Oggi parliamo di un’istituzione, un prodotto che ha definito un’intera categoria di mercato e che, puntuale come un orologio svizzero (o forse dovremmo dire, come una smart band cinese), si rinnova. Parliamo della nuova Xiaomi Smart Band 10. Ogni anno, di questi tempi, ci poniamo la stessa, fatidica domanda: Xiaomi sarà riuscita a migliorare un prodotto che è già il punto di riferimento del settore e del rapporto qualità-prezzo? Avrà aggiunto quel qualcosa in più per giustificare il passaggio dal modello precedente?
Quest’anno, ve lo dico subito, la faccenda è più complessa e le novità sono tante, alcune davvero molto interessanti. Insomma, Xiaomi non si è limitata al compitino ma ha cercato di alzare l’asticella, puntando su due fronti che fino a ieri sembravano quasi secondari per una band da poche decine di euro: l’eleganza e il benessere.
Ma andiamo con ordine. Analizziamo punto per punto questa nuova Smart Band 10 e cerchiamo di capire se siamo di fronte alla conferma di un dominio o all’inizio di un nuovo capitolo per l’indomabile più venduto da Xiaomi.
Recensione Xiaomi Smart Band 10: tante novità, la solita immediatezza
Design e Materiali
La prima, grande, novità di questa Smart Band 10 è estetica. Dimenticate la semplice plastica incastrata in un cinturino di silicone. O meglio, quella c’è ancora, ma ora è accompagnata da una versione che potremmo definire più “premium”: la Ceramic Edition Pearl White. Il brand ha quindi pensato di puntare anche su un materiale più nobile, resistente ai graffi, piacevole al tatto e alla vista, ed il prezzo da pagare è sì più costoso, ma rimane comunque nella fascia di prezzo a cui siamo abituati.
Ed è una mossa furba. Xiaomi ha capito che la smart band non è più solo un gadget per nerd e sportivi, ma un accessorio da indossare tutto il giorno, tutti i giorni. E se la si indossa sempre, deve poter stare bene non solo con un abbigliamento sportivo, ma anche con quando ci si veste più eleganti. Insomma, un chiaro attacco alla fascia “fashion tech” del mercato, un tentativo di sdoganare definitivamente il fitness tracker e portarlo anche a un’apericena senza sfigurare.
Ma non è tutto. Xiaomi ha introdotto ben dieci accessori diversi. Uno su tutti il pendente a catena di perle, un accessorio che trasforma la band in un ciondolo. Personalmente contino a non essere un fan di questi accessori, ma è chiaro che il brand sta ormai provando a rivolgersi anche a un pubblico femminile molto più vasto.
Per i più tradizionalisti, comunque, non mancano le colorazioni classiche: Midnight Black, Glacier Silver, Mystic Rose, vendute al solito, aggressivissimo prezzo di 49,99 euro, mentre la Ceramic Edition costa 10 euro in più.
Ritorna anche su questo modello una caratteristica molto apprezzata, introdotta per la prima volta sulla Band 8: il rinnovato meccanismo di fissaggio dei cinturini. L’estrema praticità del sistema a “clic” rende la sostituzione un’operazione immediata e alla portata di tutti. Questa comodità permette di adattare il dispositivo a qualsiasi contesto, passando da un look sportivo a uno elegante in un attimo. Inoltre, la compatibilità garantita con i cinturini delle due generazioni passate è un enorme plus, consentendo di riutilizzare quelli che già si possiedono. Per chi ama variare e curare il proprio stile, questa versatilità è un aspetto fondamentale.
Ad ogni modo, a sensazione al polso è di una leggerezza estrema: con soli 15,95 grammi di peso (senza cinturino), ci si dimentica quasi di averla addosso. Questo si rivela un vantaggio cruciale per chi la indossa 24 ore su 24, riposo notturno compreso, poiché non crea mai alcun fastidio o ingombro. Le sue dimensioni (46,57 x 22,54 x 10,95 mm) aumentano leggermente rispetto ai modelli passati è minimo, ma è un cambiamento strategico: quel tanto che basta per offrire uno schermo più grande e godibile, migliorando l’esperienza visiva senza sacrificare il comfort che ci si aspetta da un dispositivo così compatto.
Display
Passiamo al secondo, fondamentale, upgrade. Il display. Qui Xiaomi ha fatto i compiti a casa e ha ascoltato le lamentele che noi recensori (e voi utenti) portiamo avanti da anni. Lo schermo cresce fino a 1,72 pollici, un bel passo avanti che, grazie a cornici sottili e simmetriche di soli 2 mm, porta il rapporto schermo-corpo al 73%. Sarà più facile leggere le notifiche e interagire con i menù, senza dubbio.
La frequenza di aggiornamento continua ad essere di 60Hz con cui si evitano quell’effetto scattoso e quel lag quasi impercettibile ma costante che tradiva la natura economica del dispositivo. Un display a 60Hz significa interazioni fluide, animazioni burrose, una sensazione di reattività che cambia completamente l’esperienza d’uso. È una di quelle caratteristiche che, una volta provate, rende impossibile poi tornare indietro.
Un’altra novità molto bene accetta è la luminosità di picco che arriva a 1500 nits (HBM). Cosa significa? Significa che potrete finalmente leggere l’ora o controllare i dati dell’allenamento sotto il sole di mezzogiorno in spiaggia, senza dover fare contorsioni con il polso o cercare un cono d’ombra. Brava Xiaomi.
Ad ogni modo, la risoluzione dello schermo porta ad una densità di pixel per pollice di 326 PPI (che è la stessa densità che ad esempio si trova in un display “Retina” di Apple), ed è stato introdotto un nuovo sistema touch che vi permetterà di utilizzare la Band anche con le mani umide e che sarà sicuramente molto apprezzato da chi si allena con il dispositivo di Xiaomi al polso ed ha vissuto il problema di non riuscire a gestire i propri allenamenti con le mani sudate.
Fitness & Salute
E veniamo al cuore pulsante di ogni fitness tracker: il monitoraggio delle attività e della salute. Qui Xiaomi gioca su due tavoli: da un lato consolida le certezze, dall’altro introduce una novità davvero molto interessante. Nella nuova smart band di Xiaomi troviamo la solita, sterminata lista di oltre 150 modalità di allenamento, anche se sono convinto che la maggior parte di queste non le userete mai.
Più interessanti sono le metriche avanzate che ora vengono integrate, come il calcolo del VO₂ max, del carico di allenamento e dei tempi di recupero. Si tratta di dati “da pro” che arrivano per la prima volta su un dispositivo di questa fascia. Saranno accurati? E, soprattutto, l’utente medio saprà come interpretarli e utilizzarli? Agli sportivi l’ardua sentenza.
Dove invece Xiaomi sembra aver fatto centro è nel nuoto. La modalità è stata potenziata con il monitoraggio della frequenza cardiaca in tempo reale anche in acqua e, udite udite, una precisione nel conteggio delle vasche dichiarata del 96%. E questo, è possibile grazie a un nuovo sensore di movimento a nove assi. Insomma, se siete nuotatori tenete d’occhio questa band.
Infine, una chicca per i più “smanettoni” che vanno in palestra: la funzione di trasmissione della frequenza cardiaca via Bluetooth. In pratica, potete usare la Band 10 come un sensore cardio esterno da collegare ad altre app o ad attrezzi da palestra compatibili. E, sì, magari è una funzione di nicchia, ma che dimostra una maturità del prodotto notevole.
Anche per la salute e il benessere c’è una novità. Xiaomi Band 10 continua a supportare il monitoraggio continuo di battito cardiaco, dell’SpO₂ e dello stress che ormai sono diventati uno standard. La vera, enorme, novità di questa Smart Band 10 è il diverso approccio con cui viene gestito il l monitoraggio del sonno. La nuova smart band di Xiaomi non si limita più a segnalare quante ore di sonno leggero e profondo abbiamo fatto ma introduce due nuovi parametri: l’efficienza e andamento del sonno.
Grazie a queste nuove rilevazioni, la Xiaomi Band 10 ora è in grado di mettere a disposizione degli utenti un Ma il fulcro è il nuovo programma professionale di ottimizzazione del sonno della durata di 21 giorni che è stato studiato in collaborazione con enti del calibro della World Sleep Society, dell’Asian Society of Sleep Medicine e la Chinese Sleep Research Society.
In soldoni, la band non si limiterà a raccogliere dati, ma, attraverso l’app Mi Fitness, fornirà un percorso guidato di tre settimane con obiettivi su misura, raccomandazioni da esperti e analisi continue per migliorare attivamente le nostre abitudini notturne. Non ho avuto modo di testare questa funzione, perché non sono ancora passati 21 giorni da quando abbiamo ricevuto il sample ma, una volta testata, ve ne parleremo con un approfondimento dedicato.
Sul fronte della connettività, la versione internazionale della Smart Band 10 che abbiamo testato presenta due assenze importanti. In primo luogo, manca il chip NFC. Similmente a quanto visto con la Smart Band 9, questa funzionalità rimane un’esclusiva dei modelli cinesi, precludendo quindi i pagamenti contactless. Si tratta di un compromesso tipico per i fitness tracker di questa fascia di prezzo, necessario per mantenere il costo finale accessibile al pubblico globale.
In secondo luogo, il dispositivo è privo di un GPS integrato. Di conseguenza, per registrare con precisione le mappe dei percorsi durante attività come corsa o ciclismo, è indispensabile avere lo smartphone con sé. Tuttavia, considerati il prezzo e le dimensioni compatte del bracciale, queste sono rinunce comprensibili. La presenza di una bussola elettronica, utile per l’orientamento e gli sport acquatici, aiuta a compensare parzialmente questa mancanza.
Funzioni Smart
Con la nuova versione del suo sistema operativo, la Xiaomi Smart Band 10 è anche molto più integrata nell’ecosistema Xiaomi HyperOS. Grazie allo Xiaomi Smart Hub, la Band 10 può connettersi a smartphone, tablet e auricolari Xiaomi compatibili, permettendo di controllare i dispositivi direttamente dal polso. Volete mettere in pausa la musica sulle vostre Redmi Buds? Potrete farlo dalla band. È il solito concetto di ecosistema chiuso, che funziona a meraviglia se siete fedeli al brand, ma che ovviamente non porta alcun vantaggio se avete un telefono di un’altra marca.
Troviamo poi le notifiche in tempo reale, la sincronizzazione del calendario e le risposte rapide personalizzabili. Attenzione, però, alle solite, fastidiose, limitazioni. La sincronizzazione del calendario funziona solo con smartphone Xiaomi/Redmi o con iPhone, mentre le risposte rapide e la modalità silenziosa sono compatibili solo con Android 8.0 e superiori. È la solita frammentazione che ci fa storcere un po’ il naso, un piccolo neo in un prodotto altrimenti molto completo.
Molto bene il comparto aptico: Xiaomi parla di un motore lineare di precisione e un algoritmo aggiornato che supporta vibrazioni personalizzabili per chiamate, sveglie e messaggi. La qualità della vibrazione è uno di quei dettagli che separano un prodotto “economico” da uno premium. La vibrazione della Xiaomi Band 10 è secca e precisa è infinitamente più piacevole di un “buzz” gracchiante e fastidioso.
Autonomia e ricarica
Xiaomi Band 10 integra una batteria da 233mAh che promette fino a 21 giorni di utilizzo standard o 9 giorni con l’Always-on Display attivo26. Sappiamo bene che “l’uso standard” è un’utopia, ma anche se nella vita reale dovessimo dimezzare questi valori, parleremmo comunque di un’autonomia eccellente, che ci farà dimenticare il caricabatterie. Abbiamo la band da troppo poco tempo per darvi un riscontro sulle reali performance della batteria, quello che posso dirvi è che con un utilizzo moderato da smartwatch (quindi senza tracciamento sportivo), il dispositivo consuma circa il 40% della batteria in quasi 3 giorni, proiettando un’autonomia complessiva di circa una settimana con questa modalità.
Senza lode e senza infamia la ricarica, che rimane in linea con quanto abbiamo già visto nelle altre smart band del brand: una ricarica completa, dallo 0% al 100% richiederà circa un’ora con l’adattatore che esce in confezione.
Prezzo di vendita e considerazioni
Arriviamo al dunque. La Xiaomi Smart Band 10 sarà disponibile dal 27 giugno 2025 con i seguenti prezzi ufficiali:
- Xiaomi Smart Band 10 (colori Midnight Black, Glacier Silver, Mystic Rose): 49,99€.
- Xiaomi Smart Band 10 Ceramic Edition Pearl White: 59,99€.
Inoltre, è prevista una promozione di lancio: dal 27 giugno all’11 luglio, acquistando una Smart Band 10 sullo store ufficiale mi.com, si potrà acquistare uno dei nuovi accessori al prezzo speciale di 1,99€ invece che fino a 22,99€.
Tirando le somme, questa Xiaomi Smart Band 10 mi convince, e molto. Quest’anno il brand non si è limitato ad introdurre il solito aggiornamento annuale, ma un dispositivo da considerare come un’evoluzione pensata e intelligente. Ha migliorato drasticamente il display e i materiali, rendendo l’esperienza utente molto più piacevole e “premium”. E ha introdotto una funzione, il coach del sonno, che ha il potenziale per offrire un valore reale e tangibile al benessere degli utenti, andando oltre la semplice raccolta di dati.
Certo, permangono le solite ombre legate alla frammentazione software e alla spinta verso il proprio ecosistema, ma a questo prezzo è difficile chiedere di più.
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