Esuberi per 600-900 dipendenti, MediaTek nega i rumors

Mediatek

Nel corso degli ultimi anni l’evoluzione di MediaTek è stata sotto gli occhi di tutti, azienda taiwanese produttrice di componenti per dispositivi elettronici fondata nel 1997 che, partendo dal basso, è riuscita a crescere nel settore dei processori mobile riuscendo ad arrivare a competere con ben più blasonate aziende del settore come Qualcomm, Intel e NVIDIA; basti vedere gli ottimi lavori compiuti con gli ultimi Helio X10 ed i prossimi Helio X20 ed Helio P10.

Gli ingredienti di questa crescita? Il supporto dual sim, sempre presente nei devices su base MediaTek, e l’ottimo rapporto qualità/prezzo, con la conseguente comparsa sul mercato di numerosi smartphones dalle buone caratteristiche a prezzi concorrenziali.Mediatek-2

In questi anni MediaTek è passata dal produrre processori poco affidabili e mal ottimizzati, a ridefinire il concetto di processori multi-core su smartphones, affinando i propri prodotti e diventando così una delle maggiori aziende fornitrici di chipsets mobile, andando, inoltre, ad aggredire la fascia media del mercato creando processori “super” mid-range (come il succitato Helio P10) che garantiscono prestazioni al di sopra della media, pur rimanendo in una fascia di prezzo competitiva.

Purtroppo l’azienda sta comunque subendo la concorrenza serrata delle aziende avversarie, vuoi per i costi che aumentano proporzionalmente all’aumento di qualità dei componenti, vuoi per una visione, che MediaTek si porta dal passato, di azienda qualitativamente “cheap”, pur avendo dimostrato con i propri chipset top di gamma di essere al passo con gli Exynos di Samsung o gli Snapdragon di Qualcomm.
Per quest’ultimo aspetto qualcosa nella visione dei clienti sta cambiando, ma ci vorrà comunque qualche anno prima di vedere smartphones mainstream montare processori MediaTek (anche se qualcosa abbiamo già potuto constatare con la variante di HTC M9 con Helio X10 e il futuro HTC A9 con Helio X20).

Mediatek-1Di conseguenza, ad inizio anno MediaTek s’è vista ridurre del 10% le vendite di chipsets ed è inoltre stata soggetto di una relazione compiuta dalla testata giornalistica cinese Economic Daily News in cui si affermava che l’azienda stava per apprestarsi a compiere tagli di personale di circa il 5-7% del totale, ovvero tra i 600 e i 900 dipendenti.
MediaTek ha poi smentito il tutto, dichiarando che le fonti delle notizie fossero false.

L’azienda, pur trovandosi davanti a queste sfide, durante l’anno ha compiuto diverse acquisizioni di piccole società come la Chingis Technology, Richtek Technology e l’ILI Technology, acquisizioni complementari che dovrebbero concludersi entro il 2016 andando ad aiutare MediaTek nel proprio sviluppo tecnologico.

Tra fonti che affermano di profitti ridotti e conseguenti esuberi in casa MediaTek, e queste acquisizioni, che andranno di conseguenza ad aumentare la forza lavoro dell’azienda, siamo sicuri che nei prossimi mesi spunteranno nuovi rumors che andranno a delineare la situazione.
Vi terremo aggiornati.

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