Il mercato dei tablet, da anni, sembra un copione di un romanzo già scritto. Da una parte c’è un monarca, Apple, che con i suoi iPad ha creato una fortezza inespugnabile di usabilità ed ecosistema. Dall’altra c’è Samsung, l’eterno sfidante che con la sua serie Galaxy Tab offre l’unica, vera alternativa di fascia alta nel mondo Android. In questo scenario ormai polarizzato da tempo, ultimamente si inseriscono i brand cinesi, spesso con prodotti che urlano specifiche tecniche da record ma sussurrano a mezza voce quando si parla di esperienza utente complessiva. E poi arriva OnePlus che, con il suo nuovo Pad 3, non si limita a bussare alla porta del club dei grandi, ma cerca di sfondarla con una spallata.
E lo fa con un dispositivo che, leggendo la scheda tecnica, ha tutte le carte in regola: da un lato il più potente processore Qualcomm sulla piazza e una ricarica fulminea, dall’altro un display che, pur vantando numeri impressionanti, fa una scelta tecnologica un po’ in controtendenza.
La vera sfida per questo OnePlus Pad 3 non è stupire con i singoli numeri, ma convincere nell’uso quotidiano e dimostrare che il suo prezzo sia giustificato da una reale sostanza. Ci riuscirà?
Recensione OnePlus Pad 3: una mosca bianca nel mondo dei tablet Android
Design ed ergonomia
Partiamo da un presupposto: impugnare il OnePlus Pad 3 è un’esperienza tattile di altissimo livello. Il processo di lavorazione CNC dal singolo blocco di alluminio è evidente in ogni dettaglio ed evita scricchiolii, o particolari incertezze strutturali. La finitura posteriore, ottenuta con una sabbiatura finissima, è piacevole al tatto e offre un grip sorprendentemente buono, pur mantenendo un’eleganza sobria. I bordi, con la loro smussatura a diamante, catturano la luce e testimoniano una cura del dettaglio quasi maniacale. Insomma, OnePlus non ha badato a spese sulla costruzione, e si vede.
Tuttavia, questa qualità costruttiva ha un peso, in senso letterale. Superando i 580 grammi, il Pad 3 non è di certo un peso piuma. Se tenerlo in mano per qualche minuto è un piacere, una sessione di lettura di un’ora sul divano o (ad esempio) l’utilizzo a “mano libera” in metropolitana potrebbero diventare un po’ faticosi. La sua natura è quella di un dispositivo da “appoggio”, che sia su un tavolo, sulle gambe o su un leggio, ma la scelta del rapporto di forma del display (che è un 7:5) non solo è ottima per la produttività, ma rende l’impugnatura in modalità verticale comoda e naturale, un po’ come quella di un blocco note premium. In orizzontale, invece, il tablet risulta largo e un po’ sbilanciato, soprattutto se si usano i controlli touch per il gaming.
La disposizione degli elementi è razionale: i quattro speaker sono posizionati simmetricamente sui lati corti, garantendo un audio stereo potente che non viene facilmente attutito dalle mani. La porta USB-C è centrata e i tasti del volume sono facili da raggiungere. Rimane, però, la critica mossa al design: è una formula consolidata, quasi una “comfort zone” stilistica per OnePlus. È un po’ come se mancasse quel fattore di rischio, quell’elemento di design audace che possa distinguerlo nettamente non solo dal suo predecessore, ma anche dalla concorrenza, che su questo fronte (pensiamo ai profili ultrasottili di Samsung) sta correndo più velocemente.
Display
Per il suo Pad 3, OnePlus ha scelto un pannello LCD LTPS da 13,2 pollici con una risoluzione 3.4K (3392×2400 pixel), che si traduce in una densità di 315 PPI: testo, icone e immagini hanno una nitidezza impeccabile, quasi da carta stampata. A questo si aggiunge il supporto a 12 bit di profondità colore, capace di visualizzare oltre 68 miliardi di colori, garantendo sfumature e gradienti di una morbidezza eccezionale, un dettaglio che i professionisti dell’immagine apprezzeranno.
La luminosità di picco è di 900 nit (HBM), il refresh rate è adattivo e arriva fino a 144 Hz ed il touch sampling è a 540 Hz. Il formato 7:5 si conferma una scelta vincente per la produttività: lo spazio verticale aggiuntivo è una manna dal cielo per leggere documenti, navigare siti web e gestire il multitasking con due app affiancate in modo funzionale. Fin qui, solo applausi.
Ma c’è un “ma” grande quanto una casa: in una fascia di prezzo dove la tecnologia AMOLED (o OLED) è ormai lo standard de facto, la scelta di OnePlus suona quasi anacronistica. Per quanto di altissima qualità, questo pannello si porta dietro tutti i limiti intrinseci della tecnologia a cristalli liquidi. Il più evidente è l’assenza di neri assoluti. L’LCD richiede una retroilluminazione costante, il che significa che nelle scene scure o nelle interfacce con temi dark, i neri non saranno mai veramente neri, ma delle sfumature di grigio scuro ed è un particolare che si nota soprattutto quando si vanno a riprodurre contenuti multimediali in 16:9: le bande nere, dovute alla naturale differenza di rapporto, soprattutto su un pannello così grande mettono in evidenza questo piccolo “limite”.
In sintesi: quello di OnePlus Pad 3 è un display eccezionale per la nitidezza e il formato da lavoro, ma una delusione per chi cerca la massima qualità visiva e un’esperienza cinematografica. È un peccato capitale, una scelta di risparmio incomprensibile su un prodotto altrimenti premium.
Hardware e prestazioni
Sotto il cofano del OnePlus Pad 3 si nasconde lo Snapdragon 8 Elite, il non plus ultra della tecnologia mobile di Qualcomm, accompagnato da configurazioni di RAM LPDDR5X e storage UFS 4.0 che garantiscono velocità da primato. I benchmark, come prevedibile, restituiscono punteggi stellari. Nell’uso reale, questo si traduce in un’esperienza utente fulminea. Le app si aprono istantaneamente, il passaggio tra decine di schede del browser e applicazioni in background è velocissimo.
Abbiamo messo alla prova questa potenza con scenari di utilizzo intensivo. In un test di video editing con un’app come LumaFusion, abbiamo importato una timeline di 15 minuti con clip in 4K a 60fps, applicando correzione colore, titoli e diverse transizioni. Lo scrubbing lungo la timeline è stato fluido per la maggior parte del tempo, ma abbiamo notato qualche micro-scatto nei punti più complessi. L’esportazione finale ha richiesto circa 8 minuti, un tempo notevole, ma durante il processo la parte superiore sinistra della scocca ha raggiunto temperature vicine ai 43°C, un calore decisamente percettibile.
Questo ci porta al tema del thermal throttling. In una sessione di gaming prolungata (un’ora su Genshin Impact con impostazioni grafiche al massimo), il tablet ha mantenuto i 60fps stabili per i primi 20-25 minuti, per poi assestarsi su una media di 48-55fps, con cali più evidenti nelle scene più concitate. Questo comportamento è normale per un dispositivo così sottile privo di ventole, e va detto che la camera di vapore in grafene composito svolge benissimo il suo lavoro, soprattutto considerando quanto scaldi in realtà il SoC di Qualcomm.
Software
Lato software nulla da dire, OnePlus Pad 3 arriva con OxygenOS 15 Tablet Edition, una delle interfacce grafiche che probabilmente ha meglio riuscito a colmare le “mancanze” di Android nel mondo dei tablet. È una GUI pulita, minimale, veloce per la quale è palese il lavoro fatto dagli sviluppatori soprattutto relativo all’adattamento al grande schermo da 13 pollici.
Le funzioni per il multitasking ci sono tutte: split-screen, finestre flottanti, una barra laterale per le app rapide. Insomma in quanto a multitasking questo OnePlus Pad 3 eccelle: ed il merito è della rinnovata piattaforma Open Canvas, che permette di avere più finestre aperte simultaneamente, ridimensionarle e spostarle, il tutto senza alcun lag.
Infine, sul fronte AI, OnePlus Pad 3 arriva con alcune funzionalità ben pensate e piuttosto concrete anche per gli utenti meno esperti:
- AI Writer: uno strumento che assiste l’utente nella scrittura, con suggerimenti di testo, completamento intelligente e la possibilità di generare bozze rapide per e-mail, report o articoli.
- AI Summarize: capace di riassumere lunghi documenti in pochi secondi, perfetto per studenti, professionisti e creativi che hanno bisogno di sintesi immediate e precise.
- AI Toolbox: una suite di strumenti utili che comprende traduzione automatica, generazione di didascalie e correzione dei testi in tempo reale.
- Circle to Search integrato a livello di sistema: disegna un cerchio attorno a qualsiasi elemento visibile a schermo — immagine, testo o link — per avviare una ricerca contestuale immediata.
- Integrazione completa con Google Gemini, richiamabile direttamente dal tasto AI sulla tastiera o con comandi vocali.
Accessori
A questo si aggiunge il capitolo accessori, che migliorano molto rispetto alla generazione precedente. A partire dalla Smart Keyboard che ora ha tasti più grandi, ben distanziati ed un trackpad di precisione con alcuni tasti funzione dedicati. La tastiera si regola da 110° a 165° e si collega magneticamente senza la necessità di accoppiamento Bluetooth.
Bene anche la Stylo 2, che diventa più precisa e sensibile ed è in grado di riconoscere fino a 16.000 livelli di pressione. Con questa penna è possibile scrivere, disegnare, annotare con una estrema naturalezza, e con uno swipe dall’angolo superiore destri si potrà avviare la modalità “Note” mentre un tap a schermo spento aprirà subito la pagina degli appunti.
Infine c’è anche una custodia folio, che consente quattro angolazioni di inclinazione (20°,44°,60° e 72°) e nei nostri test è risultata piuttosto stabile e sempre ben agganciata al tablet.
Batteria e ricarica
La batteria di OnePlus Pad 3 è una 12.140 mAh che gli garantisce un’autonomia eccezionale. Sulla carta, questa batteria dovrebbe garantire 15 ore di video brevi, 17 ore di film, 70 giorni di standby e 6 ore di gaming, e anche se i 70 giorni di standby sono fantascienza, nei miei test questo OnePlus Pad 3 è uno dei tablet che si è comportato meglio lato batteria.
Ed ha anche la ricarica veloce a 80W SUPERVOOC, che consente una ricarica completa in 92 minuti ed il 18% di carica in 10 minuti.
Prezzo e considerazioni
OnePlus Pad 3 sarà disponibile in Italia nella colorazione Storm Blue e nei tagli da 12/256 GB e 16/512 GB, rispettivamente al prezzo di 599€ e 699€ a partire dal 19 giugno. La OnePlus Stylo 2 costa 99€, la nuova Smart Keyboard 169€ e la custodia Folio 59€.
In occasione del lancio è possibile ricevere uno sconto di 100€ sulla versione top da 16/512 GB, che scende quindi allo stesso prezzo della variante minore. Inoltre c’è la possibilità di acquistare in bundle un accessorio a scelta tra quelli disponibili, senza costi aggiuntivi. Le opzioni includono lo Stylo 2, la Smart Keyboard, la custodia Folio o un adattatore GaN SuperVOOC da 80W con doppia porta.
Prezzi che potrebbero sembrare proibitivi soprattutto rispetto a quelli dei tanti tablet Android di fascia media ormai disponibili in commercio, ma è importante specificare una cosa: considerando la costruzione, le caratteristiche, e la qualità generale del dispositivo a nostro avviso il prezzo è in linea con quanto offerto da OnePlus.
Il nuovo OnePlus Pad 3 è un prodotto premium a tutti gli effetti, soprattutto grazie alla sua esperienza utente, che è tra le più complete del mercato. Certo, rispetto ad alcuni concorrenti la scelta di utilizzare un pannello LCD può sembrare un po’ controversa, ma è indubbio che stiamo parlando di un tablet pensato per chi vuole davvero lavorare, divertirsi ed avere un fidato compagno di viaggio senza troppi compromessi.
Se non visualizzi correttamente il box qui sotto, prova a disattivare AdBlock.
I link di acquisto presenti in questo articolo generano una piccola commissione per GizChina.it. Scopri tutti i dettagli qui.
Sai che siamo anche su WhatsApp? Iscriviti subito ai canali di GizChina.it e GizDealsper restare sempre informato sulle notizie del momento e sulle migliori offerte del web!
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.