Recensione Fossibot F102: il faro LED integrato vi sorprenderà

recensione fossibot f102

La nicchia dei dispositivi rugged continua a crescere, non a caso sono molti i produttori cinesi che stanno orientando gran parte del loro business in ambito smartphone in questa categoria. Fossibot F102 è l’ultimo arrivato tra le nostra mani, un dispositivo estremamente pesante e che non può passare decisamente inosservato.

Mi riferisco al grande cerchio centrale inserito nella back cover, quasi come se fosse lo scudo di Iron Man: in realtà include una chicca piuttosto insolita, quanto utile in contesti estremi. Ve lo racconto nella recensione completa.

Recensione Fossibot F102

Design e Materiali

Il design degli smartphone rugged, ad oggi, ha ormai adottato una forma comune, caratterizzata da angoli smussati e lati metallici, e l’F102 di Fossibot rispecchia pienamente queste linee distintive. Quello che differenzia leggermente il Fossibot F102, in questo caso specifico, è la sua forma, vista la presenza di lati inclinati che ne facilitano la presa e la manipolazione. Una scelta azzeccata, considerando che questo dispositivo pesa quasi 500g, il che lo rende piuttosto massiccio e potenzialmente anche un corpo contundente (scherzo, naturalmente, ma ci siamo compresi!).

La disposizione dei pulsanti è in linea con gli standard, con il lettore di impronte digitali e il pulsante di accensione combinati sul lato destro, insieme al bilanciere del volume, mentre lo slot SIM, un pulsante fisico personalizzabile ed uno per l’accensione della luce da ccampeggio, sul lato sinistro. Il lettore di impronte digitali sul lato destro potrebbe non essere ideale per gli utenti mancini, ma fortunatamente il telefono dispone di riconoscimento facciale ben funzionante, motivo per cui non avrete problemi o difficoltà nello sblocco.

Riguardo alla parte posteriore, è qui che si vedono le novità principali: mi riferisco alla presenza predominante del LED da campeggio largo 40 mm, accessorio inconsueto a bordo di uno smartphone che con i suoi 300 LED singoli può emettere fino a 495 lumen con solo 3W di consumo, illuminando in modo più che buono anche ambienti molto grandi e completamente bui. Una chicca che, insomma, non avrei pensato potesse essere cosi utile ma si è rivelata una killer feauture.

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Per il resto, il lato inferiore è piuttosto standard, con la porta di ricarica e dati situata sotto un robusto tappo di gomma contrassegnato come ‘Type-C’, anche se purtroppo manca l’ingresso audio da 3,5 mm, caratteristica ancora molto richiesta in prodotti di questa categoria.

Nel complesso, nonostante il peso considerevole, l’F102 offre una esperienza d’uso piacevole se si è abituati a questo genere di prodotti, in più rispetta gli standard IP68/IP69K e anche MIL-STD-810G, perciò nella rispecchia pienamente tutti i requisiti necessari nella categoria.

Display


L’imponente schermo di questo smartphone possiede una diagonale da 6.58 pollici, mentre il pannello è di matrice IPS con risoluzione Full HD+ e un refresh rate che raggiunge i 120Hz, un passo avanti significativo rispetto ai tradizionali display da 60 o 90Hz che spesso caratterizzano gli smartphone rugged, anche se ormai negli ultimi modelli che abbiamo provato si è quasi imposto come standard.

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La retroilluminazione del display è uniforme, offrendo colori finalmente vibranti e piacevoli, nonostante l’economicità del dispositivo. Tuttavia, il software di Fossibot, come quello di tanti altre aziende simili, è piuttosto limitante in termini di personalizzazione dei colori o la regolazione della temperatura, perciò non avrete molto spazio di manovra nella gestione cromatica. Buono il touchscreen che finalmente risponde bene e soprattutto non ha un feedback aptico fastidioso, ma piacevolmente ben dosato.

Hardware e Performance

Ancora una volta sulla scheda tecnica di uno smartphone rugged vediamo protagonista un processore Helio G99 di Mediatek che, in questa configurazione, Fossibot ha affiancato a 12GB di RAM, espandibili fino a 20GB virtualmente, e 256GB di storage, anche loro espandibili tramite MicroSD qualora fossimo disposti a sacrificare uno dei due slot per la nano SIM.


Come ben saprete, nel settore dei rugged, l’attenzione spesso si sposta dall’hardware all’ottimizzazione del design, o almeno le intenzioni sono queste, anche perchè lui a livello hardware non è sicuramente incoraggiante, ma poi a livello pratico non vi lascerà l’amaro in bocca, ve lo garantisco.

Fossibot F102, infatti, rappresenta una delle poche eccezioni che mi hanno soddisfatto in termini prestazionali, pur avendo l’hardware che vi ho appena elencato, e non vi nego che quasi mi fa strano ammetterlo. Persino l’esperienza di gioco con i miei soliti titoli di riferimento come COD o PUBG, è buona, con un framerate medio sempre superiore ai 50fps.

Nessun problema di lag nell’interfaccia o rallentamenti durante l’uso quotidiano. Insomma, la combinazione di hardware, display a 120Hz e un software leggero hanno contribuito a rendere questo smartphone efficiente. Per quanto riguarda la connettività, è importante notare che questo modello non supporta le reti 5G, ma in compenso vanta il bluetooth 5.2, GPS, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac e, ovviamente, l’NFC per i pagamenti.

Software

A livello software, invece, è sempre la solita storia: Android è disponibile nella sua penultima release, la 13, con patch di sicurezza aggiornate per l’ultima volta ad Agosto, con pochissima possibilità di vedere nuovi aggiornamenti in futuro nei prossimi mesi, ma questo è uno scenario già visto.

L’interfaccia grafica di questa ROM conserva una notevole somiglianza con Android stock, come già accennato, ma il produttore ha apportato solo modifiche, soprattutto in termini di icone e poche chicche grafiche.

Per quanto riguarda il resto, lo smartphone è fornito di serie con la completa suite di applicazioni Google e l’app Toolbag, unica applicazione “extra” preinstallata. Seguendo la tradizione, Toolbag consente di sfruttare tutti i sensori incorporati nello smartphone per funzioni “da cantiere”, come la livella, l’analisi del rumore, la torcia, il compasso e così via. E’ presente anche un’app che permette di gestire il potente led da campeggio installato, in modo da abilitare la sua accensione con diverse combinazioni, tra cui l’SOS lampeggiante.

Fotocamera

E’ molto raro trovare un produttore di smartphone rugged che rilasci informazioni specifiche in merito le fotocamere installate a bordo dei suoi smartphone, ed è questo anche il caso di questo Fossibot F102 di cui conosciamo tutti i dettagli. Le lenti qui installate, come si evidenzia lungo la back cover, sono tre: la primaria da 108MP Samsung S5KHM2SPO3 con apertura f/1.8, la secondaria Macro da 5MP e la lente notturna Sony da 24MP OV24A1B. La selfie camera, invece, è una 32MP prodotta anche lei da Sony, nello specifico l’IMX616.

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Le immagini catturate da questo smartphone, nella pratica, a mio avviso, non rendono giustizia all’hardware implementato dal produttore, quasi certamente a causa di un software che avrebbe potuto essere ottimizzato in modo più efficace. In condizioni di luce diurna, le foto prodotte dal Fossibot F102 sono, tutto sommato, di buona qualità: è evidente che la lente svolge un lavoro apprezzabile, soprattutto quando esaminiamo i dettagli delle immagini e ci spingiamo in un crop più avanzato. La gamma dinamica è buona all’aperto, ma mostra qualche limitazione in ambienti interni illuminati artificialmente, situazione in cui lo smartphone fatica leggermente a esprimere appieno il suo potenziale.

Durante la notte, come spesso accade, le foto possono perdere un po’ di nitidezza con luci, specialmente quelle calde, ma nel complesso, considerando la fascia di prezzo, sono più che soddisfatto delle immagini ottenute. Le foto con modalità notturna, d’altra parte, sono paragonabili a quelle dei suoi concorrenti diretti, né più né meno: solo sufficienti, con le solite limitazioni di sempre. Nella media le foto notturne in bianco e nero, il cui utilizzato è limitato in pochi reali contesti. Selfie più che sufficienti, video in FullHD 1080p di qualità abbastanza bassa, con una definizione non eccellente e soprattutto non in linea con le foto che, nel complesso, sono buone.

Autonomia

Negli ultimi due anni non ricordavo di aver provato uno smartphone con un’autonomia di questo livello, ma d’altronde con ben 16.500 mAh a disposizione, era praticamente impossibile deludere le aspettative. Fossibot F102, infatti, raggiunge con estrema facilità un’autonomia di 3 giorni con un utilizzo tradizionale, valori che possono scendere un po’ se si fa un utilizzo eccessivo della potente torcia LED integrata, che nonostante il suo consumo molto ridotto, ha un impatto importante sulla batteria.

E’ disponibile in confezione anche l’alimentatore da parete per la ricarica rapida a 33W, ma vista l’ampiezza della batteria stessa, sono comunque richieste circa 6 ore per una ricarica 0-100% completa del dispositivo.

Prezzo e Considerazioni

Fossibot F102 è disponibile all’acquisto su GeekBuying ad un prezzo di circa 200 euro, una cifra che lo inserisce alla pari con tutto il settore dei rugged, nè più nè meno. Tra i motivi per scegliere questo dispositivo vi è da menzionare senz’altro la batteria, la migliore in assoluto testata negli ultimi mesi, e il faro LED da campeggio integrato, caratteristica che, di fatto, lo rende unico nel suo genere.

Per il resto, è un rugged come tanti altri: performance nella media, fotocamere sufficienti e software piuttosto basilare, ma chi ha bisogno di un rugged phone, sono certo che non penserà a tutti questi dettagli.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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