I dispositivi elettronici, soprattutto negli ultimi periodo, sono sviluppati attraverso tecnologia sempre più comprensiva e adatta alle nostre esigenze quotidiane. Ecco perché Huawei è sempre alla ricerca di un miglioramento dell’Intelligenza Artificiale (AI), soprattutto smartphone, che attraverso un brevetto può evolversi attraverso un nuovo sistema di elaborazione ottica.
Huawei: ecco come si applica l’elaborazione ottica all’AI dello smartphone
Prima di scoprire le varie applicazioni di questo brevetto di Huawei, bisogna capire prima cosa tratta l’elaborazione ottica. Sviluppato dall’importante Università Tsinghua, il chip che permette questo tipo di tecnologia permette di ottenere informazioni molto più rapide ed appunto un’elaborazione attraverso dei diodi ottici, che imparano determinati comportanti al fine di applicarli più velocemente.
Questo, in sintesi, per Huawei andrebbe applicato all’intelligenza artificiale, per il riconoscimento delle immagini, quello vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale in maniera più profonda e dettagliata. Tutto ciò è possibile perché il chip utilizza una combinazione di specchi concavi, di array di sorgenti luminose e di modulatori per completare i requisiti di modulazione e calcolo.
Insomma, smartphone sempre più intelligenti, sempre più concreti nel darci risposte alle nostre domande tecnologiche. Bello, ma potremmo vederlo solo tra qualche tempo, dato che i brevetti non sempre corrispondono a qualcosa di immediato nella produzione.