OPPO è ufficialmente arrivata in Italia. Uno dei due prodotti presentati sul nostro territorio, R15 Pro, ci ha ben impressionato, grazie anche al chipset Qualcomm Snapdragon 660. Ma il device che analizzeremo in questo articolo intraprende un altro tipo di rotta, virando su un SoC MediaTek: ed in questo caso i pregiudizi si sprecano. Tra gli utenti questa scelta non è sempre ben vista, anche a fronte della miriade di prodotti Android di stampo orientale che presentano prestazioni non del tutto ottimali. OPPO A3 prova a sovvertire ogni tipo di discorso, presentandosi come un prodotto di fascia media che vuole rivaleggiare sul mercato, pur con un SoC MediaTek. Quindi non perdiamo altro tempo ed andiamo subito ad analizzarlo in dettaglio, all’interno della nostra recensione.
Recensione OPPO A3
Unboxing
Il box di vendita presenta, al suo interno, queste componenti:
- Oppo A3;
- cuffie auricolari in-ear;
- cavo micro USB;
- alimentatore da parete con presa italiana;
- breve manuale d’istruzioni;
- spilletta slot SIM;
- cover in TPU.
Design e materiali
OPPO A3 è un device ben assemblato, ed anche sotto sforzo non presenta scricchiolii o problemi di sorta. Seppur presenti linee non del tutto originali offre un peso abbastanza esiguo, pari a 159 g. Le dimensioni generali sono, invece, di 156 x 75 x 7.8 mm. Queste caratteristiche ne conferiscono un’ottima maneggevolezza che rende piacevole l’utilizzo di questo smartphone in ogni occasione.
Strutturalmente parlando la back cover è davvero accattivante, grazie al particolare gioco di luci creato da una soluzione che prevede diversi strati di vetro e di metallo sovrapposti. Ad interrompere questa trama troviamo un’unica fotocamera posteriore, leggermente sporgente rispetto al profilo dello smartphone, ed un singolo flash LED.
L’intero frame perimetrale è completamente realizzato in metallo lucido e presenta tutti i componenti hardware che ci permettono di interagire in modo diretto con lo smartphone. Sul profilo inferiore troviamo, infatti, lo speaker di sistema, l’ingresso micro USB, il microfono principale e l’ingresso mini-jack da 3.5 mm.
I due tasti del bilanciere del volume trovano spazio sul profilo sinistro, mentre sul frame destro sono posizionati il tasto Power e lo slot SIM. Sulla parte alta è stato ubicato, invece, il secondo microfono atto alla riduzione del rumore ambientale.
Non è presente nessun sensore biometrico, neanche sotto il display. Frontalmente il terminale è libero da qualsivoglia componente, ad eccezione della capsula auricolare, la fotocamera ed i sensori di prossimità e luminosità, tutti incastonati all’interno del notch. OPPO ha deciso di puntare sul proprio sistema di sblocco facciale, che a fronte dei risultati ottenuti è davvero affidabile.
Sul sito ufficiale l’azienda promette dei tempi di reazione pari ad 8 decimi di secondo. E questo dato probabilmente è rispettato, perché di giorno lo sblocco è fulmineo. È necessario sollevare il device e nel momento in cui lo schermo si accende è già possibile entrare, con uno swipe verso l’alto, all’interno della home.
Non dovrete neanche preoccuparvi di indossare un paio di occhiali o un cappello, perché l’intelligenza artificiale riuscirà comunque ad identificare il vostro volto, grazie ai 128 punti di riconoscimento facciale che scansionano i lineamenti del soggetto. Grazie a questo tipo di tecnologia è possibile ottenere ottimi risultati anche di sera, dove con una minima fonte di luce sul viso potrete sbloccare il device con tempi paragonabili a quelli ottenuti nelle ore diurne. Lo stesso discorso vale anche al buio, a patto di selezionare una luminosità dello schermo abbastanza alta.
Display
Il display di OPPO A3 è un’unità da 6.2 pollici di diagonale, di matrice IPS, in Full HD+ (2280 x 1080 pixel). Il rapporto schermo/superficie è pari all’88% ed il pannello presenta un formato in 19:9, per via della presenza della tacca superiore. Il sensore di luminosità, incastonato all’interno della tacca superiore, è abbastanza reattivo in quasi tutte le occasioni. Ma per quanto riguarda la qualità del pannello è necessario analizzare diversi aspetti, partendo dagli angoli di visuale che sono davvero buoni.
Riguardo ai colori questo pannello ha, inoltre, dei bianchi ben definiti e che virano difficilmente anche con diverse inclinazioni dello smartphone. Questo è sicuramente uno dei punti a favore del device, che insieme ad un’ottima luminosità dello schermo e ad una buona responsività del pannello touch ne fanno uno dei migliori dispositivi di fascia media votati alla multimedialità. Anche in fase di scrittura troviamo, infatti, un device molto responsivo e preciso, senza alcun rallentamento.
Il notch permette di sfruttare, come è possibile evincere dalle stesse foto, una superficie più ampia di display. OPPO ha deciso di cogliere l’occasione, in questo caso, per utilizzare al meglio questo spazio in eccesso. Sebbene le notifiche non siano visualizzabili, se non nella tendina delle notifiche o nella schermata di blocco, è possibile richiamare alcune shortcuts con la visualizzazione orizzontale. Durante una sessione di gioco su Real Racing 3 potrete, ad esempio, richiamare questa piccola barra di controllo, espandendo così le funzioni multitasking del prodotto ed elevandole su di un livello maggiore.
Hardware
OPPO A3 monta un chipset MediaTek Helio P60, con una CPU octa-core in grado di sprigionare una frequenza di clock massima pari a 2 GHz. E questa è una potenza tale da gestire molto bene tutte le risorse del sistema, pur con l’ausilio di qualche ultima trovata tecnologica. Su questo device sono presenti, infatti, ben due APU (AI Processing Unit) che lavorano sinergicamente per gestire meglio il consumo della memoria RAM, che in questo caso consta di ben 4 GB di spazio.
E sicuramente è anche per merito di questo sistema se non si avverte mai l’esigenza di eliminare qualche applicazione in background. Lo smartphone è, infatti, sempre fluido ed i tempi di apertura delle app sono soddisfacenti. Non s’incorre, inoltre, in nessun crash o riavvio improvviso, definendo questo OPPO A3 come uno smartphone davvero affidabile.
Per quanto riguarda la memoria di massa troviamo un’unità da ben 128 GB, che sono ulteriormente espandibili tramite microSD fino a 256 GB. Sarà possibile scaricare, quindi, molte applicazioni senza nessun problema, tra cui anche diversi giochi. E proprio con riferimento a questi ultimi è da segnalare la presenza di una GPU ARM Mali-G72 MP3 da ben 800 MHz, che permette di godere di una fluidità davvero ottima per un device di questa fascia di mercato. Il frame-rate è molto soddisfacente con qualsiasi titolo e non si avverte mai nessun particolare rallentamento, neanche dopo decine di minuti di gaming costante. Posteriormente si avverte un leggero surriscaldamento della scocca che, dopo qualche minuto, potrebbe dare leggermente fastidio.
Software
Ovviamente questa sezione, relativa al software, è strettamente legata con il discorso intrapreso poche righe fa. A bordo troviamo, come di consueto, la ColorOS 5.1, basata su Android 8.1.0 Oreo. Il livello di personalizzazione della ColorOS è davvero molto ampio, riuscendo a gestire diverse funzioni.
Per sfruttare a pieno lo schermo del device è possibile scegliere, ad esempio, fra 4 differenti barre di navigazione. Tra questi 4 metodi vi è anche quello più vicino alla filosofia Apple: potrete eliminare i tasti a schermo ed utilizzare esclusivamente le gestures full screen che, per inciso, funzionano perfettamente.
Il notch, inoltre, può essere gestito intelligentemente, limitando la visione a tutto schermo per alcune applicazioni. Molte di queste non sono ancora predisposte, infatti, a un’ampia visualizzazione, che prevede la presenza della già citata tacca superiore (vedi Instagram). Nella home, con uno swipe sulla sinistra, si giunge ad una schermata di funzioni rapide, grazie alla quale controllare meteo, contapassi, eventi e tante altre attività.
Benchmark
Connettività
All’interno del triplo slot SIM possono essere utilizzate contemporaneamente ben due Nano SIM più una micro SD. Ma riguardo alla parte più importante relativa alla connettività questo smartphone presenta un modulo Wi-Fi ac Dual Band dalle ottime prestazioni, anche negli angoli della casa più “bui”. La rete LTE è altrettanto funzionale e permette, tra l’altro, di sfruttare anche la banda 20. Con il 4G di Fastweb non ho avvertito nessuno stravolgimento nell’aggancio alla rete, che si caratterizza per una qualità generale davvero notevole.
Qualche problemino da riportare riguarda, invece, le notifiche. Quest’ultime non sempre sono recepite istantaneamente dal sistema e capita di dover entrare volontariamente all’interno dell’app stessa per riceverle tutte insieme. Anche con il Bluetooth 4.2 ho registrato qualche problema, principalmente nella connessione con la Mi Band 2. Il GPS è stato, invece, soddisfacente sia per la sua velocità nell’aggancio del segnale sia per la precisione offerta in fase di navigazione.
Qualità fotografica
Incastonato nella back cover troviamo un unico sensore da 16 mega-pixel, ufficialmente non meglio identificato. Tutti gli scatti diurni presentano colori non troppo accesi ma che, comunque, risultano ben bilanciati. La cura nei dettagli non è altissima e si nota facilmente zoomando sull’immagine stessa. Per quanto riguarda l’illuminazione, invece, il lavoro migliore lo svolge l’Auto HDR che aiuta a gestire leggermente meglio la luce di fondo, pur non stravolgendo la qualità della foto stessa.
Di sera, purtroppo, la qualità cala ma il rumore fotografico rimane abbastanza limitato. Notiamo una perdita importante di dettagli ma è un compromesso cui necessariamente bisogna scendere su un device di questo tipo. Le luci non risultano mal gestite e solo in situazioni più difficili la fotocamera tende a bruciare leggermente i soggetti maggiormente esposti.
Il singolo flash LED riesce, infatti, a gestire bene il fascio di luce. Lo stesso non si può dire utilizzando l’opzione “Riempimento luce” che mantiene il led costantemente acceso, offrendo una maggiore potenza ed una tonalità più chiara. Da un altro punto di vista, però, non viene controllato ottimamente dal software, che in questo caso brucia le parti più illuminate.
Il software permette, inoltre, di sfruttare l’effetto bokeh tipico delle reflex, che posteriormente sembra non differire molto dalla naturale profondità offerta dal sensore stesso.
Sicuramente il sistema svolge un lavoro migliore anteriormente, grazie ad un sensore da 8 mega-pixel che qualitativamente si difende bene, pur non eccellendo in nessuna particolare caratteristica. Anche questo sensore permette l’utilizzo dell’HDR e del flash frontale, che consiste nella classica impostazione della schermata bianca sul device. Gli scatti sono abbastanza buoni sotto tutti i profili, risultando un ottimo alleato della condivisione social.
I video, infine, sono girati in 1080p e presentano una scarsa stabilizzazione, un buon autofocus digitale ed una qualità discreta sia per quanto riguarda i colori sia per la definizione dell’immagine.
Audio
L’audio restituito dallo speaker inferiore è valido dal punto di vista qualitativo, pur non esprimendo una potenza elevatissima e dei sostanziosi bassi. Ma è comunque possibile l’ascolto in cuffia, in questo caso facilitato dalla presenza del sempre più raro ingresso mini-jack. In quest’ultimo caso, infatti, la situazione migliora nettamente. Tramite capsula auricolare è possibile godere di chiamate pulite e chiare, sia per noi che per il nostro interlocutore, che non avrà nessun problema con l’audio.
Autonomia
OPPO A3 monta una batteria da 3400 mAh. Purtroppo la ColorOS non permette di consultare nel dettaglio il consumo della batteria e nessuna app esterna si è rivelata affidabile da questo punto di vista. Approssimativamente, quindi, è possibile arrivare poco oltre ora di cena, con un utilizzo intenso di social, giochi (per circa due ore) e chiamate (un’ora circa), partendo dalle 9 circa del mattino. Tutto questo quasi esclusivamente sotto rete Wi-Fi.
Sotto connessione dati per la maggior parte della giornata è arrivato al 10% poco prima delle 19, sempre sotto stress. Non stiamo parlando, ovviamente, di un campione di autonomia. Ma considerando le dimensioni e la risoluzione dello schermo, unite ad una CPU con processo produttivo a 12 nm, siamo su buoni livelli.
La ricarica completa avviene in poco meno di 1 ora e 45 minuti. E questo per merito del caricatore presente in dotazione, che presenta un’uscita a 5V, 4A.
Recensione OPPO A3 – Conclusioni e prezzo
OPPO A3 viene venduto in Italia, presso i negozi MediaWorld, ad un prezzo consigliato di 299 euro. A mio avviso la cifra richiesta per questo smartphone è ancora troppo elevata, ma basterebbero circa 50 euro in meno per farne uno dei migliori telefoni di fascia media. Le caratteristiche tecniche sono, infatti, di tutto rispetto ed è sicuramente uno dei dispositivi MediaTek meglio gestiti sotto tutti i punti di vista, a partire dall’affidabilità. Non credo che le sue prestazioni sarebbero potute essere tanto migliori con un altro processore di questa fascia, segno che l’azienda ha lavorato davvero bene nell’ottimizzazione dello smartphone.