Uno dei produttori più prolifici per quanto riguarda il settore dei battery phone è senza dubbio Oukitel. La serie K, che gli utenti più “appassionati” conosceranno di certo, cerca di coniugare autonomia e prestazioni. Oukitel K8000 sarà riuscito in quest’impresa? Andiamolo a scoprire nella nostra recensione.
Recensione Oukitel K8000
Confezione di vendita
L’Oukitel K8000 arriva in box di cartone con una trama ruvida al tatto e il nome del device stampato in bella vista. All’interno della scatola troviamo:
- Oukitel K8000;
- cover protettiva in plastica morbida;
- caricatore con presa EU da 5/7/9V 2A;
- cavo USB / microUSB;
- spilletta per l’estrazione dello slot dual SIM / microSD;
- adattatore micro USB / USB per reverse charging;
- manualistica.
Design e materiali
Lo smartphone misura 156 x 77.8 x 10.7 mm per un peso di 232 g. Già leggendo queste cifre si intuisce che si tratta di un dispositivo “imponente” e dotato di un peso considerevole. Non lasciatevi spaventare: Oukitel K8000 si lascia tenere in mano facilmente ed il grip è favorito da un corpo interamente in alluminio, che lascia trasparire qualità e solidità.
Il metallo è interrotto da due bande in materiale plastico per la ricezione delle antenne. Il design è particolarmente curato (così come la qualità costruttiva) e lo schermo con curvatura 2.5D fa il suo effetto. Lo spessore stona leggermente con le linee morbide ed arrotondate del dispositivo. Purtroppo c’è poco da fare in questo caso: trattandosi di un battery phone da 8000 mAh, non possiamo lamentarci.
La parte frontale ospita il display, sormontato dalla sensoristica, la capsula auricolare ed il LED di notifica. Sotto di esso troviamo un tasto a sfioramento che ospita il lettore d’impronte, abbastanza preciso anche se non velocissimo nello sblocco. Questo integra alcune gestures: con un tocco si torna indietro, tenendo premuto si torna alla Home.
Sul retro abbiamo la dual camera principale con accanto il flash dual LED. In basso è presente il logo dell’azienda. Il profilo superiore è occupato da un solitario ingresso mini-jack da 3.5 mm; all’opposto, il microfono principale, la porta micro USB e lo speaker. Lungo il lato destro trovano spazio il bilanciere del volume ed il tasto Power, zigrinato ed incorniciato di rosso: un tocco di classe. Il lato sinistro è dedicato allo slot dual SIM / microSD.
Display
Il pannello frontale è un’unità Samsung AMOLED da 5.5 pollici di diagonale con risoluzione HD (1280 x 720 pixel) e 267 PPI. I colori risultano fedeli anche se molto saturi, impressionando ed affaticando gli occhi, specie se con la luminosità impostata al massimo. Per il resto, abbiamo dei bianchi tendenti all’azzurrino ma – tipico dei display OLED – dei neri assoluti ed un contrasto elevato.
Nel complesso – e volendo chiudere un’occhio – tutto sommato non si tratta di una soluzione spiacevole. Anzi, forse la nota dolente principale – specie per i più “ossessivi” – è lo schermo a protezione del display, che risulta poco oleofobico. In aiuto degli utenti arriva il software MiraVision, che consente di cambiare le impostazioni di visualizzazione del display, modificando saturazione, contrasto, luminosità, nitidezza e temperatura dei colori. Non manca una modalità Lettura, richiamabile direttamente dai toggles rapidi.
Prestazioni
Oukitel K8000 è equipaggiato con un SoC MediaTek MT6750T, solita soluzione octa-core con architettura ARM Cortex-A53 e una frequenza massima di 1.5 GHz. A supporto del chipset troviamo 4 GB di RAM LPDDR3 e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD. Il chipset a bordo è già conosciuto agli utenti più avvezzi ai produttori cinesi, valido nell’uso quotidiano ma nulla di più. Un piccolo appunto: in fase di benchmark non è stato possibile visionare la frequenza di clock della CPU (come potrete osservare dagli screenshot qui in basso), probabilmente a causa di un blocco da parte del produttore.
In merito al gaming, la GPU ARM Mali-T860 MP2 a 650 MHz permette di far girare senza problemi i giochi casual e leggeri; nessun problema nemmeno con quelli più pesanti, come Asphalt 8. Ovviamente non sarà possibile godere di un frame rate eccelso, ma l’esperienza risulta fluida e priva di picchi di calore da parte del processore.
Benchmark
Qualità fotografica
A bordo di Oukitel K8000 troviamo una dual camera, composta da un sensore da 16 mega-pixel interpolati (13 mega-pixel reali) e uno da 2 mega-pixel. Frontalmente abbiamo invece una selfie camera da 13 mega-pixel interpolati (8 mega-pixel reali) con grandangolo da 80°.
Per quanto riguarda la dual camera, in pieno giorno è capace di restituire scatti dettagliati e ben riusciti, anche se si nota l’interpolazione software. I colori risultano abbastanza realistici se osservati da uno schermo che non sia il display dello smartphone (che tende a renderli troppo saturi). L’unico problema è rappresentato dall’eccessiva sovraesposizione in modalità automatica, un difetto superabile scattando dalla giusta angolazione oppure intervenendo manualmente. È sì presente l’HDR, efficace ma non miracoloso.
Quando le condizioni di luce si fanno sfavorevoli, sia con l’arrivo della notte che con luce artificiale inopportuna, la fotocamera perde colpi su colpi, restituendo immagini poco dettagliate e con molto rumore. È possibile registrare video fino a 1080p e 30 fps che – qualitativamente parlando – non si discostano da quanto visto finora. La selfie camera non si comporta diversamente, anzi, sembra quasi che perfino quando la luce è buona tenda a perdere dettagli semplici, risultando utile per un uso social molto casual, più che per veri appassionati.
Connettività e qualità audio
Il device ospita un modulo dual SIM LTE Cat.6 con banda 20. Non abbiamo riscontrato problemi né difetti, sia per quanto riguarda l’audio in chiamata che per la ricezione, quasi sempre ottima. Presenti Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Mono Band, Bluetooth 4.2, HotKnot e Radio FM. I sistemi di navigazione satellitare, infine, ovvero GPS / A-GPS / GLONASS procedono senza intoppi.
Lo speaker, nonostante non sia al massimo della forma e non restituisca un audio propriamente impeccabile, raggiunge un buon volume. L’audio in cuffie, invece, è sufficiente quanto basta.
Software
Oukitel K8000 monta Android 7.0 Nougat con patch di sicurezza aggiornate a novembre 2017 ed alcune personalizzazioni da parte del produttore. Il launcher di sistema è quello base (Launcher3) ma le icone ed i toggles sono farina del sacco di OUKITEL. Ad arricchire il tutto troviamo gestures e varie opzioni:
- Pedometro;
- System Manager (suite con features per la sicurezza, gestione app e pulizia del dispositivo);
- Screen Recorder;
- Tema Dark per sfruttare il pannello AMOLED;
- Gestures del sensore ID;
- Gestures di movimento e a schermo spento;
- Modalità ad una mano.
In merito alle performance, ci troviamo di fronte ad una soluzione senza infamia e senza lode. Il sistema presenta alcuni piccoli lag di tanto in tanto e l’apertura delle applicazioni (in particolar modo di quelle non presenti in background o le più pesanti) risulta spesso lenta. Dedicato agli utenti meno esigenti e adatto solo ed esclusivamente ad attività di uso quotidiano.
Autonomia
L’autonomia di OUKITEL K8000 è quello che potremmo definire un “colpo basso”. La batteria da ben 8000 mAh si è rivelata abbastanza valida, offrendo circa 8 ore di schermo acceso. Ma, se da un lato può risultare soddisfacente, dall’altro – con un simile amperaggio – ci si aspetterebbe molto di più. Personalmente, dopo le prime ore di utilizzo, immaginavo che la batteria si sarebbe scaricata completamente dopo circa 10 ore, ma così non è stato. Probabile che con qualche ciclo di assestamento il risultato possa cambiare leggermente.
Ottima la ricarica rapida da 9V 2A: 8000 mAh in sole 2 ore e 20 minuti è un risultato notevole.
Prezzo e conclusioni
L’OUKITEL K8000 (ringraziamo l’azienda per l’invio del sample) è un device con i suoi pro ed i suoi contro. Abbiamo apprezzato molto il design, con una tendenza all’eleganza, nonostante il peso eccessivo. Il display è un AMOLED che tende a sovraccaricare i colori ma, mettendo mano alle impostazioni, è possibile limitare questo aspetto. Il comparto fotografico si piazza a livelli medi / bassi ma in fondo una fotocamera prestante non è quello che ci si aspetta da un battery phone.
Proprio quest’ultimo tratto è quello “distintivo”: il device si comporta bene eppure in proporzione c’è chi si comporta meglio, magari pur non essendo un battery phone. Il software poi presenta qualche pecca, anche se non è niente di veramente compromettente. Nel complesso, se siete a caccia di un battery phone dal prezzo abbordabile (è disponibile a 160/170 euro su GearBest e 220 euro su Amazon) potreste farci un pensierino. A patto che abbiate chiaro che è un device che non eccelle particolarmente in nessun campo.
Aggiornamento: In merito all’autonomia riscontrata in fase di recensione, la stessa OUKITEL ha fatto chiarezza sulla questione. Stando a quanto comunicatoci dall’azienda, su alcuni modelli sarebbe presente un bug di sistema che causa battery drain durante il cambio di celle. Ciò spiegherebbe la durata alquanto ridotta (otto ore di display acceso) che abbiamo ottenuto durante la nostra prova. OUKITEL ci ha tenuto a precisare di essere già al lavoro per risolvere la situazione e che sarà rilasciato un fix il prima possibile.
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