Nel mondo degli sport di resistenza, e in particolare del triathlon, la scelta dello smartwatch è spesso un bivio frustrante: da un lato, ci sono i modelli di punta, gioielli di tecnologia che promettono un tracciamento impeccabile e analisi dettagliate, ma a un prezzo che costringe a tirare la cinghia per un bel po’ di settimane. Dall’altro, le alternative a basso costo, che al primo acquazzone o alla prima uscita in acque libere rischiano di abbandonarci sul più bello. Sembra una scelta obbligata tra performance e portafoglio, ma è davvero così?
Con il lancio del nuovo Mibro GS Pro2, sembra esserci finalmente una soluzione a questo problema, visto che lui, a un prezzo di listino di soli 99 euro, promette caratteristiche tecniche e funzionalità fino a poco tempo fa riservate a dispositivi di fascia ben più alta. Pensato esplicitamente per i triatleti amatoriali, per i runner che amano i sentieri e le lunghe distanze, e più in generale per gli sportivi che cercano un GPS a doppia frequenza affidabile, questo orologio ha tutte le carte in regola per sparigliare il mercato. Ma può un dispositivo così economico essere davvero all’altezza delle aspettative di un atleta?
Recensione Mibro GS Pro2
Design, costruzione e display
Al primo sguardo, il Mibro GS Pro2 comunica subito il suo intento: è un orologio costruito per l’azione, non di certo un orologio pensato per essere abbinato a camicia e giacca. Non cerca di essere un gioiello minimale, ma anzi sfoggia un design robusto e sportivo che trasmette un forte senso di durabilità e resistenza, senza però mai risultare eccessivamente ingombrante al polso. Certo, è anche vero che io non ho un polso piccolissimo (ma nemmeno così grande), ma se pensate che potreste indossarlo principalmente durante lo sport, e meno durante la giornata “standard”, si può chiudere un occhio sulle dimensioni, qualora lo doveste trovare ingombrante. Con un peso di 61,6 grammi, che possono scendere a 49,6 grammi se si utilizza il cinturino in tessuto compreso anche in confezione anzichè quello in silicone già installato, questo GS Pro2 si posiziona bene nella categoria degli sportwatch, risultando comunque confortevole anche qualora decideste di indossarlo per l’intera giornata.
La vera sorpresa, considerando il prezzo, risiede però nella qualità dei materiali: ho iniziato a provare questo dispositivo, come spesso faccio, senza leggere informazioni circa il prezzo o troppe specifiche tecniche, proprio per non lasciarmi condizionare, ma quando ho letto che si trattava di un prodotto venduto a 99 euro, onestamente, sono rimasto senza parole. La cassa è realizzata in un solido nylon rinforzato con fibra di vetro, mentre la ghiera superiore, che protegge il display, è in acciaio inossidabile 316L, lo stesso utilizzato in modelli da 200 euro o più. Questa combinazione di materiali non solo conferisce un aspetto “premium” al dispositivo, ma garantisce una notevole resistenza a urti e graffi, un dettaglio fondamentale per chi pratica sport come il trail running o il triathlon, per cui questo sportwatch è pensato.
Ma il protagonista è senza dubbio il display: un pannello AMOLED da 1.43 pollici, luminoso e dai colori vividi. Con una luminosità di picco che arriva fino a 1200 nits, la leggibilità è eccellente in ogni condizione di luce, anche sotto il sole diretto di mezzogiorno, un aspetto cruciale durante un’attività all’aperto. È ovviamente presente la funzione Always-On per avere sempre l’ora e i dati principali a colpo d’occhio, con un impatto sulla batteria tutto sommato contenuto. La personalizzazione dello stesso schermo è garantita da oltre 300 watch face disponibili tramite l’app Mibro Fit, che spaziano da quadranti ricchi di dati a opzioni più eleganti o minimaliste.
Un plauso ulteriore a Mibro va fatto per la grande cura nella confezione di vendita, che include, come anticipavo prima, ben due cinturini con sistema di sgancio rapido standard: il primo in silicone liquido, incredibilmente morbido e flessibile, ideale per le sessioni di allenamento in quanto non irrita la pelle e si pulisce facilmente e il secondo in nylon intrecciato con chiusura a strappo, più traspirante e leggero, perfetto per l’uso quotidiano.
Prestazioni, sensori e monitoraggio
È qui, sul fronte delle prestazioni vere e proprie, che il Mibro GS Pro2 conferma ancora una volta che la sua natura economica non deve farlo passare inosservato, anzi tutto il contrario. Le specifiche e le funzionalità dedicate allo sport sono infatti il suo cavallo di battaglia, a partire dal componente più importante per chi corre, va in bici o semplicemente fa sport: il GPS. In una fascia di prezzo dove un GPS basilare è già un lusso, Mibro integra un chip GNSS a doppia frequenza (L1+L5), una tecnologia solitamente riservata ai top di gamma. Questo si traduce in un aggancio ai satelliti (supporta GPS, GLONAS, Galileo e BDS) quasi istantaneo e, soprattutto, in una traccia molto più precisa e affidabile, specialmente in contesti difficili come i centri urbani con palazzi alti o i sentieri boscosi.
La gestione dei percorsi è un altro fiore all’occhiello, poichè tramite l’app Mibro Fit è possibile importare tracce in formato GPX, KML e TCX, sincronizzandole direttamente da piattaforme come Strava o caricandole da file. Una volta avviata la navigazione, l’orologio fornisce avvisi in tempo reale con vibrazione e cambi di colore sul display qualora si esca dal percorso, una funzione indispensabile per il trail running e le lunghe uscite in bici.
Mibro ha lavorato a stretto contatto con atleti per perfezionare la modalità Triathlon, a cui il brand crede moltissimo e che pubblicizza pesantemente anche sulle proprie vetrine online. In questa modalità il GS Pro2 non solo traccia nuoto, bici e corsa, ma gestisce le transizioni in modo automatico: l’orologio riconosce il cambio di disciplina senza che l’atleta debba toccare alcun pulsante, permettendo di concentrarsi unicamente sulla gara e, al termine, fornisce un’analisi dettagliata di ogni frazione per aiutare a migliorare le performance. Vi mentirei se vi dicessi che ho provato nel dettaglio questa funzionalità, perchè in questa fase della mia vita, non potrei affrontare più che una mezz’oretta di corsa, siate clementi!
Per i runner, inoltre, le sorprese non sono finite, poichè oltre a un’eccellente precisione, sono disponibili le dinamiche di corsa avanzate, che includono sempre una stima del VO2 Max per una valutazione della capacità aerobica, il V.DOT che è un indicatore della performance attuali, il Training Load per monitorare il carico di allenamento e, infine, la previsione dei tempi di gara, un dettaglio tanto banale quanto fondamentale per gli atleti in preparazione per gare agonistiche. L’impermeabilità fino a 5 ATM lo rende un compagno affidabile anche in piscina e in acque libere. Per il nuoto, vengono fornite metriche specifiche come l’indice SWOLF, la frequenza e lo stile della bracciata.
Chicca interessante, soprattutto vista la forte diffusione di questo sport nell’ultimo periodo, è la modalità dedicata al Padel: grazie a un sensore a 6 assi, l’orologio analizza i colpi, la potenza e la postura, offrendo dati utili a chi pratica questo sport. Ultimo, ma non per importanza, è il sensore del battito cardiaco che si è rivelato sorprendentemente preciso, paragonabile a quello di dispositivi ben più blasonati. Questo permette di avere dati affidabili non solo durante l’attività fisica, ma anche nel monitoraggio H24 della salute, che include la misurazione continua dell’ossigenazione del sangue (SpO2), l’analisi dello stress, del sonno (compresi i pisolini) e esercizi di respirazione.
Software e app su smartphone
Se le prestazioni sportive stupiscono, l’esperienza d’uso quotidiana conferma la maturità raggiunta da Mibro. L’orologio è gestito dal sistema operativo proprietario Mibro Galaxy OS 2.0, una piattaforma fluida e reattiva che si allontana decisamente dalle interfacce generiche e poco curate di molti smartwatch economici che si possono acquistare in questa fascia di prezzo. La navigazione tra i menu è intuitiva, affidata sia allo schermo touch sia alla corona superiore, che offre un piacevole feedback aptico durante la rotazione; il pulsante inferiore, invece, è dedicato all’accesso rapido ai profili sportivi. Unica nota dolente sono le traduzioni non proprio perfette dell’orologio, ma l’interfaccia comunque è perfettamente comprensibile.
Una delle funzioni smart più apprezzate è la possibilità di gestire le chiamate via Bluetooth; certo, è sempre necessario avere lo smartphone nel raggio d’azione, ma è comunque comodo poter rispondere a una telefonata direttamente dal polso, con una qualità audio chiara sia in entrata che in uscita. È anche possibile caricare una lista di contatti preferiti per avviare rapidamente una chiamata.
Le notifiche vengono visualizzate in modo chiaro e puntuale e dall’app Mibro Fit è possibile selezionare con precisione da quali applicazioni si desidera riceverle; l’interazione, come prevedibile in questa fascia di prezzo, è limitata alla sola lettura, senza possibilità di rispondere direttamente dall’orologio, nè se accoppiato con Android nè se accoppiato con iPhone.
Il vero centro di controllo è l’applicazione Mibro Fit, disponibile sia per Android che per iOS; l’app si presenta con un’interfaccia moderna e di facile lettura, dove tutti i dati raccolti dall’orologio sono organizzati in schede chiare e dettagliate. L’app offre un livello di personalizzazione notevole, permettendo di regolare ogni aspetto del monitoraggio della salute (come le soglie di allarme per il battito cardiaco, il numero di passi giornalieri etc) e le impostazioni generali dell’orologio.
La compatibilità è trasversale e non penalizza nessuno, visto che i dati delle attività vengono sincronizzati in modo impeccabile non solo con Strava, ma anche con Apple Salute su iOS e Google Fit su Android, e cosi facendo è possibile centralizzare tutte le informazioni nel proprio ecosistema preferito senza alcun problema, un vantaggio non scontato che lo rende una scelta eccellente a prescindere dallo smartphone utilizzato.
Autonomia
In un mondo dove ricaricare lo smartwatch ogni una o due notti è la norma, questo dispositivo si distingue per essere un vero campione di durata, eliminando quasi del tutto l’ansia da batteria scarica. Realisticamente parlando l’autonomia di questo Mibro GS Pro2 si attesta tra i 12 e i 15 giorni con un utilizzo quotidiano normale, fatto di 3-4 allenamenti a settimana da massimo un’oretta all’incirca; in caso di utilizzi più stressanti e con un numero di allenamenti maggiore, si coprono 6-7 giorni di autonomia, che sono comunque un dato di tutto rispetto.
Prezzo e considerazioni
Tirando le somme, il Mibro GS Pro2 è uno smartwatch che fa molto più di quanto il suo prezzo lasci immaginare. Rappresenta un vero e proprio “salto da gigante” per il brand e si posiziona come un prodotto che, non mi preoccupo a dirlo, è quasi rivoluzionario nel suo segmento. L’equilibrio tra qualità costruttiva, precisione del GPS a doppia frequenza, un’autonomia eccezionale e funzionalità specifiche per il triathlon è semplicemente imbattibile a 99 euro ed è fondamentalmente un dispositivo che democratizza l’accesso a tecnologie finora riservate a una fascia di mercato decisamente superiore, senza fare grandi rinunce sull’essenziale.
Certo, qualche compromesso c’è: ad esempio l’orologio non dispone di una memoria interna per l’archiviazione di brani musicali, non supporta la connettività ANT+ o Bluetooth per sensori esterni come fasce cardio, ma per 99 euro se avesse avuto anche queste funzioni, probabilmente avrei voluto diventare azionista di maggioranza in Mibro, non ve lo nascondo.
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