A seguito della commercializzazione, attesa da parecchi mesi, del Vernee Apollo, l’azienda ha voluto esaltare le qualità costruttive del suo nuovo flagship, spiegandoci tutte le tecnologie utilizzate per produrlo.
Vernee Apollo, l’azienda ce ne mostra il processo costruttivo
La back cover, così come il frame, entrambi metallici, sono stati trattati con zircone 220 e hanno subito un processo di sabbiatura, cosa che migliora notevolmente la levigatezza e il comfort nell’utilizzo. Inoltre, la back cover è stata realizzata con una curvatura, grazie alla quale l’impugnatura dovrebbe risultare molto più pratica e naturale.
Le bande in plastica per le antenne, poi, sono state ridotte del 40% rispetto ai precedenti modelli dell’azienda, facendo si che la parte in metallo rappresenti il 98% del totale del corpo.
Vernee, poi, ha preso in prestito una delle caratteristiche di OnePlus One. Lo schermo, infatti, è più stretto rispetto al corpo, creando una sorta di scalino con il frame realizzato con taglio CNC. In questo modo non solo è offerta una sensazione di maggiore sottigliezza ma, soprattutto, diventa più complesso rompere il vetro a seguito di cadute.
Anche riguardo gli altri dettagli, poi, tutto il corpo e anche lo slot per le SIM, sono stati colorati attraverso un sistema di anodizzazione in due tempi mentre è stato applicato un filtro anti riflessi alla fotocamera. Anche il flash dual tone, il lettore per le impronte digitali e i tasti sono stati realizzati con taglio CNC.
L’azienda ha dichiarato che non è stato semplice provare a rendere il più perfetto possibile il design di un prodotto venduto a 299 dollari ma che lo sforzo fatto da Vernee, che ha ritenuto il bilanciamento tra design e prestazioni una questione primaria, ha portato sicuramente i suoi risultati.
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