Il mercato cinese è ormai un luogo ostile per le aziende più piccole, le quali, per sopravvivere alla concorrenza di colossi come Xiaomi e Meizu, sono costrette a puntare su caratteristiche innovative per offrire prodotti che attraggano l’attenzione dei consumatori. Anche un brand noto ed attivo come Doogee, ad esempio, ha dovuto sfruttare le aspettative del pubblico sulle leghe Liquidmetal per posizionare adeguatamente sul mercato il suo Doogee F5.
Oggi vi parleremo dunque di un dispositivo che, nelle intenzioni della casa produttrice, dovrebbe rappresentare la scelta ideale per coloro che desiderano un phablet di fascia media incredibilmente robusto e resistente. L’ultima creazione del produttore cinese, poi, sembra convincente anche sul fronte del prezzo e del design.
Il Doogee F5 è infatti disponibile su Tinydeal.com al prezzo di circa 138 euro.
Questo device, quindi, porta in dote tante promesse. Scopriamo insieme se è riuscito a mantenerle!
Doogee F5 – Confezione di vendita
Il produttore cinese ha scelto di mantenere il classico package in cartone nero con l’indicazione del modello in caratteri argentati (già incontrato in occasione della recensione di Doogee F3) che contiene una dotazione abbastanza generosa.
Oltre al terminale, infatti, nella confezione troviamo i seguenti accessori:
- Alimentatore da parete con uscita a 2A e presa italiana;
- cavo micro USB – USB;
- manuale utente in lingua inglese;
- estrattore per lo slot SIM;
- adattatore da nano a micro SIM;
- cover trasparente in plastica rigida;
- pellicola protettiva in plastica (aggiuntiva a quella pre-applicata sul dispositivo);
- panno per la pulizia.
Doogee F5 – Design e materiali
Ad un primo contatto il device colpisce per il suo aspetto decisamente squadrato, evidenziato dal contrasto tra la scocca metallica e la cornice nera del display. In mano, poi, la sensazione di robustezza è immediata, con i 171 grammi di peso che appaiono ben bilanciati.
Il frame in metallo si rivela una calamita naturale per la nostra attenzione e si mostra immediatamente ben lavorato e rifinito. La sua parte inferiore è caratterizzata dai fori per altoparlante e microfono, presenta in centro la porta Micro USB e lateralmente due sottili strisce di plastica (necessarie al funzionamento delle antenne). Queste ultime sono riprese simmetricamente sulla parte superiore della scocca, interrotta anche dalla presenza della porta jack per le cuffie.
La lavorazione del frame in metallo, fin qui impeccabile, è in parte rovinata dall’uso di tasti fisici caratterizzati da un’eccessiva libertà di movimento nelle loro sedi. Sopra di questi, sulla parte destra del dispositivo, è infine presente lo slot SIM estraibile che permette l’uso contemporaneo di due schede SIM (di cui una di tipo nano) o di una microSIM affiancata da una MicroSD.
Doogee F5 è caratterizzato da dimensioni generose (15.23 x 7.69 x 0.78 cm), ben motivate dalla presenza di un display da 5.5 pollici FullHD. Quest’ultimo è posizionato sopra gli immancabili tasti soft touch (non retroilluminati) e, purtroppo, non è protetto dall’ultima versione di Gorilla Glass, ma da un più economico vetro temperato.
Non ci impressiona il rapporto tra le dimensioni del pannello e quelle dell’intero dispositivo che, secondo i nostri calcoli, si avvicina al 71% (81% secondo l’azienda). Sopra lo schermo, infine, è presente la capsula auricolare, la fotocamera frontale da 5 Mega-pixel, il LED di notifica (purtroppo solo blu), il flash anteriore ed i classici sensori di prossimità e di luminosità.
L’uso del metallo amorfo è visibile nel solo frame laterale, mentre la scocca posteriore non rimovibile è prodotta con il più economico policarbonato. La giunzione tra i due elementi è ben fatta dal punto di vista estetico e non ci sentiamo di condannare l’uso della plastica, che ha permesso di abbattere i costi senza pregiudicare eccessivamente la robustezza del dispositivo. Segnaliamo, inoltre, che quest’ultima è sufficientemente refrattaria alle impronte, a differenza del display che non è particolarmente oleofobico.
Il retro di questo Doogee F5, per concludere, presenta centralmente una fotocamera da 13 Mega-pixel leggermente sporgente e, incolonnati immediatamente sotto, il flash dual-LED ed il sensore per le impronte digitali. Non manca poi il foro per il secondo microfono, mentre il marchio del produttore (in caratteri argentati e leggermente in rilievo) occupa la parte inferiore della cover posteriore.
Doogee F5 – Display
Il pannello adottato da questo dispositivo, come abbiamo già accennato, è un 5.5 pollici IPS FullHD (1920 x 1080 pixel e 401 PPI) prodotto da AU Optronics, un colosso taiwanese del settore. Con le impostazioni standard i colori appaiono naturali, non eccessivamente saturi e sufficientemente bilanciati. Grazie alle impostazioni Miravision, poi, i consumatori più smaliziati avranno la possibilità di regolarli secondo i gusti personali.
La calibrazione automatica della luminosità non è particolarmente veloce ed il display, pur presentando un buon angolo di visuale, non stupisce né per luminosità massima (nella media) né per la profondità del nero.
La leggibilità, comunque, è elevata anche in ambienti molto luminosi. Lo schermo, infine, è prodotto con tecnologia OGS e distingue senza incertezze fino a cinque tocchi contemporanei.
Doogee F5 – Hardware e performance
Il SoC Mediatek MT6753 che è alla base di questo device non ha bisogno di presentazioni, in quanto alimenta gran parte dei dispositivi cinesi di fascia media. Questo chip ha già stupito in passato per la fluidità che riesce a garantire ai terminali che lo adottano (grazie agli otto core Cortex A53 a 64-bit da 1.3 GHz) e non ha deluso neanche in questa occasione. La GPU Mali T720 (versione a tre core da 450MHz), poi, assicura prestazioni grafiche degne di nota per un dispositivo low-cost.
Il fatto che il device non scaldi eccessivamente anche con un uso intenso, inoltre, è un sintomo palese della bontà di questo SoC e dei suoi bassi consumi. Non abbiamo mai incontrato, durante la prova del terminale, casi di malfunzionamenti, lag e impuntamenti del sistema, e anche la navigazione web con il browser stock si è rivelata fluida.
La RAM da 3 GB è più che sufficiente per ogni uso del device, mentre delude la scelta di integrare solo 16 GB di memoria principale (in un’unica partizione), che si traducono in poco più di 13 GB disponibili una volta installato il sistema operativo. Una caratteristica decisamente limitante, questa, per un dispositivo che può aumentare la propria memoria interna tramite Micro SD solo rinunciando a uno dei due slot SIM.
Doogee F5 – Fotocamere
Il comparto fotografico di questo dispositivo può contare su un sensore posteriore Samsung 3M2 con tecnologia ISOCELL da 13 Mega-pixel (interpolati a 16 Mega-pixel) con angolo di campo abbastanza ampio, e su uno anteriore da 5 Mega-pixel (8 via software) di produzione OmniVision. Il flash posteriore, mediamente luminoso, è di tipo dual-LED ma i due diodi sembrano emettere luce della stessa temperatura.
Sufficienti tutte le immagini scattate in presenza di luce intensa, anche se a volte abbiamo rilevato una presenza eccessiva delle tonalità blu dovuta ad un’imperfetta calibrazione del punto di bianco. Attraverso le impostazioni è comunque possibile cambiare manualmente il bilanciamento dei colori in base al tipo di luce, e siamo confidenti sul fatto che un futuro aggiornamento da parte della casa produttrice possa risolvere questo inconveniente.
Diversa la situazione in condizioni di scarsa illuminazione, che, in teoria, dovrebbero mostrare tutta la bontà della tecnologia ISOCELL adottata sulla fotocamera posteriore. In questo caso, invece, gli scatti hanno mostrato un’eccessiva presenza di rumore (già relativamente elevato in condizioni di luminosità normale) ed una qualità non all’altezza delle aspettative. Il sensore anteriore, poi, in questi scenari ha mostrato la sua debolezza, naturale per un dispositivo di questa fascia di prezzo.
Situazione analoga per la ripresa di video, che sono di buona qualità solo in presenza di scene abbastanza luminose. In condizioni di scarsa illuminazione, infatti, all’elevato rumore si somma un sistema di messa a fuoco lontano dalla perfezione che, in alcuni scenari, può portare a riprese qualitativamente insufficienti.
Positivo, invece, il giudizio sull’app fotografica integrata, che si è rivelata completa ed adeguata: sono presenti nativamente numerosi filtri ed opzioni di scatto automatico, e non manca la possibilità di scattare foto panoramiche, HDR e registrare video time-lapse. Ancor più positiva, per concludere, è la presenza di un piccolo flash frontale, oggi abbastanza rara anche in dispositivi di fascia più elevata.
Doogee F5 – Connettività
Il modem integrato nel SoC MT6753 supporta nativamente gran parte delle connessioni cellulari mondiali e consente a questo dispositivo di gestire senza problemi tutte le reti LTE italiane, inclusa quella Wind che utilizza la poco diffusa banda 20 (800 MHz). Presenti poi le tecnologie Bluetooth 4.0, WiFi 802.11 b/g/n (purtroppo solo a 2.4 GHz) e HotKnot, l’alternativa a NFC targata Mediatek.
Buona la ricezione sia del segnale 3G che di quello 4G, con una connessione dati che si è dimostrata in entrambi i casi stabile e veloce. Nella norma anche la connessione WiFi che, tuttavia, ha una gestione errata dell’icona di potenza del segnale e non riporta correttamente la presenza di reti deboli.
Nulla da ridire, infine, sul sistema di posizionamento satellitare che, essendo sensibile sia la segnale del GPS americano che a quello del GLONASS russo, effettua il fix dei satelliti in poco tempo e con buona precisione anche in condizioni di cielo nuvoloso e nei canyon urbani.
Doogee F5 – Lettore di impronte digitali
L’utilizzo di un sensore biometrico su un dispositivo tanto economico non può che impressionarci favorevolmente, sopratutto se consideriamo la buona affidabilità in fase di riconoscimento (che è comunque molto legata alla calibrazione effettuata dall’utente) e la buona velocità di lettura.
Secondo l’azienda questo Doogee F5 è dotato di un lettore a 360°, ed effettivamente il riconoscimento avviene indipendentemente dalla direzione in cui è disposto il dito. Il sensore può memorizzare fino a 5 impronte diverse e in modalità di sblocco reagisce in circa un secondo: un tempo maggiore di quello pubblicizzato dall’azienda, ma comunque vantaggioso rispetto all’inserimento manuale del PIN.
In diverse occasioni il riconoscimento non è stato completato correttamente (sopratutto in caso dita umide o bagnate) e Doogee F5 in questi casi consente fino a 5 tentativi consecutivi prima di richiedere lo sblocco con il codice pre-impostato. È possibile, inoltre, proteggere singolarmente applicazioni particolarmente sensibili tramite riconoscimento biometrico.
Doogee F5 – Software
Android è presente nella sua versione Lollipop 5.1 ed il sistema è sempre molto reattivo e fluido. Sono tuttavia i dettagli a lasciare l’amaro in bocca, per colpa di una localizzazione non perfetta (molte impostazioni sono in inglese) e di un supporto non troppo veloce nel rilasciare aggiornamenti: l’ultimo aggiornamento OTA disponibile al momento in cui abbiamo scritto questa recensione porta la data 11 novembre e ha quindi circa due mesi di anzianità.
Leggermente personalizzato il launcher, che presenta di base solo sfondi scuri e riprende sostanzialmente, pur con alcuni ritocchi grafici, il design e le meccaniche di quello stock. Più corpose, invece, sono le funzioni aggiunte dal costruttore che includono un vasto arsenale di possibilità di sblocco (incluso il double tap to wake), alcune funzionalità dedicate alla richiesta di aiuto in caso di emergenze e svariate gesture e funzioni smart motion.
Sufficientemente veloce, ma leggermente scarno, il browser web nativo: consigliamo, di conseguenza, l’installazione di uno di terze parti (come Chrome) per disporre di un prodotto più completo. Non troviamo particolarmente gradevole, per concludere, l’indicatore del tipo di rete cellulare utilizzata che, quando il dispositivo utilizza la connessione dati, è inutilmente ridondante.
Doogee F5 – Batteria
Eccoci giunti al vero punto debole di questo dispositivo: l’uso di una batteria non rimovibile di soli 2660 mAh di capacità. Si tratta di un componente evidentemente sottodimensionato sia rispetto alle necessità del sistema (che con un uso intenso ha difficoltà ad arrivare a sera) sia rispetto quanto offerto dalla concorrenza.
Nel test di autonomia PcMark con luminosità media, in particolare, questo Doogee F5 ha ottenuto un tempo inferiore alle 6 ore, ben lontano dai primi della classe. Non si tratta dunque di un dispositivo adatto ai consumatori più esigenti, che probabilmente lo porrebbero davanti scenari d’uso con molte ore di navigazione internet e di giochi.
In condizioni più rilassate, che contemplino solo l’aggiornamento automatico di poche app social e di messaggistica (Gmail, Telegram, Whatsapp, Facebook, ec..) ed un uso moderato del terminale, l’autonomia d’altra parte può prolungarsi senza troppe difficoltà fino a sera.
Doogee F5 – Audio
Non consente lamentele il comparto audio che, grazie ad una buona capsula auricolare e ai due microfoni MEMS al silicio, consente sempre chiamate ben nitide. La registrazione di audio con l’app nativa è tuttavia efficace solo in presenza di suoni forti e vicini, mentre in caso di sorgenti lontane la qualità decade molto rapidamente.
L’altoparlante principale è nella media, con un suono sufficientemente potente che, tuttavia, è ottenuto al prezzo di un aumento della distorsione (un difetto comune a quasi tutti gli smartphone presenti oggi sul mercato). Positivo il giudizio sul lettore musicale nativo che, pur non possedendo le funzioni di download presenti su dispositivi di brand cinesi più blasonati, dispone di un equalizzatore a cinque bande e di alcuni effetti audio.
L’audio in cuffia, per concludere, è stato testato con degli auricolari Piston 3 (da noi già recensiti) su un vasto campo di generi che spaziano dal jazz al metal e dalla classica al pop. In tutti i casi l’ascolto si è dimostrato piacevole ed equilibrato e, dato che il prezzo del dispositivo non consente attese di stampo audiofilo (che ci permetterebbero di giudicare con severità i bassi troppo accentuati e gli alti leggermente distorti), non possiamo che promuovere questo Doogee F5 come sorgente per un uso in mobilità.
Doogee F5 – Galleria fotografica
Doogee F5 – Conclusioni
Recensire questo terminale ci ha lasciato piuttosto amareggiati, in quanto si tratta di un dispositivo evidentemente valido da moltissimi punti di vista che rischia di mancare il traguardo per pochi dettagli. Così non possiamo promuovere a pieni voti l’assemblaggio che, pur utilizzando l’innovativo metallo amorfo, è danneggiato dalla presenza di tasti fisici leggermente “ballerini” e, per colpa di cornici un po’ spesse (più di 4 millimetri), non possiamo giudicare del tutto positivamente neanche il design.
La presenza di un LED di notifica di un solo colore, la lentezza degli aggiornamenti e la presenza di una interfaccia grafica non completamente tradotta in italiano dall’inglese, comunque, sono solo piccolissimi dettagli rispetto alla più grave mancanza di questo Doogee F5: la scarsa autonomia. La batteria è più piccola di quasi il 20% rispetto allo standard di mercato e, purtroppo, le sue dimensioni non sono giustificate neanche da un design particolarmente compatto.
Questo non vuol dire, d’altra parte, che il device sia da bocciare completamente. Il prezzo competitivo, la presenza del sensore per la lettura delle impronte digitali e l’uso di Liquidmetal, infatti, lo rendono comunque interessante agli occhi dei consumatori più attenti ad affidabilità, sicurezza e resistenza. Un dispositivo valido e di sostanza, dunque, che grazie al prezzo di circa 140 Euro presso i rivenditori internazionali (un vero punto di forza) offre prestazioni di fascia medio-alta a basso costo.
Il Doogee F5 è ad esempio disponibile su Tinydeal.com al prezzo di circa 138 euro.