Il mondo dei cloni in Cina corrisponde senz’altro ad un mercato, potremmo dire, quasi parallelo; dopo smartphone e tablet ispirati ai prodotti di casa Apple, l’industria cinese ha sfornato anche diversi cloni del primo smartwatch dell’azineda (l’Apple Watch) e tra questi troviamo l’Ulefone uWear.
Tuttavia, l’uWear ha ben poco a che vedere con l’originale da cui trae ispirazione, ma è comunque un dispositivo che, considerato il prezzo di vendita (di soli 20 euro) potrebbe avere “qualcosa da dire”. Scopritelo nella recensione che segue!
Ulefone uWear è acquistabile su Everbuying.net al prezzo di 20 euro.
Ulefone uWear – La recensione completa di GizChina.it
Ulefone uWear – Confezione di vendita
All’interno del deludente box di vendita dell’Ulefone uWear troviamo, oltre allo smartwatch, esclusivamente un manuale in lingua inglese.
Manca, dunque, sia il cavo USB-Micro USB (solitamente presente nella dotazione degli altri smartwatch) e un alimentatore da parete.
Ulefone uWear – Design e struttura
Una delle caratteristiche (o, forse, meglio dire l’unica) che accomuna l’uWear all’Apple Watch è il design. Ulefone uWear, infatti, si presenta con la stessa cassa dalla forma squadrata e con bordi arrotondati e con un cinturino in silicone.
Le sue dimensioni sono pari a 26 x 4.2 x 1 cm ed il suo peso è di soli 45 grammi, quindi è davvero una piuma quando indossato al polso.
La cassa misura 42mm e la qualità dei materiali è nel complesso accettabile, ma ricordate sempre di avere di fronte un dispositivo da circa 20 euro.
Il cinturino può essere rimosso e sostituito, ma non essendo il plug “tradizionale” risulterà un po’ più complessa la ricerca di cinturini sostitutivi.
Anche la parte interna dello smartwatch è in copia 1:1 con l’Apple Watch; oltre al cerchio interno sono presenti altri quattro piccoli cerchi, e nella parte esterna sono riportate le specifiche costruttive del dispositivo (stainless steel, 42mm, etc.).
Lo schermo dell’Ulefone uWear è probabilmente la cosa più imbarazzante di questo dispositivo; innanzitutto, la sua diagonale è pari a 1.44 pollici con curvatura 2.5D, tra l’altro ben realizzata.
Ciò che lascia l’amaro in bocca è la risoluzione del piccolo display, che è di soli 128 x 128 pixel e tale da lasciar intravedere chiaramente la griglia dei pixe.
Come si è ben capito, dunque, la qualità del display non è sicuramente tra le migliori ed inoltre l’integrazione delle applicazioni installate sul dispositivo è leggermente scadente, soprattutto a causa della ridotta dimensione del pannello. Infatti, utilizzare applicazioni come un dialer telefonico oppure una calcolatrice risulta praticamente impossibile su uno schermo così piccolo.
Nella parte laterale del dispositivo, poi, è presente un pulsante fisico, il quale permette di risvegliare il dispositivo quando il display è spento, oppure di ritornare indietro alla schermata principale quando si è all’interno di una qualsiasi applicazione.
La cassa, dunque, è completamente in acciaio e la qualità dei materiali utilizzati nel complesso è accettabile, ma nulla di esaltante.
Ulefone uWear – Hardware e prestazioni
Relativamente al processore di cui è dotato Ulefone uWear non sono state rilasciate informazioni da parte del produttore, ma sappiamo che il dispositivo è dotato di 32MB di memoria RAM oltre i 32MB di ROM, utili esclusivamente alla memorizzazione dei file temporanei e dei dati che lo smartwatch riesce a raccogliere durante il suo periodo di attività.
Il device, per quanto riguarda le prestazioni, non ha nulla in meno o nulla in più di tutti gli altri smartwatch cinesi al momento in circolazione, anche perché il sistema operativo di cui è dotato è praticamente lo stesso che siamo abituati a vedere sui vari wearable cinesi.
Le applicazioni con cui il dispositivo può comunicare con il vostro smartphone sono due; la prima, BT Notification, non fa altro che mettere in sincronizzazione i due dispositivi ed abilitare lo smartwatch alla ricezione delle varie notifiche.
L’altra applicazione, invece, Fundo Companion, oltre a fare quanto appena detto, permette anche di visualizzare i dati relativi al fitness, quindi valori come i passi e la distanza percorsa.
In ogni caso, l’utilizzo di funzioni come quelle relative al fitness è alquanto scomodo perché il conteggio dei passi (così come il monitor del sonno) si avvia solo manualmente.
Le due applicazioni non sono disponibili sul Play Store, ma è possibile scaricarle scannerizzando il QR Code presente sullo smartwatch nella sezione apposita, oppure stampato nel manuale di istruzioni del dispositivo.
Ulefone uWear – Autonomia
Nonostante l’autonomia dichiarata sia di circa 7 giorni, nell’effettivo utilizzo non si riesce a concludere nemmeno una giornata, in particolare se lo si usa con il Bluetooth attivo per la ricezione delle varie notifiche.
La batteria è un’unità da 220 mAh e tale da non garantisce l’intera giornata di utilizzo se utilizzato come monitor delle notifiche. Il discorso cambia quando si utilizza l’Ulefone uWear solo come semplice orologio (anche se la cosa avrebbe poco senso), per guardare solo l’orario, dove l’autonomia si attesta attorno ai 2 giorni.
Ulefone uWear – Galleria fotografica
Ulefone uWear – Considerazioni finali
La domanda che sorgerà spontanea a molti è la stessa che ci siamo posti durante questi giorni di test: “tanto hype… per un dispositivo del genere?” Insomma, siamo di fronte al classico smartwatch di fattura cinese, che svolge le stesse funzioni di tanti altri dispositivi, con un software identico, ma con un display di qualità decisamente inferiore.
Certo, il design è ben realizzato e l’imitazione dell’Apple Watch potrebbe dirsi “riuscita” quasi bene; peccato, però, che, lo ripetiamo, la scarsa qualità del display installato fa perdere quei pochi punti che Ulefone era riuscita a guadagnare con questo prodotto.
Ulefone uWear è acquistabile su Everbuying.net al prezzo di 20 euro.