Durante le ultime settimane OPPO ha lanciato la nuova serie di smartphone Reno 13, di cui abbiamo già visto nel dettaglio la variante base e quella Pro; oggi è il turno della variante F, quella più economica di tutti che parte da 379 euro di listino, seguita dalla versione FS che si differenzia per pochissimi dettagli, per lo più di carattere tecnico.
Questo OPPO Reno 13, però, sembra avere senso: con le giuste offerte lo si può trovare già a meno di 300 euro, e di fatto a queste cifre potrebbe rappresentare un game changer per molti di voi. Ve lo raccontiamo, come sempre, nella nostra recensione completa.
Recensione OPPO Reno 13F
Design e materiali
Non prendiamoci in giro, qualunque smartphone della serie Reno 13 decidiate di acquistare, una cosa è certa: la cura dei dettagli, ed il design, sono sempre al primo posto. Sì, perchè il design dell’OPPO Reno 13F 5G segue fedelmente l’estetica moderna della serie Reno, con linee eleganti e una costruzione che trasmette un senso di qualità superiore nonostante il prezzo più accessibile rispetto ai fratelli più costosi. Lo smartphone mantiene un profilo sottile di 7,8 mm e un peso di 192 grammi, riuscendo così ad offrire un’ergonomia sempre equilibrata oltre a un buon compresso di maneggevolezza e solidità.
Il retro dello smartphone è realizzato in vetro AGC DT Star 2, un materiale che migliora la resistenza ai graffi e conferisce una sensazione premium al tatto. La finitura opaca della variante Luminous Blue in mio possesso enfatizza un look sofisticato, lasciando però sempre trasparire un tocco di vivacità, dettaglio che viene fuori soprattutto dalla cornice del camera bump che sembra essere costantemente retroilluminata a LED, quando in realtà è solo una lavorazione differente ed un gioco di riflessi a creare questo (eccezionale) effetto ottico.
Uno degli aspetti più impressionanti del Reno 13F 5G è, però, certamente la sua robustezza. Il nuovo entry-level di casa OPPO, infatti, vanta una certificazione IP69, IP68 e IP66, che lo rende resistente alla polvere e all’acqua in modo superiore rispetto a molti rivali nella stessa fascia di prezzo. In particolare, l’IP69 garantisce protezione contro getti d’acqua ad alta pressione, mentre l’IP68 permette l’immersione fino a 2 metri per 30 minuti, una caratteristica che lo distingue nettamente dal predecessore Reno 12F o da altri smarthone nella stessa categoria che non vanno oltre l’IP67.
Niente di particolare da segnalare in termini di pulsanti e ingressi; la disposizione adottata è la solita, con slot SIM e connettore USB-C in basso insieme allo speaker, mentre a destra sono installati il bilanciere del volume ed il tasto power. Aggiunta che sarebbe stata gradita, considerando il target, il connettore da 3.5mm per le cuffie, seppur stia lentamente cadendo in disuso, praticamente su ogni smartphone.
Display
Uno dei punti di forza dell’OPPO Reno 13F 5G è il suo ampio display AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e refresh rate di 120Hz. Seppur apparentemente possa sembrare simile al display visto sui dispositivi più costosi della stessa famiglia, qui OPPO ha variato soprattutto la protezione del vetro, che non è più un Gorilla Glass 7, ma Asahi Glass AGC DT-Star2, che offre comunque una buona resistenza ai graffi, ma inferiore rispetto alla controparte Corning. Altro dettaglio a suo sfavore è l’assenza dell’HDR, seppur ci troviamo di fronte ad uno schermo con luminosità media attestata intorno ai 600 nits e fino a 1200 nits di picco, quindi non male.
Ad ogni modo, tralasciando i dettagli per malati mentali come me (e noi che ci ritroviamo a fare questo lavoro), il display di questo Reno 13F, come la quasi totalità dei dispositivi OPPO, offre colori vivaci e ben calibrati, con neri profondi e un contrasto elevato, dettagli che rendono questo smartphone ideale per la visione di contenuti multimediali, la navigazione e il gaming. Il rapporto schermo-corpo del 92% contribuisce a un’esperienza immersiva, mentre il lettore di impronte digitali integrato sotto il display garantisce uno sblocco rapido e sicuro.
Hardware e prestazioni
A giustificare il prezzo nettamente più basso delle altre varianti ci pensa, ovviamente, la CPU in possesso a questo smartphone; sotto il cofano l’OPPO Reno 13F 5G è alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 6 Gen 1 a 4nm, un chipset che nonostante si presenti ad un prezzo piuttosto aggressivo, riesce a garantire sempre una buona efficienza energetica e delle prestazioni nel complesso bilanciate. Il tutto qui è supportato da 8GB di RAM LPDDR4X e fino a 256GB di memoria interna UFS 3.1, una configurazione piuttosto tradizionale in questa fascia di prezzo, seppur almeno 12GB di RAM sarebbero stati graditi.
Nei test benchmark effettuati il Reno 13F 5G ha registrato punteggi interessanti sotto ogni fronte, e ciò spiega anche le buone prestazioni riscontrate durante il gaming, con giochi del calibro di Call Of Duty e PUBG eseguiti stabilmente a 60fps con dettagli grafici medio alti. Insomma, si tratta di uno smartphone sì accessibile, ma che non ci pone di fronte a rinunce di alcun tipo; certamente in caso di utilizzi stressati prolungati ho notato qualche calo nelle prestazioni, ma del tutto tollerabile.
Sul fronte connettività, invece, ho trovato anche su questo modello la compatibilità con le eSIM, nonostante molte schede tecniche non riportassero questo dettaglio; lo smartphone è DualSIM, quindi in caso di utilizzo di una eSIM, la sim nello slot fisico 2, ovviamente non funzionerà. Bene il resto della connettività seppur con il Wi-Fi non vi sia il supporto alle reti Wi-Fi 6.
Software
Sul fronte software non c’è molto da aggiungere rispetto ai fratelli maggiori già recensiti poche settimane fa. Il Reno 13F arriva con l’ultima versione di ColorOS 15 basata su Android 15, con patch di sicurezza aggiornate a dicembre 2024; come gli altri modelli, anche qui OPPO ha promesso un supporto software di lunga durata, garantendo cinque anni di aggiornamenti Android e sei anni di patch di sicurezza, un impegno significativo rispetto alla concorrenza.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, è interessante notare come OPPO non abbia limitato le funzionalità su questo modello più economico, per avvantaggiare i modelli superiori; non è un caso che oltre ai miglioramenti nel comparto fotografico, troviamo l’AI Studio per la generazione di immagini, la lettura avanzata dei testi tramite AI e la creazione automatica di riassunti, funzionalità pensate per semplificare la vita quotidiana.
ColorOS 15 ancora una volta si distingue per una buona ottimizzazione e un’interfaccia grafica curata, ma continua a essere afflitta dalla presenza di bloatware, che trovo ancor più invalidanti in questi modelli più economici, che sono conditi con molte più app preinstallate a bordo, rispetto ai modelli più costosi.
Fotocamera
Le altre differenze, seppur non eccessive, sono da ricercare nel comparto fotografico; le lenti restano tre, un sensore principale da 50MP f/1.8, un obiettivo ultra-grandangolare da 8MP f/2.2 e una lente macro da 2MP f/2.4. A livello qualitativo, le immagini in condizioni di luce naturale risultano ben definite, con una buona gestione dei colori anche se va detto che in ambienti poco illuminati il sensore principale fatica ancora a gestire il rumore, una problematica comune ai dispositivi di questa fascia di prezzo, ma del tutto tollerabile.
La lente ultra wide da 8MP, purtroppo, rispecchia la quasi totalità degli altri smartphone simili in commercio; le prestazioni sono discrete di giorno, e a volte solo sufficienti di notte, ma d’altra parte con un sensore così piccolo è praticamente impossibile riuscire ad ottenere di meglio. Il sensore anteriore da 32MP garantisce selfie dettagliati e ben bilanciati, anche superiori rispetto ad altri smartphone nella stessa categoria.
Bene anche sul fronte video perchè il Reno 13F supporta la registrazione video fino a 4K 30fps con estabilizzazione elettronica; la lente ultrawide, invece, si ferma a 1080p a 30fps.
Autonomia
L’OPPO Reno 13F 5G è dotato di una generosa batteria da 5800mAh, alla pari dei fratelli maggiori; questo si traduce in un’ottima autonomia, che supera facilmente un giorno intero di utilizzo anche intenso. Molto bene anche la ricarica tramite cavo, seppur lo smartphone di OPPO non rientri tra i migliori della categoria su questo fronte; supporta, infatti, la SuperVOOC fino a 45W che consente di ottenere una ricarica completa in poco più di un’ora, mentre è assente la ricarica wireless.
Prezzo e considerazioni
OPPO Reno 13F, come anticipato in apertura, arriva in Italia a 379 euro, ma nel momento in cui sto scrivendo questa recensione è disponibile un coupon di sconto che vi permette di risparmiare 50 euro, e portarlo a casa con 329 euro.
Se, tuttavia, siete soliti cercare il miglior prezzo online, anche acquistando al di fuori dei soliti canali ufficiali come lo store dell’azienda o Amazon, potreste riuscire a portarvelo a casa con meno di 300 euro che, in fin dei conti, è una cifra davvero molto interessante per questo smartphone al quale, in fin dei conti, gli si potrebbe criticare solo uno storage piuttosto limitato di soli 256GB non espandibile e un software, ahimè, ricco di bloatware. Per tutto il resto, però, è forse il più equilibrato della serie Reno di quest’anno.
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OPPO Reno 13F | Oppo Store
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