Forse inizia ad intravedersi una via d’uscita per quanto riguarda Huawei e le sanzioni ricevute negli USA. Infatti, quest’oggi, 8 settembre 2020, il governo cinese ha redatto un documento molto importante sulla questione della sicurezza dei dati degli utenti degli altri paesi.
Huawei: il documento del governo cinese potrebbe essere un segnale positivo
China’s new global data security initiative calls for tech firms to respect the sovereignty, jurisdiction and governance of data of other states, and to meet law enforcement needs for overseas data through judicial assistance or other appropriate channels. #HuaweiFacts
— Huawei (@Huawei) September 8, 2020
Perché questo documento redatto in Cina potrebbe essere importante e positivo per Huawei nella questione Stati Uniti? Non andando troppo a lungo nello statuto, il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha definito, dal quarto al sesto punto del discorso, che il governo si impegna a chiedere alle aziende di rispettare le leggi dei paesi ospitanti, andando a desistere dal costringere le aziende nazionali a memorizzare dati ottenuti all’esterno del proprio territorio.
Oltre a questo, e questo è un punto che Huawei su Twitter ha sottolineato espressamente, le aziende cinesi si impegneranno a rispettare la sovranità, la giurisdizione e la governance dei dati di altri Stati, evitando di chiedere a società o individui di fornire dati situati in altri Stati senza il permesso altrui. Infine, l’impegno a soddisfare le esigenze delle forze dell’ordine per i dati all’estero attraverso l’assistenza giudiziaria o altri canali appropriati.
Insomma, un documento con cui la Cina mira a proteggere sia i suoi interessi, sia ad aprirsi alle esigenze degli altri governi, che potrebbe portare finalmente ad un’apertura da parte degli USA verso Huawei ed altri marchi nell’Entity List.
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