Recensione Neabot NoMo Q11, con i suoi 4000 pa è il robot autopulente più potente del mercato

In una delle ultime recensioni su un robot aspirapolvere e lavapavimenti con base auto-pulente, ho sottolineato come praticamente tutti i modelli attualmente in commercio erano prodotti con una potenza d’aspirazione praticamente standard ferma sui 2700 Pa. Ed era proprio questo fattore la discriminante per la scelta tra un modello tradizionale più potente, oppure uno in grado di pulirsi da solo limitato proprio da questo fattore.

Ebbene, nonostante attualmente sia ancora in crowdfunding, a quanto pare c’è un’azienda che ha risolto il problema: perché, oltre al design, una delle caratteristiche più importanti del nuovissimo Neabot NoMo Q11 è proprio relativa ai ben 4000 Pa di potenza d’aspirazione, oltre che ad un nuovo sistema di navigazione 3D (che fa a meno della torretta laser) ed una rumorosità decisamente contenuta.

Recensione Neabot NoMo Q11, con i suoi 4000 pa è il robot con base di pulizia più potente del mercato

Contenuto della confezione

Così come in tutti gli altri esponenti della categoria, la scatola del Neabot NoMo Q11 è molto ingombrante. Questo ingombro è dovuto chiaramente alla presenza della base di auto-svuotamento che, probabilmente per via del design, è leggermente più ingombrante in larghezza di quelle degli altri modelli.

Al suo interno troviamo:

  • Corpo principale
  • Base di auto svuotamento
  • Busta contenitore della polvere
  • Filtro HEPA sostituivo
  • Spazzole laterali sostitutive
  • Manuale

Design e materiali

Gli esperti di design, probabilmente passerebbero ore a discutere sulla bellezza (o sulla bruttezza) del Neabot NoMo Q11. Ma se c’è una certezza oggettiva, è che fino ad ora non si era mai visto un robot dotato di una base di ricarica e pulizia come quella che accompagna questo modello. È un design che “o si odia, o si ama” e che in effetti assomiglia moltissimo a quelle cavigliere rigide che si devono indossare in caso di infortunio, ma il Neabot NoMo Q11 sembra quasi sia stato prodotto alla fine degli anni ’60 con il tipico design “futuristico” di quell’epoca.

Insomma, le forme sono arrotondate all’ennesima potenza, soprattutto nella base di ricarica, ma è un design così diverso e curato che – una volta abituatisi alla forma di certo non tradizionale – in realtà è molto piacevole e, soprattutto, evita di dare quella sensazione di avere un corpo estraneo per il proprio arredamento in casa.

Il robot in sé invece, ha un design piuttosto standard. Ok, anche qui le forme della scocca superiore sono molto arrotondate, però la tipica struttura circolare ricoperta in policarbonato è probabilmente un fattore che non abbandonerà mai questo genere di prodotti. Una novità però c’è: al centro del robot non è presente una torretta laser (e no, non utilizza la fotocamera per creare la mappatura della stanza ma continua a sfruttare la tecnologia LiDAR) e al suo posto è stato posizionato una sorta di pad nel quale sono stati inseriti due tasti per il controllo del dispositivo, avvolto da un LED di colore blu caratterizzato da una simpatica animazione in caso di ricarica.

Ottimo lo spessore: con i suoi circa 8 cm di spessore, il Neabot NoMo Q11 è in grado di infilarsi in spazi ben più piccoli di quelli in cui riescono a passare i robot dotati di torretta laser, il che rende la pulizia molto più accurata, soprattutto in determinate condizioni di funzionamento.

I contenitori di sporco ed acqua sono di tipo tradizionale. Quello per la polvere e lo sporco ha una capienza di 250 ml, mentre quello per i liquidi è di 300 ml. Capienze che, certo, non lasciano gridare al miracolo, ma sufficienti per pulire senza problemi ambienti di medie dimensioni.

Ad ogni modo la base di ricarica è realizzata decisamente bene, superiormente è presente un’apertura con la quale si potrà accedere al vano in cui è contenuto il sacco contenitore dello sporco, che ha una capienza di 2.5L, ed è integrato un motore con il quale verrà aspirato il tutto. Il processo di svuotamento automatico è molto semplice: il robot salirà sulla base di ricarica frontalmente, darà il via allo svuotamento (con una rumorosità molto accentuata, di circa 84 dB) e, a processo completato, inizierà la ricarica.

Applicazione e funzionalità

Il Neabot NoMo Q11 viene gestito dallo smartphone tramite l’applicazione Neabot Home che, aimè, è tradotta solo in inglese, francese, tedesco, spagnolo e cinese. Ed arrivo subito al punto: nonostante si tratti di un’app ben realizzata, sono dell’idea che quelli di Neabot debbano dedicare più risorse alla sua ottimizzazione, traducendola in primis anche nel nostro idioma, ma anche semplificandone alcune funzionalità.

Ad ogni modo, dopo aver effettuato la connessione alla rete senza fili e la prima mappatura della casa, che vi consiglio di fare eliminando tutti gli eventuali ostacoli che potrebbe trovare il robot aspirapolvere nel suo cammino, il controllo delle diverse modalità di lavaggio e aspirazione, tutte le funzionalità integrate nel robot aspirapolvere si possono modificare e gestire con estrema semplicità, a patto che si abbia familiarizzato con l’interfaccia dell’applicazione, nella quale alcune funzioni sono state spostate.

Anche in questo caso le mappe della casa vengono create in totale autonomia, con la stessa modalità che abbiamo visto negli altri aspirapolvere robot, e tramite la sezione Smart Maps sarà possibile aggiungere 3 tipi di aree: quelle con pulizia a singolo passaggio, quelle con pulizia a doppio passaggio e quelle da evitare.

Chiaramente è possibile scegliere tra i tre livelli di aspirazione disponibili ed impostare le pulizie programmate (anche in base alla camera e all’ora). Anche i livelli di acqua da distribuire sul pavimento sono tre, e sia per quanto riguarda l’aspirazione e la pulizia, c’è la possibilità di disattivare totalmente una delle due funzioni: e questa è una cosa molto comoda, con la quale si potrà far funzionare il robot o solo in modalità di aspirazione, o solo in modalità di lavaggio, senza dover necessariamente smontare il mop di pulizia.

Nelle impostazioni poi è anche possibile gestire la modalità di auto-svuotamento del robot, però non è possibile impostare lo svuotamento automatico ad ogni pulizia: il sistema pensato da Neabot valuta la necessità di svuotare lo sporco in base ai minuti di lavoro del robot e su tre livelli differenti.

Potenza di aspirazione e qualità della pulizia

Arriviamo subito al punto: con i suoi 4000 Pa, il Neabot NoMo Q11 è tra i più potenti della sua categoria. E non solo tra i robot aspirapolvere e lavapavimenti con base di auto-pulizia, ma proprio in generale. Sono ancora pochi i modelli che riescono a raggiungere questa potenza d’aspirazione e la stragrande maggioranza di questi non è dotato di una base di ricarica e svuotamento dello sporco.

E c’è poco da dire sulla qualità della pulizia: il Neabot NoMo Q11 è in grado di aspirare praticamente qualsiasi cosa, e di farlo con grande precisione grazie al sistema di navigazione 3D che, coadiuvato da una nuova tecnologia che sfrutta l’intelligenza artificiale, non solo è in grado di creare una planimetria precisissima della casa, ma riesce a superare gli ostacoli in maniera quasi “elegante”, evitando addirittura le frenate brusche. Insomma, l’assenza della torretta laser superiore non pesa per niente sul funzionamento del robot.

Quello che mi sarebbe piaciuto vedere però, è una seconda spazzola laterale: il Neabot NoMo Q11 è dotato praticamente di due spazzole, quella centrale e una singola laterale, che a parer mio avrebbero ottimizzato ancora di più la pulizia se fossero state accompagnate da una terza.

C’è poi un altro appunto da fare: nonostante si tratti di un modello in grado di riconoscere i tappeti, bloccare l’erogazione dell’acqua ed aumentare la potenza d’aspirazione, potrebbe capitare che (solo qualora il tappeto non sia ben steso a terra) raramente ci si incastri. Sia chiaro, è una cosa che succede una volta su 5 e solo quando il tappeto non è ben steso, però è importante essere a conoscenza di questo particolare.

Buona anche la rumorosità. In sostanza alla modalità massima, cioè con tutti i 4000 Pa, la rumorosità arriva intorno ai 65 dB, leggermente superiore rispetto a quella che si ha alla modalità media (che sfrutta 2500 Pa) e alla modalità normale (che arriva a 1500 Pa). E considerando comunque che si tratta di un modello estremamente potente, devo ammettere che il lavoro di riduzione del rumore fatto dall’azienda ha dato i suoi frutti.

Buono anche il processo di lavaggio dei pavimenti. Uno dei trucchi per riuscire a capire quanto un robot aspirapolvere e lavapavimenti svolga bene il suo lavoro, è quello di valutare lo sporco che si accumula nel mop. E come noterete dalle immagini, il mop del Neabot NoMo Q11 si sporca molto facilmente, il ché sta a significare che ha un forte contatto con il pavimento.

Autonomia della batteria

Ottima anche la batteria che, secondo l’azienda, dovrebbe garantire un tempo di pulizia continuo di 150 minuti, in ambienti di circa 200 mq. Performance che ho riscontrato anche nella vita di tutti i giorni: per pulire un ambiente di circa 100 mq, con la massima potenza di aspirazione, il Neabot NoMo Q11 ha consumato la batteria del 45%, il che mi lascia ben sperare sulla veridicità delle promesse fatte dall’azienda.

Prezzo e considerazioni

Al momento della recensione, il Neabot NoMo Q11 è ancora in crowdfunding su Indiegogo e lo si può quindi acquistare sfruttando i prezzi early bird. Il prezzo ufficiale sarà di 699 dollari, ma ad oggi è ancora possibile portarselo a casa con uno sconto del 30% (cioè a 489 dollari, ossia poco più di 412 euro al cambio attuale). A questo prezzo però sono disponibili solo due esemplari, terminati i quali bisognerà accontentarsi del 25% di sconto, che porta il prezzo a 529 dollari.

E considerando che stiamo parlando di un prodotto di fascia alta, caratterizzato da un design meno “macchinoso” e molto più elegante, ma soprattutto che ha una potenza di aspirazione di 4000 Pa, sono dell’idea che si tratti di un prezzo più che adeguato alla qualità del prodotto.

Certo, siamo ancora ben distanti dalla perfezione e sì, mi sarebbe piaciuto vedere il Neabot NoMo Q11 con due spazzole laterali piuttosto che una. Ma questo è un dettaglio: quello che dovrebbe fare l’azienda è lavorare di più sull’applicazione, traducendola in più lingue e ottimizzando leggermente l’interfaccia grafica.


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