Finalmente dopo averlo provato a lungo siamo pronti a portarvi la recensione del nuovo Redmi Note 9S, l’ultima soluzione di Xiaomi per la fascia media che troviamo ad un prezzo già molto accattivante. Come si sarà comportato durante i nostri test? Sarà l’ennesimo best buy o avrebbero potuto fare di meglio? Scopriamolo insieme all’interno dell’articolo.

Recensione Redmi Note 9S

Unboxing – Redmi Note 9S

All’interno della confezione di vendita troviamo la seguente dotazione:

  • Redmi Note 9S;
  • cover in silicone;
  • cavo dati USB – USB Type-C;
  • alimentatore da parete con presa europea e uscita a 22.5W;
  • spillino per lo slot SIM;
  • manuale delle istruzioni.

Design e costruzione

Per quanto riguarda l’aspetto puramente estetico penso che Xiaomi abbia lavorato molto sul nuovo modello e abbia cercato di conferirgli un design meno standardizzato rispetto alle varianti precedenti, le quali erano molto simili tra di loro e tra i competitor.

Redmi Note 9S

Mi piace come abbiano inserito la quad camera posteriore e non mi dispiace affatto il foro nella parte centrale del display. Forse la somiglianza al Huawei Mate 20 Pro migliora ulteriormente la percezione di qualità del dispositivo, dandogli un aspetto quasi premium. A contribuire a tutto ciò ci pensa anche la bellissima colorazione verde.

Redmi Note 9S

Purtroppo i risvolti della medaglia sono diversi, per primo il modulo fotografico è un po’ troppo sporgente e poggiando lo smartphone su un tavolo questo potrebbe traballare un pochino, senza contare che potrebbe rovinarsi. Con la cover andiamo a pareggiare il dislivello, ma una minima parte va ancora a contatto con le superfici piane. Il secondo, invece, è che la back cover in vetro non ha un trattamento oleofobico eccellente, trattenendo di fatto parecchie ditate.

Per il resto la costruzione è molto buona, lo smartphone restituisce una sensazione di solidità e robustezza, grazie anche al frame laterale in alluminio. Su questo punto di vista Xiaomi ha sempre garantito una buona qualità anche nei dispositivi di fascia più bassa.

Redmi Note 9S

Un altro aspetto della serie Note 9 che non può essere ignorato riguarda le dimensioni, infatti, rispetto alle versioni precedenti il device ha una forma più allungata e un peso maggiore e questo non facilita di certo l’utilizzo ad una mano. Infatti, Redmi Note 9S ha le misure di 165.5 x 76.68 x 8.8 millimetri per un peso di 209 grammi.

Per il resto, inferiormente troviamo l’ingresso jack da 3.5 mm e USB Type-C, lo speaker di sistema e il microfono principale, mentre superiormente è presente il microfono per la riduzione dei rumori ambientali e il sensore IR che personalmente trovo comodissimo per cambiare canale alla TV.

Per la prima volta sulla serie Redmi Note, il sensore d’impronte digitali passa sul lato destro e ad affiancarlo troviamo il bilanciere del volume, a differenza del lato opposto in cui è collocato solamente lo slot dual SIM + microSD. Ottima notizia per chi ha due numeri e non vuole sacrificarne alcuno per espandere la memoria.

Infine, frontalmente risiede la fotocamera nel foro del display, la capsula auricolare il LED di notifica e il sensore di prossimità e luminosità.

Visto che ho introdotto quest’ultimo vi parlo anche di come va, perché è ben noto che su Redmi Note 7 questo tende a far capricci durante le chiamate. Diciamo che il problema è stato risolto in chiamata, ma in maniera randomica quando ascolto un audio su WhatsApp o Telegram se passo il dito troppo vicino al lato destro dello smartphone (vicino al sensore) l’audio uscirà dalla capsula auricolare e il display si oscurerà. Questo succede maggiormente di sera, quando c’è poca luce.

Display

Il Redmi Note 9S è dotato di un display LCD da 6.67″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel) con rapporto in 20:9, certificazione TÜV Rheinland, supporto HDR10 e protetto da uno schermo Gorilla Glass 5.

Redmi Note 9S

Come già anticipato in precedenza, il pannello è stato allungato rispetto alla generazione precedente e lo rende a mio parere molto più “gaming friendly”. Infatti, durante le sessioni di gioco si ha la sensazione di essere immersi nella partita e inoltre si avrà anche un’impugnatura più comoda visto che c’è più spazio per le mani.

Passando alla qualità del pannello questa risulta essere nella media per la sua fascia di prezzo, infatti ho fatto un rapido confronto anche con Honor 9X Pro e si notano veramente poche differenze tra i due. Forse il Redmi Note 9S ha un pochino di contrasto in meno, ma per il resto siamo lì.

L’aspetto positivo è che abbiamo il supporto HDR10 e trovarlo a bordo di uno smartphone così economico non è affatto facile. Si apprezzano le differenze rispetto a tanti smartphone più costosi.

La luminosità massima è sufficiente anche sotto la luce diretta del sole e come se non bastasse in condizioni difficili il sensore di luminosità automatico ci verrà in aiuto aumentando il contrasto. Quest’ultimo comunque non è una scheggia in reattività, ma è comunque sufficiente (stiamo pur parlando di uno smartphone da meno di 199 euro).

A bordo troviamo una certificazione Widevine L1 quindi avremo pieno supporto al Full HD su Netflix.

Hardware e prestazioni

Il Redmi Note 9S è mosso da un chipset Qualcomm Snapdragon 720G, ovvero una soluzione octa-core con frequenza di clock massima di 2.3 GHz. Ad affiancarlo troviamo una GPU Adreno 618 a 750 MHz, 4 GB di RAM LPDDR4X e 64 GB di storage UFS 2.1 espandibile tramite microSD.

Durante l’utilizzo quotidiano non abbiamo riscontrato rallentamenti o problemi vari, in quanto lo smartphone riesce a garantire delle buone performance per la sua fascia di prezzo. L’apertura delle app avviene in tempi abbastanza rapidi, ma se volete un dispositivo ancor più scattante vi consiglio di andare nelle opzioni sviluppatore ed eliminare o ridurre le animazioni. Per il resto parliamo di uno device più che affidabile.

Passando al gaming il Redmi Note 9S si comporta egregiamente, riuscendo a riprodurre anche i titoli più pesanti ad alta risoluzione e senza alcun tipo di problema o surriscaldamento. Ho giocato per qualche ora (distribuita in tutta la settimana) a PUBG e devo dire che è veramente un piacere, peccato che non si riesca a riprodurlo in HDR nonostante il supporto.

Fotocamera

Il Redmi Note 9S è caratterizzato da una quad camera composta da un sensore principale da 48 mega-pixel con apertura f/1.79 e autofocus PDAF, affiancato da sensori da 8 mega-pixel grandangolare a 119° e f/2.2, 5 mega-pixel macro f/2.4 e 2 mega-pixel per la profondità di campo con, infine, flash LED Single Tone.

Redmi Note 9S

Gli scatti in condizioni di buona luminosità sono più che sufficienti per la sua fascia di prezzo. Ho sempre scattato con HDR automatico per vedere come e quando sarebbe intervenuto, in alcuni scatti non era necessario però almeno ha reso accattivante la fotografia.

Zoomando le foto catturate si può notare un livello di dettaglio sufficiente. I colori sono un po’ più saturi della realtà e meno contrastati, ma sempre migliori rispetto ad altri dispositivi che ho testato all’interno della stessa fascia di prezzo.

Il plus si ha installando la Google Camera, la quale garantirà un miglior bilanciamento dei colori, più contrasto e un livello di dettaglio leggermente più alto. L’unica cosa a cui dovrete stare attenti è a scattare le foto con una buona mano ferma. Questo vale soprattutto in notturna dove i risultati sono nettamente superiori, specialmente con la night mode, ma in quel caso sarà quasi necessario un cavalletto o un punto di appoggio.

La grandangolare realizza delle buone foto per la condivisione sui social, la gestione delle luci è un pochino meno accurata, così come il dettaglio, mentre la modalità ritratto e il bokeh sono molto buoni.

In notturna la situazione peggiora sensibilmente, le foto sono caratterizzate da poco dettaglio e sarà abbastanza facile far venir mosse le foto con dei lievi movimenti. La modalità notte risolleva un po’ i voti finali, ma la grandangolare difficilmente potrete utilizzarla per pubblicare le vostre foto sui social.

Frontalmente all’interno del foro abbiamo una fotocamera da 16 mega-pixel con apertura f/2.5.

Anche in questo caso in diurna il Redmi Note 9S raggiunge la sufficienza, ma c’è sempre quell’effetto patinato/porcellanato quando si scatta, anche disattivando tutti i filtri. Nonostante tutto, la qualità dello scatto è nella media, ma in notturna non ci siamo proprio.

Fortunatamente anche in questo caso la Google Camera ci viene in aiuto, perché sebbene di giorno esageri un po’ con il contrasto e con i dettagli invecchiando un po’ il volto, la resa generale è migliore. Lo stesso si può dire per le fotografie scattate di sera, in cui possiamo sfruttare anche la night mode.

I video possono essere registrati fino ad un massimo di 4K a 30fps. In Full HD invece la stabilizzazione elettronica è discreta ed i colori sono buoni.

Audio e connettività

L’audio in uscita dallo speaker inferiore di Redmi Note 9S ha un buon volume sebbene pecchi un pochino di corposità e nei bassi, privilegiando maggiormente gli alti ed i medi.

In cuffia, sia Bluetooth che cablata, la situazione migliora notevolmente. Inoltre, anche in capsula auricolare non ci sono problemi durante le chiamate e l’audio sarà cristallino.

Affrontiamo allora il discorso connettività perché il Redmi Note 9S supporta il dual SIM 4G LTE con banda 20 e non ho riscontrato particolari problemi nella ricezione. Purtroppo però devo fare una precisazione, in quanto vista la situazione difficile di quarantena i test sono stati effettuati solamente in casa e in giardino, quindi non ho potuto provarne il funzionamento con i cambi di celle, in metro in auto e così via.

Viste le molte richieste sotto il video delle prime impressioni dopo 24 ore, faccio presente che il dialer è quello di Android Stock e non della MIUI, quindi non sarà possibile registrare le chiamate.

Per il resto troviamo il supporto al Wi-Fi a/b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 5.0, GPS/A-GPS/Glonass/Beidou/Galileo, sensore infrarossi e jack da 3.5 millimetri.

Lo stesso discorso fatto precedentemente vale anche per il GPS, mentre il Wi-Fi a doppia banda e il Bluetooth 5.0 funzionano egregiamente e senza problemi.

Grande assente, purtroppo, l’NFC e questo potrebbe far fuori molti utenti interessati all’acquisto. Un vero peccato.

Come anticipato in precedenza, per la prima volta su un Redmi Note il sensore d’impronte digitali è stato inserito sul lato dello smartphone. Questa posizione non mi dispiace, ma ammetto che potrebbe essere poco pratico per i mancini.

Il sensore comunque è preciso e riesce a sbloccare lo smartphone senza problemi circa 9 volte su 10, ma è un pochino lento nell’animazione di sblocco.

Per velocizzare l’operazione potrete utilizzare anche il riconoscimento facciale standard presente in ogni Android, il quale si comporta bene in situazioni di luminosità favorevole, ma che fa un po’ di capricci in notturna.

Software

Redmi Note 9S è basato su Android 10 con interfaccia proprietaria MIUI 11 Global, una UX che conosciamo già molto bene e di cui apprezziamo le numerose personalizzazioni.

Infatti, la MIUI è una delle più complete UI in circolazione e sarà possibile installare temi, personalizzare la modalità di navigazione con gestures o tasti a scomparsa, impostare il turbo ai videogiochi, personalizzare le impostazioni del display, creare un second space e tanto altro ancora.

Non abbiamo riscontrato particolari problemi in questa settimana e tutto è filato liscio come l’olio. L’unica cosa che sono andato a modificare è stata la velocità delle animazioni per rendere il dispositivo più scattante.

Batteria

Sotto la scocca del Redmi Note 9S troviamo una batteria da ben 5020 mAh la quale ci garantisce un’ottima autonomia. Prima però devo rinnovare la premessa fatta precedentemente, in quanto con la quarantena in atto ho potuto provare lo smartphone solamente da casa, ma per bilanciare un po’ il risultato, in alcuni giorni l’ho utilizzato esclusivamente con la rete dati e facendo hotspot ad altri dispositivi in casa.

Detto ciò ho effettuato in media circa 8 ore di display attivo con picchi massimi di 8 ore e 53 minuti e minimi di 6 ore e 20 minuti (questo era il caso rete dati + hotspot).

Quindi come avrete ben capito, anche utilizzandolo intensamente potrete arrivare fino ad un giorno e mezzo di autonomia. Potrete facilmente raggiungere i due giorni (e poco più) qualora non ne facciate un uso smodato.

Conclusioni – Redmi Note 9S

Tirare le somme per questo smartphone è difficile perché ha molti aspetti da best buy che vengono rovinati da alcuni dettagli come ad esempio l’assenza dell’NFC, fondamentale ad oggi, qualche difetto ancora relativo al sensore di prossimità o ancora una back cover poco oleofobica e delle dimensioni che cominciano a diventare importanti.

Insomma, a parte i primi due aspetti, gli altri possono essere considerati dei dettagli visto anche che nei giorni scorsi abbiamo visto il prezzo scendere fino a 150 euro su AliExpress con spedizione dall’Europa (seguiteci su GizDeals per non perdere queste offerte). Questo ci fa pensare che ben presto il prezzo arriverà ad essere ancora più basso di quello attuale del Redmi Note 8T.

Certo, se dovessimo considerarlo al prezzo di Amazon allora lì si va a scontrare prepotentemente con il Realme 6 e l’opinione potrebbe cambiare, ma non preoccupatevi perché arriverà un confronto nelle prossime settimane.

In conclusione sicuramente parliamo di un buon dispositivo, il quale potrebbe essere perfetto per voi qualora non sfruttiate l’NFC, ma se possedete il Redmi Note 8T o Redmi Note 8 Pro secondo me non vale la pena fare l’upgrade (se non per il design).

Il Redmi Note 9S è disponibile sia su Gearbest nella variante 4/64 GB Global a circa 194 euro in offerta lampo.