Recensione ADO A16: potente, compatta e SUPER silenziosa

Per ogni brand, soprattutto per quanto riguarda le biciclette elettriche di provenienza cinese, c’è sempre un modello grazie al quale un marchio inizia ad entrare nella testa delle persone. L’abbiamo visto con Fiido e la sua M1, l’abbiamo ritrovato con ADO e la sua A20, ma gli esempi che potrei fare sono tantissimi. E proprio per quanto riguarda ADO, le novità non sono ancora finite: è il momento della A16 e no, il fatto che si chiami A16 e non A20 non deve trarre in inganno: non è un modello meno prestante o di fascia più bassa, bensì una bicicletta elettrica con ruote più piccole di 4 pollici.

Ha lo stesso motore da 350w, il solito computer di bordo che ne permette lo sblocco (in modo da portare la velocità massima da 25 Km/h a 35 Km/h), un buon sistema ammortizzante e tante altre chicche. Ed il motivo per il quale ADO l’ha chiamata A16, dipende esclusivamente dal fatto che, invece di avere delle ruote da 20” (come quelle della ADO A20), è dotata di ruote da 16”. Tutto qui.

Chiunque abbia letto o visto la mia recensione della ADO A20 avrà colto il mio entusiasmo verso quel modello (ed anche verso il sistema di assistenza e garanzia pensato dall’azienda), e pensate una cosa: alcuni dei piccoli difetti di quella bici elettrica sono stati risolti nel modello più piccolo, rendendolo ancora più interessante.

Recensione ADO A16: ruote più piccole, identica (ottima) qualità

Unboxing

La prima differenza tra la ADO A16 e la ADO A20 sta nel fatto che la bicicletta viene consegnata già con le ruote gonfie. Ci saranno da fissare solo i pedali ed il sellino, ed anche se potrebbe sembrare una piccolezza, il fatto che non ci si debba mettere a gonfiare i pneumatici è una gran cosa. Ricordo che con l’A20 non fu un’esperienza molto piacevole e, fortunatamente, con la ADO A16 questa “avventura” rimane solo un ricordo.

Ad ogni modo, una volta fissati il sellino ed i pedali, la bicicletta sarà immediatamente pronta per il primo utilizzo, anche se il mio consiglio è quello di assicurarsi che le ruote siano gonfie alla giusta pressione, utilizzando un manometro.

Scheda tecnica – ADO A16

  • Potenza motore: 350W (di tipo brushless);
  • Velocità massima: limitata a 25 km/h;
  • Batteria: rimovibile da 36v e 7,8 Ah;
  • Pneumatici: 16 pollici;
  • Tre modalità di guida;
  • Luce anteriore: LED;
  • Telaio: lega d’alluminio;
  • Peso bici: 25 kg;
  • Peso supportato: 120 Kg;
  • Freno a disco: anteriore/posteriore;
  • Dimensioni da aperta: 144 x 53 x 108 cm;
  • Dimensioni da chiusa: 81 x 39 x 58 cm.

Design e materiali

In linea di massima, dal punto di vista del design e dei materiali la ADO A16 è molto simile alla sorella maggiore, ma con qualche piccola differenza. La batteria è sempre nascosta nella canna centrale della bici ed anteriormente è presente un sistema di ammonizzazione a doppia forcella ma, a differenza della A20, nella ADO A16 l’ammortizzatore posteriore non è nascosto nel sellino, bensì nel punto di giuntura del telaio posteriore. Si tratta comunque di una soluzione molto funzionale, forse anche migliore di quella che abbiamo visto sulla A20 che, coadiuvata dagli ottimi pneumatici, è in grado di gestire senza troppi problemi vibrazioni ed eventuali urti.

Le dimensioni sono più ridotte ed anche il peso è leggermente meno importante: si passa dai 28 Kg della A20 ai 25 Kg della ADO A16. Il che non la rende di certo tra le biciclette a pedalata assistita più leggere del mercato, ma ne migliora sensibilmente la portabilità. Sono presenti due parafango, uno anteriore ed uno posteriore, e (per grazia divina) è presente anche la maniglia nella canna centrale, che ne permette il trasporto con molta più comodità.

Il pacco batteria è estraibile e per tirarlo fuori è necessario utilizzare una chiave il cui scopo sarà esclusivamente quello relativo alla batteria: a differenza della ADO A20, la ADO A16 si accende senza utilizzare alcuna chiave. Il che la rende decisamente meno sicura della sorella maggiore.

Sul manubrio, poi, è continua ad essere presente il tipico (e ricchissimo) computer di bordo, accanto al quale sono stati posizionati anche i tasti per il clacson e le luci notturne (che, diciamolo, sono realizzati con una plastica a dir poco leggera), un acceleratore che è nascosto nella manopola destra, ed un piccolo box che tanto abbiamo apprezzato nella ADO A20 nel quale è stata integrata una porta USB: con questo dispositivo sarà possibile ricaricare il proprio smartphone in movimento, sfruttando la batteria della bicicletta.

Nella confezione esce lo stesso, economicissimo, supporto per smartphone che abbiamo visto nella ADO A20, per il quale vi do un consiglio: evitatelo. È realizzato con una plastica decisamente economica e poco resistente, tant’è che con la A20 mi è durato meno di un giorno. Insomma, se volete evitare di vivere l’ebbrezza di perdere lo smartphone mentre siete in bicicletta, evitate proprio di montarlo.

Le ruote da 16×1.95” sono leggermente più piccole, ma continuano ad essere della giusta grandezza per garantire una grande comodità anche in città come Avellino, e cioè in comuni con strade ricche di di fossi e buche di tutti i tipi: ce ne sono di tutte le razze e tipologie ed è una cosa fastidiosissima, che però mi ha subito fatto notare un enorme passo in avanti che quelli di ADO hanno fatto con la A16.

La A20 aveva un grandissimo problema di rumorosità, sia relativo ai parafango che al pacco batteria super ballerino nella canna centrale: ebbene, con la ADO A16 l’azienda ha totalmente risolto il problema, rendendola tra le più silenziose che ho avuto modo di provare ultimamente.

Motore e cambio – ADO A16

In quanto a motore e cambio, le differenze sono praticamente nulle. La ADO A16 continua ad avere lo stesso motore brushless limitato a 250w ed in grado di garantire una velocità massima di 25 Km/h con tre diverse modalità, tutte gestibili tramite il computer di bordo. Motore che, tramite il menu segreto del computer di bordo, è possibile sbloccare per funzionare a 350w e raggiungere una velocità massima di 35 Km/h: cosa che, ricordiamolo, è contro la legge italiana.

Ad anche se la batteria è leggermente meno grande di quella che abbiamo visto nella A20, con i suoi 7.8Ah e 36v, il motore da 380 giri al minuto garantisce alla ADO A16 un’ottima spinta, anche in salita, e la possibilità di supportare un peso massimo che arriva fino a 120 Kg. E non è male, considerando il peso della sua struttura.

Molto preciso anche il cambio Shimano a 7 rapporti, che garantisce un andamento decisamente comodo anche qualora si disattivi la pedalata elettrica, ed è altrettanto comodo il sistema di pedalata smart ADO G-DRIVE, con il quale la bici dovrebbe essere in grado di riconoscere i vari scenari di mobilità ed adattare l’erogazione dell’energia. Certo, non cambia la vita di chi utilizza la bicicletta, ma la sua presenza si sente e rende il tutto più comodo.

La prova su strada

In quanto a guidabilità, arrivo subito al punto: la ADO A20 mi è piaciuta tantissimo, e nella ADO A16 ho ritrovato la stessa identica “anima”, ma con qualche miglioria in più in termini di silenziosità e maneggevolezza. È una bici ben bilanciata, con un motore potente il giusto, ed una serie di sistemi di assorbimento delle vibrazioni fanno bene il loro lavoro.

Mi piacciono molto l’ergonomia del telaio e della sella ed anche se le ruote non sono poi quanto grandi, sono comunque in grado di attutire bene gli urti e di permettere alla bici di rimanere molto silenziosa, a differenza della A20 che era decisamente molto rumorosa. 

Buoni i due freni a disco, anche se ho notato che tendono a flettere leggermente quando si frena con molta forza, ma che riescono a garantire comunque una frenata ben bilanciata e decisa quanto serve.

Autonomia della batteria – ADO A16

Come già vi ho anticipato, la più grande differenza tra la ADO A20 e la ADO A16 è nella batteria, e non tanto in termini di prestazioni, quanto in termini di autonomia. Con la batteria da 7.8 Ah e 36V, sono riuscito a raggiungere poco più di 65 Km con la minima pedalata assistita, che diventano circa 25/30 andando in modalità full-electric. Insomma, è comunque un buon traguardo, soprattutto considerando i tanti saliscendi che sono presenti ad Avellino, ma non è di certo tra le bici elettriche con la migliore autonomia nel mercato.

Ed essendo più piccola, la batteria della ADO A16 si ricarica più velocemente rispetto a quella della A20: per una ricarica completa, potrebbero essere necessarie circa 4 ore, utilizzando il caricabatterie da 84W incluso nella confezione.

Prezzo di vendita e considerazioni

Il prezzo di vendita ufficiale della ADO A16 è di 758 €, ma tramite il nostro coupon (che trovate nel box in basso) potreste portarvela a casa a circa 550 euro e, ammettiamolo, è uno sconto niente male per una delle biciclette più piacevoli da utilizzare in città per i propri spostamenti. Ok, le ruote più piccole la rendono forse meno adatta ai tragitti non cittadini, e la batteria meno capiente le fa perdere qualche km di autonomia, ma è comunque più leggera e maneggevole della A20, il che la rende più comoda da trasportare, ad esempio, nei mezzi pubblici o da caricare nel portabagagli dell’auto.

Sono poi rimasto piacevolmente colpito dal fatto che quelli di ADO abbiano totalmente risolto i problemi di rumorosità generali che abbiamo riscontrato con il modello più grande, e rendendo la ADO A16 tra le più silenziose biciclette elettriche che ho provato nell’ultimo periodo.



N.B. Se non doveste visualizzare il box con il codice, vi consigliamo di disabilitare AdBlock.

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Confezione
Design e materiali
Motore
Freni
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Prezzo
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Dario Caliendo
Nel mondo della tecnologia dal lontano 2007, ingegnere informatico di formazione, condivide la sua passione per il tech con quella per gli animali e per la buona cucina. Crede che la tecnologia debba essere sempre alla portata di tutti, e per questo ama spiegarla nel modo più semplice e chiaro possibile. Le recensioni sono il suo pane quotidiano.
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