Recensione Redmi Pad SE: tuttofare a soli 200 EURO!

recensione redmi pad se tablet economico

Questa estate è stata ricca di tablet, almeno per quanto mi riguarda: ne ho provate decine, tutti quanti Android rientranti in una categoria molto interessante, quella dei 200 euro, all’interno della quale c’è davvero moltissima concorrenza e competizione tra i vari prodotti. Il nuovo Redmi Pad SE, del resto, si introduce anche lui in questa fetta di mercato: lui si configura come la versione economica del Redmi Pad che abbiamo provato negli scorsi mesi, non a caso la differenza economica tra i due modelli si aggira intorno ai 100 euro, almeno confrontando i listini.

La versione SE, dunque, ci fa risparmiare ma ci mette di fronte a qualche piccola rinuncia: vi spiego perchè comprarlo, e perchè forse è meglio spendere qualcosina in più.

Recensione Redmi Pad SE

Design e Materiali

il Redmi Pad SE si fa notare per la sua solidità grazie alla scocca monoblocco in alluminio che di certo non passa inosservata in questa fascia di mercato pervasa quasi totalmente da plastica; le sue dimensioni di 255.5 x 167 x 7.36 mm e un peso di 478 g lo rendono addirittura più leggero rispetto a molti altri dispositivi simili in commercio che sforano anche i 500 grammi.

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I pulsanti seguono lo stile tipico di Xiaomi: quello dedicato all’accensione e standby si trova in alto a sinistra, mentre il bilanciere del volume (in modalità landscape) è posizionato in alto a sinistra. In modo inaspettato, Xiaomi ha messo a disposizione anche su questa variante economica del suo tablet Android ben quattro altoparlanti, posizionati a destra e sinistra, e il suono Dolby Atmos è più che soddisfacente per la fascia di prezzo.

Inoltre, ancora una volta con grande stupore, è doveroso menzionare la presenza di un jack audio da 3,5mm per le cuffie sempre più raro e uno slot per microSD per espandere la memoria fino a 1 TB. Purtroppo come avrete intuito questo modello non è dotato di modulo telefonico per l’utilizzo di una scheda SIM.

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Frontalmente invece sono piuttosto pronunciate le cornici intorno al display; Redmi Pad SE non è l’unico tablet economico a soffrire di cornici importanti, perchè come lui, anche la totalità dei tablet nella fascia 150-250€, non riesce a fare di meglio. Tra le assenze da menzionare, sicuramente vi direi un connettore magnetico per l’utilizzo di una tastiera esterna oltre che l’integrazione nativa di una penna che, per molti, rimane ancora un accessorio indispensabile da avere quando si acquista un tablet.

Display

Il display da 11 pollici di cui Redmi Pad SE è dotato, adotta una tecnologia IPS LCD con una risoluzione di 1.920 x 1.200 pixel e frequenza di aggiornamento fino a 90 Hz, un equilibrato compromesso tra efficienza energetica, comfort visivo e usabilità. In modalità automatica, l’immagine si adatta automaticamente tra 30/48/50/60 o 90 Hz, mentre manualmente l’utente ha possibilità di scegliere solo 60 o 90 frame al secondo, tipico del software Xiaomi.

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La luminosità massima del display raggiunge i 400 nit, valori che personalmente ho trovato un po’ bassi in alcune circostanze, soprattutto in ambienti aperti; anche fotografarlo e registrarci delle clip è stato difficile, ma nel complesso per la fascia di prezzo il display offre prestazioni soddisfacenti in condizioni normali, con colori vivaci, un buon contrasto e neri profondi. L’unico punto critico potrebbe essere la luminosità ed il trattamento antiriflesso, non impeccabile.

Tuttavia, è importante notare che il dispositivo è dotato della tecnologia Low Blue Light per la protezione degli occhi oltre che della certificazione Flicker Free per lo sfarfallio del display.

Hardware e Performance

Le limitazioni maggiori, e soprattutto le differenze tangibili con il modello più costoso della stessa famiglia si vedono sul fronte hardware; il Redmi Pad SE è dotato di un processore Snapdragon 680 con tecnologia a 6 nm. Sebbene in Cina ci sia la possibilità di scegliere tra 4, 6 o 8 GB di RAM LPDDR4X, nel nostro paese sullo store ufficiale è acquistabile soltanto la versione 4/128GB, la più bilanciata. Peccato, invece, per la memoria interna da 128GB eMMC 5.1, un po’ lentina, ma in compenso può essere espansa fino a 1 TB tramite una scheda microSD.

Il Snapdragon 680 è stato introdotto per la prima volta all’inizio del 2022 ed è posizionato con successo nella fascia media dei processori. Il punto debole del processore è la GPU Adreno 610. Questo perché, nonostante i gli 8 core vengono rallentati dalle prestazioni grafiche limitate della GPU nei giochi più elaborati, e ciò lo confermano tutti i benchmark che abbiamo eseguito.

Questo per dirvi che il tablet di casa Redmi si sente nel suo habitat naturale quando utilizzato sul divano di casa, per controllare le email, navigare su Internet o leggere le ultime notizie, ma anche guardare qualche contenuto in streaming e poco altro; giocare non è il suo pezzo forte, i tempi di caricamento sono un po’ lunghi e i dettagli grafici potrebbero risultare troppo scadenti rispetto le aspettative. Se volete giocarci, dunque, vi consiglio di dedicare a questo acquisto qualche decina di euro in più di budget, cosi da non dover incorrere in limitazioni di alcun tipo nell’utilizzo: banalmente uno Xiaomi Pad 5 di qualche anno fa ve lo consiglierei ancora oggi ad occhi chiusi.

Software

Il Redmi Pad SE è equipaggiato con Android 13 con la solita interfaccia MIUI 14, che differisce in poco e nulla dal classico approccio Xiaomi a cui siamo abituati. Al primo avvio, oltre alla selezione di base di applicazioni Google, troviamo utili strumenti Xiaomi preinstallati, come una calcolatrice, un gestore di file, un browser Internet o l’applicazione Note. Tra le uniche applicazioni extra che ho trovato devo menzionarvi Netflix e WPS Office, che comunque non rappresentano un problema. Non mancano i certificati Widevine L1 per lo streaming in FullHD sulle varie piattaforme online.

Naturalmente, ci sono anche le familiari funzionalità di finestre fluttuanti e finestre parallele, che conosciamo già dagli smartphone del brand cinese. Ho trovato un po’ scomoda la scelta nativa di lasciare a scomparsa la barra delle applicazioni sotto, oltre che le gesture molto poco pratiche nell’utilizzo quotidiano rapido; tuttavia sono tutti dettagli trascurabili e modificabili in qualche istante nei vari menu delle impostazioni. Per il resto la MIUI è la solita di sempre: croce e delizia, tanto bella quanto di ingombrante presenza. Non adatta a tutti.

Fotocamera

Il Redmi Pad SE di Xiaomi è dotato di due fotocamere, una da 5 MP nella parte anteriore per selfie e videochiamate e una fotocamera principale da 8 MP, che visivamente potrebbe trarre in inganno viste le sue dimensioni, ma tranquilli, è la classica lente fotografica da tablet, molto simile a tanti competitor.

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Ad ogni modo Xiaomi ha lavorato bene con il software e, contrariamente alle mie aspettative, i risultati fotografici non sono affatto male, per lo meno in condizioni di luce sufficiente. I colori delle piante corrispondono alla realtà, i dettagli dei primi piani vengono catturati bene, e forse l’unico inghippo sta nella messa a fuoco che non l’ho trovata sempre velocissima.

C’è la possibilità di avere lo zoom digitale fino a 5x, ma ovviamente non è il top nella conservazione dei dettagli; non manca anche la possibilità di registrare video in FullHD. Insomma, una lente d’emergenza che può tornare utile con lo smartphone scarico o quando non si ha altra alternativa: ciò che va detto chiaramente è che questi risultati ottenuti sono di gran lunga superiori a tanti altri brand “cinesissimi” che ci è capitato di provare.

Autonomia

L’autonomia offerta dalla robusta batteria da 8.000 mAh è notevole. In realtà, grazie all’efficienza del processore Qualcomm, scaricare completamente il Redmi Pad SE è praticamente un’impresa impossibile. Durante l’ultima settimana, ho utilizzato principalmente questo dispositivo per la visualizzazione di contenuti e sono riuscito a ottenere mediamente circa 3 giorni di utilizzo con una singola carica.

In altre parole, ho dovuto ricaricarlo solo due volte nell’arco di una settimana. Inoltre, il tablet supporta la ricarica a 10 W, che consente di passare dallo 0% al 100% in circa tre ore e mezza.

Prezzo e Considerazioni

Xiaomi Redmi Pad SE arriva sul mercato italiano a 219,90€, cifra che differisce di 80 euro rispetto il prezzo di listino della versione più performante dello stesso tablet; sebbene si riesca a trovare online a circa 190 euro, il Redmi Pad SE porta con sè un po’ di limitazioni sul fronte prestazioni e display in primo luogo, caratteristiche che nella versione “Base” sono assolutamente di livello maggiore e che, con le offerte attuali, potrebbero rendere più appetibile l’acquisto della versione Standard.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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