Sono passati ormai diversi mesi dal lancio ufficiale di Android One, il progetto Google nato per portare terminali economici (ma dalle buone caratteristiche) nelle tasche di tutti gli indiani. È quindi giunto il momento di espandere l’iniziativa!
Preferendo garantire una certa continuità territoriale, il colosso di Mountain View ha incluso Sri Lanka, Nepal e Bangladesh nella lista dei paesi che possono vantare il supporto ufficiale ad Android One. La scelta appare decisamente sensata, sopratutto se si considera che questi paesi, pur disponendo di un economia in espansione non troppo dissimile da quella indiana, non sono ancora divenuti colonia dei grandi produttori cinesi (Xiaomi su tutti).
Nonostante la garanzia di aggiornamenti software sviluppati direttamente dal colosso americano sia decisamente attraente, infatti, il successo dell’iniziativa in India è stato seriamente compromesso da una tempistica non ottimale. Molti importanti produttori, ad esempio, avevano già occupato il mercato con i loro terminali di fascia bassa ben prima del lancio ufficiale del progetto. Si è trattato, ovviamente, di un grosso ostacolo alla diffusione di dispositivi Android One.
Ricordiamo che tutti i device dell’iniziativa sono basati sullo stesso hardware. Il cuore pulsante di questi sistemi, dunque, è il SoC Mediatek MT6582 quad core che gestisce, grazie alla RAM da 1GB, lo schermo 4.5 pollici 854 x 480 pixel. Non manca, naturalmente, il supporto dual sim.
A quanto pare, inoltre, il ristretto gruppo di produttori (che attualmente è composto principalmente da Karbonn, Spice e Micromax, grosse aziende indiane) si è allargato con l’ingresso di Symphony Mobile. I device Android One, in ogni caso, sono allineati sia per caratteristiche che per prezzo, il che rende meno utile alla concorrenza l’ingresso nel progetto di nuovi competitor.
In base a quanto già visto in questi mesi attendiamo, per il prossimo futuro, un ulteriore allargamento dell’iniziativa a paesi quali Pakistan e Indonesia, oltre all’aumento del numero di produttori coinvolti (Xiaomi, Asus..?). Seguiamo con grande curiosità, in ogni caso, la crescita del progetto.
[GizChina.com]