Recensione ASUS ROG Phone 8: un mostro di potenza!

recensione asus rog phone 8 gaming phone

Da sempre ASUS è uno dei player principali (in tutti i sensi, in questo caso) nell’ambito degli smartphone da gaming: l’Asus ROG Phone 8 è l’ultimo smartphone da gioco ad entrare in scena, sfoggiando il nuovissimo Snapdragon 8 Gen 3 oltre ad un rinnovato carattere estetico che ha poco in comune con le generazioni precedenti.

Questa volta ASUS ha deciso di ridimensionare il design, più elegante e curato nei minimi dettagli per strizzare l’occhio non solo ai patiti di gaming, ma anche ad un pubblico più ampio che non ambisce solo a giocare con lo smartphone, ma ricerca qualcosa in più. Mossa azzeccata o troppo dispersiva? Analizziamo insieme nel dettaglio tutto lo scenario.

Recensione ASUS ROG Phone 8

Che hardware, e che prestazioni!

Voglio cominciare questa recensione un po’ fuori dai miei schemi tradizionali, e mettere l’accento tutto sulla parte principale che caratterizza questo smartphone: la sua scheda tecnica. Innanzitutto parto con il dirvi che ASUS ha lanciato due versioni di questo ROG Phone 8, una PRO ed una “standard”, che è quella in analisi nella recensione di oggi. Le differenze principali si racchiudono in piccola parte sulla back cover che è lievemente più sofisticata nelle finiture nel modello PRO, ma soprattutto sull’hardware.

Il ROG Phone 8 presenta una potente combinazione di 12 GB di RAM LPDDR5X e 256 GB di memoria UFS 4.0. Nel caso del ROG Phone 8 Pro, sono disponibili due varianti: 16 GB di RAM con 512 GB di storage o una configurazione esplosiva, con 24 GB di RAM e 1 TB di memoria. Per il resto, le specifiche rimangono invariate,motivo per cui non punterei troppo sulla versione PRO (che di base parte già con 100 euro in più a listino).

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Tralasciate le differenze, questo è uno smartohibe che decisamente non delude in termini di prestazioni, montando il nuovissimo chip Snapdragon 8 Gen 3, con frequenze massime che raggiungono i 3,3 GHz. In tutti i contesti in cui ho messo alla prova questo gaming phone, onestamente, non ho mai incontrato problematiche, rallentamenti o limitazioni da parte della piattaforma hardware installata: anche negli stress test eseguiti con Antutu Benchmark non si sono evidenziati tagli drastici alle performance con una CPU sempre in forma e mai troppo castrata.

Benino le temperature che invece tendono a salire un po’ nelle sessioni di gaming intenso e prolungato, ma soprattutto nei benchmark dove in alcuni casi si fatica a tenere in mano lo smartphone. Esclusi gli scenari estremi, però, il sistema di raffreddamento integrato è sufficiente a dissipare il calore generato, ma personalmente avrei gradito una marcia in più da questo nuovo sistema di dissipazione che, sulla carta, prometteva un’efficienza termica migliorata.

Ad ogni modo per gli scenari più estremi è la stessa ASUS che prevede l’utilizzo dell’AeroActive Cooler X, un accessorio esterno dedicato che permette di contenere notevolmente le temperature dello smartphone. Naturalmente si tratta di un accessorio extra da acquistare separatamente al costo di 79,99€, mentre è incluso nella variante PRO dello smartphone; considerato che i prezzi di listino dei due smartphone differiscono per soli 100 euro, se siete interessati a questo accessorio, vista l’esigua differenza di prezzo, vi consiglio di puntare alla variante PRO che vi permetterebbe di avere non soo l’AeroActive Cooler X, ma anche il doppio dello storage e 4GB di memoria RAM in più.

Software

L’interfaccia utente personalizzata di Asus è una delle meno stravolte sul mercato Android, perchè se non fosse per il launcher e il pacchetto icone, poco si discosterebbe dalla Experience Google nuda e cruda. Questo emerge sin dalla prima configurazione, dove Asus ci consente di scegliere tra il pannello delle impostazioni rapide Android di serie oppure quello ottimizzato da Asus, a partire dalle impostazioni fino alla disposizione delle icone.

Se avete letto o visto la nostra recensione dello Zenfone 10 di qualche mese fa, va detto che sul fronte software non ci sono grosse differenze, se non qualche icona più tamarra e degli sfondi più da gamer che da business man.

L’aspetto principale dedicato ai giocatori è l’app Armoury Crate, dove è possibile regolare i preset delle prestazioni gestite su tre livelli differenti, oltre che variare le configurazioni degli Air Trigger, attivare il LED RGB e via discorrendo.

Asus promette almeno due importanti aggiornamenti del sistema operativo, portando il ROG Phone 8 ad Android 16, e quattro anni di aggiornamenti di sicurezza. Considerata la potenza dell’hardware installato, un po’ è deludente sapere che saranno solo due i major update garantiti da ASUS. Altra piccola delusione l’ho trovata nelle certificazioni Widevine presenti: qui c’è da accontentarsi solo di quelle L3 che, dunque, non vi faranno usufruire dei servizi di streaming video online a massima risoluzione.

Autonomia

Asus è stata costretta a compromettere la capacità della batteria quando ha snellito questo ROG Phone 8, un compronmesso indispensabile. L’unità montata a bordo è da 5500 mAh, non pochi in realtà, ma se considerate il tipo di utilizzo e l’hardware a bordo, potrebbero stare stretti in più circostanze.

Va detto, però, che l’efficienza del nuovo Snapdragon è migliorata di gran lunga rispetto lo scorso anno, quindi in linea di massima se non si mette troppo sotto sforzo, e mi riferisco ad un gaming massiccio, lui comunque è in grado di portarvi fino a sera senza grosse difficoltà. Il discorso cambia se, invece, sfruttiamo al massimo il suo potenziale: ad esempio sotto rete Wi-Fi e luminosità al 75%, in 30 minuti di gioco con COD, la batteria è scesa di circa il 10%, quindi orientativamente circa 5 ore di autonomia se consideriamo di giocarci costantemente senza staccarci neanche un attimo. In termini di ricarica, invece, lui supporta i 65W con l’alimentatore incluso sempre in confezione; le velocità di ricarica sono piuttosto incoraggianti, con circa 45 minuti per uno 0-100%.

Design e materiali

Asus ROG Phone 8, come anticipato in apertura, è quasi irriconoscibile rispetto alle precedenti generazioni; se ricordavate le back cover o i dettagli piuttosto pacchiani e strettamente legati al mondo del gaming, tranquilli, adesso è tutto esteticamente più sobrio. Certamente i gamer più accaniti potrebbero rimanere delusi, ma fidatevi, nel complesso è molto più bilanciato un design di questo tipo in tutti gli scenari di utilizzo. Attenzione, però, perchè ciò non significa che il ROG Phone 8 sia completamente privo di chicche eccentriche, perchè sempre sul retro è rimasto il logo del brand retroilluminato con led Aura RGB che, in caso lo voleste, possono rimanere spenti.

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Lo smartphone, ad ogni modo, si è snellito rispetto al passato: è grande 163.8×76.8×8.9 mm ed è pesante 225 grammi, circa 15 grammi in meno rispetto lo scorso anno, ma ancche molto meglio distribuiti e mai di intralcio durante l’utilizzo. E’ disponibile in due colorazioni, la Phantom Black e la Rebel Grey in mio possesso, devo dire molto raffinata e delicata, contrariamente ad ogni aspettativa. La back cover, elemento principale e distintivo di questo smartphone, è realizzata in vetro con una doppia finitura, lucida quasi specchiata in alto, e opaca sabbiata in basso, trattamento che ho preferito perchè in grado di non catturare impronte durante l’utilizzo.

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Girando lo smartphone sul lato frontale, si nota come ASUS abbia ridotto la cornice dello schermo: ciò ha consentito ad Asus di mantenere la stessa dimensione dello schermo da 6.78″ pollici riducendo anche le dimensioni del telefono, dettaglio che fa sempre piacere soprattutto per uno smartphone da gaming, che viene tenuto in mano per periodi di tempo più prolungati rispetto la media.

A tal proposito, non mancano i canonici AirTrigger integrati lungo il lato destro, i controlli touch che offrono un’esperienza gaming simile a quella di una console con il suo classico joypad: ASUS li ha ben implementati, in quanto supportano la doppia azione, le gesture, e via discorrendo. Questo consente di utilizzare grilletti virtuali sul bordo del telefono per attività come sparare in Call of Duty, tanto per citarvene una. Ovviamente è completamente personalizzabile, a partire dalle funzionalità fino ad arrivare all’intensità del feedback vibrazione.

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Per quanto riguarda le porte, non fatevi spaventare dalla presenza di una coppia di USB-C installate a bordo: una nella posizione convenzionale nella parte inferiore e una seconda sul lato sinistro, in modo da poter continuare a giocare senza interruzioni con una posizione più comoda, ma anche utile a collegare gli accessori come il bundle AeroActive Cooler. C’è anche un connettore per cuffie, che resiste ancora su questa generazione di smartphone. Altro miglioramento rispetto lo scorso anno è la resistenza ad acqua e polvere certificato IP68, contro l’IP54 dello scorso anno.

Display

ASUS ROG Phone 8 non ha subito cambiamenti radicali allo schermo rispetto ai suoi fratelli più vecchi, ma soprattutto non differisce in alcun modo rispetto alla variante PRO, di cui vi ho già accennato qualcosa. Qui il pannello è un Samsung AMOLED da 6.78″ pollici con risoluzione Full HD+ e refresh rate fino a 165Hz. L’obiettivo di ASUS era riuscire ad incrementare notevolmente la luminosità massima, e devo dire che ci è riuscita alla grande, passando da 1600 nit a 2500 nit, valori faraonici che nell’utilizzo quotidiano vi assicuro che fanno decisamente la differenza, soprattutto in gaming.

La luminosità superiore non solo rende molto più facile per visualizzare il display in condizioni di luce diretta del sole, ma si traduce anche in colori più vividi sullo schermo durante il gioco e la visione di film. Naturalmente a tutto il resto ci pensa la tecnologia AMOLED che assicura neri profondi e un contrasto sbalorditivo.

A livello software, però, non è possibile interagire più di tanto con il pannello e bisognerà accontentarsi della taratura colore proposta da ASUS; non manca, invece, la possibilità di attivare l’Always-on Display. Ottimo, poi, il feedback aptico alla digitazione, probabilmente tra i migliori provati nell’ultimo periodo. Immancabile, ancora una volta, il sensore biometrico sotto il display a cui davvero non gli si può dir nulla, funziona bene, è ben posizionato.

Fotocamera

Ormai a distanza di anni dal primo gaming-phone, la storia in ambito fotografico è sempre la stessa: i produttori non sono interessati a realizzare uno smartphone che faccia “bene” proprio tutto, e l’ambito fotografico solitamente è dove meno si concentrano gli sforzi. Non a caso questo nuovo ROG Phone 8 monta lo stesso sensore principale da 50MP dello scorso anno, seppur arrivi con un nuovo gimbal per foto e video più stabili.

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Non voglio essere troppo duro con questo smartphone, anche perchè nel complesso ho ottenuto un’esperienza fotografica bilanciata. Gli scatti che ho realizzato sono sempre contraddistinti da colori realistici e ben bilanciati, seppur in alcuni contesti manchi quella brillantezza che si richiederebbe, o quantomeno ci si aspetterebbe di trovare in uno smartphone il cui costo supera i 1000 euro.

In generale, sia di giorno che di notte, ho trovato un po’ di rumore nelle foto scattate che non vedevo da parecchio in uno smartphone di fascia costi alta. Di notte la gestione delle luci è buona con la lente primaria, il rumore di base resta ma è molto più tollerabile rispetto gli scatti in diurna. Fa ritorno anche il sensore ultra-wide da 13MP, che questa volta non è più affiancato da uno Macro, ma bensì da un nuovo teleobiettivo da 32MP che, invece, ho apprezzato. Questo è in grado di offrire uno zoom ottico 3x, e digitale fino a 30x, con delle prestazioni niente male, soprattutto grazie al sistema di stabilizzazione che qui svolge un grandissimo lavoro. consentendoti di catturare oggetti lontani in modo chiaro.

Rimane una fotocamera frontale da 32MP, con il campo visivo che raggiunge i 90 gradi e facilita l’inserimento di più persone nell’inquadratura per un selfie di gruppo. Molto bene i video, invece, che possono essere registrati alla risoluzione massima di 8K a 24fps; nei test ho registrato sempre in FullHD a 60fps, e devo dire che tralasciati i colori un po’ troppo freddi (tanto da pensare di aver registrato in Log per alcuni istanti), la stabilizzazione è eccellente e la definizione anche.

Prezzo e considerazioni

ASUS ROG Phone 8, come avrete intuito, arriva sul mercato al prezzo di 1099 euro, una cifra che lo colloca sì al pari degli altri top di gamma di questo inizio 2024, ma che di fatto lo inserisce in un segmento di mercato completamente diverso. Questo è uno smartphone dalla scheda tecnica mostruosa, ha un bel display e delle prestazioni in gaming da numero uno, senza girarci troppo intorno.

Nel contempo, però, non è lo smartphone con il miglior rapporto qualità prezzo in termini di performance assolute: se non state cercando uno smartphone propriamente da gaming, non è il tipo di prodotto che vi consiglierei in prima linea. Il design è curato, è vero, ma di sicuro non è uno smartphone “da tutti i giorni”, così come la sua fotocamera che per quanto si impegni, non raggiunge i veri top di gamma assoluti di quest’anno. Consigliato? Sì, ma solo se siete davvero dei gamer.

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