Nel panorama sempre più affollato degli smartphone di fascia alta, OPPO si è ritagliata uno spazio ben definito grazie alla serie Find X, che da anni rappresenta la punta di diamante dell’azienda cinese in termini di innovazione, design e, soprattutto, fotografia. Con il nuovo Find X8 Ultra, OPPO alza ulteriormente l’asticella, proponendo un dispositivo che non solo punta a primeggiare nel comparto fotografico, ma che lo fa stringendo ancora più forte la mano di Hasselblad, marchio leggendario nel mondo della fotografia professionale.
Il Find X8 Ultra non è uno smartphone per tutti, ma per chi cerca un’esperienza fotografica senza compromessi, con sensori d’avanguardia, elaborazione avanzata delle immagini e un’estetica pensata per riflettere la sua natura premium. È la sintesi di un lavoro che unisce hardware di altissimo livello a una ricerca software sempre più raffinata, con l’obiettivo di portare nelle mani dell’utente un vero e proprio strumento creativo. Il punto a sfavore, uno dei pochi, è la sua mancata distribuzione, almeno in via ufficiale, sul mercato Italiano ed Europeo, per cui vi troverete ad effettuare l’acquisto su siti cinesi e dovrete smanettare un po’, ma ora vediamo quando e per chi questo smartphone ha senso di esistere.
Con il Find X8 Ultra, OPPO rinnova profondamente l’identità estetica della sua linea Ultra, abbandonando il dual-tone caratteristico dei predecessori in favore di un design più sobrio ed elegante, in piena sintonia con il nuovo corso stilistico inaugurato anche dal Find X8 Pro. L’effetto è quello di un dispositivo che trasmette immediatamente una sensazione di raffinatezza e solidità, pur mantenendo una forte riconoscibilità, anche grazie all’imponente modulo fotografico posteriore, il cosiddetto Cosmos Ring, che ospita i quattro sensori da 50 MP e porta con orgoglio la firma di Hasselblad.
Non vi nascondo che appena l’ho unboxato ho provato una sensazione di goduria pura, e chi ha questa stessa mia passione, potrà sicuramente capirmi: il retro in vetro ha una finitura opaca anti-riflesso, gradevole al tatto e poco incline a trattenere impronte, mentre la cornice in lega di alluminio completa il look con una sensazione premium e una continuità visiva impeccabile. Da utilizzatore di iPhone 16 Pro, che per materiali e touch and feel può solamente fare da scuola, devo dire che questo X8 Ultra lo supera di gran lunga.
Nonostante l’integrazione di una batteria da ben 6.100 mAh, lo smartphone rimane sorprendentemente compatto: solo 8,78 mm di spessore e 226 grammi di peso, distribuito in modo eccezionale, tale da garantire sempre una presa comoda e una buona maneggevolezza, anche durante l’uso prolungato. Sul fronte, il grande pannello OLED da 6,82 pollici domina la scena, con cornici ridottissime da appena 1,4 mm e un rapporto schermo-corpo superiore al 90%. Il risultato è un design moderno e immersivo, completato da un foro centrale discreto per la fotocamera frontale e da un sensore d’impronte ultrasonico sotto al display, rapido e affidabile anche con le dita bagnate.
OPPO ha puntato forte anche sulla resistenza e durabilità del suo Find X8 Ultra, anche certificato IP68 e IP69, a prova di polvere, immersioni e persino getti d’acqua ad alta pressione. A protezione del display non troviamo Gorilla Glass, ma un nuovo vetro proprietario chiamato Crystal Shield, sviluppato con la collaborazione di Corning, che promette alta resistenza a urti e graffi; nei pochi giorni di prova non l’ho messo sotto forte stress, ma già a tenerlo nella stessa tasca con le chiavi, non ho notato nessun difetto dopo giorni.
Tra le chicche hardware, che fanno parte ovviamente della personalità di questo smartphone, troviamo due pulsanti fisici personalizzabili: un tasto laterale sinistro (Shortcut Button) che può attivare rapidamente funzioni come la torcia, la registrazione vocale o le modalità audio, e un Quick Button capacitivo sulla destra per accedere alla fotocamera con gesture rapide, dettagli che ricordano l’approccio Apple, ma che OPPO ha reso propri con una convincente attenzione alla funzionalità.
A livello di colorazioni, il Find X8 Ultra è disponibile in tre eleganti variabtu: Matte Black, Pure White e Shell Pink, quest’ultima capace di riflettere leggermente i colori circostanti, creando sfumature cangianti a seconda della luce, un ulteriore tocco di stile in uno smartphone che non lascia nulla al caso.
Display
Il display dell’OPPO Find X8 Ultra è senza dubbio uno dei suoi punti di forza, come ci si aspetta da un flagship moderno, d’altra parte. Parliamo di un ampio pannello OLED LTPO da 6,82 pollici con risoluzione QHD+ (1440 x 3168 pixel), densità di 510 PPI, refresh rate dinamico a 120Hz e frequenza di campionamento del tocco fino a 240Hz. Questo è uno schermo capace di adattarsi fluidamente a ogni tipo di contenuto, passando da 1Hz a 120Hz in base a ciò che viene visualizzato, per bilanciare al meglio reattività e risparmio energetico.
Al di là dei tecnicismi, che inevitabilmente vengono fuori in questo contesto, la qualità visiva è eccezionale: il pannello supporta 10-bit di profondità colore, oltre a HDR Vivid, HDR10 e Dolby Vision, ed in presenza di tali specifiche, non ci si stupisce se ci ritrova di fronte una resa cromatica ricca, precisa e coinvolgente. Guardare contenuti in streaming in alta definizione è un piacere (grazie anche al supporto Widevine L1), così come giocare o navigare tra le app. I colori sono vividi ma non eccessivamente saturi, i contrasti profondi, e la visibilità sotto la luce diretta è buona, anche se non eccezionale.
Però, aspettate, perchè non è tutto oro quel che luccica: l’unico punto debole di questo display sta nella luminosità di picco che, nonostante OPPO dichiari fino a 2.500 nit in condizioni estreme, nei test pratici lo schermo non va oltre i 1200-1300 nits circa in automatico, rimanendo sotto a molti concorrenti diretti come il Galaxy S25 Ultra o il Pixel 9 Pro X, tanto per nominarne due. Nonostante ciò, nell’uso quotidiano lo schermo si comporta benissimo, offrendovi una buona leggibilità in ambienti interni e anche esterni, sebbene la visione sotto pieno sole non sia ai livelli dei migliori del settore.
Hardware e prestazioni
E’ proprio sul fronte hardware che l’Oppo Find X8 Ultra da il meglio di sè e mette in mostra tutta la sua anima da top di gamma. A bordo troviamo il potentissimo Snapdragon 8 Gen 3 “Elite“, un chipset a 3 nanometri che, ad oggi, rappresenta il meglio che si possa ottenere a bordo di uno smartphone Android; per chi non conoscesse la piattaforma, vi basti sapere che è lo stesso processore che si trova nella quasi totalità dei top di gamma di questo 2025, anche se OPPO è riuscita a sfruttarlo in modo particolarmente efficace. La versione che abbiamo testato monta 12 GB di RAM LPDDR5X, che diventano fino a 24 GB grazie alla classica funzione di espansione virtuale della memoria, e ben 512 GB di storage interno UFS 4.1, con la possibilità di arrivare addirittura a 1 terabyte nella variante più spinta. Insomma, potenza e reattività non mancano, ma ciò che colpisce davvero è l’esperienza d’uso quotidiana.
Il Find X8 Ultra è incredibilmente fluido, ma la ColorOS ormai l’abbiamo imparata a conoscere; qui passare da un’app all’altra è praticamente istantaneo, e il multitasking è gestito con una disinvoltura impressionante, anche tenendo in background oltre 30 applicazioni, il sistema resta scattante, senza rallentamenti o ricaricamenti forzati. Questo grazie non solo all’hardware, ma anche a un lavoro software molto curato. ColorOS 15, basato su Android 15, introduce un motore chiamato Trinity Engine, che ottimizza il comportamento del sistema a livello di cache e risorse ed il risultato finale è una gestione della memoria che sembra quasi predittiva, con un’ottima capacità di mantenere le app pronte all’uso anche a distanza di ore.
Durante le sessioni di gaming, il Find X8 Ultra conferma le sue ambizioni da top di gamma; giochi pesanti come Call of Duty Mobile, Asphalt e molti altri girano perfettamente, anche a frame rate elevati e impostazioni medio-alte. Dopo oltre 40 minuti di gioco continuo, il telefono si scalda, certo, ma non in modo eccessivo e, anzi, grazie all’efficiente sistema di dissipazione di cui è dotato lui resta tra i vari top di gamma, uno dei più rapidi nel raffreddarsi una volta chiuso giochi o benchmark. Anche qui, non vi nascondo che non è tutto oro quel che luccica: in scenari di stress prolungato, lo smartphone sembra piegarsi e la CPU può scendere fino al 58% della sua potenza, mentre la GPU si attesta attorno al 64%. Non è qualcosa che si percepisce nell’uso comune, e nemmeno nel gaming casual, ma potrebbe influenzare chi utilizza il telefono magari per elaborare video per rendering prolungati o per giochi molto esigenti con sessioni lunghe e continuative.
Per quanto riguarda i giochi in sè, ma anche negli scenari quotidiani, menzione d’onore per il motorino della vibrazione che, a mio parere, è forse il migliore mai provato a bordo di uno smartphone, per la sua corposita e precisione, neanche paragonabile a quella di un iPhone, che è il punto di riferimento in questo ambito. Bene la connetività, con il supporto a due schede SIM in formato Nano, al Bluetooth 5.4, Wi-Fi 7 ed NFC per i pagamenti. Peccato, infine, per l’assenza di compatibilità con le eSIM.
Software
Parlare del software dell’Oppo Find X8 Ultra significa inevitabilmente entrare nel mondo di ColorOS 15, l’interfaccia proprietaria di Oppo, che in questa versione gira sopra ad Android 15. È un sistema operativo pensato principalmente per il mercato cinese, e questo si nota subito, dalla prima accensione, durante la quale non vi verranno chiesti Account Google per configurare il vostro smartphone; tralasciato questo dettaglio, qui anche impostando la lingua in inglese, non è raro imbattersi in notifiche o menu di impostazioni scritti in cinese, segno che il sistema non è stato pensato per una platea internazionale. Questo non significa che l’esperienza sia incomprensibile, ma di certo coloro attenti ad ogni singolo dettaglio, noteranno questa nota in un certo senso, stonata.
A livello visivo, ColorOS 15 propone un restyling che Oppo definisce profondo, anche se in realtà si tratta più di un’evoluzione che di una rivoluzione. Le modifiche più evidenti si trovano nei toggle rapidi, ma anche l’iconografia è stata leggermente aggiornata, pur mantenendo uno stile molto familiare agli utenti ColorOS; sono molti i menu rimasti invariati, come ad esempio la schermata delle impostazioni.
Non mancano una serie di funzionalità AI già viste su molti altri modelli dell’azienda, ma su questo modello, per via della sua ROM non internazionale, molte di queste sono disponibili solo in cinese, il che rende l’esperienza AI profondamente legata al mercato asiatico e quasi inaccessibile per un pubblico internazionale. Certo, tramite APK si installa il Play Store e si accede a tutto quanto serve di “internazionale”, ma di base si capisce che sul fronte software non è uno smartphone “per tutti. Per quanto riguarda gli aggiornamenti, Oppo non ha ancora annunciato ufficialmente il piano di supporto per questo modello, ma ci si aspetta una politica simile a quella del Find X8 Pro, ovvero cinque major update di Android e sei anni di patch di sicurezza.
Fotocamera
Se c’è una cosa che l’OPPO Find X8 Ultra non vuole far passare inosservata sin dall’unboxing, beh… quella non può che essere la sua personalità fotografica. Il comparto fotografico è il cuore pulsante di questo smartphone e, onestamente, è la cosa che più lo rende davvero “Ultra”. Cinque fotocamere sul retro, quattro da 50 megapixel e poi un sensore True Chroma, che non scatta foto, ma è il cervello cromatico dello smartphone: analizza la scena, suddivide l’immagine in una griglia e regola la temperatura colore di ogni sezione, così da evitare cieli giallognoli o altre imperfezioni tipiche dell’elaborazione post scatto degli smartphone.
E non stiamo parlando di sensori qualsiasi: il protagonista è il Sony LYT900 da un pollice, lo stesso che troviamo sullo Xiaomi 15 Ultra, gigantesco, luminoso, e con un’ottica ad 8 elementi in vetro ad alta rifrazione pensata per ridurre aberrazioni cromatiche. In pratica: colori più fedeli, nitidezza impeccabile e quella resa naturale che di solito ti aspetti da una mirrorless, non da uno smartphone.
E poi c’è la magia dell’ingegneria Oppo: grazie al crop in-sensor è possibile ottenere uno zoom 2X ottico, senza perdere dettaglio; in più, se siete soliti utilizzare gli zoom più spinti, qui ci si diverte davvero con i due teleobiettivi, uno da 3X e uno da 6X. Il primo non è un classico tele, ma un periscopico vero, con lunghezza focale equivalente a 70mm e una distanza minima di messa a fuoco di appena 10 centimetri. Il secondo tele, quello da 6X, monta un sensore Sony LYT600 ed è in grado di arrivare fino a 135mm equivalenti. E se proprio vogliamo esagerare, c’è lo zoom ibrido fino a 120X, anche se, va detto, oltre i 10X inizia a sentirsi un po’ la mano pesante dell’algoritmo.
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L’ultrawide? Anche questa lente è da 50 megapixel, con un sensore Samsung JN5 e un campo visivo di 120 gradi. Buona resa generale, anche se tende leggermente a raffreddare i toni e a sottoesporre nelle scene più ampie. Nulla di drammatico, ma se siete dei perfezionisti, di certo lo noterete, anche se a livello pratico è una fotocamera perfettamente allineata con quella dei top di gamma rivali. Parlando di qualità d’immagine, il Find X8 Ultra tira fuori delle vere bombe: grande gamma dinamica, dettagli naturali, colori vibranti ma mai troppo da sembrare finti. Di notte non tenta di trasformare il buio in giorno, ma mantiene una resa fedele, con rumore contenuto e luci ben gestite. I ritratti sono splendidi: pelle realistica, scontorni perfetti, e quella sfocatura da obiettivo vero che tanti smartphone ancora inseguono. I selfie? Buonissimi. La cam frontale da 32 MP fa il suo, soprattutto con buona luce, anche se non arriva alla magia delle camere posteriori, per ovvi motivi.
Infine i video: 4K a 60 fps su tutte le fotocamere, e 4K a 120 fps sulla principale. La qualità è davvero eccellente, soprattutto in termini di dettaglio e stabilizzazione. Il 24 fps cinematografico manca all’appello (inspiegabilmente), ma per il resto siamo su livelli altissimi. Anche con zoom spinti, la nitidezza resta intatta. Ah, e c’è anche il tasto fotocamera fisico, un piccolo dettaglio che o amate, oppure finirete per non utilizzarlo mai, se non per sbaglio; è molto comodo in modalità di scatto orizzontale, ma a volte ci si dimentica di averlo e dunque passerà completamente inosservato.
Autonomia
Nonostante il design sottile ed elegante dentro il Find X8 Ultra troviamo una batteria mostruosa da 6.100 mAh. E no, non è una batteria normale, ma una delle moderne unità al silicio carbonio, una rivoluzione silenziosa degli ultimi tempi che sta letteralmente cambiando le carte in tavola. Nel mio utilizzo quotidiano sono riuscito tranquillamente a coprire una giornata piena di uso intenso, con oltre 30 app in background, sessioni di YouTube, Netflix, molti scatti fotografici e persino qualche partita a Call of Duty. Se considerate, poi, che l’hardware in dotazione non è tra i più attenti al risparmio energetico, capirete benissimo che OPPO ha bilanciato tutto nel migliore dei modi.
Alla ricarica, invece, ci pensa la SUPERVOOC da 100W che vi porta dallo 0 al 60% in meno di 20 minuti, oppure per gli amanti di quella wireless, qui è disponibile la ricarica AIRVOOC da 50W, oltre alla reverse wireless da 10W per caricare accessori o altri smartphone.
Prezzo e considerazioni
“Vale davvero la pena?#8221;, è stata una delle domande ricorrenti nella mia mente durante questi giorni di test. Il motivo di questa domanda è ovviamente legato al fatto che l’Oppo Find X8 Ultra non è ufficialmente in vendita in Italia né nel resto d’Europa. È un prodotto pensato esclusivamente per il mercato cinese, con software cinese, e quindi, per usarlo qui da noi, servono un po’ di trucchetti: installare i servizi Google, sistemare qualche impostazione, magari passare dal launcher di default… insomma, non è proprio plug and play come uno smartphone che compri in negozio, inserisci la SIM e via. E’ un prodotto per smanettoni, non c’è dubbio.
Il prezzo? In Cina lo si trova intorno ai 1000 euro, importandolo chiaramente tramite store specializzati o marketplace alternativi; su questo articolo abbiamo specificato dove e come acquistarlo in tutta sicurezza e al miglior prezzo. E per quel prezzo, considerato tutto quello che offre… beh, è quasi un affare. Il Find X8 Ultra è uno di quegli smartphone che non scende a compromessi: design curato, schermo spettacolare, prestazioni da top di gamma, autonomia mostruosa e ovviamente un comparto fotografico da far tremare qualsiasi rivale. Il fatto che Oppo sia riuscita a infilare un sensore da 1 pollice in un corpo tutto sommato sottile e ben bilanciato, è un mezzo miracolo. Certo, non è perfetto, la ColorOS cinese non è la più bella del mondo e manca di quelle rifiniture grafiche che, ad esempio, si trovano su One UI 7 di Samsung.
Detto questo, il Find X8 Ultra non è solo un bell’esperimento ma è anche un messaggio di speranza, se vogliamo, per le generazioni future di smartphone, dove c’è ancora tanto spazio di manovra per l’innovazione.
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