L’universo delle cuffie è talmente vasto che spesso può essere molto facile perdersi fra tutte le varie proposte presenti sul mercato.
Di conseguenza, alcuni produttori cercano dei piccoli espedienti per riuscire a spiccare nella massa, introducendo delle caratteristiche originali e atipiche.
Fra questi rientra sicuramente Ozone viste le nuove Ozone TriFX, le cuffie “modulari” caratterizzate dalla presenza di piastrine per modificare l’equalizzazione audio. Ma come si comporteranno effettivamente? Scopriamolo insieme.
Ozone TriFX Earphones – Unboxing
La confezione di queste Ozone TriFX presenta la seguente dotazione:
- Cuffie Ozone TriFX;
- 3 coppie di piastrine;
- 3 coppie di gommini;
- custodia porta-cuffie;
- sdoppiatore cavo;
- manuale utente.
Come potete vedere, è presente una comoda e pratica custodia per trasportare le cuffie, assieme ai gommini e alle piastrine, in modo anche da evitare di perdere questi ultimi.
Ozone TriFX Earphones – Qualità costruttiva
Dal punto di vista costruttivo possiamo notare una realizzazione curata. La scocca degli auricolari, infatti, è costruita interamente in alluminio anodizzato, e presenta questo particolare delle piastrine, che andremo però ad analizzare nel dettaglio più avanti.
Apprezzabile anche il dettaglio dei colori, con un’alternanza di rosso e nero, visto anche il pubblico giovane a cui si rivolge questo prodotto.
A livello ergonomico, un particolare da notare è il fatto che il cilindro di uscita delle cuffie abbia un diametro leggermente più grande rispetto allo standard; ciò comporta un output audio dal volume decisamente più elevato, ma anche un maggior affaticamento dei padiglioni auricolari. Se non avete degli orecchi particolarmente capienti, lasciate perdere questo prodotto.
Proseguendo, troviamo poi il cavo di tipo flat anti-ingarbugliamento, anche se è notabile la tendenza di esso a fare attrito con i vestiti e/o superfici varie. La lunghezza è di 1,2 metri, e su di esso è presente il controller inline, che presenta un microfono integrato, ma un solo tasto Play/Pausa, privo quindi dei controlli per il volume. Infine, il connettore minijack da 3.5 mm, con angolazione ad L.
Ozone TriFX Earphones – Specifiche tecniche
- Driver da 9 mm di diametro
- Impedenza: 16±15%Ω
- Risposta in frequenza: 10-20000 Hz
- Sensibilità: 95 dB (1 mW a 1 KHz)
- Potenza massima supportata: 10 mW
- Microfono con capacità da 10 P e resistenza da 330Ω
- Sensibilità: -35 ± 2 dB
Ozone TriFX Earphones – Audio
Innanzitutto, è necessario fare una grossa premessa: stiamo parlando di cuffie dedicate al mondo del gaming, visto anche che Ozone è un’azienda dedita a questo settore, quindi sicuramente non uno strumento per audiofili.
Fatta questa doverosa precisazione, la curiosità maggiore è indubbiamente incentrata su queste specie di piastrine, denominate dalla stessa Ozone come “EQ enhancers“, ovvero degli esaltatori di equalizzazione.
Nello specifico, abbiamo 3 paia di rondelle, di colorazioni diverse, ed ogni coppia può essere applicata direttamente sulle cuffie, tramite avvitamento sulla scocca, in modo da dare maggior risalto ad alcune frequenze piuttosto che altre. Anche se i nomi utilizzati potrebbero già dare un’idea del risultato, è utile riportare le definizioni della stessa azienda produttrice:
Ultra Bass: a volume booster Pure Mid: perfect balance for both voice and game audio levels High Pitch: enhancer for those moments when all in-game sounds are crucial
Detto questo, la prima domanda che viene da farsi è: effettivamente, il suono cambia a seconda della configurazione scelta? La risposta è nì.
Dire che non sono presenti differenze fra le 3 coppie sarebbe inesatto, in quanto, provando più e più volte tutte e 3 le configurazioni in vari contesti, da quello più puramente musicale piuttosto che quello gaming/cinema, effettivamente è possibile constatare alcune differenze.
Dal mio punto di vista, le Pure Mid sono l’unica coppia che riesce a differenziarsi maggiormente rispetto alle Ultra Bass e le High Pitch, che tendono un po’ troppo ad assomigliarsi tra loro.
In sostanza, con queste ultime 2 si può apprezzare una curva d’equalizzazione più tipicamente “V-shaped“, ovvero con una predominanza di frequenze basse ed alte, mentre con le Pure Mid si ottiene un suono sempre spinto, ma sicuramente più bilanciato ed adatto ad essere utilizzato in più contesti.
Quello che è ovvio è che, di base, il suono rimane comunque il medesimo. Non si ottengono cambiamenti drastici all’audio ascoltato, quanto piuttosto delle modifiche di alcune sfumature, che però, a voler essere pignoli, saranno apprezzabili solamente da utenti dall’orecchio adeguatamente fino, ai quali, però, non è propriamente indirizzato questo tipo di prodotto.
Al di là di tutto ciò, stiamo parlando di cuffie abbastanza “spinte”, sia come volume (incredibilmente alto) che come frequenze, con una particolare predilizione per le basse. Di nuovo, stiamo pur sempre parlando di cuffie gaming, perciò vanno analizzate tenendo di conto di questo aspetto, anche se, personalmente, non apprezzo particolarmente questa sub-categoria, anche perché, in fase di gaming, per diversi aspetti è preferibile utilizzare un paio di cuffie di tipo on-ear.
Una cosa che non ho gradito particolarmente è il sound stage non particolarmente enfatizzato: questo può essere visto un difetto sia in un contesto gaming, in cui si necessita avere un ampio raggio di ascolto, sia in un contesto musicale, dove un sound stage ampio è sempre ben gradito.
Ozone TriFX Earphones – Conclusioni
È sicuramente apprezzabile il fatto che siano presenti 3 profili intercambiabili, dando così modo all’utente di poter scegliere quello più adatto ai propri gusti. Tuttavia, la mia idea è che, vista la non eccessiva diversificazione fra i 3, difficilmente questa sarà un’opzione su cui andremo più di tanto ad interagire; una volta scelto quello a noi più consono, è molto probabile che le altre 2 coppie di piastrine rimarranno spesso nella loro confezione.
Per maggiori informazioni sull’Ozone TriFX vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda.