Il settore dei wearable è, forse, quello più in crescita negli ultimi tempi e tutti i produttori, i più noti, gli emergenti e, ovviamente, anche i cinesi, cercano di offrire un prodotto che si distingua per determinate caratteristiche o peculiarità.
No.1 G3, all’interno del panorama degli smartwatch, non eccelle sicuramente in quanto ad originalità, poichè, il suo design è chiaramente ispirato ad un altro noto wearable di casa Samsung. Trascurando momentaneamente l’analisi dell’aspetto esteriore, il device racchiude molte funzionalità dedicate, come la presenza di uno slot per la SIM, ma senza anticiparvi altro andiamolo a scoprire insieme nella nostra recensione completa.
No.1 G3, la recensione di GizChina.it
No.1 G3 – Scheda Tecnica
- CPU MediaTek MTK 2502;
- 64 MB di memoria RAM;
- 128 MB di memoria interna;
- micro-SD fino a 16 GB;
- display Circolare da 1.3 pollici IPS con una risoluzione di 240 x 240 pixel;
- batteria da 350 mAh;
- dimensioni di 51 x 43 x 13 millimetri;
- peso di 50 grammi;
- compatibilità con iOS e Android.
No.1 G3 – Packaging
Cartonato bianco tipico del produttore con in alto il logo del brand e lateralmente l’elenco delle specifiche tecniche di No.1 G3.
La presentazione è molto simile a quella di un comune smartwatch. All’interno troviamo:
- No.1 G3;
- cavo con connettore magnetico – micro USB;
- Manuali d’uso rapidi.
Dotazione, quindi, standard per No.1 G3, che comprende tutto il necessario per l’utilizzo dello smartwatch.
No.1 G3 – Design
Un wearable, in particolar modo uno smartwatch, deve potersi confondere molto facilmente con un accessorio di utilizzo comune. Per quanto riguarda il form factor, infatti, troviamo un design di tipo circolare, i materiali utilizzati, che analizzeremo più avanti, di tipo plastico sicuramente rendono lo smartwatch paragonabile ad un orologio pensato per un pubblico giovane e sportivo.
La cassa è interamente realizzata in plastica, di buona fattura, con la parte superiore di color argento simil alluminio e la parte inferiore di colore bianco. Sul No.1 G3 sono presenti sul lato destro due tasti, dove, quello inferiore a schermo attivo permette di ritornare direttamente alla visualizzazione dell’ora, mentre, il tasto superiore funge da tasto back permettendo, all’interno dei sotto menu, di ritornare al menu principale.
Nonostante il No.1 G3 non sia realizzato con materiali “nobili”, lo stesso risulta ben assemblato e la verniciatura della parte superiore cromata è priva di imperfezioni. Inoltre, anche i due tasti laterali hanno un’ottima corsa e sono stabili nella loro sede. Sul fondo dello smartwatch è presente, inoltre, il vano che, se rimosso, consente l’inserimento della micro SIM e micro SD.
Il cinturino è realizzato in materiale plastico, non particolarmente piacevole al tatto e dall’aspetto piuttosto “cheap”. Sul fondo del No.1 G3, inoltre, è presente il sensore del battito cardiaco e i contatti per posizionare il connettore magnetico per la ricarica della batteria integrata.
Nel complesso il wearable risulta essere piacevole alla vista ed è facile scambiarlo per un comune orologio, solo risvegliando il display ci si rende conto della sua anima tecnologica.
No.1 G3 – Display
Ottima luminosità. Il display di No.1 G3 è un’unità IPS LCD dal diametro di 1.3 pollici e con, ovviamente, pannello touch. Durante l’utilizzo quotidiano, il touchscreen è sempre fluido e privo di impuntamenti e ciò rende l’utilizzo del dispositivo realmente gradevole. Vale ovviamente, come per tutti gli smartwatch, un discorso soggettivo sul fatto che se si hanno dita sottili risulta sicuramente più semplice la navigazione attraverso i vari menù e sotto menù.
La visibilità del display di No.1 G3 è discreta sotto luce diretta del sole, senza neanche la necessità di spingere al massimo il livello. Gli angoli di visuale, anche questi, risultano essere buoni, peccato per la definizione del display poichè i pixel possono essere visti abbastanza facilmente.
No.1 G3 – Software
No.1 G3 è in grado di coniugare in un solo wearable due piattaforme software, iOS e Android, ad un prezzo molto contenuto. Sul No.1 G3 possiamo eseguire tutte le operazioni di rito senza switchare sempre fra smartphone e wearable.
Possiamo riguardare i nostri daily progress, iniziare una sessione di attività fisica, monitorare il sonno, oppure, ancora, controllare la nostra temperatura corporea etc.
Apprezzabile, inoltre, la funzionalità che permette di poter effettuare una chiamata dalla SIM presente nello smartphone e trasferire successivamente la chiamata stessa allo smartphone. Possibile, poi, visualizzare lo storico delle chiamate effettuate da smartphone o dalla SIM di No.1 G3.
Non manca un’appplicazione per monitorare il battito cardiaco, un pedometro, lo scatto remoto o la gestione della riproduzione musicale dallo smartphone associato. Purtroppo le operazioni di rito, come monitor attività fisica e del sonno, dovranno essere attivate manualmente, aspetto che penalizza l’esperienza generale con il dispositivo.
Segnaliamo che la precisione nella rilevazione dei passi e del sonno non è delle migliori con uno scostamento abbastanza netto rispetto ai dati reali.
Per le funzionalità di gestione, come accoppiamento allo smartphone e funzionalità di monitoraggio, troviamo a corredo un’applicazione, scaricabile tramite QR Code presente sul display dello smartwatch stesso, chiamata Fundo Wear.
Possiamo così andare a gestire le applicazioni dalle quali vogliamo ricevere le notifiche e l’attivazione/disattivazione della funzionalità di allerta fuori dal raggio di azione del device. Purtroppo l’applicazione non risulta essere molto completa e in parte difficilmente gestibile a causa di una traduzione nella lingua italiana non molto corretta.
Non mancano pecche proprio nella gestione di notifiche, che ad esempio con WhatsApp, se singole, sono visibili a pieno senza necessità di controllarle sul nostro smartphone; al contrario, quando sono più di una ravvicinate ne viene visualizzato solo il numero ma per la lettura bisogna per forza di cose controllarle sul display del nostro smartphone.
Inoltre, per quanto riguarda la scrittura di un messaggio di testo, dal quadrante dell’orologio, il limite sta proprio nelle dimensioni dello schermo senza una tastiera pensata ad hoc e senza la possibilità della dettatura vocale.
No.1 G3 – Chiamate e Speaker
Come avete potuto notare, nella scheda tecnica del No.1 G3, lo smartwatch è dotato di uno slot per l’inserimento di una SIM card in formato micro che rende il device del tutto indipendente da un eventuale smartphone collegato in bluetooth.
Rimuovendo il pannello inferiore in plastica si accede alla batteria, non rimovibile, che è possibile spostare per avere accesso allo slot SIM e a quello dedicato per l’espansione di memoria.
Nonostante sia possibile, quindi, inserire la SIM card anche a smartwatch acceso, solo spegnendolo e riaccendendolo verrà effettuato l’allaccio alla rete mobile. Al riavvio è stato subito disponibile il segnale, stabile e senza oscillazioni di nessun tipo, inoltre, nel test di chiamata è risultata veramente molto rapida la connessione all’utenza selezionata.
L’audio dell’altoparlante riproduce piuttosto fedelmente la voce del nostro interlocutore con un volume massimo che, se in condizioni di basso rumore di fondo non crea alcun problema, potrebbe essere non sufficiente nel caso in cui ci trovassimo a camminare nel traffico cittadino o in situazioni simili dove un volume dello speaker dello smartwatch più alto sarebbe stato certamente auspicabile.
Infine nota non del tutto positiva riguarda il fatto che il nostro interlocutore ci ha riferito che la voce risultava non fedele alla nostra reale timbrica.
No.1 G3 – Autonomia
La batteria del No.1 G3 è un’unità da 350 mAH. Nonostante sia leggermente superiore alla media di altri device, l’autonomia non lascia scampo a sorprese.
A batteria completamente carica e con lo smartwatch quasi sempre collegato in bluetooth al nostro smartphone, con un utilizzo medio, non si riescono a raggiungere più di 2 giorni di autonomia.
E’ doveroso specificare che un’eventuale minore o maggiore autonomia, rispetto a ciò che abbiamo rilevato, è strettamente legata al numero di notifiche ricevute durante l’arco della giornata.
Riguardo, invece, i tempi di carica questi risultano essere non proprio tra i più rapidi, infatti, abbiamo impiegato circa 2 ore per ricaricare completamente il nostro smartwatch. Ciò che ci sentiamo, inoltre, di valutare non positivamente è l’attacco magnetico per la ricarica, assolutamente poco stabile che, se toccato anche solo leggermente, si sgancia con facilità.
Presente, inoltre, un bug riguardante l’indicazione di carica completa della batteria, la cui icona nel menù dove sono presenti tutte le varie applicazione risulta completamente colorata di verde mentre nel menù a tendina per le impostazioni rapide arriva massimo a tre quarti.
No.1 G3 – Conclusioni
Nel complesso No.1 G3 ci è piaciuto, nonostante i limiti che vi abbiamo evidenziato all’interno della nostra recensione, certamente ci auguriamo che il produttore possa intervenire su alcune problematiche evidenziate che renderebbero ancora più appetibile questo interessante smartwatch.
La possibilità di funzionare su più piattaforme e di mantenere sempre disponibili i propri progressi, anche cambiando smartphone fra Android e iOS, è un plus da tenere in considerazione.
Se il produttore riuscirà a porre rimedio ai vezzi di gioventù software, grazie anche al suo rapporto qualità/prezzo, No.1 G3 riuscirà a ricavarsi un posto in prima fila nel settore wearable.
Il No.1 G3 è acquistabile su Gearbest.com al prezzo di 52.53 euro e disponibile nella colorazione nera, oro con cinturino grigio e argento con cinturino bianco.
Maggiori informazioni su tutti gli altri prodotti realizzati da No.1 sono reperibili sul sito ufficiale dell’azienda.
