I 10 smartphone cinesi più innovativi del decennio

smartphone più innovativi

Il 2019 volge al termine e, con un esso, una decade piuttosto importante per il mondo della telefonia. Dal 2009 ad oggi abbiamo vissuto lo switch dal mondo dei feature phone a quello degli smartphone. L’evoluzione ci ha portato dal 3G al 4G (con il 5G alle porte), così come un aumento della fruizione e della creazione di contenuti multimediali. Display sempre più ampi e risoluti, sensori in grado di rimpiazzare fotocamere professionali, processori potenti e sistemi AI che ci supportano quotidianamente. Alla luce di tutto ciò, ripercorriamo assieme questi 10 anni e vediamo quali dispositivi ci hanno fatto esclamare “Wow!” al loro annuncio.

2009-2019: quali sono stati gli smartphone più innovativi della decade?

09/2013 – OPPO N1

Si parte con OPPO N1, innovativo sotto vari punti di vista, a partire dalla fotocamera rotante in grado di offrire selfie ben sopra la media, qualitativamente parlando. Ma non solo: lo smartphone era anche il primo ad offrire supporto ufficiale alla custom ROM CyanogenMod. Infine, sul retro c’era anche il pannello O-Touch, un touchpad con cui gestire diversamente il telefono.

04/2014 – OnePlus One

Il 2014 rappresenta un anno importante per il panorama mobile, con il distacco di OnePlus da mamma OPPO. Da questa scelta nasce OnePlus One, uno smartphone rivoluzionario non nell’hardware ma nel prezzo. Il soprannome di “flagship killer” era tutto meritato, con un costo di listino di soltanto 299€ a fronte di specifiche da vero top di gamma.

05/2015 – Nubia Z9

Verso il 2015 inizia a farsi strada più concretamente il concetto di full screen su smartphone. Soprattutto con uno smartphone come Nubia Z9, in grado di integrare un pannello praticamente privo di bordi laterali ed un colpo d’occhio veramente impressionante. A quei tempi soltanto Samsung aveva pannelli senza bordi, ma è stata Nubia la prima a lanciare uno smartphone borderless senza ricorrere alla discussa curvatura Dual Edge.

04/2016 – Huawei P9

Ik 2016 è stato catalizzato dal lancio della serie Huawei P9, apparentemente non rivoluzionaria dal punto di vista estetico. Ma l’utilizzo di una dual camera e la cooperazione con un brand storico come Leica ha fatto capire l’importanza che il comparto fotografico avrebbe avuto negli anni a venire. All’epoca il secondo sensore era Black & White, anziché teleobiettivo o grandangolare, ma la linea dettata era quella: smartphone con più di un sensore.

10/2016 – Xiaomi Mi MIX

Ma il vero boom dei full screen lo abbiamo avuto con il primo Xiaomi Mi MIX, uno degli smartphone più sorprendenti della storia dei telefoni. Dopo il display borderless di casa Nubia, Xiaomi si è spinta oltre, eliminando i bordi anche nel profilo superiore. E con ciò sono state introdotte innovazioni più o meno riuscite, come i sensori di luminosità e prossimità sotto al display ed un trasduttore piezometrico al posto della capsula auricolare.

02/2018 – Vivo APEX

Dal lancio di Mi MIX tutti i produttori hanno iniziato a puntare nel proporre smartphone a tutto schermo. E al MWC 2018 ha fatto capolino Vivo APEX, un concept phone a tutto schermo ricco di innovazioni tecnologiche. A partire dall’ampio lettore d’impronte integrato nello schermo, passando per una fotocamera frontale a scomparsa nel frame superiore ed una feature di Screen SoundCasting per la propagazione sonora tramite il display.

07/2018 – OPPO Find X

Oltre che con Vivo, la casata BBK ha voluto fare all-in nel 2018, visto lo stupore provocato dal lancio di OPPO Find X. Rispetto all’APEX, qua a scomparsa c’era l’intero comparto fotografico, sia anteriore che posteriore. Lo sblocco biometrico era affidato unicamente allo sblocco facciale 3D, risultando così il primo smartphone Android privo di sensore d’impronte (come avvenuto precedentemente con iPhone X). Senza considerare la portentosa ricarica Super VOOC a 50W, in grado di caricarlo completamente in soli 35 minuti.

01/2019 – Meizu Zero & Vivo APEX 2019

Se combino sotto la stessa voce Meizu ZeroVivo APEX 2019 è perché i produttori hanno praticamente avuto la stessa idea, con Meizu che ha battuto Vivo sul tempo per pochi giorni. Ma si tratta in entrambi i casi di un concept phone, perciò tant’è. Ciò che ci importa realmente è l’obiettivo desiderato, ovvero l’offrire un’esperienza priva di interruzioni. Che siano questi pulsanti, fori o tacche nel display, proiettandoci in quello che probabilmente sarà il futuro degli smartphone. Ciò è possibile con un sensore ID nel display, affidandosi alla connettività senza fili e alla ricarica wireless al posto della normale porta USB. Senza considerare l’assenza dei tasti, simulati tramite sensori di pressione sui lati della scocca.

02/2019 – Huawei Mate X

Penso che sarebbe il sogno di tutti avere in tasca un dispositivo in grado di trasformarsi da uno smartphone ad un PC portatile. Ciò sarà possibile con la nascita nel 2019 degli smartphone pieghevoli. E Huawei Mate X è stato uno dei primissimi a farlo, permettendoci di avere un assaggio della possibilità di trasformare uno smartphone in un tablet. E perché no, farlo diventare un vero e proprio computer tascabile, quando hardware e software saranno in grado di rimpiazzare l’esperienza fornita da un vero e proprio notebook.

09/2019 – Xiaomi Mi MIX Alpha

Chi l’ha detto che non si possa avere un display con una screen-to-body ratio superiore al 100%? Sicuramente non Xiaomi Mi MIX Alpha ed il suo Surround Display che avvolge il corpo metallico del telefono con un rapporto del 180.6%. Ciò è stato possibile utilizzando uno schermo flessibile che ruota tutto attorno, interrompendosi solamente nella barra delle fotocamere. Oltre ad avere due display, uno frontale ed uno posteriore, è interessante l’implementazione di quello “laterale”. Una soluzione che punta tutto sull’aspetto estetico, meno su quello funzionale.

Menzioni onorevoli

In questa lista ho deciso di elencare tutti quegli smartphone che si sono contraddistinti in qualche modo, pur non riuscendo a piazzarsi nella top 10.

08/2014 – Sharp Aquos Crystal

Per quanto poco conosciuto, lo Sharp Aquos Crystal è stato il primo vero telefono full screen. Non a caso, lo Xiaomi Mi MIX montava un pannello costruito proprio da Sharp.

12/2014 – Vivo X5 Max

Anch’esso poco conosciuto in Europa, Vivo X5 Max è riuscito a contraddistinguirsi dalla massa per essere lo smartphone più sottile al mondo, con uno spessore di soli 4.75 mm.

12/2014 – Honor 6 Plus

Seppur siano stati Huawei P9 e iPhone 7 Plus a sdoganare l’utilizzo della dual camera, Honor 6 Plus ha anticipato di 2 anni la concorrenza. E con una feature poi riutilizzata da numerose aziende, ovvero la capacità di modificare la messa a fuoco in post-produzione, grazie all’utilizzo di un sensore di profondità.

12/2016 – Oukitel K10000

Un comparto in cui non si sono fatti grandissimi passi in avanti è quello della batteria. Le autonomie sono ancora quello che sono, ad eccezione di prodotti “eccessivi” come Oukitel K10000 e la sua gargantuesca batteria da 10.000 mAh.

10/2017 – ZTE Axon M

Ok, Huawei Mate X è stato uno dei primissimi pieghevoli, ma ZTE Axon M ha per certi sensi anticipato i tempi, proponendo un doppio display con una scocca pieghevole. Lunga vita al multitasking!

zte axon m

01/2018 – Doogee Mix 3

Anche se è rimasto solamente un prototipo, il Doogee Mix 3 ha dimostrato di saper innovare, riportando in auge la scocca a scorrimento per celare selfie camera, sensori e capsula auricolare ed avere un display totalizzante.

doogee mix 3

01/2018 – Vivo X20 Plus UD

A differenza del Doogee Mix 3, solamente un prototipo, Vivo X20 Plus UD è stato a tutti gli effetti il primo smartphone con sensore ID nel display. Una tecnologia ancora da affinare al 100% ma che sa di futuro.

vivo x20 plus ud unboxing hands-on

10/2018 – Royole FlexPai

Ebbene sì: non sono stati né Huawei Mate X né Samsung Galaxy Fold i primi smartphone pieghevoli. Royole ha bruciato la concorrenza annunciando FlexPai con qualche mese di anticipo. Tuttavia, i dubbi sulla bontà costruttiva e il fatto che il brand sia praticamente sconosciuto non hanno giocato a suo favore.

02/2019 – Nubia Alpha

Se mai un giorno la categoria degli smartphone si fonderà a quella degli smartwatch, Nubia potrà affermare di averci provata per prima. Nubia Alpha ha fatto sollevare qualche sopracciglio ma ha anche attirato la curiosità di tutti gli amanti degli wearables.

02/2019 – Doogee S90

Concludiamo con Doogee S90, uno dei pochissimi smartphone al mondo a poter definire “modulare”. I pin magnetici permettono di attaccare sul retro moduli come batteria aggiuntiva, walkie-talkie e fotocamera notturna. Un’aggiunta interessante? Certo che sì. Utile? Beh…


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