Recensione CUBOT Pocket 3: con queste DIMENSIONI è un vero TUFFO nel PASSATO

cubot pocket 3 smartphone compatto tascabile

Un problema comune a tutti gli smartphone moderni immessi sul mercato negli ultimi anni è quello legato alle dimensioni. Il mercato si è evoluto pensando (e forse sbagliando) che più grosso fosse lo smartphone, migliore fosse la percezione ai consumatori: per fortuna ad oggi ci siamo stabilizzati con le dimensioni, ma sono ancora tanti i nostalgici che spasmodicamente cercano un dispositivo pocket, che si possa tenere e maneggiare sul serio con una sola mano.

Tuttavia non sono ancora arrivate delle reali soluzioni dai produttori blasonati, ma ci ha pensato Cubot a lanciare uno smartphone, il suo Pocket 3, che riesce in questo intento: essere tascabile, ma nel vero senso della parola.

Recensione CUBOT Pocket 3

Design e Materiali

Quando vi parlavo di portabilità e tascabilità, forse, non ho reso l’idea: non intendevo uno smartphone da 5.5″ pollici o giù di lì, ma intendevo proprio qualcosa di estremamente pratico da maneggiare e da tenere in tasca. CUBOT Pocket 3 si contraddistingue per delle dimensioni veramente molto contenute, soli 55mm di larghezza e 133mm di altezza mentre lo spessore è pari 12.3mm: anche il peso è davvero ridotto rispetto la concorrenza, soli 135 grammi. Cifre quasi impensabili per uno smartphone moderno.

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CUBOT Pocket 3 si contraddistingue per un telaio ed una struttura realizzati interamente in plastica; lo smartphone sembra piuttosto resistente nell’uso di ogni giorno ma ad essere sincero non ho apprezzato tantissimo la texture della back cover che, nonostante sia anch’essa in plastica, cerca di richiamare una molto sobria pelle di coccodrillo, di cui avrei fatto benissimo a meno. E’ disponibile, ad ogni modo, anche in colorazione blu oppure verde, alternative alla nera in mio possesso.

Sempre sul retro l’azienda ha inserito una sola fotocamera con flash LED singolo, ed un piccolo inserto cromato per spezzare i colori scuri adottati; in basso c’è il connettore USB-C, ma manca il jack da 3.5mm per le cuffie. Sul lato sinistro ci sono i due tasti del volume, mentre a destra quello di accensione insieme al carrello per le due SIM in formato Nano.

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Tra i grandi assenti troviamo un sensore biometrico per lo sblocco, ma in compenso l’azienda ha inserito il led di notifica RGB nella parte superiore dello smartphone. C’è anche una sorta di “FaceID”, ma non ha molto senso attivarlo. Non so perchè, ma questo smartphone pur avendo specifiche tecniche moderne, mi porta assolutamente la mente al passato.

Ad ogni modo CUBOT Pocket 3 riesce perfettamente nel suo scopo: essere piccolo e maneggevole è il suo obiettivo e lo soddisfa alla grande, personalmente non lo trovo molto comodo da utilizzare per via, ad esempio, della tastiera con lettere molto piccole ma io non sono il tipo di cliente a cui questo prodotto si rivolge, per cui non faccio testo.

Display

Il display si adatta bene alle dimensioni dello smartphone, seppur con qualche cornice di troppo che avrei cercato di limitare in qualche modo. CUBOT Pocket 3, infatti, possiede uno schermo da 4.5″ pollici, un numero che non scrivevo in una recensione ormai da oltre cinque anni, ed ha una risoluzione qHD+ pari a 1170 x 480 pixel: non abbiate grosse pretese su questo fronte, l’azienda non avrebbe mai potuto optare per soluzioni differenti.

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Il form factor stretto e lungo fa sì che alcuni contenuti possano essere un po’ stretchati, soprattutto perchè alcune app non sono adattate a questa tipologia di risoluzioni, mentre altre vengono scalate con testi conseguentemente un po’ piccoli da leggere. Il display, comunque, ha una buona luminosità ed una buona visibilità sotto la luce del sole: gli angoli di visuale sono buoni per la fascia di prezzo e per la diagonale, e nel complesso non è un pannello di cui lamentarsi, seppur manchino ovviamente tutte le più recenti certificazioni degli smartphone moderni.

Buona anche la responsività del touchscreen, ma viste le dimensioni se avete le mani di medio-grandi dimensioni, quando ad esempio digitate sulla tastiera potreste commettere degli errori: ribadisco che non si tratta di una scarsa precisione del touchscreen che, anzi, è molto preciso ma semplicemente della tastiera troppo piccola.

Hardware e Performance

Sul fronte hardware CUBOT ha schierato in campo una formazione non nuovissima tra i dispositivi di fascia entry level. Il prescelto, infatti, è il Mediatek Helio G85 Octa-Core che è affiancato da 4GB di memoria RAM e 64GB di storage interno, purtroppo non espandibili a mezzo MicroSD.

Nonostante l’hardware non sia da primo della classe, devo dire che nell’uso giornaliero non mi ha creato grossi problemi, magari anche grazie al sistema operativo che il produttore ha lasciato quanto più stock possibile, senza appesantirlo con inutili suppellettili. Ad ogni modo l’ho utilizzato per la navigazione web, ho visto qualche episodio su Netflix, e fatto anche qualche partita a Call of Duty Mobile (ovviamente a dettagli bassi): tolto qualche sporadico rallentamento in cui sono incappato, lo smartphone è perfettamente in linea con tutti gli altri entry-level sul mercato ed è comodamente utilizzabile per le funzioni giornaliere.

Tra le altre cose è da menzionare anche la presenza del Wi-Fi a 5GHz oltre che dell’NFC, grazie al quale potrete utilizzare lo smartphone per i pagamenti con Google Wallet, visto che i servizi Google sono presenti e perfettamente funzionanti.

Software

Sul fronte software vi ho anticipato già qualcosa pochi istanti fa, ma cerco di aggiungervi qualche dettaglio in più: CUBOT Pocket 3 arriva con a bordo Android in versione 12 e patch di sicurezza aggiornate ad Ottobre del 2022. D’altronde questo smartphone è stato lanciato da poche settimane in Cina, ma l’azienda ha già assicurato il rilascio di qualche bugfix nel corso delle prossime settimane, perciò almeno per ora la situazione è sotto controllo.

Il sistema operativo gira abbastanza bene in tutti i contesti: la grafica è piuttosto minimal come da tradizione in questi prodotti, ci sono le app di Google e sono assenti bloatware di ogni tipo. Avrei desiderato che ci fossero delle ottimizzazioni per poter usare al meglio questo schermo così piccolo, una fra tutte la tastiera che è un semplice rimpicciolimento di quella tradizionale di Android: sicuramente uno spunto di riflessione per il futuro ma, ripeto, sono certo che chi acquista un dispositivo come questo non avrà da lamentarsi riguardo queste problematiche.

Fotocamera

Sul fronte fotografico devo dire che CUBOT Pocket 3 mi ha decisamente sorpreso, e me ne sono accorto solo dopo aver scaricato i sample fotografici sul computer perchè sullo schermo dello smartphone le foto non avevano il giusto valore. In ogni caso l’azienda ha usato una lente singola da 20MP nella parte posteriore ed una lente selfie frontale da 5MP.

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Tecnicamente parlando ho pochi altri dettagli da aggiungervi, ma praticamente analizzando gli scatti ho notato che in diurna se la cava bene anche se le foto potrebbero sembrare un po’ spente e prive di luce, probabilmente a causa di una scarsa apertura focale del sensore. In esterna, comunque, si ottengono dei buoni risultati e anche le macro sono buone, con colori fedeli e ben contrastati.

Al chiuso o con il flash le foto sembrano un po’ impastate e perdono di definizione, ma non gli si può chiedere davvero nulla di più. Anche i selfie sono super accettabili per la fascia di prezzo. I video, che vengono realizzati fino al FullHD 30fps, sono solo sufficienti: la qualità video non è niente di che, idem la stabilizzazione che è abbastanza precaria. In compenso la messa a fuoco è molto veloce se abbiamo una mano ferma.

Autonomia

Anche sul fronte della batteria è stato quasi un tuffo nel passato, ma viste le dimensioni è tutto più che giustificato: CUBOT Pocket 3, infatti, monta sotto la scocca una batteria da soli 3000 mAh che, tutto sommato, riescono a garantire comunque una giornata di autonomia ed in alcuni casi arriva a sera con anche il 25-30% di autonomia ancora residua.

In poco più di un’ora lo smartphone riesce a caricarsi completamente, seppur supporti la ricarica solo fino a 10W con l’alimentatore compreso in confezione, nella quale voglio segnalarvi sono inclusi anche un paio di auricolari simil earpods di Apple con cavetto USB-C.

Prezzo e Considerazioni

Cubot Pocket 3 è già in vendita in Cina ad un prezzo che si aggira poco sotto i 150 euro: nel box qui in basso trovate il prezzo più basso del momento con coupon e offerte dedicate. Il prezzo mi sembra, comunque, onesto rispetto le potenzialità del prodotto: il fatto che sia molto piccolo deve essere assolutamente un vantaggio per chi lo compra, soprattutto se ci aggiungete anche il fatto che possiede delle buone specifiche e riesce a garantire performance affidabili nell’uso giornaliero. Non adatto a chi è abituato ad usare dispositivi con schermi più grandi di 6 pollici.

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