Quando l’anno scorso HONOR ha presentato il suo Magic V2, ha stabilito diversi record: uno su tutti, quello dello spessore. Ebbene, questo record è stato battuto. E da chi? Da HONOR Stessa, che con il suo Magic V3 è riuscita ancora a migliorarsi, non solo in quanto a spessore, ma in quanto a caratteristiche tecniche in via generale.
Perché una delle critiche che facemmo al foldable che arrivava, almeno da noi, con caratteristiche tecniche già “datate”, era proprio il fatto che era animato dall’allora penultima versione del processore di Qualcomm.
Ora, il punto è questo: HONOR si è superata non solo perché il nuovo HONOR Magic V3 arriva con l’ultima generazione del processore TOP di Qualcomm, ma soprattutto perché è così sottile che è spesso quanto una porta USB-C. Insomma, più sottile di così, uno smartphone non si potrà mai produrre. Almeno finché esisteranno le porte USB-C.
Indice
ToggleRecensione HONOR Magic V3: ai limiti della sottigliezza
Videorecensione HONOR Magic V3
Design e materiali
Lo abbiamo detto nell’anteprima (che trovate qui) e lo ripetiamo di nuovo: HONOR Magic V3 non è altro che un’evoluzione (riuscita bene) di quello che, fino ad oggi, era lo smartphone più sottile del mondo. I materiali sono eccellenti, il processo costruttivo è davvero di un livello altissimo, lo spessore è inferiore ai 4 millimetri e, nonostante tutto questo la cerniera è migliorata davvero tantissimo.
E nonostante sia così sottile, integra comunque una batteria da ben 5150 mAh che è compatibile anche con la ricarica wireless ed è certificato per la resistenza ad acqua e polvere. È disponibile in 3 colorazioni: quella in nero, quella in verde (a mio avviso la più bella) e quella in simil-bronzo. In prova abbiamo ricevuto quest’ultima che, seppure non sia tra le mie colorazioni preferite, è l’unica che ha una back dover in simil-pelle. Le differenze? Ovviamente il grip che, con la simil-pelle, è sicuramente migliore.
Le cornici sono realizzate in alluminio serie 7 ed il design è asimmetrico: nella zona della cerniera è più squadrato, mentre nel lato destro è più arrotondato. Il risultato è una buona impugnatura, anche se io preferisco maggiormente la simmetria. Ma è una questione di gusti personali.
Cerniera che davvero stupisce per quanto sia sottile: Honor la chiama Super Steel Hinge, è capace di resistere a più di 500.000 pieghe e, una volta aperta, riduce al minimo le dimensioni dell’incavo al centro dello schermo che è praticamente invisibile e si sente pochissimo al tatto. Quest’anno, poi, è anche più “resistente”, nel senso che a differenza della generazione precedente è in grado di rimanere rigida a maggiori angolazioni.
Display
Una delle tante novità introdotte con HONOR Magic V3 riguarda il display, anzi, i display. Già nel modello dell’anno scorso il brand aveva fatto un lavoro egregio con gli schermi del dispositivo, e quest’anno fa un ulteriore passo in avanti non solo sulla luminosità, ma anche sulla visibilità della piega.
Il display interno è un OLED LTPO da 7.92″ con risoluzione 2344×2156 pixel ed un refresh rate variabile tra 1 e 120 HZ. La luminosità di picco è di 1600 nit ed il il PWM è di 3840 Hz. Ok, non è una frequenza record nel mondo degli smartphone, ma lo è nel mondo dei pieghevoli: grazie a questo PWM Dimming gli occhi si stancheranno molto meno, soprattutto di notte quando si abbassa la retroilluminazione.
La cifra (quasi) da record sta nel display esterno, che arriva a 4320 Hz di PWM Dimming. Il pannello è un OLED LTPO da 6.43”, con una risoluzione di 2376×1060 pixel, una luminosità di picco di ben 5000 nit. Entrambi i pannelli, poi, supportano il pennino (che è possibile acquistare in offerta per un periodo limitato di tempo).
Ma la sua caratteristica più importante è il rapporto di forma che permette di utilizzare le applicazioni senza la necessità che il software adatti l’interfaccia: ed è questa l’arma segreta di HONOR Magic V3. Perché anche se è leggermente più “allungato”, i suoi 20:9 lo rendono praticamente identico a quello che si avrebbe a disposizione utilizzando uno smartphone piatto.
In sostanza, nonostante si tratta di uno smartphone pieghevole, è lo schermo esterno che utilizzerete di più con l’HONOR Magic V3. Tutte le operazioni possono essere svolte senza la necessità di aprire lo smartphone e senza alcun compromesso, ed anche l’esecuzione dei giochi sul pannello esterno è molto piacevole. Certo, qualora abbiate la necessità di avere uno spazio di lavoro più ampio e di sfruttare al meglio il multitasking, è comunque preferibile il grosso pannello interno.
Grazie al suo form factor, aprendo HONOR Magic V3 e posizionandolo in landscape, si avrà a disposizione un vero e proprio tablet: in portrait, ossia nella posizione verticale, si potranno affiancare due applicazioni avendo a disposizione lo stesso spazio di lavoro del display esterno ma affiancato, quindi neppure in questo caso le applicazioni avranno la necessità di un eventuale adattamento dell’interfaccia.
Hardware e prestazioni
Uno dei “limiti” più grandi nel Magic V2 dell’anno scorso era relativo all’hardware. Sia chiaro, il pieghevole più sottile del 2023 è sempre stato un ottimo dispositivo in grado di offrire prestazioni da top di gamma, ma è arrivato in Italia con un po’ di ritardo rispetto alla presentazione ufficiale in Cina, ed anche se era animato da uno Snap 8 Gen.1+ ormai da noi già erano in vendita smartphone dotati di una versione più recente del SoC di Qualcomm. Ebbene, questo “problema” con HONOR Magic V3 non esiste più: il nuovo foldable arriva con un Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, memorie di tipo UFS 4.0 e RAM di tipo LPDDR5X. Insomma, è un puro top di gamma, a tutti gli effetti.
Ecco tutte le caratteristiche di HONOR Magic V3:
- Processore: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
- RAM: 12GB / 16 GB LPDDR5X
- Memoria interna: 512 GB UFS 4.0 (non espandibili)
- Display Principale: 7.92” 120 HZ 1800 nits picco
- Display Esterno: 6.43 5000 nits di picco 120 HZ
- Fotocamera Principale: 50 MP, f/1.6, 1/1.56″, PDAF, OIS
- Fotocamera Ultrawide: 40 MP, f/2.2, 112 ̊, AF
- Fotocamera Periscopica: 50 MP, f/3.0, 1/2.51″, PDAF, OIS, 3.5x optical zoom Frontale 20 MP, f/2.2, 90 ̊
- Video: 4K@30/60fps (10-bit), 1080p@30/60fps, gyro-EIS, OIS
- Connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, NFC, dual SIM (SIM+eSIM), GPS
- Sensori e porte: Accelerometro, bussola, prossimità, luce ambientale, fingerprint (laterale), giroscopio, speaker stereo, USB 3.1 OS: MagicOS Android 14
- Batteria: 5150 mAh con ricarica a 66W – 50 Wireless – 5W inversa
- Dimensioni: Aperto – 156.6 x 145.3 x 4.35 mm or 4.4 mm – Chiuso – 156.6 x 74.0 x 9.2 mm or 9.3 mm
- Peso: 226g
Insomma, la scheda tecnica è da vero top di gamma e le prestazioni sono altrettanto. Qualsiasi cosa si possa chiedere a questo smartphone non si verrà mai delusi ed anche l’esecuzione dei giochi con grafiche più complesse avviene senza alcun problema di sorta.
Ora, senza entrare troppo nel dettaglio, conosciamo benissimo il SoC di Qualcomm e ormai sappiamo a memoria tutti i suoi pregi ed i suoi difetti: è un processore potentissimo, ma genera anche molto calore, ed in un dispositivo così sottile sono convinto che non abbia reso la vita molto semplice agli ingegneri di HONOR.
Fatto sta però, che in fin dei conti HONOR Magic V3 si è comportato piuttosto bene in tutti i nostri test di benchmark e, nonostante lo spessore molto ridotto, ha ottenuto ottimi risultati. Certo, nello Stress Test di AnTuTu abbiamo evidenziato dei leggeri cali relativi alle frequenze dei singoli core della CPU, ma con questo SoC di Qualcomm è ormai ordinaria amministrazione, ed in fin dei conti non si tratta di fenomeni di thermal throttling che vanno ad influenzare negativamente le prestazioni generali del dispositivo.
HONOR Magic V3 è addirittura in grado di avviare, in parallelo, una versione virtualizzata di Android. E quando ho scritto che con questo smartphone è come avere due telefoni affiancati, mi riferivo anche a questa funzione: si chiama “Spazio Parallelo” ed è davvero una chicca.
In sostanza, l’utente può accedervi tappando su un’icona specifica oppure, se lo ha nascosto, aprendo lo schermo interno: ci si troverà davanti ad un’ulteriore schermata home, con tanto di Play Store e tutte le app duplicate, del tutto indipendente da quella “principale” dello smartphone.
E sia chiaro, non è un desktop virtuale e le app non sono sdoppiate: è proprio una macchina virtuale che viene avviata e spenta in base alle decisioni dell’utente, che permette anche di affiancare le applicazioni in split screen con quelle principali: per farvi darvi un esempio tangibile, potrete avviare un gioco su entrambi i sistemi, affiancarli nello schermo interno e giocare contro voi stessi. E neppure in queste circostanze HONOR Magic V3 rallenta.
Tornando a noi, buono l’audio in capsula e la ricezione della rete cellulare, così come la connessione e le prestazioni con le reti WiFi che ho notato essere profondamente più stabili anche con le nuove reti WiFi 7. Buono il sensore per le impronte digitali, che continua ad essere posizionato nel tasto d’accensione alla giusta altezza, HONOR Magic V3 guadagna anche la certificazione IPX8, c’è la connettività satellitare a due vie, ottima in caso di emergenza se non si è coperti dal segnale telefonico. Infine un appunto: personalmente non ho mai avuto problemi con il sensore di prossimità.
Fotocamere
In uno smartphone pieghevole, si sa, il comparto fotocamere è generalmente quello in cui bisogna accettare più compromessi ma va detto che HONOR Magic V3 qualche bel passo in avanti lo fa, soprattutto considerando che in uno spessore così ridotto, il brand è riuscito ad integrare anche una fotocamera periscopica. La fotocamera principale è una 50 megapixel (stabilizzata) con un’ottica f/1.6 e un sensore DFA 1/1.56″ prodotto da Omnivision (OV50E); la ultrawide è da 40 megapixel f/2.2, ha l’autofocus e può funzionare da macro; lo zoom periscopico è sempre da 50 megapixel ed il sensore è da 1/2.51″ prodotto da Omnivision (OV50C), ha apertura f/3.0.
In condizioni di buona luminosità, HONOR Magic V3 è in grado di regalare scatti ben bilanciati con una buona gamma dinamica e una presenza di dettaglio davvero alta. Sono sempre nitide e il rumore è praticamente impercettibile. L’elaborazione software di Honor è ormai matura e la resa cromatica è piuttosto fedele a quella reale. E questo discorso vale per tutte e tre le ottiche disponibili per lo smartphone.
Ma è nelle notturne che HONOR Magic V3 mi ha stupito di più. Gli scatti sono bene esposti, ricchi di dettaglio e non soffrono la presenza di un elevato rumore. Certo, in questi casi la fotocamera principale è quella che fa meglio, mentre quella tele fa un po’ peggio, ma in linea del tutto generale la qualità delle foto notturne dello smartphone è buona, anche grazie ad una gamma dinamica importante e colori e contrasto non troppo “spinti” in modo da non rendere gli scatti poco realistici.
Apprezzabili video, anche se non sono la sua migliore caratteristica, che possono essere registrati alla risoluzione massima di 4K a 60 fps con tutte e tre le fotocamere, che sono ben stabilizzati e in linea generale sono caratterizzati da colori realistici, un buon contrasto e una gamma dinamica di medio livello.
Software
Honor Magic6 Pro arriva animato da Android 14, personalizzato dalla MagicOS 8.0.1. Un’interfaccia grafica che non è tra le mie preferite ma che sta migliorando tantissimo: e udite udite, ora si può accedere al centro di controllo con uno swipe verso il basso da qualsiasi zona della schermata principale.
Come sempre, è una GUI molto fluida e semplice da usare anche per le persone poco esperte, è ben personalizzabile, e quest’anno arriva con un pizzico di intelligenza artificiale in più e con la funzione Magic Portal, di cui abbiamo parlato in abbondanza in un approfondimento dedicato (che trovate qui).
Migliora anche l’AI Privacy Call, che arriva alla terza versione e che in sostanza ottimizza ancora di più la gestione dinamica del volume in capsula rispetto all’ambiente in cui si trova. I bloatware sono ridotti all’osso, però una cosa che non mi ha fatto impazzire è l’impossibilità di gestire le schermate home dei due schermi in maniera indipendente: ad esempio, quando si imposta un widget nello schermo esterno, aprendo lo smartphone lo si troverà a sinistra e non lo si potrà spostare a destra.
HONOR Magic V3 però ha un grande valore aggiunto: la modalità desktop. Connettendo lo smartphone ad un display tramite Type-C, lo schermo del dispositivo diventerà un grande touchpad e si potrà utilizzare lo smartphone con un’interfaccia “computer-like”. Non è una funzione che è stata particolarmente rinnovata, ma con l’hardware che mette a disposizione lo smartphone funziona molto bene.
Insomma, una cosa va detta: quelli di HONOR devono ancora fare un po’ di strada nell’ottimizzazione software e grafica della loro interfaccia, soprattutto per quanto riguarda le funzioni “foldable”, ma sono sulla giusta strada ed i passi in avanti sono stati fatti. Infine, in quanto ad aggiornamenti software, il brand dallo scorso anno garantisce 3 anni di aggiornamenti Android e 5 anni di patch di sicurezza.
Batteria e ricarica
HONOR Magic V2 integra due batterie, in ognuna delle sezioni dello smartphone. In totale i mAh sono 5150 ed è davvero strabiliante che il brand abbia addirittura superato la capienza del modello dell’anno scorso in uno smartphone così sottile. E questo grazie alla nuova generazione di batterie carbon-silicon, che garantiscono un’ottima autonomia al dispositivo.
Certo, le ore di display acceso dipendono molto da ciò che si fa con lo smartphone, se si utilizza lo schermo esterno o quello interno, e se si è impostata la frequenza di aggiornamento a 120 Hz fissi o meno. Tutto sommato però, con un utilizzo misto sono riuscito a raggiungere le 8 ore di schermo acceso e se si impostano i 90 Hz, si potrebbe aggiungere quasi un’altra ora di autonomia.
Supporta la ricarica veloce a 66w e quest’anno si arricchisce anche della ricarica wireless a 50w e della ricarica inversa a 5w. Brava HONOR.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita di HONOR Magic V3 è di 1999.00 euro ma, al momento, è possibile acquistarlo con un coupon sconto di 300 euro che trovate nel box in basso: in questo modo la cifra scenderebbe a 1699.00 euro. Inoltre, in promo lancio, chiunque acquisterà lo smartphone avrà diritto ad un super-sconto su questi prodotti:
Magic Pen al costo di 1.90 euro;
Honor Super Charge 66W al costo di 1.90 euro;
Honor Wireless SuperCharge Stand al costo di 32.90 euro.
Quindi sì, rispetto all’anno scorso il prezzo aumenta, ma diminuiscono profondamente i compromessi. Riuscire a migliorare il già ottimo V2 non era una cosa scontata, ma HONOR ci è riuscita sotto ogni aspetto. E non solo ottimizzando il dispositivo, ma producendo un pezzo di hardware unico al mondo, considerando il peso, lo spessore e le sue caratteristiche tecniche.
L’unico vero freno verso la strada della perfezione di questo HONOR Magic V3, a mio avviso continua ad essere l’interfaccia grafica che ha ancora bisogno di una “svecchiata” ma, credetemi, ha superato (quasi) tutte le mie aspettative perché continua ad essere l’unico foldable che offre tutto quello che dovrebbe offrire un pieghevole, senza i compromessi (peso e ingombro) di uno smartphone pieghevole.
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