Recensione ADO D30C: potenza e design in un’unica bicicletta elettrica

Che ADO sia uno dei brand che più si sta distinguendo nel mondo delle biciclette elettriche è un dato di fatto. Lo abbiamo visto con la compatta ADO A16 (qui la recensione) e lo abbiamo ritrovato anche nelle più grandi ADO A20 (qui la recensione) ed ADO A26 (qui la recensione). Ma con la ADO D30C l’azienda è come se avesse fatto un cambio di rotta.

E lo ha fatto nelle tecnologie, negli accessori, nella batteria ma soprattutto nel design. Perché è inutile girarci intorno, se i modelli di cui ho parlato nei mesi scorsi erano prodotti decisamente di qualità, ma caratterizzati da un design che anche a metri di distanza le faceva sembrare delle biciclette elettriche cinesi, la nuova ADO D30C sembra uscita da uno studio di qualche designer europeo, ed è – nell’aspetto – è molto simile ad alcune delle più belle biciclette elettriche prodotte da brand indipendenti, che puntano tutto sul design e la compattezza.

Fortunatamente però, ADO D30C non è solo design: ha un motore da 250w, un sistema di ammonizzazione anteriore, freni a disco idraulici ed anche una porta USB di tipo A con la quale si potranno ricaricare i propri dispositivi mobili.

Recensione ADO D30C: potenza e design in un’unica bicicletta elettrica

Scheda tecnica

  • Potenza motore: 250W (versione europea);
  • Velocità massima: limitata a 25 km/h;
  • Batteria: rimovibile da 36v e 10,4 Ah;
  • Pneumatici: 27,5×1,95 pollici;
  • Tre modalità di guida;
  • Luce anteriore: LED;
  • Telaio: lega d’alluminio;
  • Peso bici: 22 kg;
  • Peso supportato: 120 Kg;
  • Freno a disco: anteriore/posteriore idraulici;
  • Dimensioni da aperta: 180 x 64 x 110 cm;
  • Dimensioni da chiusa: non è pieghevole.

Design e materiali

Se avete a mente il design delle biciclette di ADO, dimenticatelo. La ADO D30C è tutta un’altra cosa: il telaio ha linee eleganti, bombate, è realizzato in lega d’alluminio ed ha una colorazione opaca molto bella da vedere e, tutto sommato, il suo aspetto non la fa neppure sembrare una bici elettrica. Questo anche grazie ad una batteria che è stata perfettamente integrata nella struttura della bici stessa e che, anche se non si tratta di una bicicletta elettrica pieghevole, è possibile estrarre e caricare separatamente.

Il sistema di ammonizzazione è unico, è posizionato anteriormente ed è composto da due forcelle che è possibile regolare con lo stesso metodo che abbiamo visto in praticamente tutte le altre bici dell’azienda. Però, data la dimensione dei pneumatici (che sono da 27,5 x 1,95 pollici), avrei preferito che quelli di ADO integrassero quantomeno un ulteriore ammortizzatore posteriore che, se proprio non volevano inficiasse il design della bici, avrebbero almeno potuto integrare nel sellino.

Le ruote sottili e molto grandi e la mancata presenza di un ammortizzatore posteriore, tendono a far “sentire” ogni vibrazione o urto direttamente sul sellino che, tra l’altro, non è neppure tra i più comodi in circolazione: in soldoni, la ADO D30C è una bici che sull’asfalto di buona qualità va una bellezza, ma che in città come Avellino (le cui strade sono un campo minato) la presenza di un fondo stradale poco uniforme e di buche, potrebbe diventare piuttosto fastidiosa.

Il peso netto è di 22 Kg ed è grande 180 x 64 x 110 cm, il che vuol dire che è una di quelle bici che devono essere montate su un supporto apposito per essere trasportate con la machina, ma l’ergonomia del telaio la rende decisamente comoda e guardandone lo spessore, quasi non si riesce ad immaginare la sensazione di solidità che trasmette che, invece, è tanta: da questo punto di vista ADO ha fatto un ottimo lavoro.

Il pacco batteria è estraibile, e si nota solo perché è realizzato con una colorazione nera: per estrarlo è necessario utilizzare la chiave che si trova nella confezione, in questo modo lo si potrà ricaricare in maniera del tutto indipendente dalla bicicletta.

Sul manubrio poi c’è il computer di bordo. E no, non è il tipico computer di bordo che abbiamo visto sulle ADO, ma tutto il sistema assomiglia molto di più a quello pensato da Laotie: non c’è possibilità di interazione con il display direttamente, e tutti i tasti di controllo sono stati posizionati vicino la manopola sinistra, in modo da risultare molto più facilmente raggiungibili. Sotto al computer di bordo poi, c’è anche una presa USB di tipo A con la quale si potrà ricaricare uno smartphone che, tra l’altro, potrebbe essere fissato sul manubrio con un supporto che esce in confezione dalla scarsissima qualità: il mio consiglio è quello di non montarlo neppure, perché è di una qualità talmente scadente che rischiereste di perdere lo smartphone per strada.

Molto interessanti però i pedali, che sono realizzati in lega di alluminio ed hanno un particolare design che non solo è piacevole da vedere, ma aumenta il grip con i piedi quando si va a pedalare.

Motore e cambio

Out of the box la ADO D30C arriva con un motore brushless limitato a 250w ed in grado di garantire una velocità massima di 25 Km/h. Numeri in regola con le vigenti normative, che è però possibile sbloccare portando la velocità massima a circa 35 Km/h. E udite udite: questa bicicletta non è dotata di alcun acceleratore, quindi è totalmente conforme alle normative vigenti in Italia.

E ve lo dico subito, nonostante la batteria sia da 10.4 Ah e 36V, il motore da 380 giri al minuto garantisce alla ADO D30C un’ottima spinta, anche in salita, e la possibilità di supportare un peso massimo che arriva fino a 120 Kg. E non è male, considerando il peso della sua struttura: questo è possibile grazie al sistema ADO G-DRIVE 2.0 che, secondo l’azienda, dovrebbe simulare la presenza di un sensore di coppia e garantire un’assistenza migliorata anche in discesa.

Insomma, con i suoi 42 nm dichiarati, il motore della ADO D30C è uno di quei motori che rendono la bicicletta più che buona per la città, ma che permettono a chi vuole divertirsi in montagna di percorrere lunghi tracciati anche con salite piuttosto ripide, con la garanzia della presenza costante dell’assistenza elettrica.

Molto preciso il cambio Shimano a 9 rapporti, che è sempre fluido e veloce nei cambi e che può essere controllato con un selettore posto all’estremità del manubrio, di ottima qualità i doppi freni a disco con i quali il brand ha (finalmente) abbandonato il sistema meccanico a favore di un più morbido e sicuro sistema idraulico e che garantiscono alla ADO D30C una frenata sempre decisa ma allo stesso tempo sicura.

La prova su strada

Per quanto riguarda la prova su strada, veniamo subito al punto: io non sono un fan delle biciclette elettriche con ruote troppo sottili, proprio perché nella città in cui vivo ho la necessità di un buon sistema di ammortizzazione degli urti e delle vibrazioni. Per questo non ero molto convinto circa la guidabilità della ADO D30C dalle mie parti. In realtà però, già dopo qualche metro mi sono dovuto ricredere: è una bicicletta elettrica silenziosa, maneggevole e ben bilanciata, ha un motore potente il giusto ed un buon sistema di assorbimento degli urti anteriore.

Posteriormente però sono dell’idea che l’azienda avrebbe potuto fare meglio quantomeno, e ripeto, utilizzando un sellino ammortizzato piuttosto che uno di tipo standard che è sì comodo, ma potrebbe risultare piuttosto duro. Detto questo, mi piacciono molto l’ergonomia del telaio e le ruote, anche se non sono grandi, fanno il massimo nelle loro possibilità nell’assorbimento degli urti.

La presenza dei freni a disco idraulici poi si sente e come: conoscendo bene le bici di ADO, devo ammettere che appena testata la ADO D30C mi sono reso conto di quanto l’azienda stesse puntando sulla qualità dei suoi prodotti e mi sono chiesto per quale motivo il brand non ha ancora pensato di entrare nella grande distribuzione. Ma probabilmente la risposta la conosco già.

Autonomia della batteria

La batteria della ADO D30C è da 10.4 Ah e 36V, ed è in grado di garantire un’autonomia di poco inferiore agli 80 Km con la minima pedalata assistita (l’azienda garantisce 90 km, ma direi che comunque è un buon risultato). Ottime anche le performance qualora si volesse andare con la massima assistenza: nei miei test sono riuscito a superare di poco i 50 Km di autonomia, un traguardo niente male, soprattutto considerando i tantissimi saliscendi presenti ad Avellino.

La ricarica però, continua ad essere piuttosto lenta: con il caricabatterie da 84W che esce in confezione, saranno necessarie circa 6-7 ore per passare dallo 0% al 100%.

Prezzo e conclusioni

Il prezzo della ADO D30C è di 1583,93 euro, ma tramite il coupon che trovate in basso potreste acquistarla in sconto a 1323,40 euro. E sì, è impossibile negarlo: il brand sta alzando l’asticella. E lo sta facendo non solo in quanto a prezzi, perché è una cosa palese, ma anche in quanto a caratteristiche, materiali e design. La ADO D30C è una bicicletta elettrica di fascia alta, perfettamente a norma in Italia, che rappresenta un vero e proprio giro di boa per l’azienda cinese.

È ottima per la città, ma il motore e l’ADO G-Drive 2.0 la rendono adatta anche ad altri fondi stradali, ha una buona autonomia, è molto comoda, gestisce bene gli urti e le vibrazioni ed ha un motore potente al punto giusto. E poi ricarica anche lo smartphone.

Peccato che quelli di ADO non hanno pensato ad integrare un sistema di ammortizzazione posteriore: se ci fosse stato, avrei quasi potuto pensare di abbandonare le fat bike a favore di questa ADO D30C, che è decisamente più elegante.




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