Gli smartphone odierni in 5G consumano meno di quelli passati in 4G

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Crediti: Canva

Se credete che il 5G consumi più del 4G e impatti negativamente sull’autonomia degli smartphone, allora lo studio condotto da Ookla potrebbe farvi cambiare idea. Forse non la conoscete, ma Ookla è l’azienda che ha creato il celebre sito Speedtest, pertanto ha una certa esperienza quando si parla di connettività. E nel suo ultimo report pubblico, ci fa scoprire che gli smartphone 5G odierni sono meno energivori rispetto a quelli di generazione passata.

Stanno calando i consumi energetici degli smartphone, anche in 5G: ecco le “prove”

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La prima cosa che traspare dai test condotti da Ookla e Speedtest è che navigare in 5G consuma di più che in 4G del 6/11%, e questo è fisiologico e inevitabile: il 5G richiede una maggiore elaborazione dei dati e componenti più potenti che richiedono più energia per funzionare. Ma l’aspetto veramente interessante di questo studio è il confronto fra i SoC di attuale e precedente e generazione:

  • Snapdragon 8 Gen 1
    • 41% in 5G – 32% in 4G
  • Snapdragon 8 Gen 2: -24%/-22%
    • 31% in 5G – 25% in 4G
  • Dimensity 9000
    • 45% in 5G – 35% in 4G
  • Dimensity 9200: -24%/-23%
    • 34% in 5G – 27% in 4G
  • Tensor G1
    • 40% in 5G – 29% in 4G
  • Tensor G2: -5%/-3%
    • 38% in 5G – 28% in 4G
  • Exynos 2100
    • 42% in 5G – 34% in 4G
  • Exynos 2200: -9%/-9%
    • 38% in 5G – 31% in 4G

Soprattutto considerando i più recenti top di gamma Qualcomm e MediaTek, è evidente che in consumi siano sensibilmente più bassi, sia in 5G che in 4G. Nel caso dello Snapdragon 8 Gen 2 e del Dimensity 9200, i consumi in 5G appaiono persino più bassi di quelli in 4G dei precedenti Snapdragon 8 Gen 1 e Dimensity 9000.

Quello di Ookla non è comunque un test esaustivo, in quanto è stato svolto solo su quei dispositivi che hanno fatto uno Speedtest con batteria al 100% dalle 6:00 alle 12:00 e che hanno effettuato un altro Speedtest dalle 12:00 alle 18:00, registrando lo scarto di batteria fra il primo e il secondo test. Inutile dire che fra i due test può essere successo di tutto: magari uno smartphone ha registrati video 4K per vari minuti, mentre un altro identico è rimasto fermo in standby. Ma pur non essendo un calcolo preciso, ragionando sui grandi numeri (cosa che ipotizziamo Ookla abbia fatto) si può avere un quadro che si avvicini quanto più possibile alla realtà.

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