Apple come Xiaomi: ci sarà più pubblicità sugli iPhone

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Sin dal rilascio di iOS 14, Apple ha dato via all’App Tracking Transparency, una novità che ha impattato non poco nel mercato dei servizi digitali. Negli ultimi anni si sono intensificate le discussioni attorno al concetto di tracciamento dell’utente e alle sue implicazioni, principalmente dirette alla monetizzazione dei suoi comportamenti mediante annunci pubblicitari. Apple si è storicamente dimostrata molto attenta alla salvaguardia della privacy dei propri utenti, e gli ultimi aggiornamenti di iOS l’hanno dimostrato ulteriormente.

Con l’introduzione del sistema ATT, gli utenti sono informati che quella determinata app li può tracciare e può scegliere se consentirlo o meno. Inutile dire che milioni e milioni di possessori di iPhone hanno scelto di non farsi tracciare, facendo perdere quasi 10 miliardi di dollari alle varie Meta, Google, Twitter e Snapchat nei trimestri successivi alla sua introduzione; al contempo, potrebbe quasi sembrare un controsenso ma Apple starebbe lavorando per aumentare la quantità di pubblicità su iPhone.

Apple vuole aumentare gli annunci pubblicitari nelle proprie app, ed è già polemica

In questo momento, fra tutte le app di Apple, quelle che mostrano pubblicità sono News, Borsa, TV+ e lo stesso App Store, sia su iPhone che su iPad e Mac. Nel caso di News e Borsa, le due app mostrano annunci a schermo tematizzati (titoli azionari, investimenti, ecc), su TV+ gli annunci riguardano la Major League Baseball mentre su App Store gli sviluppatori possono pagare per far sì che le proprie app vengano sponsorizzate sulla base delle ricerche degli utenti. Questa è una dinamica che non a tutti va giù, specialmente per la presenza di annunci anche su servizi a pagamento come News+ e TV+. Senza contare che l’anti-tracciamento Apple non vale per le sue app, perché a detta di Apple vengono utilizzati solo i dati interni ai suoi dispositivi e non acquisiti tramite app o siti terzi.

Nonostante Apple si sia spesso dimostrata refrattaria al sistema freemium, preferendo puntare ad abbonamenti liberi da pubblicità, qualcosa sta cambiando. Lo dimostra il fatto che i team pubblicitari di Apple stiano sempre più prendendo piede nei vertici aziendali, con entrate pubblicitarie di circa 4 miliardi di dollari all’anno. Non sorprende che Apple voglia aumentare gli sforzi in tal senso, per esempio aggiungendo pubblicità in Maps: come per l’App Store, gli imprenditori potranno pagare affinché le proprie attività vengano suggerite nella navigazione satellitare. Ma anche applicazioni come Apple Libri e Podcast, potendo pagare per spingere le proprie creazioni nei risultati di ricerca. E così come Netflix, non è da escludere un piano tariffario per Apple TV+ che preveda un costo inferiore in cambio della visualizzazione di annunci pubblicitari.

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