tranquillamente essere utilizzato anche per il gaming. Ho giocato per diverse ore a Call of Duty Mobile senza alcuna criticità, rilevando solo un certo tepore sulla parte posteriore del device. Qui, in ogni caso, il frame-rate è abbastanza stabile ed il gioco offre una fluidità ottima in quasi ogni occasione. Nonostante questo, dunque, come già accennato, le temperature restano sempre sotto il livello di guardia. Tanto da non mostrare fenomeni di thermal throttling.

Benchmark

Software

Cubot ha deciso di installare su questo modello un software molto vicino ad Android stock, proponendo Android 11 con patch di sicurezza risalenti al 5 aprile 2021. Si tratta di una versione non personalizzata, che volontariamente l’azienda ha deciso di ritoccare il meno possibile. Quello che mi ha lasciato un po’ di stucco è l’assenza di una cartella dedicata ad alcune applicazioni utili in ambito lavorativo come la livella, la visione ad infrarossi, il righello e tanto altro. Solitamente tali applicativi trovano spazio su device di questo tipo ma, in questo caso, il brand cinese non se ne è preoccupato. Non sappiamo, in ogni caso, quanto verrà supportato in futuro il terminale, quindi da questo punto di vista si tratta proprio di un piccolo salto nel buio.

Oltre le più comuni applicazioni di Google l’azienda offre la possibilità di scaricarne altre tramite il Play Store, senza alcun vincolo. Grazie ai 128GB a disposizione, infatti, non avrete alcun problema ad installare ogni tipo di app a voi più utile.

Fotocamera

Andando sul sito web non troviamo alcuna informazione aggiuntiva sul comparto fotografico oltre quello che già sappiamo. A bordo di questo smartphone, infatti, trova spazio un sensore principale da 64MP coadiuvato dalla presenza di una lente grandangolare da 16MP e di un obiettivo da 5MP per le macro. Non manca, ovviamente, un singolo flash LED e, sulla parte frontale, una selfie camera da 32MP che è stata incastonata all’interno di un foro nel display.

Di giorno le foto risultano essere sufficienti, anche se non mancano alcuni difetti. Al di là della taratura del colore, che vira molto sulle tonalità calde, devo ammettere che in condizioni di luce sfavorevoli il sistema fatica a mantenere una certa nitidezza. Qui, infatti, manca la funzione HDR che in tali situazioni avrebbe sicuramente fatto comodo. Quando non ci si trova in una zona bene illuminata, quindi, sconsiglio fortemente l’uso del sensore grandangolare che, purtroppo, in questo caso restituirà un’immagine molto scura. Oltre questi aspetti, in ogni caso, la cura per i dettagli è buona, anche con l’utilizzo del sensore per le macro. Effettuando qualche foto con tale sensore, dunque, sono riuscito a catturare alcuni dettagli in più del soggetto in primo piano, con una discreta qualità.

Osservando gli scatti notturni si nota una discreta cura per i dettagli, anche se le luci artificiali mettono leggermente in crisi il sistema. Nonostante questo la qualità è sufficiente, con una buona resa dei colori ed un rumore fotografico non eccessivo. Andando nelle impostazioni, poi, troviamo la “Modalità Notturna” che permette di gestire leggermente meglio le luci ed il bilanciamento del bianco. Non si tratta di una modifica sostanziale, in quanto le differenze sono davvero minime ma, in ogni caso, è apprezzabile che l’azienda ci abbia pensato. Così come di giorno, poi, l’effetto bokeh è da rivedere in quanto i bordi dei volti non sempre vengono scontornati in maniera precisa.

Con la selfie camera è possibile scattare qualche selfie con discreti risultati, potendo contare su un sensore in grado di gestire bene la luce. Difficilmente il volto viene sovraesposto ma al buio il sensore fatica molto a riconoscere il nostro volto. Questo, dunque, porta ad ottenere foto molto scure e poco definite. Consiglio, quindi, di scattare le proprie immagini quando si è ben illuminati o sotto qualche faro. Nel caso in cui scarseggino le fonti di luce, comunque, è possibile sfruttare il flash frontale (si illumina semplicemente lo schermo di bianco).

Audio & Connettività

Abbiamo visto in precedenza come i due speaker siano stati montati sulla parte posteriore, in basso. Non è una posizione ideale per l’ascolto di musica o film e devo ammettere che anche la qualità lascia un po’ a desiderare. Oltre ad un volume non troppo elevato, anche al massimo volume, l’unità pecca nei bassi privilegiando le tonalità medie e alte. Questo vuol dire, dunque, che il suono è poco corposo e cristallino. Malgrado tutto, però, non ho notato distorsioni. Quando si è in chiamata, invece, la situazione è migliore, riuscendo a conversare con il nostro interlocutore in maniera nitida, con una voce chiara e abbastanza pulita. A volte il suono risulta essere un po’ metallico ma ciò non ne preclude troppo la qualità in chiamata.

A livello di connettività su tale smartphone trova sede un modulo Wi-Fi Dual Band che anche nei punti meno coperti della casa riesce a garantire buone performance. Quando ci si trova fuori casa, in ogni caso, è possibile sfruttare la rete LTE che con il 4G di Fastweb non mi ha dato alcun problema. Vi segnalo, inoltre, la presenza del Bluetooth 4.2, del GPS/Glonass/Beidou e del NFC. Oltre questo, poi, abbiamo anche tutti i vari sensori tra cui quelli di prossimità e luminosità che sono stati ben tarati. Avvicinando il telefono all’orecchio il display si spegne, permettendoci così di parlare senza la paura di schiacciare involontariamente qualche tasto. Vale lo stesso discorso per quello di luminosità, anche se spesso si è dimostrato essere piuttosto pigro.

Vi ricordo che tale device permette di installare al suo interno ben 2 nano SIM o, in alternativa, una nano SIM ed una microSD per espandere la memoria interna.

Autonomia

Sotto l’imponente scocca si nasconde una batteria da 5.000 mAh che permette di concludere un’intera giornata lavorativa senza alcun problema. Anche nelle giornate più stressanti, infatti, sono riuscito a conservare un buon 30% di carica per la sera senza il bisogno di dover collegare subito il device alla corrente. Nel caso in cui doveste farne un utilizzo più blando, quindi, potreste poter arrivare anche a metà del secondo giorno. Si tratta di uno smartphone, in conclusione, che sotto questo aspetto non teme praticamente rivali nella sua categoria.

Con l’alimentatore da 10W presente in confezione è possibile ricaricare lo smartphone dal 10 al 100% in circa 3 ore.

Prezzo & Conclusioni

Cubot KingKong 7 viene attualmente venduto sul sito ufficiale a meno di 200 euro. Trovate qui sotto il link all’acquisto.

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Viste le sue caratteristiche questo smartphone si candida come uno dei migliori rugged phone presenti sul mercato. A livello di prestazioni, infatti, non manca davvero nulla, riuscendo anche a videogiocare in maniera molto più che soddisfacente. Nell’utilizzo quotidiano, però, non ho rilevato una stabilità maggiore rispetto a quella riscontrata su altri modelli concorrenti, motivo per cui da questo punto di vista potrebbe anche non essere preferito ad altri. Vince sicuramente per il design ed il display, anche grazie alla presenza di uno schermo molto ampio che viene interrotto solo dalla presenza di un foro per la selfie camera. Anche a livello di autonomia, poi, non si discute la qualità del prodotto che, dunque, potrebbe rivelarsi il miglior amico di coloro che sono alla ricerca di uno smartphone dotato di tanta batteria. Cosa aspettate ad acquistarlo?

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Confezione
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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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