Da quando un modello Pro è “peggiore” della sua versione standard? Questa è la domanda che alcuni utenti si sono posti dopo il lancio di Redmi K30 Pro, il cui display a 60 Hz ha sollevato più di un dubbio. Questo perché Redmi K30, presentato lo scorso dicembre, sfoggia uno schermo a 120 Hz, più avanzato della concorrenza. Lo stesso non si può dire per la controparte di fascia alta, con uno Snapdragon 865 ed una quad camera evoluta, ma uno schermo apparentemente inferiore.
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Perché Redmi K30 Pro è soltanto a 60 Hz? Ce lo spiega il general manager
A tal proposito, si è voluto esporre Lu Weibing, con il general manager che ha voluto rispondere ai suddetti quesiti. L’intento dell’azienda è quello di offrire un’esperienza premium, anche nel comparto autonomia. Non tanto nella batteria, comunque più capiente (4800 mAh anziché 4500), quanto nell’esperienza generale. Avere uno schermo a 120 Hz, per quanto più appagante, comporta un esborso energetico ben maggiore, a discapito della durata della batteria. Inoltre, il produttore ha dovuto optare fra un display full screen o un refresh rate elevato.
Questo cambio di refresh rate non è stata una decisione dell’ultimo minuto, dato che le specifiche di K30 e K30 Pro sono state decise 10 mesi fa. Fatto sta che la spiegazione non convince molto: in primis perché ok che i 120 Hz consumano di più, ma si può tranquillamente disabilitare come opzione, oltre che scalare a 90 Hz per avere un compromesso. Senza contare che di schermi full screen sopra i 60 Hz li abbiamo già visti, come nel caso di OnePlus. Insomma, una scelta che probabilmente farà scontenti tutti coloro che attendevano Redmi K30 Pro, nella speranza di avere un top di gamma economico con features a 360°.
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