Che le aziende cinesi traggano spesso “ispirazione” dai brand occidentali (e dagli stessi competitor asiatici) non è di certo un segreto ed anche nel settore degli smartphone non si tratta di certo di un fenomeno sconosciuto. Ebbene in questo caso ci spostiamo in tutto un altro settore, quello dell’automotive, ponendo l’accento sul curioso caso di Tesla e la rivale cinese Xpeng. Dopo aver “rubato” il Pilota Automatico – ne parleremo più avanti – della compagnia di Elon Musk, ora sembra che la compagnia abbia deciso di copiare in modo alquanto sfacciato… perfino il sito ufficiale!
Xpeng: la cinese che ha “rubato” il pilota automatico di Testa, ora copia anche il sito ufficiale della rivale
Ebbene sì, e gli screenshot che vedete in altro danno un’idea di quello di cui parliamo. Il sito originale della cinese Xpeng – qui trovate la versione web archive – era decisamente diverso rispetto a come appare oggi. Mettendo a confronto la pagina della Model S di Tesla (qui) e quella della P9 di Xpeng (qui) è impossibile non notare “alcune” analogie.
Entrambe le pagine mostrano una vettura che procede su strada, verso sinistra e stagliandosi contro il cielo blu, privo di nuvole. Il nome del veicolo è posizionato al centro, proprio sopra di esso; i nomi dei brand sono invece nell’angolo in alto a sinistra.
Sono presenti le varie caratteristiche dell’auto, con un pulsante per “espandere” una data sezione, e scorrendo verso il basso le analogie continuano. Che ne dite? Xpeng ha preso un bel po’ di ispirazione dal sito di Tesla oppure è solo una caso?
Tesla VS Xpeng: il punto della situazione
Se state pensando ad un errore in buona fede, allora sappiate che attualmente Tesla è alle prese con una battaglia legale con Xpeng: al centro della questione vi sono i rispettivi sistemi ADAS a guida autonoma, l’Autopilot e Xpilot. Nel 2019 l’azienda di Elon Musk ha dato il via allo scontro, sostenendo che la rivale cinese avesse “rubato” parti del codice sorgente del suo Pilota Automatico. La prova del nove sarebbe Guangzhi Cao, ex ingegnere della casa statunitense ora parte dello staff di Xpeng.
Secondo l’accusa, Cao avrebbe salvato parte del codice sorgente dell’Autopilot al fine di venderla alla compagnia cinese; stando alle parole dell’ingegnere, egli avrebbe sì scaricato le parti del codice sorgente, ma le avrebbe cancellate non appena iniziata la collaborazione con Xpeng. Ovviamente l’ultima parola sulla questione spetta agli organi di competenza e la causa è tutt’ora in corso.
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