Dando un’occhiata agli ultimi smartphone targati Honor, troviamo un device abbastanza interessante. Tra i tanti, infatti, spicca sicuramente Honor 9A che, di fatto, è uno dei prodotti più recenti e meno costosi del brand cinese. Questo non vuol dire, però, che l’azienda abbia voluto scendere a compromessi, non tanto quanto qualcuno si aspetterebbe. Con questo smartphone, infatti, il brand ha voluto proporre qualcosa di nuovo al proprio pubblico, accontentando anche la fascia più bassa, mantenendo ugualmente il proprio standard di qualità. Conviene davvero, però, acquistare un device senza servizi Google per una cifra inferiore ai 150 euro?
Recensione Honor 9A
Indice
Unboxing
Osservando la confezione di vendita non notiamo alcun segno particolare. Qui, infatti, viene mostrato il device sulla parte frontale e qualche caratteristica tecnica sul retro. All’interno del box, dunque, troviamo:
- Honor 9A;
- cavo USB/USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei dati;
- alimentatore da parete, con presa europea;
- spilletta per lo slot SIM;
- cover morbida trasparente in TPU;
- breve manuale d’istruzioni.
Design & Materiali
Molto probabilmente sul retro trova spazio una superficie in vetro che, però, è di scarsa qualità. Questa assomiglia, infatti, più che altro ad un materiale plastico al tatto, dunque non mi ha particolarmente convinto. Nonostante questo sono molto belli i giochi di luce restituiti da questa componente sulla versione Phantom Blue, che ne donano un carattere premium. Ad interrompere questa componente troviamo solo il modulo fotografico (che sporge molto poco rispetto al profilo del device), composto da ben tre sensori fotografici, ed il sensore per le impronte digitali. Si tratta di uno smartphone che, quindi, tutto sommato è piacevole da tenere in mano. A livello di dimensioni, infatti, qui troviamo un telefono che misura 159,07 x 74,06 x 9,04 mm, con un peso di circa 190 grammi.
Non ho avuto particolari difficoltà ad utilizzarlo con una mano in determinate situazioni. Devo ammettere, però, che le impronte lasciate su entrambe le superfici sono molte, dunque anche in questo caso lo smartphone soffre di uno scarso trattamento oleofobico. Questo problema, dunque, non aiuta affatto in esterna perché sotto la luce diretta del sole si fa fatica a vedere tutti i contenuti a schermo. Qui, però, la colpa non è solo del trattamento del vetro frontale ma anche della scarsa luminosità massima espressa dal pannello, di cui parleremo dopo.
Su questo prodotto troviamo, a destra, il tasto di accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume, mente dalla parte opposta risiede lo slot SIM in grado di contenere contemporaneamente due nanoSIM ed una microSD. Volgendo lo sguardo verso l’alto, poi, notiamo la presenza di un microfono per la soppressione dei rumori ambientali, mentre oin basso abbiamo il jack audio da 3,5mm, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema.
Display
Honor 9A propone un display LCD IPS da 6,3″ con risoluzione HD+ (1.600 x 720 pixel), form factor di 20:9 e certificazione TUV Rheinland. Non è una delle migliori unità nella sua fascia di prezzo ma riesce comunque a garantire buone prestazioni nell’utilizzo quotidiano. Manca leggermente di profondità ed i colori non sono troppo saturi, risultando in alcuni casi forse un po’ troppo spenti. Nonostante questo il pannello è di ottima fattura, anche lungo i bordi laterali, non mostrando alcuna distorsione anche in corrispondenza del notch a goccia. Da questo punto di vista, infatti, tale dispositivo è uno dei pochi a mostrare solo un lieve problema di light bleeding a forti angolazioni.
Come accennato anche in precedenza, la luminosità massima di questo pannello non è poi così eccezionale. Sotto questo aspetto, però, si può godere di un sensore di luminosità reattivo e preciso in ogni situazione, che solo di notte tende a mantenere un tono leggermente troppo basso. Al di là di questi piccoli problemi, però, è un assoluto piacere interagire con il touchscreen, sia durante la digitazione su schermo sia nelle fasi di scrolling, ad esempio, sul browser.
Sistemi di Sblocco
Sono due i principali sistemi di sblocco presenti su questo device: sensore biometrico e face unlock.
Dando un’occhiata alle performance del sensore per le impronte digitali, devo dire che tale unità è molto reattiva e precisa, sbloccando il telefono circa 9 volte su 10. Per quanto mi riguarda, poi, è posto anche in una posizione ottimale, facilmente raggiungibile anche quando si impugna lo smartphone con una sola mano. Certo, nel caso in cui fosse stato inserito a lato sarebbe stato davvero perfetto. Consiglio comunque di utilizzare quest’ultimo per due motivi fondamentali: è preciso e molto più sicuro rispetto al riconoscimento del volto.
Proprio in merito al face unlock, devo denunciare sempre i soliti problemi. Prima di tutto questo sistema si serve della fotocamera frontale incastonata all’interno del notch a goccia che esegue, quindi, una scansione in 2D del nostro volto. Da qui si evince come la sicurezza, in molti casi venga meno. Secondariamente, poi, tale sistema non è poi così veloce ed affidabile. Soprattutto di notte, infatti, la camera non riesce ad inquadrare bene il nostro viso, impiegando più del dovuto nello sblocco del device.
Hardware & Performance
Questo smartphone nasconde al proprio interno un SoC MediaTek Helio P22 con configurazione 4 x Cortex-A53 da 2GHz + 4 x Cortex-A53 da 1,5GHz. Questa viene accompagnata, poi, da 3GB di RAM e 64GB di memoria interna. Non manca, inoltre, una GPU PowerVR GE8320 che gestisce tutta la parte grafica del telefono. Sempre in merito allo spazio di archiviazione interna, poi, vi ricordo che questo può essere aumentato fino a 512GB tramite microSD.
Non posso mettere in discussione la qualità di questo smartphone che, per il prezzo a cui viene venduto, offre buone performance. Durante la navigazione web, così come all’interno dell’interfaccia, non ho notato nessun particolare problema. Chiaramente il sistema non è fluido come su device di fascia ben più alta ma questo non inficia più di tanto l’esperienza quotidiana con il prodotto. Andremo a vedere successivamente tutto ciò che riguarda il software, dunque per il momento posso solo dirvi che nella visualizzazione dei video, tanto su YouTube che su Netflix, è ottima. Nonostante sia presente il notch a goccia, questa componente non rappresenta un elemento di disturbo. Non ho mai riscontrato un riavvio improvviso o il blocco accidentale di un’app, anche quelle di terze parti. Devo dire, però, che talvolta si può percepire qualche piccolo bug, soprattutto con le applicazioni installate sul sistema. Sotto un certo aspetto, poi, il device tende a mantenere un basso profilo, anche a livello energetico, mantenendo in background pochissime app aperte. Questo contribuisce a rendere più fluido il device, portando però ad un continuo ricaricamento di alcune applicazioni che vengono utilizzate meno spesso.
Forse non tutti se lo sarebbero aspettato ma, con Honor 9A, è possibile anche giocare in maniera piuttosto soddisfacente. Ovviamente la qualità grafica è bassa ed il frame-rate non elevato. Giochi del calibro di Call of Duty Mobile, quindi, non rendono proprio al massimo e sono abbastanza difficili da gestire. Tutti i casual gamer, però, rimarranno più che soddisfatti dalle sue prestazioni in tale ambito.
Benchmark
Software
Qui mancano i servizi Google, voglio subito essere chiaro. Questo vuol dire che a bordo troviamo i Huawei Mobile Services e la Magic UI 3.1, basata su Android 10. Nulla di diverso rispetto a quanto visto in precedenza su altri modelli del gruppo Huawei/Honor. Soprattutto quest’anno, infatti, siamo stati costretti ad abituarci a tale modus operandi.
Come sui prodotti Huawei, anche su questa Magic UI troviamo tutto quello di cui abbiamo bisogno, senza alcuna applicazione aggiuntiva. Con le app di sistema, infatti, si possono gestire tranquillamente mail, messaggi, rubrica, musica e tanto altro. Vengono poi fuori un po’ i limiti di tale software solo quando si cerca di installare qualche app più particolare, che magari non è ancora stata aggiunta all’AppGallery. Nessun problema, però, perché è possibile servirsi di diversi servizi a riguardo, come TrovApp, che ci aiuteranno nella ricerca di qualsiasi tipo di software. Ho potuto, quindi, installare davvero molte applicazioni diverse, quasi tutte quelle che quotidianamente utilizzo anche sul mio smartphone, ad eccezione ovviamente di quelle sviluppate da Google.
Siamo al cospetto di un prodotto di fascia medio-bassa, quindi è normale che l’apertura delle app non sia fulminea e che saltuariamente si incorra in qualche caricamento di troppo. Non mi sarei aspettato, insomma, nulla di meglio. Malgrado tutto, però, il dispositivo si è dimostrato sempre reattivo e preciso, offrendo una serie di possibilità di personalizzazione davvero molto ampia. All’interno delle impostazioni, infatti, troviamo tantissime voci che, di fatto, permettono di gestire il proprio smartphone come meglio si crede. Non mancano, quindi, le opzioni relative alla privacy, alla protezione degli occhi, alla gestione del telefono, alla calibrazione del display e tanto altro.
Fotocamera
Come visto anche in precedenza, sul retro di questo dispositivo trova spazio una tripla camera. Questa è composta da un sensore principale da 13MP con apertura f/1.8, da una lente grandangolare da 5MP con apertura f/2.2 e da un ulteriore sensore da 2MP con apertura f/2.4 utilizzato principalmente per il calcolo della profondità di campo. Nel momento in cui andrete ad aprire l’app della fotocamera, dunque, vi troverete di fronte sempre alla stessa interfaccia del gruppo Huawei/Honor ma, ovviamente, con qualche funzionalità in meno rispetto a smartphone di più alto profilo.
Di giorno gli scatti sono più che soddisfacenti, anche dal punto di vista cromatico. Qui, infatti, tutte le tonalità vengono riprodotte nella giusta maniera, anche se si nota una leggera tendenza alle sfumature più calde. Nonostante questo, il livello di dettagli è più che soddisfacente, così come la messa a fuoco automatica. Dove si registrano le criticità maggiori? Le macro non sono definite come mi sarei aspettato, con i colori che risultano essere anche abbastanza impastati. Seconda nota negativa, poi, arriva dal sensore grandangolare che, per quanto svolga bene il proprio lavoro, mostra una qualità ben più bassa rispetto al sensore principale. Non sempre, inoltre, l’HDR migliora sensibilmente la resa finale della foto. Avrei preferito, dunque, avere in questo caso tale funzione in automatico, lasciando la libertà al sistema di decidere quando attivarla o meno.
Andando ad osservare gli scatti notturni, invece, notiamo un rumore fotografico maggiore ed una gestione delle luci non proprio ottimale. Con la camera principale, in realtà, non si va quasi incontro a nessun particolare problema, mentre con il sensore grandangolare le immagini diventano quasi ingestibili. Qui, infatti, i colori sono impastati e tutte le fonti d’illuminazione artificiale vengono mal gestite, rendendo quasi impossibile visualizzare i contorni delle strutture riportate nella foto. Malgrado tutto, comunque, in linea generale gli scatti sono buoni, pelomeno in linea con la fascia di prezzo a cui si propone questo smartphone.
Dando un’occhiata alla selfie camera, un’unità da 8MP con apertura f/2.0, notiamo come la qualità dell’immagine sia solo sufficiente. Di giorno, infatti, la resa è abbastanza buona, con il volto del soggetto in primo piano che pur non essendo molto definito risulta essere a fuoco. Sotto la luce diretta del sole, però, il sensore tende a bruciare alcune parti del viso, ovviamente tutte quelle colpite direttamente dalla fonte di luce. Osservando le immagini di notte, poi, vediamo come la grana sia ancora più marcata, peggiorando sensibilmente la qualità generale della foto.
Video
Con questo smartphone è possibile girare video in 1080p a 30fps. Come detto in precedenza, la qualità anche in questo caso non è eccellente perché il rumore fotografico in alcune situazioni è accentuato. Non è buona neanche la stabilizzazione digitale, sebbene la messa a fuoco automatica si è sempre dimostrata piuttosto rapida e precisa. Durante la ripresa delle immagini, inoltre, è possibile sfruttare anche lo zoom digitale fino a 4x ma, purtroppo, non è consentito l’utilizzo del sensore grandangolare.
Connettività & Audio
Honor 9A offre il Wi-Fi 802.11b/g/n a singola banda, che mostra dunque una copertura abbastanza limitata. A dire il vero questo aspetto c’entra poco col fatto che si viaggi solo sulla banda da 2,4GHz, ma in effetti ho notato una ricezione leggermente inferiore nei punti meno coperti della casa. Non vale questo discorso, però, con la rete LTE, in quanto con il 4G ho sempre goduto di una buona connessione ad internet in tutta la città, ed anche oltre. Ancora una volta, quindi, mi sento di promuovere questo smartphone soprattutto per l’ultimo aspetto citato poco fa. Non mancano, poi, il Bluetooth 5.0, un ingresso microUSB, l’NFC, la Radio FM e l’ingresso mini jack per le cuffie. Sebbene non venga indicato sul sito, qui abbiamo a disposizione anche il GPS/A-GPS/Glonass/BeiDou.
Dando un’occhiata in basso notiamo la presenza dell’unico speaker di sistema. Al massimo volume, quindi, la qualità non è delle migliori, in quanto i bassi sono quasi del tutto assenti ed il suono quindi risulta essere poco corposo. Solo con alcuni brani, poi, si nota una leggera distorsione delle frequenze che, sul lungo periodo, potrebbe dare fastidio. Dalla capsula auricolare, invece, si sente discretamente bene, anche nei luoghi generalmente più affollati. Avrei optato, sinceramente, per un volume più alto perché, in fin dei conti, talvolta si fa un po’ di fatica a sentire le parole del nostro interlocutore.
Autonomia
Conoscendo il brand mi sarei aspettato esattamente l’autonomia garantita da questo dispositivo. Sotto la scocca, infatti, risiede un’unità da 5.000 mAh che, di fatto, vi permette di completare una giornata lavorativa in assoluta tranquillità. Non sono mai riuscito ad andare sotto le 9 ore di schermo attivo, anche con un utilizzo intenso del device, totalizzando più di 1 giorno di utilizzo continuo. Con uno sfruttamento più blando delle sue capacità, è possibile tenere lontano dalla carica questo prodotto anche per un più di due giorni completi.
A proposito di ricarica, ho utilizzato un alimentatore da 18W (nella nostra confezione non c’era quello originale), passando dal 10% al 100% in circa 2 ore.
Prezzo & Conclusioni
Honor 9A costa meno di 150 euro, anche sul sito ufficiale. Ora, tra l’altro, c’è anche una particolare offerta, proprio sullo store dell’azienda, che vi invito a visionare cliccando sul link d’acquisto qui sotto. Questo vuol dire, quindi, che tra gli smartphone con HMS usciti nell’ultimo periodo, Honor 9A è il più economico. Ne vale davvero la pena? A mio avviso è necessario fare prima un certo tipo di discorso. Durante queste settimane ci stanno arrivando tantissimi messaggi di persone che, una volta acquistato un dispositivo Huawei/Honor senza servizi Google, si trovano in difficoltà. Credo che a questo punto, quindi, sia necessario capire che cosa davvero si vuole ottenere da uno smartphone di questo tipo. Si è disposti ad utilizzarlo così come è stato creato, senza Google? Se la risposta è “Sì” allora questo device potrebbe fare per voi.
LINK D’ACQUISTO: http://tinyurl.com/y2c2wf2f
Questo dispositivo ha diverse carte da giorcarsi. Oltre ad un software ben ottimizzato, troviamo una batteria che di fatto non si scarica mai, permettendovi di superare agilmente anche 3 giorni con un utilizzo molto blando. A livello fotografico, invece, non spicca più di tanto, dandovi comunque la possibilità di scattare qualche discreta immagine con buona luce. Si tratta di un prodotto che, in fin dei conti, è dedicato a tutte quelle persone che non sono alla ricerca di un top di gamma e che sono disposte ad accettare qualche compromesso in più. Abituarsi agli HMS non è semplice, soprattutto all’inizio, ed il sistema di installazione delle app non è più così intuitivo come un tempo. Nel caso in cui utilizzaste, però, sempre le solite due o tre applicazioni, non avrete alcun problema anche con l’AppGallery di Huawei, dove a poco a poco stanno arrivando tutte le app più importanti.
Dovete fare, quindi, le vostre valutazioni e prendere atto del fatto che molto probabilmente, anche in futuro, non sarà possibile installare i servizi di Google su questo smartphone. Siete pronti ad un cambio di rotta?