Per almeno gli ultimi 25-30 anni, i prodotti con cui abbiamo avuto a che fare erano prevalentemente provenienti dalla Cina e ad oggi è una situazione talmente comune da non farci più neanche caso. Ma come sono cambiate le cose nella produzione 30 anni fa, potrebbero gradualmente cambiare nella direzione opposta. Almeno secondo Foxconn, che prevede un distacco sempre maggiore dal Paese di Mezzo in termini di fornitura.
Per il CEO di Foxconn che per la Cina i giorni da “fabbrica del mondo” sono finiti
A parlare quindi di questa migrazione verso nuovi paesi di produzione è il CEO di Foxconn Young Liu, che dichiara: “I giorni da ‘fabbrica del mondo’ pera la Cina sono terminati. Non importa se la produzione si sposterà in India, Sudest Asiatico o le Americhe, verranno installati ecosistemi manufatturieri”. E parlando proprio di Foxconn, questa situazione è abbastanza palese, dato che ha già spostato la produzione di alcune unità di iPhone in India. Inoltre, vuole spingersi addirittura in fabbriche su suolo USA.
Tutto questo perché fuori dalla Cina le capacità manifatturiere del settore sono cresciute del 30% e quindi non è escluso che proprio Foxconn stia cercando nuovi dipendenti per aumentare la sua spinta verso iPhone 12 che non vengano strettamente dalla Cina. Riuscirà nell’intento? Intanto, la Cina ha iniziato a puntare al miglioramento dell’industria dei semiconduttori assumendo 100 ingegneri dall’altra taiwanese TSMC.
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