Cos’è la Modalità Isolamento di iOS 16 (e perché può essere un rischio)

apple ios 16 modalità isolamento

Annunciato da Apple all’annuale WWDC 2022, in questi giorni l’aggiornamento ad iOS 16 è stato pubblicamente rilasciato, e con esso la nuova Modalità Isolamento. Oltre che sulla nuova serie iPhone 14, il major update può essere installato fino ai modelli del 2017 (iPhone X e 8/8 Plus), pertanto parliamo di una novità che arriva a milioni di persone nel mondo. Detta anche “Lockdown Mode”, l’obiettivo di Apple è creare una modalità che salvaguardi ulteriormente i suoi utenti in una maniera mai vista prima su uno smartphone.

Apple lancia la nuova Modalità Isolamento con iOS 16: ecco come funziona

Dopo aver effettuato l’aggiornamento iOS 16, è sufficiente andare in “Impostazioni/Privacy e Sicurezza” e, nella sezione “Sicurezza“, abilita la voce la Modalità di Isolamento. Come comunica la compagnia di Cupertino, verrà gradualmente introdotta anche a bordo di iPadOS 16 e macOS Ventura. Apple l’ha pensata per quegli utenti che rappresentano un potenziale bersaglio di cyber-attacchi e necessitano quindi di un grado di protezione estremo: giornalisti, politici, attivisti e così via. Una volta attivata, infatti, allo smartphone vengono bloccate diverse funzionalità normalmente disponibili.

Niente allegati nei messaggi, blocco delle chiamate FaceTime per i contatti sconosciuti, degli inviti per i Servizi Apple e della registrazione di nuovi profili, navigazione web limitata (salvo per i siti precedentemente registrati come sicuri), niente album fotografici condivisi e l’impossibilità di collegare accessori USB se lo smartphone non è sbloccato. Tutte feature che, se nelle mani sbagliate, possono potenzialmente essere sfruttate da malintenzionati per hackerare un dispositivo.

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I dubbi sulla Modalità Isolamento non mancano

Non può che far piacere che Apple abbia deciso di alzare ulteriormente l’asticella del suo già alto grado di protezione e privacy, ma non mancano gli scettici della Modalità Isolamento. Come segnala John Ozbay, CEO della compagnia di cyber-sicurezza Cryptee, ogni sito e pubblicità online può capire se uno smartphone ha attiva questa modalità; quando attivata, questa opzione di Apple blocca alcune delle tecnologie dei siti, fra cui font personalizzati e immagini. Di conseguenza, quel sito o quell’annuncio sa che a quello specifico indirizzo IP è collegata una persona che, avendo attivata la Modalità Isolamento, potrebbe essere un bersaglio sensibile.

Come afferma Ozbay, la Modalità Isolamento “è un compromesso fra sicurezza e privacy, e Apple ha scelto la sicurezza“. Aggiunge poi Ryan Stortz, ricercatore di cyber-sicurezza: “Lo stesso vale per Tor: fanno di tutto per ridurre qualsiasi capacità di rilevamento, ma finisci per distinguerti perché sei quello meno tracciabile“. La speranza, per Stortz, è che un sufficiente numero di persone utilizzino la Modalità Isolamento: solo in questo modo ci sarebbe una sufficiente mimetizzazione generale da rendere più difficile un’eventuale identificazione. Sicuramente aiuterebbe l’utilizzo di una VPN, rendendo impossibile identificare l’indirizzo IP associato a un bersaglio sensibile.

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