Le indagini dell’Unione Europea sulle violazioni del DMA sembrerebbero essersi concluse e le prime multe stanno finalmente arrivando, seppur non sarebbero poi così salate come previsto. Le prime grandi aziende ad essere multate, con la sorpresa di nessuno, sarebbero proprio Apple e Meta, ree di non aver rispettato le disposizioni del Digital Markets Act, seppur per breve tempo.
Multe “modeste” in arrivo per Apple e Meta: le violazioni sono state brevi
Secondo quanto evidenziato dall’agenzia stampa Reuters, l’Unione Europea avrebbe deciso di multare Apple e Meta per le violazioni del DMA avvenute nel corso degli scorsi mesi. Tuttavia, l’entità delle multe non sarà del 10% del fatturato annuo delle due aziende, bensì una cifra molto più “modesta” a causa di una violazione piuttosto breve e per non compromettere ulteriormente il panorama geopolitico.
Stando alle ultime indiscrezioni riportate da Reuters, le multe (almeno per Apple) non dovrebbero riguardare la schermata di scelta del browser. In questo caso, infatti, l’indagine condotta dall’Unione Europea (che si dovrebbe concludere la prossima settimana) avrebbe avuto esito positivo per la compagnia di Cupertino. Ad Apple, secondo quanto riportato dal Financial Times, verranno imputate le mancanze relative alle regole dell’App Store, ma anche in questo caso gli importi saranno molto minori rispetto a quelli preventivati.
Dopo rinvii, pause e ripensamenti che hanno portato ad un sostanzioso ritardo, l’Europa ha finalmente annunciato ufficialmente le multe che andranno a colpire Apple e Meta per la violazione del Digital Markets Act. Per la compagnia di Cupertino, la sanzione sarà di 500 milioni di euro a causa della violazione dell’obbligo di anti-steering, mentre per il gruppo di Facebook arriverà una sanzione di 200 milioni di euro per aver violato l’obbligo di offrire la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.
Il governo degli Stati Uniti, tuttavia, non ha gradito le multe arrivate alle big tech, tanto da intervenire cona una dichiarazione ufficiale che definisce le sanzioni come un’estorsione. Come riportato da Reuters, infatti, un portavoce della Casa Bianca ha commentato: “Questa nuova forma di estorsione economica non sarà tollerata dagli Stati Uniti“. I timori di un inasprimento dei rapporti, quindi, erano fondati.
Ultimo aggiornamento: 24 aprile
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