C’era un tempo in cui affiancare uno smartphone a una fotocamera era più un curioso gioco da geek che un confronto alla pari, ma oggi molti camera phone rappresentano la prima scelta per molti di coloro che vogliono avere fra le mani una fotocamera. Viene da sé che compagnie come Carl Zeiss, dopo aver scritto la storia della fotografia, stiano sempre più valutando di affidarsi al mercato telefonico per il proprio futuro.
Spuntano voci su un possibile addio al mercato delle fotocamere di un brand storico come ZEISS
A partire dalla fine del 1800, Carl Zeiss ha raggiunto una serie di importanti traguardi che hanno segnato la sua evoluzione nel campo fotografico, con lenti Tessar, Sonnar e Planar T* che hanno settato lo standard in termini di nitidezza e di correzione di riflessi e aberrazioni ottiche. Tuttavia, negli ultimi tempi, l’azienda è stata un po’ in ombra nel settore fotografico: il suo ultimo obiettivo risale al 2018 (Batis 40mm f/2), e nel 2020 è uscita la fotocamera ZX1 ma non ha riscosso particolare successo. Nel frattempo, grazie alla partnership con Nokia e più recentemente con Sony e vivo, l’azienda è tornata al centro dell’attenzione mediatica.
È in questo contesto che è emersa una voce su un forum specializzato, in cui un distributore fotografico in Australia ha affermato che Carl Zeiss starebbe interrompendo la produzione di obiettivi fotografici: “Ciao a tutti, ho appena avuto conferma oggi dal distributore australiano che Zeiss sta dismettendo tutti i suoi obiettivi fissi e filtri: niente più Loxia, Batis ecc.. La fine di un’era“. La parte più interessante viene dopo, perché la compagnia ha prontamente risposto, smentendo di star uscendo dal mercato ma aggiungendo quanto segue:
Insomma, dichiarazioni che sanno tanto di “non ci stiamo ritirando, ma…“, con Carl Zeiss che da un lato afferma di non volersene andare ma dall’altro sottolinea l’importanza del mercato smartphone affinché le finanze non risentano troppo della crisi. C’è da dire, però, che il mondo telefonico non se la sta passando affatto bene: le previsioni parlano di un 2023 nero e compagnie come Sony e vivo sono ben lontane dalle prime posizioni delle classifiche globali, con la seconda che sta gradualmente lasciando l’Europa.