Anche se i protagonisti dell’evento Qualcomm sono stati Snapdragon 8 Gen 3 per gli smartphone e Snapdragon X Elite per i PC, un’altrettanto importate novità si chiama Snapdragon Seamless. Sul palco del Snapdragon Technology Summit, il chipmaker californiano ha palesato la sua intenzione di porre fine agli ecosistemi chiusi, dando la possibilità ai produttori di dispositivi elettronici di avere una soluzione comune che faccia comunicare senza frizioni i prodotti dei vari ecosistemi.
Snapdragon Seamless: ecco come Qualcomm vede il futuro degli ecosistemi digitali
Qualcomm parla di sé non soltanto come di un chipmaker ma anche un “abilitatore tecnologico“, facendo da intermediario fra le aziende e i clienti e creando tecnologie per potenzialmente tutti i brand sul mercato. Al contrario degli ecosistemi proprietari come quelli di Apple o Samsung, dove la simbiosi avviene solamente fra prodotti dello stesso marchio, Snapdragon Seamless permette che alcune di quelle funzioni siano possibili anche al di fuori dei rispettivi confini.
Immaginate una situazione in cui smartphone, tablet e PC possano comunicare fra loro, potendo condividere schermo, file ma anche tastiera e mouse, oppure passare la canzone in riproduzione da un dispositivo Bluetooth all’altro. “Snapdragon Seamless abbatte radicalmente le barriere tra OEM, dispositivi e sistemi operativi. È l’unico sistema cross-device che mette veramente l’utente al primo posto“, afferma il vicepresidente Dino Bekis di Qualcomm. Anche se il pensiero va in primis a smartphone, tablet e computer, Snapdragon Seamless non si ferma qui, accogliendo anche altri prodotti come automobili, indossabili, Internet of Things, visori XR e così via.
Nonostante l’intento sia quello di slegare gli utenti dalla necessità di acquistare solo prodotti di un determinato brand per avere questo tipo di vantaggi, viene da sé che Snapdragon Seamless sia disponibile solamente sui SoC Qualcomm. Questo rappresenta in sé un limite, escludendo per esempio tutti quei prodotti basati su microchip MediaTek, Intel, AMD e così via, seppur sia un limite meno stringente. Qualcomm ha confermato che la tecnologia sarà abbracciata da aziende come Microsoft, Google, OPPO, Honor, Lenovo e Dell, una lista che immaginiamo si allungherà nel tempo.
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