Di smartphone economici ce n’è sempre bisogno, non c’è dubbio: in un mercato che tende ad alzare sempre l’asticella dei prezzi, gli smartphone economici da 100-150 euro rappresentano ancora un’ancora di salvezza per chi il telefono lo usa davvero soltanto per telefonare.
Il Redmi 14C è l’ultima proposta di Xiaomi proprio per questo segmento di mercato: con un design audace, specifiche tecniche accettabili e un prezzo competitivo, si posiziona come una scelta interessante per chi cerca un dispositivo senza fronzoli ma affidabile e nella recensione cercheremo di capire se vale la pena considerarlo come prossimo acquisto.
Recensione Xiaomi Redmi 14C
Design e Materiali
Xiaomi ha decisamente alzato l’asticella in termini di design per il Redmi 14C. Un po’ come già visto in alcuni smartphone di HONOR economici, e mi riferisco soprattutto all’HONOR X8b, anche questo Redmi 14C di Xiaomi si contraddistingue per una back cover con una finitura in pelle vegana che dona un aspetto premium, soprattutto nella variante Sage Green che ho ricevuto anche io in prova. Ciò che non passerà inosservato in questo design è il modulo fotocamera circolare piuttosto imponente e con finiture dorate, alquanto difficili da dimenticare, così come la colorazione Dreamy Purple, ancor più appariscente e accattivante.
Lo smartphone è realizzato, ovviamente, tutto in plastica; l’assemblaggio è piuttosto buono, anche se pecca leggermente nelle rifiniture, soprattutto della back cover che a tratti mi risultava quasi “tagliente” negli angoli. Il frontale, invece, è meno impressionante. Il display ha un notch a goccia che sembra ormai datato, e la cornice inferiore è abbastanza spessa, forse troppo spessa.
Diciamo che si tratta di una configurazione decisamente adeguata alla fascia di utenti a cui si rivolge, ma è anche vero che acquistando qualche modello già anziano di qualche mese si può fare un affare sicuramente migliore rispetto a questo 14C che sul frontale avrebbe potuto fare sicuramente un’ottimizzazione migliore degli spazi.
E’ presente il sensore delle impronte digitali nella parte destra del dispositivo, all’interno del tasto di accensione, insieme al bilanciere del volume; a sinistra c’è lo slot per le due SIM, in alto il connettore da 3,5mm per le cuffie e in basso lo speaker e il connettore USB-C per la ricarica. Inutile dire che il Redmi 14C è sprovvisto di qualsiasi certificazione contro polvere e acqua.
Display
Il Redmi 14C monta un pannello IPS LCD da 6,88 pollici con risoluzione HD+ e, con grande stupore, capace di supportare una frequenza di aggiornamento fino 120Hz, caratteristica piuttosto rara in questa fascia di prezzoche solitamente non supera i 90Hz. Tuttavia credo si tratti più di una furbata del produttore che ha cercato di restituire una parvenza di fluidità maggiore dello smartphone, più che di qualcosa che sfrutterete realmente nel concreto.
Il più grande difetto di smartphone economici come questo, secondo me, è proprio il display: se provenite da uno smartphone più costoso, a prescindere da quanto vecchio sia, noterete subito la differenza di qualità, a partire dalla luminosità: questo schermo raggiunge i 450 nits di base e 600 nits di picco massimo, nettamente inferiori rispetto le tecnologie attuali sul mercato che ci hanno abituato a valori ben diversi. Considerata la fascia di prezzo non vi nego, però, che la qualità complessiva del display è discreta, per la fruizione di contenuti come video, TikTok e scrolling sui social media, il pannello è sufficiente, ma la risoluzione HD+ potrebbe risultare limitante per chi cerca una definizione più alta.
Hardware e prestazioni
Il cuore pulsante del nuovo Redmi 14C è il MediaTek Helio G81 Ultra, un processore a 12nm octa-core, supportato 8GB di memoria RAM (espandibile fino a 16GB con 8GB virtuali) e 256GB di storage interno (purtroppo solo di tipo eMMC 5.1), espandibile tramite microSD. Le prestazioni sono adeguate per le attività quotidiane come chiamate, messaggistica, una sporadica navigazione sui social e riproduzione di qualche video su YouTube: attenzione in fase di acquisto a scegliere il modello con almeno 8GB di memoria RAM, poichè il modello entry-level con i suoi solo 4GB di RAM potrebbe risultare inadeguato per la maggior parte degli utilizzi.
In ambito gaming, il dispositivo può gestire giochi leggeri come Candy Crush o Subway Surfers senza problemi, mentre i più esigenti titoli come Call of Duty non vengono riprodotti nel migliore dei modi, con un framerate medio inferiore ai 30 fps, nonostante le impostazioni grafiche settate al minimo.
In termini di connettività, invece, lui non supporta le reti 5G; il Wi-Fi è ac Dual Band, il Bluetooth è 5.4, c’è la Radio FM e soprattutto l’NFC per i pagamenti cardless.
Software
Il Redmi 14C viene fornito con HyperOS, l’ultima interfaccia personalizzata di Xiaomi basata su Android 14. HyperOS offre molte opzioni di personalizzazione, tra cui la possibilità di modificare quasi interamente l’interfaccia grafica, seppur alcune funzionalità come gli sfondi 3D siano assenti in questo modello.
Un dettaglio che già solitamente non apprezzo, e che ancor di più in un modello economico mi fa storcere il naso, è la forte presenza di bloatware all’interno del sistema, con un numero smisurato di applicazioni preinstallate al primo avvio che non fa altro che rallentare ulteriormente uno smartphone che, già di per sè, andrebbe “aiutato”. Questo Redmi 14C è il classico smartphone che con una ROM pulita, in stile Android Puro, potrebbe volare letteralmente e ottenere prestazioni superiori anche del 50% rispetto a quelle ottenute adesso.
Fotocamera
Altro aspetto dove, solitamente, gli smartphone di questa fascia di prezzo un po’ peccano è senza dubbio quello fotografico. Il Redmi 14C include una tripla fotocamera posteriore, anche se solo il sensore principale da 50MP è realmente utile. Gli altri due sensori sono pressochè definibili quasi due suppellettili, due decorazioni: si tratta di uno da 2MP di profondità e uno da 0.08MP, definito “ausiliare” dall’azienda, chissà a cosa serve davvero.
Tuttavia le foto scattate in condizioni di buona illuminazione sono di qualità decente, con colori naturali e dettagli sufficienti: in generale questo Redmi 4C tende a mantenere una resa cromatica piuttosto realistica, mentre altri brand solitamente tendono ad enfatizzare i colori per compensare una qualità di base non molto alta. I ritratti sono accettabili, con una buona separazione tra soggetto e sfondo, anche se non sempre perfetti. La fotocamera frontale da 13MP offre selfie di qualità media, adatti ai social, con qualche leggera differenza nei contrasti rispetto ai concorrenti. Per quanto riguarda i video, il Redmi 14C si limita a registrazioni in 1080p a 30 fps, senza stabilizzazione elettronica, sfiorando la sufficienza appena.
Autonomia
La batteria da 5160mAh è uno dei maggiori punti di forza del Redmi 14C, che è capace di offrire un’ottima autonomia: pensate che con un utilizzo moderato, il telefono può facilmente durare quasi due giorni interi. L’autonomia scende a poco più di un giorno se usate lo smartphone con due SIM attive, navigazione web intensa e tanti cambi celle, un utilizzo sicuramente più intenso insomma. In termini di ricarica, invece, lui supporta quella cablata fino a 18W, è assente la ricarica wireless come sempre accade in questa fascia di prezzo, così come è assente il caricatore all’interno della confezione di vendita.
Prezzo e considerazioni
Il Redmi 14C è disponibile in Italia, al momento in cui sto scrivendo questa recensione a 119 euro scontato per la versione 4/128GB, e 149 euro per la versione 8/256GB. I prezzi di listino, senza sconti importanti, spesso tolgono un po’ di appeal a questi dispositivi che, in effetti, su molti marketplace alternativi si trovano scontati anche a 100-120 euro circa, ben più accettabili per quello che, sostanzialmente, questo prodotto è in grado di offrire.
Se siete alla ricerca di uno smartphone davvero economico, e non avete grosse pretese, il Redmi 14C è una buona opzione da valutare; se vi interessa, però, quella marcia in più già per giocare, o per scattare qualche foto di qualità superiore, vi consiglierei di spendere almeno 200 euro o poco più, per portarvi a casa uno smartphone più completo sotto tutti i fronti.
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