La sicurezza dei dati degli utenti è forse la prima cosa a cui le grandi compagnie dovrebbero prestare la massima attenzione, ma sembra proprio che fino a qualche anno fa le cose fossero ben diverse da come le immaginavamo. In questi giorni, infatti, per Meta è arrivata una super multa da ben 91 milioni di euro per non aver protetto a sufficienza le password degli utenti di Facebook e Instagram.
Multa da 91 milioni per Meta: le password erano conservate in semplici file di testo
Secondo quanto emerso da un’indagine della Irish Data Protection Commission (DPC), dal 2012 al 2019 Meta avrebbe conservato le password degli utenti di Facebook e Instagram in file di “plain text” (testo puro, come i semplici file txt) facilmente accessibili da tutti, violando inevitabilmente le norme previste dalla GDPR. Nel 2019, infatti, questa falla nella sicurezza ha portato al furto dei dati in questione, che sono stati poi diffusi in internet creando un pericolo per gli utenti interessati.
Meta non ha mai annunciato quanti utenti fossero stati interessati dal furto, ma durante l’indagine il dato emerso è quello di 600 milioni di password trafugate dai server di Facebook e Instagram. Per questo motivo, in questi giorni la DPC ha sanzionato la compagnia di Mark Zuckerberg con una multa da 91 milioni di euro. Meta potrà fare ricorso, quindi è possibile che questa vicenda possa trascinarsi ancora per diversi mesi.
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