Ho chiesto a ChatGPT di scrivere il tema della Maturità 2023: ecco il risultato

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Sono passati un bel po’ di anni da quando mi diplomai, e sono sicuro che da allora la scuola sia cambiata rispetto a come me la ricordo. Ma di tutti gli anni passati, questo è particolarmente emblematico, perché di fatto la prima volta la Maturità 2023 coincide con l’esistenza di tecnologie come ChatGPT. Certo, gli studenti non possono usare lo smartphone o rischiano la bocciatura, ma è innegabile che ci sia una certa curiosità nel capire se il chatbot di OpenAI sia all’altezza di un compito come quello della prova d’italiano.

Ho chiesto a ChatGPT di scrivere il tema della Maturità 2023

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Prima di proseguire, è necessario fare qualche doverosa precisazione. Innanzitutto, la versione gratuita di ChatGPT si ferma ai fatti del 2021, perciò non può creare riflessioni che si basino sull’attualità. Certo, ChatGPT Plus usa GPT-4, perciò è connesso al web e può conoscere le ultime notizie, ma è necessario un abbonamento che probabilmente non ha la maggior parte degli studenti della maturità.

Un’altra premessa riguarda quale intelligenza artificiale si utilizza, perché non tutte le piattaforme IA usano lo stesso modello LLM (Large Language Model), in poche parole il cervello che genera i testi: ChatGPT e Bing usano GPT così come altri chatbot come Sage, ma ci sono anche altre opzioni come Claude, che usa il modello di Anthropic.

C’è poi un’altra variabile, probabilmente la più importante: quale prompt si usa. Per quanto potente sia, l’efficacia e l’utilità di ChatGPT dipendono moltissimo dalla domanda che gli facciamo: da quanto è articolata, ben scritta, specifica e in generale da quanto riesce a far capire al chatbot cosa si vuole. Inoltre, molto spesso per ottenere il risultato migliore è necessario aggiungere altri prompt per spiegare a ChatGPT cosa correggere nelle sue risposte. Ma facciamo finta di essere uno studente che durante la prova di maturità ha con sé lo smartphone, ha accesso a ChatGPT standard e ha a disposizione un solo prompt o altrimenti rischia di essere beccato.

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Come ogni anno, anche il tema della Maturità 2023 può essere scelto sulla base di 7 tracce divise fra 3 categorie (le trovate qui, se foste curiosi): analisi e interpretazione di un testo letterario italiano, analisi e produzione di un testo argomentativo e riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo di tematiche di attualità.

  • Prima categoria
    • Salvatore Quasimodo, Alla nuova luna, in Tutte le poesie, a cura di Gilberto Finzi, Mondadori, Milano, 1995
    • Alberto Moravia, Gli indifferenti, edizioni Alpes, Milano, 1929
  • Seconda categoria
    • Federico Chabod, L’idea di nazione, Laterza, Bari, (I edizione 1961), edizione 2006
    • Piero Angela, Dieci cose che ho imparato, Mondadori, Milano, 2022
    • Oriana Fallaci, Intervista con la storia, Rizzoli, Milano, 1977
  • Terza categoria
    • Lettera aperta al ministro Bianchi sugli esami di maturità
    • Marco Belpoliti, Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp, la Repubblica, 30 gennaio 2018

Cercando su Google Trends, scopro che la traccia B2 (quella di Oriana Fallaci) è la più cercata, forse per la storia che porta con sé la famosa giornalista, forse perché una delle tracce più cercate dagli studenti una volta tornati a casa (o più illegalmente durante la prova stessa). Ecco la traccia con annesse risposte di ChatGPT:


«La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta? È un vecchio dilemma, lo so, che nessuno ha risolto e nessuno risolverà mai. È anche una vecchia trappola in cui cadere è pericolosissimo perché ogni risposta porta in sé la sua contraddizione. Non a caso molti rispondono col compromesso e sostengono che la storia è fatta da tutti e da pochi, che i pochi emergono fino al comando perché nascono al momento giusto e sanno interpretarlo. Forse. Ma chi non si illude sulla tragedia assurda della vita è portato piuttosto a seguire Pascal, quando dice che, se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, l’intera faccia della terra sarebbe cambiata; è portato piuttosto a temere ciò che temeva Bertrand Russell quando scriveva: «Lascia perdere, quel che accade nel mondo non dipende da te. Dipende dal signor Krusciov, dal signor Mao Tse-Tung, dal signor Foster Dulles. Se loro dicono ‘morite’ noi morremo, se loro dicono ‘vivete’ noi vivremo». Non riesco a dargli torto. Non riesco a escludere insomma che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi. Quei pochi che attraverso le idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, addirittura un semplice gesto, l’uccisione di un tiranno, cambiano il corso delle cose e il destino della maggioranza. Certo è un’ipotesi atroce. È un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo? Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?»

1 Pascal: Blaise Pascal (1623 -1662) scienziato, filosofo e teologo francese. In un suo aforisma sostenne il paradosso che l’aspetto di Cleopatra, regina d’Egitto, avrebbe potuto cambiare il corso della storia nello scontro epocale tra Oriente e Occidente nel I secolo a.C.
2 Bertrand Russell: Bertrand Arthur William Russell (1872 – 1970), filosofo, logico, matematico britannico, autorevole esponente del movimento pacifista, fu insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1950.
3 Foster Dulles: John Foster Dulles (1888 – 1959), politico statunitense, esponente del partito repubblicano, divenne segretario di Stato nell’amministrazione Eisenhower nel 1953, restando in carica fino al 1959, anno della sua morte.

Comprensione e analisi

  1. Riassumi il brano proposto nei sui snodi tematici essenziali.
    • “Il brano proposto affronta diversi snodi tematici. Innanzitutto, si pone la domanda se la storia sia fatta da tutti o da pochi e se dipenda da leggi universali o da alcuni individui. Si discute quindi del ruolo dei pochi nella storia, dei loro sogni, capricci, iniziative e arbitri, che possono cambiare il corso delle cose e influenzare il destino della maggioranza. Viene menzionato l’esempio di Cleopatra e del suo aspetto fisico che potrebbe aver cambiato il corso della storia. Infine, si fa riferimento al pensiero di Bertrand Russell, che sembra negare la nostra capacità di influenzare gli eventi storici.”
  2. La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?’ Esponi le tue considerazioni sulle domande con cui il brano ha inizio.
    • “Le domande con cui il brano ha inizio pongono un dilemma senza una risposta definitiva. Si chiede se la storia sia fatta da tutti o da pochi e se dipenda da leggi universali o da alcuni individui. Questo dilemma sottolinea la complessità della storia e la difficoltà nel determinare i suoi meccanismi. Non esiste una risposta univoca, ma è possibile considerare entrambe le prospettive: da un lato, la storia è il risultato dell’interazione di molti fattori e della partecipazione collettiva, e dall’altro, i pochi individui possono avere un ruolo significativo nel modellare gli eventi storici.”
  3. Come si può interpretare la famosa citazione sulla lunghezza del naso di Cleopatra? Si tratta di un paradosso oppure c’è qualcosa di profondamente vero? Rispondi esponendo la tua opinione.
    • “La citazione sulla lunghezza del naso di Cleopatra, attribuita a Blaise Pascal nel brano, può essere interpretata come un paradosso che mette in evidenza come anche piccoli dettagli apparentemente insignificanti possano avere conseguenze enormi sulla storia. Se il naso di Cleopatra fosse stato diverso, la sua bellezza e il suo carisma potrebbero non aver esercitato lo stesso fascino sugli uomini potenti dell’epoca, influenzando così il corso degli eventi. È un modo per sottolineare che anche le minime variabili possono avere un impatto significativo sulla storia. Personalmente, trovo che la citazione abbia un fondo di verità. Spesso, gli eventi storici sono determinati da una combinazione complessa di fattori e decisioni prese da individui influenti. Anche le azioni di singoli individui, come l’assassinio di un tiranno o la scoperta di un’idea rivoluzionaria, possono avere un effetto a catena che cambia il corso degli eventi. Tuttavia, è importante sottolineare che la storia non è determinata esclusivamente da pochi individui, ma è il risultato di un’intreccio complesso di forze e interazioni collettive.”
  4. Oriana Fallaci cita il pensiero di Bertrand Russell, espresso ai tempi della Guerra fredda, che sembra non lasciare scampo alle nostre volontà individuali rispetto agli eventi storici. Per quali motivi il filosofo inglese prende a riferimento proprio quei personaggi politici come arbitri dei destini del mondo?
    • “Bertrand Russell prende a riferimento quei personaggi politici come arbitri dei destini del mondo perché durante la Guerra fredda, il potere politico e militare era concentrato nelle mani di pochi leader e di poche nazioni. La rivalità tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, rappresentate rispettivamente da Krusciov e Mao Tse-Tung, era una delle principali dinamiche geopolitiche dell’epoca. Questi leader, insieme a figure come Foster Dulles, segretario di Stato degli Stati Uniti, avevano il potere di prendere decisioni che avrebbero influenzato le sorti di intere nazioni e popoli. Russell fa riferimento a loro per sottolineare l’idea che il destino delle persone comuni spesso è nelle mani di pochi individui potenti e che le loro azioni possono avere conseguenze significative sulla vita di molti.”

Produzione

L’ipotesi con cui Oriana Fallaci (1929 – 2006) conclude il suo pensiero sulla storia, si riferisce ai tempi della Guerra fredda e della minaccia nucleare. Tuttavia, da allora, il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente. Secondo te, la situazione è ancor oggi nei termini descritti dalla giornalista? Rispondi anche con esempi tratti dalle tue conoscenze degli avvenimenti internazionali e dalle tue letture elaborando un testo che presenti le tue tesi sostenute da adeguate argomentazioni.

“La situazione attuale nel mondo, sebbene differisca dalla Guerra fredda, è ancora caratterizzata da tensioni e conflitti che possono avere implicazioni significative. Se da una parte la minaccia nucleare diretta tra le superpotenze si è attenuata, dall’altra si sono sviluppati nuovi conflitti regionali, dispute territoriali, sfide geopolitiche e problemi globali come il cambiamento climatico e le disuguaglianze socio-economiche. Questi eventi dimostrano che il corso della storia e il destino delle persone sono ancora influenzati da pochi individui con potere decisionale, che possono scatenare guerre, promuovere politiche discriminatorie o portare avanti iniziative che cambiano il corso delle cose.

Ad esempio, la situazione in diverse parti del mondo come il conflitto in Siria, le tensioni tra Russia e Ucraina, la crisi umanitaria in Yemen e le dispute territoriali in Asia orientale evidenziano come le azioni di pochi leader politici abbiano un impatto significativo sulla vita delle persone coinvolte. Inoltre, i progressi tecnologici e la globalizzazione hanno reso il mondo più interconnesso che mai, consentendo a eventi locali di avere ripercussioni globali.

Pertanto, sebbene la situazione attuale possa differire da quella descritta da Oriana Fallaci durante la Guerra fredda, l’idea che pochi individui influenzino il corso degli eventi storici e il destino della maggioranza è ancora rilevante. Tuttavia, è importante sottolineare che gli individui non sono meri spettatori impotenti, ma possono influenzare il cambiamento attraverso l’azione collettiva, la partecipazione politica, l’attivismo sociale e il perseguimento di valori come la giustizia, la pace e i diritti umani. La storia è un processo complesso e in continua evoluzione, in cui i fattori individuali e collettivi si intrecciano e si influenzano reciprocamente.”


Leggendo il testo prodotto da ChatGPT, si può subito notare la generale correttezza nell’utilizzo dell’italiano, e come il chatbot sia in grado di analizzare in maniera corretta la traccia presa in esame. Al contempo, non mancano strafalcioni gravi quando, parlando di Guerra Fredda, cita Krusciov e Mao Tse-Tung come rispettivi rappresentanti di USA e URSS. Al netto degli errori, che possono essere facilmente corretti con prompt appositi, il risultato è un testo sensato che per l’ennesima volta ci fa capire l’importanza di leggi come l’AI Act europeo.

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