Recensione Realme X2 Pro: la potenza non è tutto

Realme X2 Pro

Siamo giunti ad un momento nel quale non è quasi più importante che un top di gamma costi più di 800 euro. Nel corso di questi anni, infatti, pare che diverse aziende si siano spinte un po’ troppo avanti con i prezzi, noncuranti del fatto che nuovi brand emergenti cominciavano a proporre buoni device con costi più competitivi. Si tratta, però, non solo di smartphone appartenenti alla fascia media del mercato, ma anche a quella più alta. Tra queste aziende, dunque, spicca sicuramente Realme, che da diversi mesi è arrivata ufficialmente in Italia con quattro principali prodotti, coprendo tutte le fasce di prezzo. Con Realme X2 Pro, dunque, si è piazzata sul gradino più in alto, cercando di stupire non solo gli utenti ma anche tutta la concorrenza. Sarà riuscito, però, a stupire anche noi? Scopritelo all’interno della nostra recensione completa.

Recensione Realme X2 Pro

Unboxing

Da quello che viene mostrato nella confezione di vendita, non notiamo particolarità che contraddistinguano il prodotto rispetto ad altri concorrenti. Al suo interno, dunque, troviamo:

  • Realme X2 Pro;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • alimentatore da parete, con presa europea;
  • breve manuale di istruzioni, anche in lingua italiana;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • cover morbida in TPU.

Design & Materiali

Dal primo momento in cui prenderete in mano questo smartphone vi accorgerete di un dettaglio non troppo entusiasmante. Dando un’occhiata ai bordi laterali, infatti, si evince come la distanza fra il vetro frontale e la scocca in metallo è abbastanza marcata. A dividere queste due componenti, dunque, ci pensa una superficie in plastica lucida, che l’azienda ha sapientemente deciso di rendere lucida. Malgrado questo, comunque, le dimensioni sono importanti ma non eccessive, misurando 161 x 75,7 x 8,7 mm di spessore, con un peso di 199 grammi. Quest’ultimo è abbastanza sostenuto ma, riguardo tale punto, il device sembra essere ben bilanciato. Va notata, poi, la superficie laterale, tutta satinata, ed il vetro posteriore che non restituisce però nessun particolare gioco di luce.

Realme X2 Pro

Sembra che l’azienda, comunque, si sia davvero impegnata per rendere unico questo smartphone. Su Realme X2 Pro, infatti, troviamo una cura per i dettagli davvero molto alta, con tasti che restituiscono un buon feedback e non risultano essere per nulla ballerini. Sul retro, però, abbiamo un comparto fotografico troppo sporgente. Rispetto al profilo del dispositivo, infatti, la differenza è di un buon millimetro. Questa può essere cancellata, comunque, grazie alla cover presente in confezione. Restando sempre su questo punto, quindi, abbiamo anche il doppio flash LED ed il logo di Realme.

Realme X2 Pro

Sulla parte alta trova spazio solo il secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali, mentre in basso risiedono il foro mini jack per le cuffie, il primo microfono, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Tasto di accensione/spegnimento è stato posto sulla destra, così come anche il carrellino per lo slot SIM, mentre il bilanciere del volume si trova sul profilo sinistro.

Nella cornice in plastica che divide il vetro frontale dalla scocca in metallo trova spazio la capsula auricolare, coadiuvata dalla presenza dei sensori di prossimità e luminosità, così come dalla selfie camera che è stata incastonata in un notch a goccia.

Display

Se diamo uno sguardo alle caratteristiche tecniche del display di questo smartphone, notiamo che a bordo risiede un’unità Super AMOLED da 6,5 pollici di diagonale, con refresch rate a 90Hz. Ovviamente la risoluzione è in FHD+ (2400 x 1080 pixel), con densità di 402 PPI e protezione Corning Gorilla Glass 5. Al massimo tale pannello può raggiungere una luminosità di 1.000 nit.

Realme X2 Pro

Osservando i colori di questo display, notiamo una fedeltà cromatica abbastanza buona. Mi sarei aspettato, infatti, neri molto più profondi, anche se questi in ogni caso non virano a lievi inclinazioni dello smartphone. Su tutte le altre tonalità, invece, si nota un tipico effetto arcobaleno, che anche in questo caso mi sarei aspettato di vedere ad inclinazioni maggiori. Nonostante tutto, però, risulta essere buona la fedeltà cromatica espressa da tale unità, così come anche la visibilità sotto la luce diretta del sole. Da questo punto di vista, infatti, il sensore di luminosità si è sempre dimostrato reattivo e preciso.

Anche il touch screen non ha mostrato mai nessun impuntamento, non perdendo praticamente alcun tocco. Durante le fasi di scrittura più concitate, infatti, si riesce a scrivere in maniera anche molto veloce senza problemi. Se diamo un’occhiata in alto, poi, notiamo un notch a goccia contenente la selfie camera. Questa parte di schermo, dunque, è praticamente inutilizzata per la maggior parte del tempo ma, nonostante questo, non crea troppi problemi all’interno delle singole app. Su Instagram, ad esempio, tale componente viene inibita, permettendo a qualsiasi creator di gestire tutte le opzioni senza criticità.

Hardware & Performance

Non tutti sapranno che a bordo di questo smartphone risiede un comparto hardware davvero notevole, soprattutto considerando il prezzo a cui viene proposto. All’interno di Realme X2 Pro, dunque, troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 855+ (2,6GHz), accompagnato da 8GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 3.0 (nella nostra configurazione). Sono disponibili anche versioni differenti, riguardo i vari tagli di memoria, con il modello da 64GB di storage che presenta solo un’unità USF 2.1. Dando un’occhiata al chipset, però, notiamo come si tratti proprio di un top di gamma assoluto, che attualmente è presente su tutti i principali smartphone di fascia alta.

Motivo per cui non dovrete temere proprio nulla in merito alle prestazioni. Questo dispositivo, infatti, è in grado di gestire bene praticamente ogni tipo di mansione, anche quelle che richiedono qualche sforzo in più. Durante tutti i giorni di test, quindi, sono riuscito sempre ad utilizzare lo smartphone in maniera veloce, senza incorrere in nessun impuntamento. Grazie al proprio SoC, inoltre, le temperature rimangono sempre basse, scaldando davvero poco nella parte posteriore. Con un tale display, poi, non sarà così difficile visionare un qualsiasi video a schermo, così come guardare un contenuto su Netflix o Amazon Prime Video. A bordo, infatti, troviamo una certificazione Widevine di tipo L1, che ci permetterà di godere della massima qualità possibile. Come potete vedere dai grafici presenti nella galleria, non ha convinto durante gli stress test, andando in termal throttling quasi fin da subito.

Nella gestione della RAM questo prodotto si colloca su prestazioni medie, risultando non troppo conservativo ma neanche troppo permissivo. Dopo un breve periodo di tempo, dunque, qualche applicazione sarà ancora aperta in background, consentendoci di lavorare senza dover continuamente riaprire i nostri progetti. Anche a seguito di un utilizzo molto spinto della macchina, comunque, non ho avvertito nessun rallentamento di sistema. Solo in alcuni rari casi, però, ho potuto assistere ad una chiusura improvvisa di qualche applicazione, segno che l’ottimizzazione è ancora un punto dolente di questo Realme X2 Pro. Durante le fasi di gaming, però, non avrete problemi in nessun momento. Grazie alla GPU Adreno 640, infatti, sarà possibile giocare anche ai titoli più prestanti, come Call of Duty Mobile, senza alcuna criticità.

Benchmark

Software

Su Realme X2 Pro è stata installata una personalizzazione di Android 9 Pie, ovvero la ColorOS 6.1. Sebbene in questo periodo il prodotto sia già stato aggiornato, a bordo si trovano solo le patch di sicurezza di novembre 2019. Malgrado questo punto, però, non ho riscontrato disturbi con il software, riuscendo a navigare in maniera più che soddisfacente all’interno di tutto il sistema. Con tale interfaccia, poi, dovrete acquisire un po’ di familiarità, perché comunque si tratta di uno stile molto differente rispetto a quello presentato da tanti altri brand. Solo chi arriva da Xiaomi, forse, risulterà essere leggermente più facilitato.

Come di consueto, quindi, la ColorOS si presenta con uno stile davvero molto colorato, a partire proprio dai toggle rapidi che possono essere visionati tirando giu la tendina delle notifiche. Anche in questo caso, poi, le impostazioni sono tante e molto confuse. Sarebbe sicuramente più utile un po’ più d’ordine ma, forse, per questo aspetto dovremo attendere la nuova versione di questo software. Non mancano, quindi, alcune importanti strumenti di sistema come la calcolatrice, la bussola, il meteo e la funzione “Clona telefono”. Quest’ultima vi darà la possibilità di creare una copia del vostro device, così da poter trasferire tutti i dati su un altro dispositivo. Avremo, poi, anche l’applicazione relativa alla gestione del telefono, grazie alla quale ottimizzare lo smartphone, controllare la sicurezza dei propri contenuti e poco altro.

Ovviamente sono presenti anche tutte le gesture a schermo intero, che funzionano molto bene, così come l’opzione “Assistente intelligente”, che vi metterà a disposizione alcune scorciatoie e varie altre funzioni rapide. Potrete attivare tale menù effettuando uno swipe verso destra, a partire dalla home. Sono presenti, comunque, ancora piccole imprecisioni nel sistema. Talvolta si incorre in qualche piccolo bug e raramente si assiste anche a qualche chiusura improvvisa delle applicazioni. Questo non ce lo aspetteremmo da un device eccessivamente costoso ma, in questo caso, quasi tutto può essere perdonato. Nonostante questo, si evince come si tratti sì di un top di gamma, ma con le dovute riserve.

Fotocamera

Diamo un primo sguardo a tutto il comparto fotografico di questo smartphone. Cominciando dal sensore principale, trova spazio un obiettivo Samsung GW1 da 64 mega-pixel con apertura f/1.8. Segue una lente grandangolare da 8 mega-pixel, con angolo di visione pari a 115° ed apertura f/2.2, per proseguire con un teleobiettivo da 13 mega-pixel  con apertura f/2.5, che è in grado di offrire uno zoom ottico 2x e zoom ibrido fino a 5x. Abbiamo, poi, una lente più piccola da 2 mega-pixel utilizzata per il calcolo della profondità di campo. Sulla parte anteriore, invece, troviamo una lente da 16 mega-pixel con apertura f/2.0.

Come scatta le foto di giorno? Devo dire che Realme X2 Pro non si comporta affatto male durante le ore diurne. Mi sarei sicuramente aspettato, però, un maggior numero di dettagli, soprattutto quando l’illuminazione è ottimale. Malgrado questo, la riproduzione dei colori è abbastanza fedele alla realtà, sebbene questi tendano a restituire tonalità un po’ troppo vivide. Non mi ha convinto più di tanto lo zoom ottico 2x, perchè a mio avviso modifica troppo i colori dell’immagine originale, così come anche lo zoom ibrido 5x. Con la lente grandangolare, invece, non riuscirete ad ottenere foto degne di nota, a causa di una qualità davvero scarsa. Saranno presenti, comunque, tutte le funzionalità legate all’intelligenza artificiale, preposta al riconoscimento di alcune scene. Proprio in merito a questo punto, il software tenderà a saturare ancor di più i alcuni colori principali, ma le differenze rispetto allo scatto originale non saranno così evidenti. Nulla da segnalare, invece, riguardo l’HDR, che se mantenuto automatico viene attivato ben poche volte.

Negli scatti notturni la situazione cambia solo quando si sfrutta la modalità notte. In quel caso, infatti, viene applicata una gestione delle luci differente, che tende a rendere più nitida l’immagine. Senza tale opzione le foto risultano essere solo sufficienti, considerando che l’illuminazione artificiale non viene gestita troppo male dal sistema. Diciamo che con un comparto fotografico di questo tipo ci saremmo aspettati qualcosa di meglio anche di notte.

Riguardo la selfie camera, bisogna dire che le foto sono buone per un utilizzo social. Non troviamo un livell di dettagli molto elevato e la sovraesposizione, quando si sfrutta l’effetto bokeh, è troppo elevata. Malgrado questo, proprio quest’ultima feature, riesce a scontornare bene i volti ed i soggetti in primo piano, quindi è promossa.

Video

Realme X2 Pro può girare filmati in 4K a 60fps, ma anche in 1080p a 60fps. Nel primo caso le immagini non sono troppo diverse da quelle registrate in 1080p, mostrando anche una stabilizzazione elettronica simile. Da questo punto di vista, quindi, i video non sono troppo stabili e mostrano una qualità già descritta dal comparto fotografico. Tra l’altro, sarà possibile anche passare da un’ottica all’altra, sia in 4K che 1080p.

Nel caso in cui vogliate sfruttare la modalità Ultra Stabile, sappiate che non potrete sfruttare nessuna delle altre ottiche presenti, potendo registrare solo in 1080p a 60fps. Con il 4K, infatti, tale modalità sarà disattivata automaticamente. Nonostante questo, non ho notato troppe differenze rispetto alla normale stabilizzazione dello smartphone, segno che probabilmente tale opzione non è ancora perfettamente funzionante.

Connettività

Nonostante il prezzo sia davvero molto contenuto, su questo smartphone non manca praticamente nulla da questo punto di vista. Realme X2 Pro, dunque, si dota innanzitutto di un modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac che riesce a soddisfare anche nelle zone più difficili della casa. Nel caso in cui foste fuori da un luogo pubblico, però, potreste fare affidamento alla rete LTE, che con Fastweb mi ha permesso di navigare quasi sempre in 4G+ (anche tra le mura di casa).

Realme X2 Pro

Non mancano, comunque, NFC, Bluetooth 5.0, GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou/Galileo (a doppia frequenza), ingresso USB Type-C, dual 4G nano-SIM. Non è possibile, invece, espandere la memoria interna con una microSD. Tutte queste componenti, comunque, ho potuto personalmente testarle e non ho riscontrato alcun problema e con nessuna di loro.

Vi ricordo che, anche su questo smartphone, sono presenti due sistemi di sblocco principali. Da una parte, infatti, abbiamo il sensore per le impronte digitali che è posizionato sotto il display e che funziona abbastanza bene. Questo è reattivo ma l’area coperta è davvero limitata, non riuscendo sempre a riconoscere alla perfezione il nostro dito. Con lo sblocco facciale, invece, avremo la possibilità di sfruttare la selfie camera per accedere al device. In questo caso, però, si tratta solo di una tecnologia 2D, dunque poco sicura. Quello che mi ha piacevolemente sorpreso, però, è la sua infallibilità anche nelle zone completamente buie. Nel caso in cui lo manteniate attivo, dunque, potrete sfruttarlo sempre, in qualsiasi condizione di luce.

Audio

Dal punto di vista della qualità audio, questo prodotto non esprime performance degne di nota. Non abbiamo, infatti, un audio di tipo stereo, perché tutti i suoni vengono riprodotti dallo speaker posto in basso. Nonostante questo, comunque, la sua resa si distingue rispetto a quella restituita dai device di fascia media, restituendo un volume alto e bassi che, seppur non molto marcati, sono presenti. Tutto migliora ulteriormente con l’utilizzo di apposite cuffie di buona qualità.

Durante le chiamate non avrete nessun problema a conversare con il vostro interlocutore. Dall’altra parte, infatti, ci sentiranno sempre in maniera chiara e senza alcun disturbo. Nel corso di tutti i test, dunque, non ho mai riscontrato nessun problema, anche nei luoghi generalmente più affollati.

Autonomia

A bordo di questo device trova spazio una batteria da 4.000 mAh. Non ho potuto monitorarla a dovere, però, a causa di una ColorOS che non fornisce alcun grafico o informazione riguardante tale punto. Servendomi di GSam Battery, dunque, ho cercato di prendere nota dell’utilizzo di questo device, sebbene alcuni dati non siano precisi. Malgrado tale punto, comunque, devo dire che lato autonomia questo smartphone non teme rivali. Sono sempre riuscito ad arrivare fino a sera, anche con un utilizzo parecchio stressante fatto di un misto di Wi-Fi e 4G, diverse decine di minuti di GPS attivo, Bluetooth collegato per un paio d’ore a cuffie true wireless e per tutta la giornata ad Amazfit Verge Lite, navigazione web, utilizzo spinto di Instagram, Whatsapp e Telegram. Ho raggiunto, quindi, 8 ore di schermo acceso, su una base di 18 ore di utilizzo continuo. Anche sfruttando tutte le sue potenzialità in maniera più blanda, riuscireste a coprire quasi due giorni pieni.

Se foste preoccupati dei temi di ricarica, però, vi basti sapere che in soli 30 minuti si passa dal 10 al 100%. Tutto ciò è reso possibile grazie alla Super VOOC e all’alimentatore presente in confezione, da 50W. Vi basterà davvero poco, dunque, per ottenere un carica soddisfacente a raggiungere il termine della giornata.

Prezzo & Conclusioni

Realme X2 Pro presenta un prezzo di 449 euro in Italia, nella nostra variante da 8/128GB. Si tratta di una cifra, dunque, ben inferiore a qualsiasi altro smartphone con questo tipo di hardware. Avere a disposizione un device con Snapdragon 855+ a meno di 500 euro, è una vera impresa. Come sappiamo, però, quando si acquista uno smartphone non si compra solo l’hardware, ma tutto il sistema nel suo complesso. Motivo per cui penso che tale dispositivo debba ancora crescere sotto certi aspetti, per cercare di esprimere ancora di più tutta la sua potenza.

Nonostante questo, però, si tratta di un buon prodotto, che sicuramente può far gola a tanti utenti che non vogliono spendere più di 800 euro per portarsi a casa un top di gamma.

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RASSEGNA PANORAMICA
Confezione
Design & Costruzione
Display
Hardware & Prestazioni
Fotocamera
Software
Autonomia
Prezzo
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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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