Direttiva Omnibus: cos’è e come funziona la lotta alle finte offerte

Direttiva Omnibus

Dal 1 luglio 2023 è ufficialmente in vigore anche in Italia la Direttiva Omnibus, una serie di norme volute dall’Unione Europea per combattere il fenomeno delle finte offerte online che spesso ingannano i consumatori con la promessa di grandi sconti che in realtà non sono tali. Grazie alle modifiche al Codice del Consumo apportate da questa direttiva, adesso è più semplice comprendere se un’offerta di un negozio online è davvero vantaggiosa.

La direttiva Omnibus protegge i vostri acquisti online: ecco come vengono mostrate le finte offerte

Direttiva Omnibus

Negli ultimi giorni vi sarete sicuramente imbattuti in quello che ad una prima occhiata potrebbe sembrare un semplice bug: alcuni negozi online, infatti, hanno iniziato a mostrare un prezzo in offerta superiore o uguale a quello barrato (che in teoria dovrebbe essere quello di listino). Questo è il primo effetto della Direttiva Omnibus che punta a mostrare il prezzo reale di un prodotto in offerta negli ultimi 30 giorni, ma procediamo con ordine.

Grazie alle nuove leggi della comunità europea entrate in vigore in Italia in questi giorni, nel caso in cui un prodotto sia in offerta è necessario indicare anche il prezzo precedente più basso registrato negli ultimi 30 giorni. Volendo fare un esempio estremamente pratico: se 10 giorni fa un prodotto con prezzo di listino a 50€ è stato in offerta a 25€ (anche solo per qualche minuto), nei successivi 20 giorni il prezzo che andrà sbarrato in caso di nuova offerta sarà 25€ e non 50€. Di conseguenza ci si potrebbe trovare davanti al paradosso di avere lo stesso prodotto in offerta a 30€ con il prezzo sbarrato di 25€.

Unieuro
Esempio di prezzo con direttiva Omnibus

Questa indicazione aiuta i consumatori a verificare l’esattezza delle pubblicità che promettono grandi sconti, ma che in realtà non fanno alto che proporre false offerte. Gli effetti della direttiva Omnibus si stanno già iniziando a vedere: sui siti delle grandi catene di elettronica, come per esempio Mediaworld e Unieuro, è possibile già notare prodotti in sconto con prezzi identici a quelli sbarrati, che stanno ad indicare l’offerta precedente negli ultimi 30 giorni.

Su Amazon, invece, si è potuto notare un iniziale abbassamento delle percentuali delle scontistiche. In questo caso non sarà Amazon a dove vigilare (tranne che sui prodotti venduti direttamente da lei) ma in quanto marketplace ogni singolo venditore dovrà assicurarsi di mostrare i prezzi corretti in caso di scontistica.

Se il prodotto è stato immesso sul mercato da meno di un mese, può venir meno la regola dei 30 giorni: anche in questo caso, però, andrà indicato il prezzo della precedente offerta con relativa indicazione temporale di riferimento. La direttiva, invece, non viene applicata su prodotti deperibili, alimentari, agricoli, vendite sottocosto oppure prezzi promozionali di lancio.

Il mancato rispetto della Direttiva Omnibus porterà a delle sanzioni pecuniarie fino ad un massimo di 10 milioni di euro, oppure al 4% del fatturato prodotto (in Italia oppure negli stati della comunità europea). Si tratta quindi di uno scudo importante per i consumatori, che potranno acquistare online con una consapevolezza maggiore di star facendo (o meno) un affare.

⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.