Xiaomi Mi MIX 3 è stato presentato ufficialmente, in Cina, il 25 Ottobre 2018. Nelle ore successive è uscito anche un nostro breve video, dove abbiamo commentato le prime impressioni riguardo questo smartphone. Dopo qualche mese vi portiamo, quindi, la recensione completa del nuovo esemplare della serie Mix, che quest’anno ha deciso di stupire tutti con il suo design. Non è cambiata, comunque, la filosofia del marchio, sebbene le linee siano state leggermente modificate, per far spazio ad uno schermo ancora più immersivo. La soluzione adottata per arrivare ad uno screen-to-body-ratio considerevolmente importante è, infatti, lo slider manuale.
Recensione Xiaomi Mi Mix 3
Unboxing
La confezione di vendita è molto simile, esteticamente, a quella utilizzata per la commercializzazione di Xiaomi Mi MIX 2s, trovando al suo interno:
- Xiaomi Mi MIX 3;
- lettera di ringraziamento di Lei Jun;
- cavo USB / USB Type-C;
- alimentatore da parete con supporto alla Quick Charge 4.0+;
- base di ricarica wireless, a 10W;
- spilletta per lo slot SIM;
- cover protettiva in plastica;
- adattatore USB Type-C / mini jack 3.5 m.
Qualità costruttiva
Dal punto di vista costruttivo, questo smartphone presenta una scocca posteriore realizzata completamente in ceramica, mantenendo la tradizionale superficie lucida tipica di tutti i modelli della serie MIX. Le dimensioni generali di questo prodotto sono di 157.89 x 74.69 x 8.46 mm, con un peso complessivo di 218 grammi. L’intero frame perimetrale, invece, è di materiale metallico, anche in questo caso con finitura lucida.
Nell’utilizzo quotidiano il device risulta essere abbastanza scivoloso e, sia sul retro che nella parte frontale, rimangono impresse diverse impronte.
Le bande in plastica, che garantiscono una migliore ricezione delle antenne, sono state posizionate in basso e lungo le due estremità superiori della scocca, integrandosi perfettamente con la superficie metallica. Tutta la struttura, comunque, è molto solida e ben assemblata, senza che vi siano particolari scricchiolii o impeferzioni. Le cornici del display sono, infatti, davvero esigue, con il bordo inferiore che non contiene più la fotocamera frontale. La dual-camera anteriore si trova sullo slider, che può essere attivato manualmente in qualsiasi istante. All’interno di questa superficie risiede anche la capsula auricolare ed il singolo flash LED.
Quando non ci si serve del meccanismo a scorrimento è ugualmente possibile parlare al telefono, grazie ad un ulteriore foro posto sul bordo superiore. Al suo fianco trovano spazio i sensori di prossimità e luminosità, nonchè un LED di notifica bianco.
Design
Xiaomi Mi MIX 3 è dotato, sul frame destro, di un tasto di accensione/spegnimento e del bilanciere del volume. Sul fronte opposto, invece, troviamo il carrellino per l’inserimento di ben 2 nano SIM, senza la possibilità di poter inserire una micro SD aggiuntiva.
Lungo la superficie superiore si posiziona solo il microfono principale, dato che su questo modello non è stato inserito il sensore ad infrarossi. Inferiormente possiamo apprezzare, invece, la presenza di due griglie principali, una contenente il microfono secondario e l’altra lo speaker di sistema. In posizione centrale abbiamo, poi, l’ingresso USB Type-C.
Posteriormente spicca il logo MIX, in colorazione oro. In alto troviamo, invece, il doppio modulo fotografico ed il sensore biometrico. La prima di queste due componenti sporge di circa un millimetro rispetto al profilo del device, motivo per cui sarebbe utile l’utilizzo di una cover protettiva, atta ad eliminare questo problema. Il sensore d’impronte digitali è, invece, quasi a filo con la scocca.
Display
Xiaomi Mi MIX 3 è stato pensato per offrire una visione a tutto schermo molto immersiva. Su questo modello, infatti, troviamo un’unità da ben 6.39 pollici di diagonale, con tecnologia OLED, risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel) e densità di 403 ppi. L’idea di sfruttare uno slider manuale per aumentare l’estensione del display è stata vincente, perchè l’impatto visivo è notevole. Nonostante questo aspetto, rimangono ancora delle cornici, seppur siano state ridotte quasi ai minimi termini.
Il pannello è dotato di un contrasto abbastanza soddisfacente, mostrando una buona resa cromatica e colori ben bilanciati. La luminosità del display, poi, può sicuramente competere con i migliori schermi OLED presenti sul mercato degli smartphone. Sebbene la temperatura colore possa essere modificata, i bianchi sono abbastanza fedeli ed i neri risultano essere profondi. Sono presenti, però, solo due problemi fondamentali: gli angoli di visuale sfiorano la sufficienza e i colori stessi virano quando si inclina lo smartphone, mostrando un fastidioso effetto arcobaleno.
Il trattamento oleofobico del pannello frontale non è di alto livello, rilasciando parecchie impronte sulla sua superficie.
Hardware & Performance
Xiaomi Mi MIX 3 consta della presenza di un processore Qualcomm Snapdragon 845, una CPU octa-core con configurazione 4 x 2.8 GHz Kryo 385 + 4 x 1.8 GHz Kryo 385. La parte grafica è affidata ad una GPU Adreno 630 da 710 MHz. Per quanto riguarda le memorie, invece, troviamo una RAM LPDDR4X da 6 GB accompagnata da ben 128 GB (UFS 2.1) di storage interno. Quest’ultimo spazio, tra l’altro, non prevede un’espansione ulteriore tramite micro SD.
Le prestazioni offerte da questo comparto sono di altissimo livello, mostrando una fluidità e rapidità dei processi assolutamente in linea con i più comuni top di gamma in commercio. Non avrete modo di registrare particolari criticità nel funzionamento quotidiano, nonostante il device monti ancora una versione software pensata per il territorio cinese.
Grazie al processore, parsimonioso dal punto di vista energetico, non avvertirete mai un surriscaldamento dell’unità, che nei momenti di maggior stress restituirà solo un leggero tepore sulla sua parte posteriore. Tutti i giochi presenti sul Play Store, infatti, sono in grado di girare con la massima fluidità possibile, pur con titoli del calibro di Real Racing 3 e PUBG.
Software
Su questo dispositivo troviamo una personalizzazione dell’interfaccia Android ormai molto conosciuta. La MIUI 10, basata su Android 9 Pie, è sinonimo di grande stabilità, rendendo piacevole la navigazione all’interno di tutti i propri device. Nel nostro caso la ROM installata è quella cinese, sebbene la Global sia uscita pochi giorni fa. Le procedure di sblocco del Bootloader sono, infatti, abbastanza lunghe, motivo per cui troverete un successivo approfondimento sulla versione internazionale tra le pagine del nostro sito.
Le principali caratteristiche di questa versione sono ormai note, con la possibilità di poter sfruttare il Dual Apps, la creazione di un secondo spazio e l’app Sicurezza. Tutte le altre feature esclusive fanno riferimento non tanto alle gesture a tutto schermo, presenti praticamente su tutti gli ultimi dispositivi targati Xiaomi, quanto alla personalizzazione dello slider. All’apertura del meccanismo è possibile decidere quale applicazione aprire di default, potendo scegliere fra altre due opzioni. La prima di queste prevede l’apertura automatica della fotocamera, per lo scatto di un selfie, mentre la seconda attiva la visualizzazione di una serie di shortcuts, tra cui la data e la calcolatrice.
Pur disponendo di uno smartphone con ROM cinese, non avrete problemi nell’installazione di tutti i servizi Google. Dovrete avere solo l’accortezza di impostare bene lo smartphone, per ricevere tutte le notifiche. Questo tipo di questioni, comunque, sono da riferirsi esclusivamente in rapporto a questa versione.
Fotocamere
Il profilo posteriore di questo smartphone prevede la presenza di ben due sensori fotografici, identici a quelli già montati su Mi MIX 2s. La prima fotocamera monta un sensore Sony IMX363 da 12 mega-pixel, con stabilizzazione ottica a 4 assi ed apertura focale f/1.8. Anche il secondo sensore é da 12 mega-pixel, con apertura f/2.4 e zoom ottico 2X.
La sezione frontale è composta, invece, da un doppio modulo fotografico da 24 + 2 mega-pixel. In questo caso, il sensore più piccolo viene utilizzato per la profondità di campo.
Nelle ore diurne le prestazioni sono di buon livello, mostrando sempre colori fedeli e ben bilanciati. I dettagli vengono riprodotti in maniera soddisfacente, anche in condizione di luce non troppo favorevoli. Il sistema è dotato, inoltre, di un’intelligenza artificiale in grado di riconoscere un buon set di scene predefinite, migliorando così il risultato finale. Per fortuna questa funzione non è invasiva, perchè modifica leggermente solo il contrasto, restituendo colori più vividi. L’HDR, però, non è così utile come mi sarei aspettato. Quest’ultima apporta alcune migliorie quando vi sono situazioni difficili dal punto di vista della luminosità ambientale, pur non convincendo per il tipo di lavoro svolto. Le immagini tendono, infatti, ad essere ingiallite, come se fosse presente un particolare filtro.
Con il secondo sensore potrete dilettarvi nell’utilizzo di uno zoom ottico 2X, che funziona molto bene ed offre una buona qualità, in linea con le aspettative.
Al calar del sole, la situazione muta. Con il punta e scatta si nota una gestione delle luci non ottimale, bruciando le zone maggiormente illuminate. Un comportamento come questo porta ad avere colori molto impastati, che non rendono lo scatto piacevole. Tutto cambia, però, con la modalità notturna sviluppata da Xiaomi, che trasforma completamente la qualità dell’immagine. Le fonti di luce vengono gestite, infatti, molto meglio, garantendo maggior nitidezza ed un rumore fotografico notevolmente più basso in termini assoluti. I risultati, insomma, sembrano provenire da due smartphone diversi.
La modalità notte funziona anche con lo zoom ottico 2X, migliorando notevolmente il risultato finale.
Attivando lo slider manuale, si può usufruire di tutto il modulo fotografico anteriore. Le due fotocamere presenti sulla sua superficie permettono di godere di scatti buoni durante il giorno, pur offrendo spesso una certa sovraesposizione sull’immagine di sfondo. Il soggetto in primo piano non è mai fuori fuoco e la qualità è buona. Sicuramente vi sono smartphone che, da questo punto di vista, si comportano leggermente meglio, soprattutto per il numero di dettagli riportati sulla foto. Sfruttando la funzione HDR frontale, però, è possibile risolvere parzialmente il problema relativo alla sovraesposizione dello sfondo, apportando le giuste modifiche.
Xiaomi Mi MIX 3 presenta anche una modalità bokeh soddisfacente, perchè riesce a scontornare abbastanza bene il soggetto in primo piano, sia di giorno che durante le ore notturne.
Da entrambi i lati del device troviamo le unità flash LED, con il frame posteriore che offre un flash LED Dual Tone. Quando la notte prende il sopravvento, può tornare utile l’utilizzo di questa funzione, perchè la luce diffusa non viene bruciata dal sistema, riuscendo a gestire bene il tempo di scatto. Anteriormente l’unità posizionata nello slider è buona, garantendo colori abbastanza ben bilanciati, anche nelle situazioni più difficili.
I video, infine, possono essere registrati ad una risoluzione massima 4K a 60 fps. La stabilizzazione è davvero buona con questa configurazione, anche se con i filmati in 1080p a 60 fps non è così prestante come ci si aspetterebbe. Un punto su cui non differisce il nostro giudizio è riguardo la messa a fuoco automatica (Dual PDAF), perchè restituisce in tutti i casi una fluidità piacevole durante la ripresa.
Connettività
Per quanto concerne la connettività, su Xiaomi Mi MIX 3 troviamo praticamente tutto il necessario. Lo smartphone possiede un modulo Wi-Fi ac Dual Band dalla copertura più che sufficiente, perchè riesce ad offrire discrete prestazioni anche nei punti più difficili della casa. In esterna potrete affidarvi, invece, alla connettività LTE, con banda 20 inclusa. Tramite il 4G riuscirete a navigare, infatti, nei locali dove solitamente i device faticano ad intercettare il segnale, senza perdere mai la vostra connessione.
Lo smartphone si compone di altri moduli, come il Bluetooth 5.0, il GPS a doppia frequenza L1 + L5, GLONASS/Beidou/Galileo/QZSS, USB Type-C 2.0 e NFC. Tutte queste componenti sono di alto livello, offrendo una connettività completa ed efficiente.
Sistemi di sblocco
Xiaomi Mi MIX 3 presenta due sistemi di sblocco fondamentali: sensore biometrico e riconoscimento del volto. Il primo di questi due funziona davvero molto bene, mostrandosi come uno dei più veloci sul mercato degli smartphone. Appena il nostro dito sfiora la superficie del sensore, lo sblocco è immediato. Per quanto riguarda il secondo sistema, invece, i tempi sono più lunghi. L’attivazione dello slider manuale permette al comparto fotografico anteriore di vedere il nostro volto, ma la procedura effettiva che ci porterà direttamente alla home richiederà qualche piccolo istante di troppo.
Il sensore biometrico non soffre dei cambiamenti di luce, ma generalmente gli sblocchi facciali con questo stesso sistema hanno qualche problema nel funzionamento al buio. Su Xiaomi Mi MIX 3, però, il numero di fallimenti durante le ore serali è molto basso, mostrando una precisione alta.
Audio & Telefono
Lo smartphone non presenta un audio stereo e questo fattore potrebbe penalizzarlo rispetto alla concorrenza. L’unica sorgente attiva è quella posta nella parte inferiore del device, dove troviamo lo speaker di sistema. La qualità mostrata da questa unità, però, non soddisfa pienamente, perchè il suono è abbastanza piatto e privo di profondità, con bassi quasi del tutto assenti. La situazione migliora sensibilmente con i propri auricolari, potendo anche scegliere fra diversi parametri di equalizzazione personalizzati. E’ bene ricordare che il foro mini jack per le cuffie non è presente, quindi dovrete utilizzare l’apposito adattatore fornito in confezione.
Durante una normale chiamata vocale non avrete nessun problema di connessione o disturbo audio, riuscendo a conversare con il vostro interlocutore in maniera chiara e pulita. Il suono è abbastanza corposo e non risulta essere metallico.
Autonomia
La batteria montata su Xiaomi Mi MIX 3 è un’unità da 3200 mAh. Questa notiziaaveva destato inizialmente qualche sospetto. L’amperaggio proposto, infatti, non è perfettamente in linea con quello utiizzato da altri top di gamma. In questo caso, però, la MIUI fa quasi miracoli, riuscendo a concludere ben 17 ore di utilizzo continuo con 6 ore e 30 minuti di schermo acceso. Durante questo test, inoltre, ho utilizzato il device principalmente per i social, la navigazione web, la visualizzazone di qualche contenuto su Youtube e qualche ora di gioco su Brawl Stars.
Mi MIX 3 è abilitato alla ricarica Quick Charge 4.0+, che permette di passare dal 10 al 100% in circa 1 ora e 20 minuti. L’azienda cinese ha fornito in confezione anche una base di ricarica wireless, a 10W. Con l’utilizzo di questo oggetto il device si scalda leggermente di più, rimanendo ugualmente entro i limiti di guardia.
Conclusioni
Questo Xiaomi Mi MIX 3 è venduto attualmente su Honorbuy a circa 500 euro, nella variante cinese. Andando a ricercare meglio all’interno dello stesso sito, è possibile scorgere, però, anche la versione con firmware internazionale, che in questo momento non è ancora in vendita. La ROM Global dovrebbe arrivare sul territorio europeo tra pochissimi giorni, probabilmente già dal 9 gennaio, anche se lo smartphone funziona già bene, mostrando prestazioni da vero top di gamma.
Lo slider è una di quelle feature che non vedremo nei futuri smartphone, ma su Mi MIX 3 è presente e funziona bene. Per quanto poco lo abbia utilizzato, il meccanismo è sempre rimasto solido e preciso, offrendo la stessa resistenza mostrata all’inizio.
Se in Italia dovrebbe presentarsi intorno ai 600 euro, potrebbe diventare molto interessante per diversi utenti. Chi ha voglia di distinguersi, pur non rinunciando alle prestazioni, sarebbe sicuramente portato all’acquisto di un Mi MIX 3, perchè per rapporto qualità-prezzo è uno dei migliori in questa fascia di prezzo.