Dopo il successo riscosso l’anno scorso con Xiaomi Mi 8 SE la società, quest’anno, ha riproposto nuovamente la variante “piccola” del top di gamma. Xiaomi Mi 9 SE Global incarna perfettamente la volontà di eccellere del brand in alcuni fondamentali (la tripla fotocamera sul retro ne è la prova) pur mantenendo però un prezzo particolarmente competitivo. Il piccolo Mi 9 SE è senz’altro uno dei dispositivi che ha generato più hype, viste anche le ottime specifiche. È arrivato con tutte le carte in regola, non ci resta che scoprire come si è comportato nella nostra recensione completa.
Unboxing
Lo smartphone arriva nella classica confezione bianca del brand, al suo interno troviamo:
- Xiaomi Mi 9 SE;
- Alimentatore da parete 9V – 3A;
- Cavo USB Type-C;
- Adattatore Type-C mini jack 3.5 mm;
- Cover in silicone;
- Pin per estrarre SIM;
- Manualistica.
Design e qualità costruttiva
A differenza dello scorso anno, Xiaomi Mi 9 SE mutua completamente il design dal fratello maggiore, ma con le dovute proporzioni: il dispositivo misura 147.5 x 70.5 x 7.5 mm per un peso di 155g. Troviamo in questo caso un notch a goccia (che contiene la fotocamera frontale) ed un rapporto screen to body vicino all’85% che – telefono in mano – fa la sua figura. Mentre la parte frontale è dominata dal display da 5.97″, sul retro, attorniata dalla scocca in vetro si staglia la tanto attesa tripla fotocamera che accompagna ad una chicca stilistica (il ring cromato sulla prima fotocamera) una pecca quantomeno antipatica: i sensori sporgenti, anche oltre la cover!
Lasciando la scocca che offre un design specchiato particolarmente piacevole, troviamo il frame perimetrale composto in alluminio che richiama la colorazione del device. Il modello in recensione è il Piano Black, una tonalità di nero che vira sull’antracite decisamente elegante. Abbiamo quindi una cornice ben costruita che restituisce sensazione di solidità nonostante le dimensioni, sul quale spiccano gli altoparlanti stereo in basso, con Type-C 2.1 e la presenza del sensore ad infrarossi in alto.
Riaprendo una piccola parentesi sul design: sono rimasto particolarmente colpito dalla capacità del device di farsi preferire allo stesso tempo per essere maneggevole ma solido, compatto ma robusto; il che gli conferisce una rara eleganza.
Metodi di sblocco
Come gran parte degli smartphone a partire dal 2018, anche Xiaomi Mi 9 SE vanta differenti metodi di sblocco che affiancano quello classico del pattern. Oltre allo sblocco con volto grazie alla fotocamera frontale, troviamo qui anche il fingerprint ID posizionato sotto il display.
I metodi di sblocco condividono, tra loro, un’ottima affidabilità. Nell’utilizzo quotidiano mi è successo (e difficilmente accade) di utilizzarli entrambi con la stessa frequenza. Chiaramente lo sblocco con impronta sotto il display risulta essere particolarmente vantaggioso in ambienti bui (per i limiti oggettivi dello sblocco con volto). In particolare proprio il sensore ID si è dimostrato più fluido ed affidabile ad un anno dal lancio (con Xiaomi Mi 8 Pro), da migliorare soltanto i tempi di reazione.
Display
Xiaomi Mi 9 SE non si fa mancare un display Super AMOLED da 5.97″, che copre circa l’85% della superficie del display. Il pannello è un’unità Full HD+ in 19.5:9 (432 ppi), con HDR e protezione Gorilla Glass 5.
Ci troviamo in presenza di un buon display, nonostante il Super AMOLED i colori non sono mai eccessivamente carichi e, in più, abbiamo il vantaggio dei “neri perfetti”. Grazie alla MIUI abbiamo la possibilità di definire poi contrasto e colori in via generale, così come la modalità lettura che offre colori ancor meno accesi per non affaticare gli occhi. Se già di default ci troviamo di fronte ad un buon pannello, i vari accorgimenti dell’OS di Xiaomi permettono di renderlo ancor più gradevole.
Display che chiaramente interagisce con il sensore di luminosità, particolarmente reattivo e, anche sotto luce diretta del sole, il contrasto dato dal display mi ha sempre aiutato a distinguere chiaramente ogni elemento. Dulcis in fundo, grazie alle implementazioni della MIUI 10 (ed il display Super AMOLED) possiamo impostare il tema scuro che si riversa – praticamente – nelle impostazioni, notifiche e menù a tendina rendendo il device ancor più elegante e (cosa non da meno) aiutando con il risparmio energetico.
Hardware e Prestazioni
Come abbiamo detto in presentazione, Xiaomi Mi 9 SE si comporta come un piccolo (per dimensioni e prezzo) top di gamma e, nell’utilizzo pratico non delude le aspettative. Forte del nuovo Snapdragon 712 (Octa-Core a 2.3 GHz a 10 nm), accompagnato da Adreno 616 e 6/64 GB, lo smartphone è praticamente fulmineo in tutte le attività quotidiane. Partendo dallo switchare tra le varie app, fino all’utilizzo in multi-tasking, Xiaomi Mi 9 SE difficilmente vi darà problemi di alcun genere.
Anche sotto sforzo poi lo smartphone non andrà mai in difficoltà e, qualità che apprezzo sempre (a maggior ragione con l’estate alle porte) il SoC non scalda in nessuna situazione: di rado capita che le temperature salgano oltremodo.
Questo ci permette di godere di un’esperienza anche nel gaming particolarmente soddisfacente: titoli come PUBG e Brawl Stars girano in maniera fluida, con la qualità del gaming ottimizzata dalla modalità gioco che pulisce tempestivamente la RAM ed inibisce le notifiche. Anche sotto il profilo delle prestazioni, Mi 9 SE non ha deluso le aspettative.
Software
Xiaomi Mi 9 SE arriva, fortunatamente per noi, con la MIUI 10.2 Global aggiornata ad Android 9 Pie. Dispositivo quindi con tutti i crismi per essere commercializzato nel nostro paese e che conserva tutte i vantaggi offerti dal sistema operativo di Xiaomi.
Partiamo quindi da quella che ormai potrebbe sembrare una feature scontata, ma non lo è per tutti: le gesture full screen. La MIUI 10 permette di impostare le gesture per tornare alla home (swipe dal basso verso l’alto), per tornare alla pagina precedente (swipe dal bordo laterale) e tornare all’app precedente; quest’ultima da abilitare separatamente nel menù.
Come da copione, grazie alla MIUI potremo effettuare dei cloni delle app installate nel caso in cui si utilizzino più SIM (o in generale più account). Mentre abbiamo già tessuto le lodi del tema scuro e dell’Ambient Display con annessa personalizzazione, è arrivato il momento di fare la solita “tirata d’orecchie” a Xiaomi. Ancora una volta, nonostante il notch sia ridotto ai minimi termini, mancano le icone di notifica in alto a sinistra. Sarà possibile visualizzarle soltanto per pochi secondi, all’arrivo di una nuova notifica. Rimangono invece molto utili gli scenari per il risparmio energetico che, con Mi 9 SE risultano quasi fondamentali, ma lo vedremo più avanti.
Qualità fotografica
Xiaomi Mi 9 SE ha fatto tanto parlare di sé per la tripla fotocamera e, vi anticipo, a giusta ragione. Il triplo sensore composto dalla prima lente da 48 mega – pixel con PDAF f/1.8, grandangolare da 13 mega – pixel con apertura f/2.4 e teleobiettivo da 8 mega – pixel con apertura f/2.4 e PDAF.
[twenty20 img1=”255446″ img2=”255445″ offset=”0.5″ before=”Standard” after=”Grandangolo”]Come detto il comparto fotografico fa un notevole passo in avanti (rispetto, ad esempio, al suo predecessore). Partiamo con quella che forse è la feature più attesa; gli scatti grandangolari. Grazie alla stabilizzazione potrete sfruttare l’obiettivo per ottenere scatti particolarmente gradevoli, che conservano gran parte dei dettagli – per quanto possibile – ed una buona fedeltà cromatica, anche utilizzandola in situazioni di scarsa luminosità.
In questo senso è sempre apprezzabile l’ottimizzazione software di Xiaomi, con il “riconoscimento scena” che a seconda delle occasioni riesce a bilanciare nel modo giusto colori e contrasto. Altra modalità che risulta particolarmente apprezzata vista la resa è la “Night Mode“. La differenza rispetto all’AI classica si sente, e come. Qualità alta, nonostante i tempi di esposizione non particolarmente elevati. Ci tengo a precisarlo perché l’esposizione di circa 4 secondi può facilitare l’utilizzo della modalità notturna anche per quelli che non hanno una “mano ferma”. Tuttavia, il mio consiglio è di utilizzare la modalità notte soltanto in casi di totale assenza di luminosità.
[twenty20 img1=”255419″ img2=”255420″ offset=”0.5″ before=”Standard” after=”Modalità Notte”]Ottimi risultati anche per le macro che godono di un ottimo effetto bokeh naturale. Proprio quest’ultimo sarà accentuato nell’apposita modalità ritratto che, se di default partirà con lo zoom 2x sarà comunque possibile ritornare alla visione “classica”.
Passando alla selfie camera, troviamo un singolo sensore da 20 mega – pixel f/2.0 con HDR che mantiene una risoluzione discreta, un’ottima resa software della profondità degli scatti e buona qualità anche in assenza di luminosità, con colori – purtroppo – un po’ smorti in alcuni casi.
Xiaomi Mi 9 SE mantiene un buon profilo anche per quanto riguarda la registrazione video, avrete la possibilità di girare in 2160p a 30fps, 1080p fino a 120fps ed in 720p a 960fps.
Connettività e qualità audio
Xiaomi Mi 9 SE presenta un comparto connettività particolarmente ampio: partendo dalla Dual SIM (memoria non espandibile), passando per Wi-Fi Dual Band, DLNA, NFC e sensore IR. Presente anche Bluetooth 5.0 ed USB Type-C di prima generazione. Non manca la banda 20.
Audio molto buono sia in cuffia che dagli altoparlanti: con la connessione (ho utilizzato auricolari TWS) impreziosita dall’aptX HD di Qualcomm.
Autonomia
Lo smartphone gode di una batteria da 3070 mAh e, già da subito, posso affermare che tra i tanti pregi questo Xiaomi Mi 9 SE non ha quello dell’autonomia. Con un utilizzo stress, in 4G alternato con il Wi-Fi ed alcun tipo di risparmio energetico attivo, Xiaomi Mi 9 SE mi ha lasciato un po’ perplesso, raggiungendo di rado le 3 ore e mezza di display acceso, pur portandomi a sera.
Le cose cambiano – e qui entra in gioco la MIUI – utilizzando un profilo di risparmio energetico intelligente. Senza alcun tipo di app di terze parti, ma soltanto selezionando il “risparmio batteria” l’autonomia di Mi 9 SE è praticamente raddoppiata, sfiorando in alcuni casi le 6 ore di display acceso. Mi è bastato ridurre la sincronizzazione di tutte le app installate (applicando il risparmio energetico) per poi permettere alle singole app di cui necessito che mi arrivino notifiche (vedi Telegram, Spark, etc.) di ignorare il risparmio energetico. Con questo piccolo meccanismo i consumi in background si sono ridotti notevolmente.
Manca purtroppo la ricarica Wireless, ma grazie alla ricarica rapida Quick Charge 3.0, Xiaomi Mi 9 SE si ricarica in tempi rapidissimi, da 0 a 100% in poco più di un’ora. Promosso con riserva sotto il profilo dell’autonomia.
Conclusioni
Abbiamo esordito nella recensione – partendo dal titolo – parlandovi di uno smartphone unico nel suo genere, ed è proprio così. Xiaomi Mi 9 SE, tralasciando specifiche e prezzo, ha pochi rivali, ma per un motivo ben preciso: le dimensioni. Ci troviamo di fronte ad uno smartphone particolarmente compatto che, a differenza di molti altri, non fa assolutamente rimpiangere i top di gamma. Per trovare l’unico competitor degno di nota – a mio avviso – si dovrà guardare in casa Samsung, con Samsung Galaxy S10e oppure a Google Pixel 3 (…e volendo “cambiare pianeta” ad iPhone XS), ma a cifre ben diverse.
Xiaomi Mi 9 SE Global si trova attualmente su GearVita ai 275€ (con l’utilizzo del coupon GizM9SE64 e spedizione senza dogana EU Priority) nella variante da 64 GB e nelle colorazioni Ocean Blue, Violet e Piano Black; un prezzo pienamente ripagato dalle prestazioni del device.
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