Recensione OnePlus 15: ritorno alle origini

Quando si parla di innovazione nel mondo smartphone, sono in pochi a riuscire davvero a mantenere promesse e aspettative. Con OnePlus 15, la sensazione è quella di essere di fronte ad un prodotto maturo e molto potente, in cui però non parliamo più di semplici numeri o di solite corse ai benchmark ma di esperienza utente nuda e cruda. OnePlus riparte dalle basi – velocità, concretezza, qualità costruttiva – e fa un salto avanti importante su autonomia, display e personalizzazione software.

Non c’è voglia di stupire a tutti i costi, ma il desiderio netto di convincere chi cerca un top di gamma “vero”, quasi privo di compromessi ma anche senza eccessi scenografici. Il risultato di questa filosofia? Uno smartphone che si sente premium in mano, si vede premium sullo schermo, e si conferma premium nell’utilizzo quotidiano: apparentemente semplice, ma con dettagli in grado di fare davvero la differenza.

Insomma, in un certo senso è come se l’azienda abbia ascoltato le critiche degli utenti (soprattutto quelli appassionati) che negli ultimi anni avevano lamentato un allontanamento progressivo dalla “vecchia OnePlus”. Che sia il ritorno della filosofia “Never Settle” che ha accompagnato il brand nei suoi primi anni di vita? Sì, ma non del tutto.

Recensione OnePlus 15: non solo potenza, ma esperienza utente (e prezzo ridotto)

Videorecensione OnePlus 15

Design e Materiali

Più che in passato, quando si impugna il OnePlus 15 la qualità è tangibile. Al tatto è un telefono che comunica valore, ma senza ostentazioni. E al netto di effettini speciali, ciò che colpisce è la coerenza visiva e la cura dei particolari. È uno smartphone che non cerca di stupire con trucchi, ma seduce con dettagli geometrici, simmetria del modulo fotografico e un logo OnePlus ora centrale, che dà finalmente un equilibrio che nelle precedenti generazioni mancava. Il retro satinato – specialmente nella variante Sand Storm – conquista al primo sguardo e resta immune alle impronte. In mano si percepisce subito il lavoro fatto coi pesi: 211 grammi non sono pochi, ma la distribuzione e i bordi limati dai tecnici OnePlus permettono di gestire il telefono con sicurezza. Il frame laterale, grazie alla tecnologia MAO Micro-Arc Oxidation, offre un feeling quasi ceramico, tripla resistenza rispetto all’alluminio tradizionale. Nei dettagli si distingue davvero da tanti rivali.

La novità più per nerd e power user? Arriva il Plus Key, un tasto fisico nuovo che sostituisce l’iconico Alert Slider. È una scelta che farà discutere, ma in questa generazione serve per interagire col Mind Space – la nuova area personale intelligente dell’interfaccia OxygenOS. Premendolo, si cattura e si archivia istantaneamente ciò che si sta visualizzando, dando vita al vero centro dell’ecosistema AI di OnePlus. La sensazione? Il tasto è utile, ben integrato e visivamente completa il design senza disturbarlo.

Completano il quadro tutte le certificazioni possibili: IP68, IP69, fino alla IP69K che ne accertano la resistenza ad immersioni, polvere e addirittura getti d’acqua ad alta pressione.

Display

OnePlus 15 monta pannello un LTPO AMOLED da 6,78 pollici (risoluzione 1.5K, 2772×1272, refresh a 165Hz), primo a unire questa frequenza con tale densità. Si vede. La fluidità è assoluta, i colori restano credibilmente calibrati in ogni condizione, e la luminosità raggiunge 1800 nit all’apice. Di notte il display scende persino a 0.5 nit con la funzione Reduce White Point: niente stress alla vista, anche nella completa oscurità.

Foto OnePlus 15: design, materiali e dettagli del nuovo flagship Android 2025

Certificazioni come TV Rheinland Eye Care 5.0, funzioni Eye Comfort Reminder e Eye Comfort for Gaming, touch sampling a 3200Hz: la precisione nel riconoscimento dei tocchi è millimetrica, specialmente in gioco o nelle sessioni di scrittura rapida. È difficile descrivere a parole quanto sia piacevole, ma è un’esperienza che supera la gran parte dei competitor. Dettaglio non secondario: la protezione Ceramic Guard è all’altezza, senza compromessi rispetto ai Gorilla Glass concorrenti.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca pulsa il nuovo Snapdragon 8 Elite Gen 5 (CPU Oryon fino a 4.6GHz, GPU Adreno 840), che non lascia spazio a conti al ribasso. La RAM LPDDR5X Ultra (fino a 16GB) e storage UFS 4.1 fanno il resto. Il risultato? Tutto gira impeccabilmente, senza lag, anche nella sessione di utilizzo intensa che da sempre è la prova del nove per ogni Android top.

Molto interessante la tecnologia Power Trinity: tre chip separati (SoC, chip touch e chip Wi-Fi) che lavorano insieme per ottimizzare non solo la potenza, ma anche la latenza e la reattività. Nei giochi – come PUBG o Mobile Legends – il frame rate resta fisso sui 120 fps, senza cali anche dopo un’ora di sessione grazie al nuovo 360 Cryo-Velocity Cooling con camera di vapore 3D, grafite e aerogel. E se mentre si gioca si connette lo smartphone al caricabatterie il sistema di Bypass Charging carica direttamente il device durante il gioco, senza surriscaldare la batteria.

Nessun rallentamento termico, prestazioni solidissime anche nell’editing video 4K, nella gestione di molteplici app e nella navigazione tra le pagine social. Insomma è flagship che non ha paura di nessun utilizzo estremo.

Foto OnePlus 15: design, materiali e dettagli del nuovo flagship Android 2025

Supporto completo per 5G, Wi-Fi 7, NFC, Bluetooth LDAC/aptX/AptX HD/LHDC 5.0 e dual SIM con eSIM. Il chip Wi-Fi dedicato fa la differenza nella stabilità e nella latenza anche a piani diversi e in ambienti affollati. L’audio è stereo, fluido ma non eccellente: manca profondità nei bassi rispetto ad alcuni rivali, gli speaker fanno il loro ma non lasciano il segno. Nei video e nelle chiamate, però, la qualità è ottima, il microfono cattura la voce pulita anche in ambienti ostili.

La vibrazione, invece, è calibrata come pochi: netta, precisa, mai invadente grazie alla motorizzazione X-axis, che fa la differenza in scrittura e gaming. I sensori completano il quadro del flagship: impronte a ultrasuoni sotto il display (affidabile e rapido), barometro, spettrometro di luce, giroscopio ad alta precisione e blaster IR che lo trasforma in un telecomando ad infrarossi universale.

Fotocamere

La tripla fotocamera posteriore (principale Sony IMX906 50MP, ultra-wide OV50D 50MP, tele JN5 50MP con zoom ottico 3,5x) segna una scelta precisa: niente più partnership Hasselblad, ma una qualità fotografica costante e affidabile. Di giorno, le immagini sono pulite, dettagliate e ricche, con gestione naturale della luce. Di sera, la modalità notte lavora a dovere: nitidezza senza eccessivo rumore, anche se la gamma dinamica non è la più ampia della categoria.

La DetailMax Engine fa un ottimo lavoro sul dettaglio, ma a volte l’effetto “sharp” può risultare artificiale. Tuttavia, nella maggior parte degli scatti, specialmente negli ambienti misti o in foto social, la resa è più che soddisfacente. I selfie restituiscono volti luminosi e ben strutturati, merito della cam frontale da 32MP con autofocus.

Sul fronte video, fino a 4K 120fps in Dolby Vision HDR, con stabilizzazione efficace e LUT preview perfetta per gli amanti della post-produzione. Non siamo ai livelli dei flagship fotografici assoluti, ma la coerenza tra i sensori, la velocità di scatto e la affidabilità software sono un vero punto di forza per il pubblico che cerca uno smartphone tosto e stabile, più che una “mirrorless tascabile”.

Software

Basato su Android 16, il nuovo OxygenOS 16 resta fedele a “Fast Smooth”: ora è più leggero, curato e intuitivo. La grande novità è il Mind Space, una sorta di archivio personale intelligente dove si possono salvare testi, immagini, link, appunti da qualsiasi punto del sistema. La funzione Plus Key e la gesture a tre dita per il salvataggio diretto accelerano il workflow e integrano in modo non invadente le funzioni AI reali.

La partnership con Google Gemini trasforma l’assistente, che combina i dati archiviati con informazioni Web per risposte sempre contestualizzate, il tutto protetto nel Private Computing Cloud, cifrato end to end.

Ma non finisce qui. OnePlus 15 arriva con altre funzionalità basate sull’intelligenza artificiale come AI Recorder, AI Portrait Glow, AI Scan, AI PlayLab, Parallel Processing 2.0, Predictive Back Gesture, Dual App Control e Illuminance Animation, con cui il sistema aiuta davvero nei momenti chiave e resta invisibile quando non serve. L’interazione complessiva mette in ombra tante personalizzazioni concorrenti, con coerenza visiva e fluidità.

Autonomia e ricarica

La batteria da 7300mAh è un record. Non siamo ai livelli dei 7500 mAh dell’OPPO Find X9 Pro, ma si supera agevolmente la soglia dei due giorni di uso reale anche grazie alla doppia cella NanoStack Silicon: a detta di OnePlus, l’80% della capacità dopo quattro anni. Nei primi test la promessa appare credibile, con medie di display acceso ben oltre le 10 ore.

Foto OnePlus 15: design, materiali e dettagli del nuovo flagship Android 2025

La ricarica SuperVOOC a 120W porta da 0 al 100% in poco più di mezz’ora; la ricarica wireless AIRVOOC arriva a 50W. Il bypass charging durante il gioco è una vera chicca per la salute della batteria nel lungo termine.

Prezzo di vendita e considerazioni

OnePlus 15 è già disponibile nelle versioni 12/256GB e 16/512GB, nello store ufficiale del brand, rispettivamente a 979 euro e 1029 euro in offerta lancio con 100 euro di sconto dai 1129 euro iniziali. La variante top è oggetto di sconto immediato a carrello di 100 euro, azzerando la differenza con la versione base. In bundle, per chi acquista subito, è possibile scegliere tra OnePlus Watch 3, OnePlus Pad Lite o OnePlus Buds Pro 3, mentre per i primi acquirenti c’è il DJI Osmo Mobile 7, uno stabilizzatore di qualità.

Foto OnePlus 15: design, materiali e dettagli del nuovo flagship Android 2025

La strategia di prezzo segna, per la prima volta, una riduzione rispetto alla generazione precedente, puntando la sfida su materiale premium, autonomia smisurata, display primatista e intelligenza artificiale integrata. Non ci sono compromessi sulle prestazioni, la user experience è di fascia alta e la coerenza è la vera regola.

A chi si rivolge OnePlus 15? A chi cerca il vero flagship, senza compromessi inutili ma senza la rincorsa a fuochi d’artificio. L’autonomia è fuori scala, il software “sa leggere” le esigenze dell’utente, la fluidità e la cura dei materiali rendono davvero giustizia alla nomea Never Settle.

Foto OnePlus 15: design, materiali e dettagli del nuovo flagship Android 2025

La verità è che OnePlus 15 è uno smartphone che non ha bisogno di stupire, ma di convincere all’uso quotidiano. È un flagship che fa tutto bene, con una coerenza rara. Personalmente avrei gradito una maggiore incisività dal reparto audio – specie per l’intrattenimento multimediale in movimento – e qualche chicca in più lato fotografico. Ma per tutto il resto, OnePlus 15 si impone come la scelta naturale per chi cerca prestazioni, autonomia, stile e un software che finalmente mette davvero l’utente al centro.

Un prodotto riuscito, solido e dal rapporto qualità/prezzo finalmente maturo. La concorrenza è avvisata: quest’anno la partita si gioca davvero sul terreno dell’esperienza d’uso, non solo sulla corsa alle specifiche.

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RASSEGNA PANORAMICA
Design e materiali
Display
Hardware e prestazioni
Fotocamere
Software
Batteria e ricarica
Prezzo
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Dario Caliendo
Nel mondo della tecnologia dal lontano 2007, ingegnere informatico di formazione, condivide la sua passione per il tech con quella per gli animali e per la buona cucina. Crede che la tecnologia debba essere sempre alla portata di tutti, e per questo ama spiegarla nel modo più semplice e chiaro possibile. Le recensioni sono il suo pane quotidiano.
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