Il “meglio iPad” è un tormentone forse al pari del famosissimo “meglio Moto G“, e sono certo che ognuno di voi che sta leggendo queste righe, ha esclamato almeno una volta “No ma sai, iPad è meglio, non c’è storia” o giù di lì.
In effetti per anni Apple è stata ed è rimasta leader quasi indiscussa nel settore tablet in quanto ad affidabilità ed innovazione dei suoi dispositivi, ma nel tempo le cose non sono continuate ad essere sempre a favore dell’azienda di Cupertino.
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Xiaomi Pad 5 vs iPad Air (2020): il confronto
Design e Materiali
I protagonisti di oggi, lo avrete capito, sono Xiaomi Pad 5 e iPad Air (2020), due dispositivi esteticamente molto simili e che, almeno in teoria, si rivolgono allo stesso pubblico.
Parto dal design e dalla costruzione di questi due prodotti, che visti frontalmente potrebbero essere confusi con molta facilità: Xiaomi Pad 5 è grande 254.7 x 166.3 x 6.9 mm e pesa 511 grammi, mentre iPad Air si presenta con un form factor diverso e più squadrato con dimensioni pari a 247.6 x 178.5 x 6.1 mm ed un peso più contenuto di 458 grammi.
L’alluminio è il materiale predominante in entrambi i modelli ma c’è una differenza: mentre Apple adotta anche la back cover in alluminio con le solite finiture opache al tatto, Xiaomi sul suo Pad 5 usa una back cover che “tecnicamente” sarebbe in plastica, ma che dal vivo da tutta l’idea di essere realizzata in vetro, con una finitura bianca opaca.
Entrambi garantiscono un buon grip, questo è certo: esteticamente parlando il gusto personale farà sempre da padrone, ma c’è da dire che la soluzione pensata da Apple tende a gestire leggermente meglio le impronte digitali.
A suo favore, inoltre, Apple può vantare il Touch ID nel tasto di accensione e blocco: purtroppo Xiaomi, probabilmente per contenere il prezzo di vendita, ha deciso di rendere il suo Pad 5 totalmente sprovvisto di qualsivoglia metodo di sblocco diverso dai tradizionali PIN e Password: certo è presente lo sblocco facciale, ma non lo reputo molto affidabile.
Entrambi poi sono dotati di tre pin magnetici per la connessione dell’accessorio tastiera, che in entrambi i modelli viene venduto separatamente: a livello economico, senza dubbio Xiaomi propone la soluzione più accessibile con una tastiera che costa, all’atto pratico, meno di un terzo di quella di Apple. In ogni caso, per entrambi i prodotti si riescono a reperire tastiere “alternative” a poche decine di euro su Amazon.
Altra caratteristica che accomuna i due prodotti sta nella compatibilità con la penna: entrambi, infatti, supportano l’utilizzo di una propria penna che apre l’utilizzo del tablet a molti più scenari. Entrambe sono esteticamente molto simili e funzionano in modo piuttosto univoco: sia la Xiaomi Smart Pen che la Apple Pencil si ricaricano senza fili tramite l’alloggiamento magnetico laterale presente sui due tablet.
Hardware e Performance
Un aspetto di cui Apple parla poco, ormai da anni, è l’hardware dei suoi prodotti: sappiamo puntualmente di come l’hardware sia X % più potente dello scorso anno, ma all’atto pratico nessuna informazione ufficiale è mai pervenuta.
Tanto per confrontare i dati tecnici che, visti i due sistemi operativi non ha poi così tanto senso, Xiaomi Pad 5 teoricamente potrebbe vincere a mani basse su praticamente qualunque di questi aspetti, almeno sulla carta. Dico sulla carta perchè lo Snapdragon 860 di Xiaomi Pad 5 è una CPU Octa-Core, contro l’Apple A14 Bionic a sei core dell’iPad Air. La memoria RAM, invece, è da 4GB su iPad Air mentre 6GB su Xiaomi Pad 5. Entrambi possiedono storage interno non espandibile e fisso: iPad Air parte con il taglio da 64GB, invece il Pad 5 arriva in commercio con non meno di 128GB di memoria interna. Ed il doppio della memoria interna, su un dispositivo che costa decisamente meno, non è un particolare da sottovalutare.
Insomma, probabilmente confrontare gli hardware con dei benchmark ha decisamente poco senso, anche perché conosciamo tutti le prestazioni dei SoC di Apple con le varie app di test. Con un dispositivo del genere, ciò che conta è la fluidità del sistema e l’esperienza utente, e sul suo nuovo Pad 5 quelli di Xiaomi hanno fatto un ottimo lavoro: nell’utilizzo quotidiano non ho notato particolari differenze e, seppur ne dovessi segnalare qualcuna, sarebbe solo di carattere personale e non oggettivo.
Grazie al connettore Type-C presente su entrambi i dispositivi, è possibile collegare hard disk esterni oppure chiavette USB. La gestione dei file, logicamente, è migliore su Xiaomi grazie ad Android e alle sue maggiori libertà. Un punto a favore di iPad, invece, lo si deve segnare in merito il supporto ai display esterni collegati tramite USB-C: mentre il Pad 5 supporta solamente il mirroring wireless con dispositivi Wi-Fi, iPad Air funziona anche con monitor esterni collegati tramite cavo, seppure conservando l’interfaccia grafica di un tablet.
Display
Nella mia recensione dello Xiaomi Pad 5 ho trascorso un po’ di tempo ad elogiarne il display, la qualità e la bontà: non lo rinnego, e continuo a farlo anche in confronto al display True Retina dell’iPad Air. Innanzitutto tecnicamente Pad 5 di Xiaomi è un po’ avanti, almeno rispetto a questo modello di iPad: il display di Xiaomi è un’unità da 11″ pollici 1600 x 2560 pixels ed una densità di pixel pari a 274ppi contro i 264ppi di iPad e la sua risoluzione lievemente inferiore di 1640 x 2360 pixels. Entrambi i pannelli supportano l’HDR.
Ciò che fa la grande differenza, però, è il supporto alla velocità di aggiornamento dello schermo fino a 120Hz che possiede il Pad 5 di Xiaomi; iPad non integra tale caratteristica su questo modello di iPad, ma per averla bisognerà indirizzarsi verso il modello Pro, nettamente più costoso e non comparabile con il Pad 5.
A livellocromatico devo dire che Xiaomi sorprende particolarmente: sappiamo benissimo come iPad, ma più in generale Apple, stupisca sempre con i propri display, ma qui il confronto con lo Xiaomi Pad 5 è probabilmente ad armi pari, dal momento che la qualità dei colori è di altissimo livello su entrambi i prodotti.
Multimedialità
Siamo sinceri: il 99% di coloro che acquista un tablet lo utilizzerà per la metà del tempo per godersi dei contenuti su piattaforme streaming di qualsiasi tipo, che sia Netflix, Disney+ o Amazon Prime.
La qualità dei contenuti su queste piattaforme è molto importante, tanto è che sono in molti gli utenti a pagare, ad esempio su Netflix, un extra per potersi godere i contenuti in 4K (HDR). Bene, su Xiaomi Pad 5 e su iPad Air (2020) ho messo a confronto la qualità dello streaming con gli stessi film e ho potuto notare come a livello video la qualità sia lievemente superiore su iPad su alcune piattaforme come Apple TV+ e Disney+, mentre sia superiore su Xiaomi Pad 5 su piattaforme come Youtube con video in 4K HDR, o Amazon Prime Video.
A livello audio, invece, entrambi i dispositivi sono dotati di quattro speaker stereo la cui qualità è davvero ottima: Xiaomi Pad 5 passa leggermente in vantaggio in quanto nella misurazione dei dB effettuata con lo stesso brano, ha ottenuto valori leggermente più alti (circa 3dB in più rispetto ad iPad) oltre che essere certificato Dolby Atmos.
Gaming
Prettamente a livello prestazionale, i due dispositivi anche sul comparto gaming offrono prestazioni di altissimo livello ma soprattutto alla pari, e questo è un aspetto da non trascurare soprattutto se considerate che lo Xiaomi Pad 5 costa circa 300 euro in meno di iPad dal quale, ovviamente, non ci si può aspettare prestazioni negative.
In termini qualitativi sia iPad Air (2020) che Xiaomi Pad 5 sono in grado di riprodurre i titoli più moderni come Call of Duty Mobile e Asphalt 9 a massima risoluzione e dettagli, senza cali di frame o micro lag. In più entrambi offrono la possibilità di collegare ufficialmente e senza trucchetti i controller esterni come quello di Xbox, ad esempio, contribuendo ad alzare ancor di più il livello dell’esperienza videoludica.
A voler essere sinceri durante i test ciò che mi ha stupito di più, che in realtà non è stato altro che una conferma, è la bontà dei quattro speaker del Pad 5 di Xiaomi che, con Dolby Atmos attivo, rendono tutto ancora più magico.
Fotocamera
Il discorso relativo le fotocamere, sempre basandoci su scheda tecnica, porterebbe in lieve vantaggio Xiaomi Pad 5, ma la questione è molto più delicata di quello che pensavo, devo essere sincero.
Scattando le foto sui due dispositivi ero quasi totalmente convinto che iPad Air (2020) la spuntasse a mani basse, ma poi guardando gli scatti (non compressi) sul computer, mi sono dovuto ricredere perchè la battaglia è più ardua di quanto mi sarei aspettato.
Il comportamento delle fotocamere è un po’ anomalo, perchè dove l’una pecca, l’altra eccelle: nello specifico, ad esempio, il bilanciamento del bianco del Pad 5 è molto più accurato rispetto ad iPad dove tendenzialmente la taratura del bianco è molto più calda e tendente al giallo.
Per quanto riguarda la definizione e la nitidezza delle immagini, iPad pur possedendo (sulla carta) una fotocamera con 1MP in meno (parliamo di 12MP f/1.8 su iPad e 13MP f/2.0 su Pad 5) riesce a fornire delle immagini leggermente più dettagliate in determinate condizioni di luce: ma è una differenza che si nota esclusivamente guardando i risultati con un computer ed effettuando un crop piuttosto spinto.
In notturna scattare con lo Xiaomi Pad 5 non è un problema: a differenza di iPad, infatti, è dotato di un Flash LED che vi consentirà di scattare foto anche totalmente al buio.
Xiaomi vince a mani basse sulla selfie camera che, ricordiamolo, per un tablet è la fotocamera più importante: la lente da 8MP è di un livello sensibilmente superiore rispetto a quella presente su iPad (che per la cronaca è da 7MP f/2.0) nella gran parte degli scenari. È inaspettato un risultato di questo tipo, devo essere sincero.
Lievemente meglio lo scenario nei video: iPad registra fino a 4K 60fps mentre Xiaomi Pad 5 non oltre i 30fps in 4K. La qualità qui è a favore di iPad, con una definizione delle immagini superiore oltre che una stabilizzazione migliore.
Software
La parte di questo confronto in cui si scatenano gli animi, sono certo, è proprio questa del software: in sostanza tutto si riduce ad Android vs iPad OS, più che Xiaomi Pad 5 vs iPad Air.
Ormai conosciamo benissimo i due sistemi operativi, le limitazioni di uno e dell’altro, ma soprattutto chi ha copiato cosa e viceversa: questa volta non entrerò nel dettaglio, anzi piuttosto vi lascerò la possibilità di dibattere educatamente nei commenti!
Scherzi e battute a parte, iPad OS e Android sono due sistemi completamente agli antipodi ed entrambi hanno i loro pregi e difetti. I punti che accomunano entrambi i dispositivi sono i più importanti: è possibile collegare in pochi istanti tastiera e mouse wireless ai due tablet, si possono collegare dispositivi di storage esterni tramite la porta USB-C ed entrambi supportano l’aggancio magnetico di tastiere integrate all’interno delle cover stesse.
Il multitasking è disponibile sia sul Pad 5 di Xiaomi che sull’iPad Air (2020): personalmente ho gradito di più il multitasking di Xiaomi che, soprattutto nella modalità PC (attivabile tramite l’APK di Xiaomi), riesce a garantire una flessibilità maggiore rispetto ad iPad che, invece, impone delle limitazioni nella gestione delle finestre, non c’è il ridimensionamento personalizzato (ma solo, invece, come imposto da iPad OS) e non supporta tutte le app di sistema in modalità multi-finestra.
I benefici di iPad OS li conosciamo e ci portano sempre alla solita affidabilità, alla maggiore quantità di applicazioni sullo store (e molto spesso meglio funzionanti se paragonate alle rispettive app su Android) e, aspetto molto importante, l’ecosistema che Apple è riuscita a creare negli anni con tutti i suoi dispositivi che comunicano in modo impeccabile.
Lo Xiaomi Pad 5, grazie anche alle personalizzazioni della MIUI, riesce ad offrire delle prestazioni al livello di iPad e per certi versi, a volte anche migliori: personalmente gradisco maggiormente l’apertura di Android, la possibilità di utilizzare un File Manager realmente definibile tale e la possibilità di moddare il tablet al fine di renderlo ancora più adatto alle mie esigenze con le migliaia di risorse che si trovano online sulle varie community.
Autonomia
A livello di batterie, invece, i due si differenziano un bel po’: Xiaomi Pad 5 possiede una batteria da 8720 mAh ed è compatibile con la ricarica rapida fino a 33W (ma l’alimentatore in confezione è da 22.5W), a differenza di iPad con una batteria di circa 7600 mAh e con supporto alla ricarica fino a 30W (ma con un alimentatore in confezione che supporta fino a 18W massimo).
Le durate dei due dispositivi, nonostante i circa 1000 mAh di differenza, si equivalgono: come al solito l’ottimizzazione software fa da padrona, e non c’è produttore di dispositivi Android che regga il confronto con iOS ed Apple, questo ormai è un dato di fatto.
Prezzo e Considerazioni
Il momento clou è proprio questo, dove snoccioliamo subito tutti i dubbi in modo pratico: il prezzo. iPad Air (2020) e Xiaomi Pad 5, confrontando gli street price di entrambi (a voler essere buoni e dare qualche punto di vantaggio ad iPad) hanno circa 300 euro di differenza, al momento in cui scrivo questo articolo.
iPad Air (2020) è acquistabile ad oggi a circa 600 euro o poco più, mentre Xiaomi Pad 5 in versione con 128GB di storage (e quindi il doppio di quella prevista su iPad al prezzo prima indicato) ha un costo di soli 300 euro che, per me, chiude in partenza qualsiasi altra discussione.
Ad oggi acquistare un tablet è sostanzialmente indicato per chi viaggia e si muove molto per lavoro o altro, per chi studia con la didattica a distanza, per chi prende appunti durante una lezione, e pochi altri utilizzi. Xiaomi Pad 5 fa tutto questo e lo fa bene: grazie alla tastiera magnetica, lo si può usare in ognuno di questi scenari e farlo nel migliore dei modi grazie ad un multitasking ben studiato, il tutto con soli 300 euro (più il costo degli accessori, rimanendo sempre abbondantemente sotto la soglia dei 500 euro).
Poi invece c’è iPad, che fa tutto benissimo anche lui come Xiaomi Pad 5, ma c’è sempre il punto interrogativo del prezzo: oltre 600 euro, più qualche altra centinaia di euro per la tastiera originale Apple che fanno lievitare il budget a tal punto di acquistare quasi un Macbook Air M1 (il cui street price attuale è di poco inferiore ai 1000 euro). Tutto questo ha un senso?