L’estate ormai è iniziata e molti di noi non vedono l’ora di sfuggire al caldo delle città per godersi il mare e mille posti da favola in cui rilassarsi.
In molti porteranno con se la propria action cam e, dato che si parla tanto della Xiaomi YiCamera, abbiamo deciso di approfondire la scelta di un case impermeabile alternativo all’originale, visto che nonostante sia stato annunciato da poche settimane, risulta ancora abbastanza difficile da reperire. Quale case scegliere per la Xiaomi YiCamera? Scopriamolo insieme!
In particolare, nella prova odierna andremo a testare due soluzioni, una marchiata KingMa, un produttore cinese noto per la realizzazione di questo tipo di accessori per diverse action cam, ed un modello alternativo molto simile a quello originale di Xiaomi, ma venduto ad un prezzo di molto inferiore.
Entrambi i prodotti sono disponibili a circa 12 dollari.
Vi rimandiamo ai seguenti link per l’acquisto: qui trovate il case KingMa e qui il clone dell’originale.
Case impermeabile YiCamera: quale scegliere per l’estate? La prova di GizChina.it
Design a confronto
Partiamo subito con un breve confronto delle due soluzioni, che essendo destinate alla stessa action cam, hanno in comune le stesse dimensioni del vano interno e la stessa disposizione dei tasti.
Sul lato destro troviamo il tasto per l’accensione del Wi-Fi, mentre quello sinistro risulta essere pulito.
Nella parte frontale è presente il tasto di accensione della YiCamera, affiancato dall’oblò che copre l’obbiettivo della fotocamera. Salta subito all’occhio la differenza della forma dei due vetri, visto che nella soluzione KingMa la forma è quadrata, mentre nel clone è circolare. Cosa cambia in pratica? Nulla, ma la soluzione della KingMa è compatibile con i filtri della GoPro, utili, ad esempio, per immersioni in mare e, quindi, per evitare riflessi eccessivi.
Sul lato inferiore troviamo il classico attaccoGoPro in entrambe le soluzioni, accompagnato da un piccolo accessorio che ne permette l’ancoraggio ai tanti e tipici attacchi destinati alle action cam.
Nella parte posteriore troviamo il coperchio di chiusura, chiusura che sul case KingMa risulta molto più “dura” e forzata, segno che la guarnizione in dotazione aderisce in maniera davvero molto efficiente a tutto il perimetro del coperchio quando viene chiuso.
Anche il sistema di blocco dello sportello presente nella parte superiore è leggermente diverso nei due prodotti. Il meccanismo è lo stesso, ma nel clone risulta molto più “molle” e facile da aprire, mentre nel KingMa bisogna fare un po’ di forza per chiudere perfettamente il tutto, segno che la qualità costruttiva di quest’ultimo case è leggermente superiore. Nonostante ciò, entrambi i sistemi riescono a garantire una chiusura più che sufficiente, anche se il KingMa, a mio parere, risulta più sicuro e quasi impossibile da aprire spontaneamente o per caso, evenienza che con il clone potrebbe verificarsi (ci è mancato poco durante un tuffo in piscina!).
Infine, nella parte superiore troviamo anche il tasto per avviare i video o lo scatto.
Qualità costruttiva
La scocca dei due case è realizzata in plastica rigida trasparente di ottima fattura in entrambe le soluzioni. Infatti, lo spessore dei due case è il medesimo, così come la trasparenza della plastica adottata.
Per quanto riguarda il gancio di chiusura nella parte superiore, come detto nel precedente paragrafo, quello realizzato da KingMa risulta decisamente ben fatto e più robusto, mentre nel clone emerge a vista l’economicità del prodotto, visto anche lo spessore davvero sottile della plastica adottata. Di conseguenza, il case KingMa sarà quasi impossibile da aprire casualmente, mentre sul clone, complice un po’ di sfortuna, l’apertura potrebbe avvenire abbastanza facilmente, già semplicemente urtando la superficie dell’acqua con un tuffo o con qualche movimento brusco.
I due oblò sono di fattura diversa, visto che nel clone troviamo una copertura in plastica, mentre nel KingMa troviamo un vero e proprio vetro, che garantisce una migliore trasparenza e una minore diffrazione dei raggi luminosi. Inoltre, le gocce d’acqua tendono facilmente a scivolare via sul vetro dell’oblò del case KingMa, visto che è presente, molto probabilmente, un trattamento che non trattiene le gocce d’acqua, che manca però sull’altro concorrente di questo confronto, sul quale le l’acqua viene trattenuta più facilmente.
Da segnalare l’enorme differenza qualitativa dei tasti, che nel clone risultano molto piccoli, duri e difficili da premere fino a fine corsa, mentre nel case marchiato KingMa risultano essere di ottima fattura e ben fatti. Gli stessi, infatti, si caratterizzano per una dimensione adatta alle dita e la corsa risulta ottima ed efficiente, dato che sono sempre riuscito ad agire sull’action cam senza problemi, mentre con l’altro case alcune volte la pressione del tasto non è avvenuta.
Anche la guarnizione risulta essere qualitativamente superiore nel KingMa, sul quale è necessario un maggiore “sforzo” per chiudere bene il case. Sull’altro, invece, la chiusura avviene in modo molto più semplice, a causa di uno spessore delle guarnizioni sensibilmente inferiore e ridotto al minimo indispensabile.
Purtroppo, in entrambe le soluzioni ho notato la formazione di condensa, dovuta al calore sviluppato dalla YiCamera in contrasto con la temperatura dell’acqua della piscina. Un problema facilmente risolvibile utilizzando degli appositi prodotti anticondensa da inserire all’interno del case.
Infine, in entrambi i case l’action cam risulta ben fissata e stabile. Una volta inserita al loro interno, infatti, la cam resterà immobile e, inoltre, non non si notano vignettature nelle foto, segno che la distanza della lente della fotocamera dall’oblò sono corrette.
Entrambi i case dovrebbero garantire l’impermeabilità fino a 30 metri di profondità, anche se nei test effettuati non ho avuto modo di scendere al di sotto dei due metri.
La prova
Nonostante gli oblò dei due case siano stati realizzati con materiali differenti, le foto ed i video evidenziano lo stesso livello qualitativo, sia sott’acqua che fuori. Non sono significative, infatti, le differenze nella riproduzione di colori e luce. Solamente in controluce ho notato una piccola differenza tra i sample scattati con i due case, e , come potrete notare voi stessi dalle gallerie sottostanti, le foto realizzate con il case KingMa risultano essere leggermente superiori e molto simili a quelle scattate senza case, differenza dovuta proprio alla lente in vetro adottata sul KingMa.
Nelle seguenti gallery trovate delle foto scattate con i due case e senza, per la precisione, a sinistra senza case, al centro con la soluzione KingMa e a destra con il clone.
Prova contro luce diretta
Prova contro luce sfalsata
Prove varie
Prova sott’acqua
Case impermeabile YiCamera: quale scegliere per l’estate? La prova di GizChina.it
Conclusioni
I due prodotti oggi provati sono due delle tante alternative al case originale di Xiaomi che sta iniziando a diffondersi nelle ultime settimane ad un prezzo ben più salato di questi prodotti, visto che parliamo di circa 25 euro per la soluzione originale dell’azienda contro i 10 euro circa delle alternative provate oggi.
Tra i due prodotti oggetto della recensione odierna, vince senza dubbio la soluzione proposta da KingMa, sia per la qualità che per la costruzione, ma sopprattutto per il sistema di chiusura decisamente superiore al concorrente, e, visto che la YiCamera non è impermeabile nativamente senza custodia, vi sconsiglio i cloni del case originale in favore della soluzione prodotto da KingMa o al case originale di Xiaomi stessa, anche se la cifra richiesta è leggermente superiore. Il punto debole del clone provato oggi, come già detto, è il sistema di chiusura, a mio parere debole ed inaffidabile. In un tuffo in piscina, infatti, ho quasi rischiato di aprire lo sportello posteriore, cosa che con la soluzione KingMa invece è quasi impossibile possa accadere.
Vi rimandiamo ai seguenti link per l’acquisto: qui trovate il case KingMa e qui il clone dell’originale.